Mi sono letto quanto scritto da Robo qui: ( robo ) e sono rimasto colpito perchè era come se mi leggessi nei pensieri che da tempo ho (e che non lesino di esternare con chi ha ancora la pazienza di sopportarmi). Robo hai scritto quanto di meglio si potesse fare per rendere l'idea sull'argomento. Al porto, in attesa dell'imbarco, si vedono delle mostruosità di auto che si fa fatica a capire dove verranno impiegate da tanto sono preparate, c'è veramente una gara a chi ce l'ha più grosso.

.. forse Eugenio ?

Non è una teoria nuova (e nemmeno mia) quella che dice che spesso la preparazione dell'auto è qualcosa fine a sè stessa più che al viaggio...
Ruote sempre più colossali, ammortizzatori degli del LEM, centraline ri-ri-mappate per ottenere quantità di cavalli che servono spesso solo a vantarsi in quello che per costoro è l'unico argomento di conversazione sostenibile.
Credo si chiamino sboroni...

Sono daccordo

e del "Banfer" non mi dite nulla, anche questa è la realtà..

Da un pò di tempo leggo con sempre più interesse questo tipo di discussioni:quasi sempre trovo conferma al mio modo di vedere certe cose e poi fà piacere che ,a parte gli amici con cui giro in montagna,deserti e luoghi vari,si trovino altre persone con cui sentirsi in sintonia.
scrivo perchè queste riflessioni mi riportano ad un altra triste realtà:il drammatico restringersi di spazi per il libero viaggiare,pur nell'immensità del deserto.Ho la sensazione che proprio il proliferare dei "macchinisti" super attrezzati,smaniosi più che altro di esibire il giocattolo nell'adeguata scenografia,abbia contribuito non poco al determinarsi di varie situazioni che hanno poi portato a regole limitanti.Sì,c'è anche il business dietro all'obbligo della guida anche per Paesi a moderata rischiosità,ma sicuramente gi atteggiamenti da spaccamondo,l'irrompere fracassone di certe carovane,il discutibile lavoro di molti TO che assecondano un turismo di massa,poco o niente interessato a qualcosa che non sia la serie di foto e filmati da esibire al rientro,questo ed altro ha in poco tempo cancellato la possibilità di VIAGGIARE in quei luoghi.Si torna al punto iniziale,ossia usare i mezzi per viaggiare oppure usare il viaggio come cornice al feticcio con le ruote?In posti frequentati in passato ho trovato anche un radicale cambiamento nel modo di rapportarsi con i locali:l'immagine che passa ormai è quella dell'occidentale che vuole solo usare il territorio per giocare,disinteressato agli aspetti culturali od umani che escono dall'iconografia rappresentata sui depliant.
Quest'anno torno in Marocco,un deserto piccolo,ma per il momento ancora libero...

Marco, mi sono letto anche quella pagina, però in quel caso non sono completamente daccordo. Per fare un erg bastano anche tre wpt ma per altre situazioni la cosa è ben diversa e il gps si rivela indispensabile. Anche per il gps la stortura arriva quando si vede tanta elettronica a bordo da nascondere la meccanica :-)

Io amo il deserto, amo il deserto libero, piccolo o grande che sia e le emozioni che tutte le volte mi trasmette.

Amo comprendere le popolazioni che ci abitano....rare..altrimenti non sarebbe più un deserto....i loro usi, le loro tradizioni!

Però leggendo tutti questi commenti e lo scritto di Robo mi dovrei sentire di serie B rispetto ai "puri e duri" solo perchè ce l'ho grosso (il mezzo), pieno di diavolerie elettriche, elettroniche, manuali e forse anche qualcuna virtuale.

Mi piace bere dell'acqua fresca quando ho sete o addirittura (orrore!!!!) mettermi un cubettino di ghiaccio nel Whiskettino che posso farmi una sera con gli amici attorno al fuoco...fumandomi un buon toscano tenuto però umido nel mio umidificatore per sigari che ho sul camion...eh si...secco che si sbriciola mi farebbe sentire più puro!!

