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Le Takouba Spade dei Tuareg del Sahara

– Posted in: Cultura, Oggetti etnologici, Storia

By Robogabraoun
Originally Posted Thursday, July 15, 2004

 

Le Takouba

Spade dei Tuareg del Sahara

Un’elsa insolitamente lussuosa di Takouba montata in argento in contrasto con la finitura in rame, secondo alcune fonti caratteristica della manifattura di Agadez, Niger. Le condizioni delle parti in pelle e argento sull’elsa e del fodero (non riprodotto) suggeriscono che questo sia un prodotto molto recente. Considerato che la lama mostra segni di invecchiamento ed usura, è possibile che sia stata rimontata

 

La Takouba (takooba, takuba) è un tipo di spada tradizionalmente associato ai Tuareg, un popolo nomade prevalentemente di origini Berbere che mostra vari stadi di influenze Negroidi, culturali e biologiche, nei diversi clan.

I Tuareg hanno per molto tempo dominato le aree centrali e del centro-ovest del Sahara (parte degli attuali Niger, Mali, Burkina Faso, Algeria, Libia), ed ebbero reputazione di autentici guerrieri e banditi grazie alla diffusione di una falsa storiografia ed ad un superficiale e sommario studio delle loro abitudini sociali e culturali,a tutto vantaggio della mentalità colonialista dell’Europa di fine 800 ed inizio 900. Ma trattiamo ora in modo specifico della spada, rimandando ad altro appuntamento l’approfondimento sull’etnia Tuareg.

Con la grande, diritta lama a doppio taglio mediamente lunga dai 74 agli 84 cm. (da 29 a 33 pollici) ed una semplice guardia, la takouba, come la più occidentale kaskara sudanese, è stata per molto tempo confusa con spade medievali europee.

L’attuale opinione acquisita è che queste spade siano un tipo africano distinto ed assolutamente indigeno, sebbene siano state avanzate delle ipotesi su una possibile influenza della Spagna (attraverso gli Almoravidi nell’Undicesimo secolo) o degli spadoni arabi medievali.

Le lame europee, risalenti al sedicesimo secolo sono state identificate in tipiche montature takouba e documentate da Briggs (1965) che ha anche fornito prove di un significativo commercio di tali lame nel Sahara dal sedicesimo secolo fino agli inizi del diciannovesimo secolo. Briggs afferma anche che molte lame di tipo europeo e con marchi di stile europeo sono note per essere state costruite localmente in Sudan (l’ampia regione di savana a sud del deserto del Sahara) e nel Sahara fino alla metà del ventesimo secolo.

La grande maggioranza delle takoubas che il collezionista moderno può trovare sono interamente di manifattura africana.

La tipica lama termina, soprattutto ai margini, con una punta arrotondata. I bordi possono essere irregolari a causa di ripetute affilature, soprattutto vicino alla punta. Il metodo di affilatura dà un aspetto striato irregolare sulle superfici della lama adiacenti ai bordi, da 0,5 a 1 cm di larghezza; l’area tra i 20 e 30 cm dall’elsa è spesso non affilata.. La parte restante della lama ha do solito un aspetto grossolano, venato e eroso. Mentre la corrosione per un lungo periodo può creare tale forma, in molti casi, sembra più probabile che la causa sia una incompleta rifinitura al termine della forgiatura.

Anzi, le solite strette scanalature centrali (incavi) che corrono parallele sulla lunghezza della lama dall’elsa spesso sembrano essere affilate, essendo striate, e a volte non mostrano il grado di erosione ed irregolarità che invece caratterizza il resto della superficie. La tipica lama ha tre di queste scanalature, quella centrale è più lunga rispetto a quelle laterali. Altri modelli, troppo numerosi per essere riportati, si potranno trovare come variazione, con cinque scanalature corte e strette. Si potranno trovare esempi con una singola e larga scanalatura (ampia circa da un quarto ad un terzo della lama) che inizia dall’elsa o a pochi centimetri da essa, uno modello di lama spesso trovato nelle kaskaras . Alcuni tipici marchi sulle spade verranno discussi con esempi.

Un gruppo di takoubas tra le più tipiche: le due in alto sono del tipo “meridionale” e le tre in basso sono del tipo “centrale”.

Briggs (1965) descrive due forme di elsa: un modello “meridionale” con una ampia guardia ricoperta di ottone ed uno spesso pomello con un contorno superiore arrotondato (come nelle due spade più in alto riprodotte sopra)ed un tipo centrale con una guardia ricoperta di pelle ed un pomello piatto con una punta a figura piramidale che alterna ottone e rame (come le tre spade più in basso nella figura sopra).

Vi è un considerevole disaccordo letterario sul fatto che la takouba sia storicamente da ritrovarsi nell’ambito della lhaggaren (la classe aristocratica di guerrieri Tuareg) oppure sia stata portata in battaglia indifferentemente da nobili e vassalli. Oggi Spring (1993. P.30) nota che le takouba sono state adottate come accessorio d’abbigliamento da uomini facoltosi in numerosi gruppi etnici nelle zone africane del Sudan.

I fabbri ineden che producono queste spade sono principalmente di stirpe africana sudanese negroide, e formano una casta separata con un proprio linguaggio segreto ténet. I membri della casta dei fabbri non si sposano con i Tuareg e sono spesso guardati come custodi di oscuri poteri mistici.

Bibliografia
Briggs, Lloyd Cabot, “European Blades in Tuareg Swords and Daggers,” The Journal of the Arms & Armour Society [U.K.] Vol. V. No. 2. (1965), p. 37 – 92.
Nicolaisen, Johannes and Nicolaisen, Ida., The Pastoral Tuareg: Ecology, Culture, and Society (New York: Thames and Hudson, 1997).
Spring, Christopher, African Arms and Armour, (London: British Museum Press, 1993).
Spring, Christopher, “African Hilt Weapons,” in Swords and Hilt Weapons (New York: Weidenfeld & Nicolson, 1989) p. 204 – 217.
Traduzione a cura della Dott.sa Angela Cara

 

1 comment… add one
Luciano Fara September 9, 2018, 09:01

Buongiorno, vi scrivo a titolo di curiosità, ho acquistato una spada tuareg, perché ne sono rimasto affascinato, ma in realtà no ne conosco ne il valore storico ne quello economico, volevo chiedere se potevate darmi qualche linea guida a riguardo ( non ho nessuna intenzione di venderla) potrei mandarvi delle foto tramite mail se per voi questo non é troppo disturbo. Cordiali saluti

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