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Southwestner USA: Una alternativa americana all’Africa? By Barbara Grillo

– Posted in: Nord America, Resoconti di viaggio

By Barbara Grillo
Originally Posted Thursday, September 22, 2011

 

SOUTHWESTERN USA: UNA ALTERNATIVA AMERICANA ALL’AFRICA?

Partecipanti: Alberto Casagrande e Barbara Grillo

Viaggio dal 7 al 23 giugno 2011

In quanti si sono chiesti dove andare ora che il tanto amato Nord-Africa è “agitato”? Le grandi e abitudinarie mete per gli appassionati dell’off-road su sabbia sono flagellate da guerre e rivoluzioni. Il Sahara per ora ci appare poco abbordabile. Allora che fare? Fioccano le idee con la consapevolezza che mai niente può essere paragonabile ad una esperienza africana, mai niente sarà come l’Erg del Murzuq, mai niente sarà come Chenini, Leptis Magna, il deserto bianco egiziano, tanto per far alcuni esempi…

Andiamo in America per valutare se è fattibile una alternativa momentanea all’Africa e visto che sul canale Nuvolari altro non fanno che parlare di Moab nel cuore del Colorado Plateau quale parco giochi per fuoristradisti, andiamo a visitarlo. In fine dei conti se si deve pagare il traghetto per andare in Africa, perché con gli stessi soldi non pagare un aereo?

Un viaggio in questi luoghi può essere visto sotto due aspetti: uno ludico-tecnico perché è il paradiso di chi ama il 4×4; uno naturalistico-geologico, perché milioni di anni fa tutta l’area del Colorado – Arizona – Utah era un grande deserto, paragonabile all’attuale Sahara. Se dal primo punto di vista è tutta questione di soldi in quanto in queste zone tutto si può, basta avere la carta di credito piena, dall’altro il paesaggio è decisamente affascinante, suggestivo, interessante, fantastico! Grandi spazi aperti come in Libia, deserti rocciosi, grandi distanze, tutto asfalto e comodamente raggiungibile con una macchina normale… beh ecco, non come in Libia! Abituati a viaggiare liberi o al massimo accompagnati da una guida e trovarsi in America a dover pagare la vista ad un paesaggio indimenticabile ti fa capire quanto prezioso sia quello che in Africa hai visto in tutti i sensi e che con malinconia speri di rivedere presto.

Se cerchiamo le dovute differenze, basta dire che il noleggio di un fuoristrada con cambio automatico a Moab costa in media 240 dollari al giorno assicurazione compresa e puoi andare dove vuoi. Ci sono dei percorsi attrezzati apposta ed a senso unico nei dintorni del paese, sia per macchine che per quod. Ma viaggiare con il proprio fuoristrada è tutta altra cosa, ovvio. Non si può paragonare all’esperienza africana, sono due cose belle a sé stanti. America è però sempre America. Se la vedi sotto l’aspetto geologico invece ci sono molte analogie: puoi leggere il paesaggio pensando al fatto che quello che stai attraversando era un Sahara e che l’attuale Sahara diventerà nel tempo quello che c’è ora nel Southwestern degli USA. Questo è l’unico vero anello di giunzione tra queste due stupende opere della Natura. O almeno questo è quello che ho visto io.

Abbiamo visitato l’area a maggiore concentrazione di parchi negli USA. Esistono infatti parchi statali, nazionali e monumentali che si distinguono per essere stati proclamati con accordi o in congressi in tempi differenti. I primi due in tempi più recenti, mentre i monumentali sono stati stabiliti agli inizi del 1900. Un po’ per caso o per volontà abbiamo quindi visto: Arches, Monument Valley, Glen Canyon, Petrified Forest, Walnut Canyon, Sunset Park, Grand Canyon, Antelope Canyon, Escalante Park (anche se di striscio), Zion Park, Bryce Canyon, Capitol Reef Park, Natural Bridges Park, Mesa Verde Park, Black Canyon, Rocky Mountains Park. Tutte le info su http://www.nps.gov/index.htm e http://www.navajonationparks.org/parks.htm. Geologicamente parlando queste aree non sono altro che un “arenarialand” e un “vulcanoland”.

Noi viaggiatori assidui del Nord Africa con sorpresa abbiamo scoperto una America che a tratti pareva la zona di Gharian in Libia, in altri posti l’Atlas del Marocco, in altri ancora le Hamada tunisine, senza parlare dei siti archeologici degli antichi indiani che ricordano Chenini e Matmata. Insomma siamo andati in America con il cuore e la mente in Africa. Siamo tornati innamorati anche dell’America, anche se la possiamo infine definire come un grande parco giochi per chi ha soldi. Ce né per tutti i gusti e tasche.

In conclusione, vale la pena questo viaggio come alternativa africana? Sì, è un buon compromesso. Il paese di Moab dista 6 ore da Denver e da qui in altre tante si è in zona Grand Canyon. In mezzo c’è tutta una area mozzafiato da scoprire. I tempi di percorrenza sono molto più veloci di quelli africani, quindi in poco tempo si possono fare molte cose.

Maggiori informazioni prossimamente on-line sul nostro sito www.fennecdesertteam.it dove potete scriverci.

IL VIAGGIO: 5700 KM IN 14 GIORNI

08-06-11: Denver – Moab, Km 735

09-06-11: Moab – Kajenta, Km 473

10-06-11: Kaienta – Holbrook, Km 415

11-06-11: Holbrook – Flagstaff, Km 390

12-06-11: Flagstaff – Cameron, Km 255

13-06-11: Cameron – Grand Canyon-Page, Km 360

14-06-11: Page – Kanab, Km 360

15-06-11: Kanab – Bryce Canyon, Km 372

16-06-11: Bryce Canyon – Torrey, Km 292

17-06-11: Torrey – Cortez, Km 562

18-06-11: Cortez – Montrose, Km 343

19-06-11: Montrose – Woodland park, Km 440

20-06-11: Woodland park – Denver , Km 276

21-06-11: Denver – Rocky Mountains – Denver, Km 410

 

1 comment… add one
ALBERTO May 10, 2023, 11:54

Salve e grazie per aver voluto condividere il diario di un percorso che in parte feci io pure nel remoto 1978 (o 77) con il mio Volkswagen T2 Vestfalia quando vivevo in Ontario. In quegli anni viaggiare per gli USA / Canada era davvero molto economico, considerando che il pieno di 55 litri mi costava circa 5 dollari ma in certe gas stations delle compagnie petrolifere scendeva a meno di due dollari. Autostrade gratuite, nei coffee-shop si mangiava con 5 dollari o meno e l’alloggio era su ruote. Passai per Denver e per Flagstaff dove diedi un passaggio a due altissime olandesi che da tre mesi giravano gli USA in auto-stop. Altri tempi, anche un altro mondo, se guardiamo a quello che capita oggi…

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