Non ci sto!!

Leggo che bisognerebbe usare il GPS "solo per sapere dove siamo" per poi vedere sulla carta il resto....ma cosa c'è di così disdicevole a vedere la stessa cosa su uno schermo di un PC? Alla fine non è uno strumento "moderno" anche una aggiornata mappa? Perchè allora usarla? Perchè allora non viaggiamo senza, senza gps, senza bussola....tanto c'è il sole e le stelle che ci possono guidare!

Avendocelo grosso però poi riesco ad avere dietro ad esempio anche una barella a cucchiaio (che spero di non dover usare mai)....anche questa non serve...in fondo delle piastre da sabbia farebbero ugualmente il loro lavoro. Ah però alcuni ci dicono che le piastre se sei bravo non ti servono....un altro bel problema!

E invece che scendere dal mezzo e stare 40 minuti a rigonfiare le gomme...preferisco schiacciare un pulsante e godermi il paesaggio....mhhhh, imperdonabile!!

E siccome quando vado in Africa ci posso stare solo un paio di settimane....avendocelo grosso posso portarmi dei ricambi e anche quelli degli amici....perchè almeno possiamo pensare di ritornare alle ns famiglie, al ns lavoro nei tempi previsti!

Insomma credo che sia troppo facile ergersi con paroloni e discorsoni quando si hanno mesi di tempo per viaggiare....tutto è troppo diverso!

Troppo facile stare dalla parte di chi dice: ahhh, una volta era diverso!! Sicuramente, ma non necessariamente le cose diverse sono migliori!

Il sostenere un modo di viaggiare diverso dalla "nuova massa" non è forse assimilabile allo stesso desiderio (vero o presunto che sia)di apparire che possono avere quelli con tripli ammortizzatori super-rinforzati???

Siete certi di essere nel giusto nelle vostre convinzioni di "superiorità" rispetto agli altri? Ora mi direte che non è vero...che non vi sentite tali (parlo ovviamente limitato al viaggiare)....beh, se ho interpretato male tutto quello che ho letto chiedo scusa...però......boh!!!

Io ho un vecchio garmin GPS II o forse III non ricordo, ho un vecchia 110 di 20 anni, ma concordo pienamente. E'grosso modo il concetto che avevo espresso nel mio altro post.

Il concetto degli "sboroni" è stato così ben espresso da Robo che francamente non credo ci sia da precisare nulla.
Questo per quanto riguarda i mezzi meccanici "pompati" a dismisura.
Circa i GPS invece (a parte quando la tecnologia diventasse fine a sè stessa) la considero utile nè più e nè meno come la calcolatrice che ha soppiantato il regolo e le tavole logaritmiche.
Io adopero la calcolatrice, e lo considero giusto. Anche il GPS.

Rispondo ad Eugenio per evitare che i siano malintesi.La definizione di mezzi "grossi" non è riferita ale reali dimensioni,quelle fisiche,bensì all'immagine di sè che molte persone pretendono di trasmettere tramite il mezzo che guidano.Anche il mio pikup ha un assetto adeguato all'uso sahariano,ma non è decorato con adesivi,"manifesti" di quel che ho fatto o farò,non esibisce ruote da circo ecc.Scelgo sempre un cosiddetto basso profilo,dando il giusto spazio a quegli adattamenti che anni di sahara mi hanno suggerito.Quello che penso si volesse rimarcare è piuttosto l'atteggiamento da sborone che,quasi fose un riflesso delle cromature,caratterizza in maniera inequivocabile una sempre più numerosa fauna di gente che porta la macchina in sahara,ma che di solito ne torna senza quella salutare e magica "maturazione", consapevolezza e nostalgia che timbra chi ancora può considerarsi un viaggiatore.
Sulla implementazione elettronica e gli eventuali sfizi di comfort non ho proprio niente in contrario,dico solo che aiutano,ma non costituiscono il fulcro del viaggio.