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#37598 - 05/20/04 10:27 AM Aneddoti
Lone Land Offline


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Registered: 12/16/01
Posts: 5729
Loc: Italia
INTRODUZIONE
Da tempo pensavo che mi sarebbe piaciuto inaugurare un nuovo argomento dove chi volesse potesse riportare aneddoti e considerazioni interessanti risultanti da fatti accadutigli in viaggio. \:\)
Oggi credo di avere trovato la "verve" giusta. ;\)

Ho deciso di aprire questo argomento al "bar" piuttosto che nel forum della cultura perchè di "chiacchiere da bar" in fondo si tratta.
Nella speranza che altri intervengano con le loro esperienze e con lo scopo di arricchirci vicendevolmente. \:D
Ecco di seguito (ne prossimo post) il mio inizio:
_________________________
Lone Land
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#37599 - 05/20/04 10:36 AM Re: Aneddoti
Lone Land Offline


Senior

Registered: 12/16/01
Posts: 5729
Loc: Italia
“La Repubblica” do oggi riporta una notizia che mi ha agghiacciato :
Un elicottero USA ha bombardato un corteo di auto di iracheni che andavano ad una festa di matrimonio. Si parla di una ventina di morti, fra cui donne e bambini.
"Un malinteso" è la spiegazione! \:\(

E mi viene in mente un aneddoto:
Nel 1998 ho fatto una tappa in un tranquillissimo villaggio in Giordania (di cui non ricordo il nome).
Era sul ciglio della valle del Giordano e si intravedeva Israele all’orizzonte, oltre la striscia di verde del Giordano.
Avevo letto sulla guida L.P. di un ristorantino dove sarebbe stato possibile tentare di avere anche una birra! ;\)
Il ristorantino era proprio di fronte alla caserma della polizia. Ci siamo seduti di fronte all’ingresso, abbiamo ordinato e poi ho chiesto al cameriere se era possibile avere la tanto agognata birra.
Egli si è scandalizzato molto e con fare spaventato mi ha indicato la caserma alle sue spalle spiegandomi che “certe cose non si possono proprio…”.
Pazienza. Il cibo era semplice e ottimo comunque.
In pieno pasto improvvisamente si odono urla, strombazzate furibonde di clacson e …spari!
Poi compaiono lungo la strada una serie di pickup stracarichi di energumeni urlanti che agitavano per aria carabine e qualche kalasnikov sparando per aria.
Passano fra noi e la caserma, mentre io continuavo a chiedermi: “scappo…?”
Il cameriere resta imperturbabile.
Gli chiedo spiegazioni (molto preoccupato) ed egli serenamente mi risponde sorridendo: “…è un matrimonio”.

Ecco perché facciamo tanta difficoltà a capirci.
Perché è tipico di ogni essere vivente considerare che gli altri esseri viventi ragionino come lui.
Il cane considera tutti cani, il gatto tutti gatti, l’ipocrita tutti ipocriti e il mascalzone tutti mascalzoni.

Il padre dell’etologia Desmond Morris ha scritto una bellissima spiegazione del perché cani e gatti non vanno d’accordo pur non rappresentando nessuno dei due una “preda” per l’altro:
“Il cane è quell’animale che come gesto di affetto agita la coda e che quando è arrabbiato brontola.
Il gatto invece è quell’animale che quando è sul punto di aggredire agita la coda e quando è contento fa le fusa (ovvero brontola dal punto di vista del cane)”


Ma dall’essere umano ci si aspetterebbe uno sforzo maggiore!
_________________________
Lone Land
(the Lone Rover)

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#37600 - 06/02/04 07:54 PM Re: Aneddoti
umbi Offline
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Registered: 09/02/02
Posts: 362
Loc: treviso
Quote:
Messaggio inizialmente inserito da Lone Land:
“... omissis

Ecco perché facciamo tanta difficoltà a capirci.
Perché è tipico di ogni essere vivente considerare che gli altri esseri viventi ragionino come lui.
Il cane considera tutti cani, il gatto tutti gatti, l’ipocrita tutti ipocriti e il mascalzone tutti mascalzoni.

Il padre dell’etologia Desmond Morris ha scritto una bellissima spiegazione del perché cani e gatti non vanno d’accordo pur non rappresentando nessuno dei due una “preda” per l’altro:
“Il cane è quell’animale che come gesto di affetto agita la coda e che quando è arrabbiato brontola.
Il gatto invece è quell’animale che quando è sul punto di aggredire agita la coda e quando è contento fa le fusa (ovvero brontola dal punto di vista del cane)”


Ma dall’essere umano ci si aspetterebbe uno sforzo maggiore!


proprio vero! a parte, forse, il fatto che solo "
mater semper certa est, pater nunquam.." per cui io posso scieglermi come padre dell'etologia Konrad Lorenz e qualcun altro Eibl-Eibensfeld, adesso potremmo metterci in testa un bel progetto di ricerca: a quante e quali specie di animali noi di s.it possiamo riferirci? Dai propri animali totemici al segno zodiacale, avanti con le classificazioni...

Ma son venuto qui per portare un piccolo "nanetto" come diceva Frassica molti secoli fa, in una TV che si captava anche nel neolitico, in pieno murzuq,... pensate che persino le giraffe interrompevano il loro brucare per spingere i loro lunghi colli dentro le caverne dove scorrevano le immagini di quella trasmissione di cui non ricordo purtroppo il nome.
Si era nell'anno '68 del periodo detto delle teste di Pi-Ru-Bi, dal nome delle tribù che ci governavano (Piccoli-Rumor-Bisaglia, per i lettori nati dopo) e i più giovani e sfaccendati tra noi, tra cui il sottoscritto, avuta notizia portataci a dorso di mammut, che nella banlieu parigina e nella fredda sassonia, si eran diffuse nuove mode nel portare i capelli (lunghi) e barbe (incolte), anche se si era di maggio, periodo in cui tradizionalmente, ci si faceva di cure ricostituenti e di pulizie pre-estive, decisero di correre a vedere cosa fosse questo strano sconvolgimento stagionale e culturale.
La prima tappa la facemmo alla capanna di Capanna, ove avemmo modo di venire a conoscenza di un primo no/strano fenomeno "l'operaismo dei CUB". Un pò incuriositi e un pò straniti assistemmo a marce mai viste nelle pianure del murzuq; sentimmo dei canti in parte simili a ritmi vudu "Agnelli-Pirelli, ladri gemelli", " Vogliamo tutto, lo vogliamo subito", "L'immaginazione al potere" (questo mi piacque un sacco, tant'è che lo ripeto ancor oggi) ed altri, ma la cosa che più mi/ci colpì fu la gran quantità di ragazze che girava per strada...sole, senza sorelle più piccole o padri incagnati o zie civettuole, apparentemente libere..anche loro avevano i loro canti, uno mi rimase per qualche tempo parecchio enigmatico, parlava di qualche cosa che era loro e che se la sarebbero gestita da loro, accompagnandosi con un gesto a mani quasi giunte, ma non era quello di preghiera, nè avevo mai visto tali raffigurazione sui muri delle nostre caverne-biblioteche, e sì che pensavamo di sapere tutto...La cosa più sconvolgente però, sul piano dei costumi e dei modi di pensare, fu la predicazione dell'assoluta necessità di abbandonare la gerarchia dei clan e delle tribù, per passare ad una nuova società, fatta di uguali, riuniti tutti insieme in una forma chiamata "assemblea" nella quale, anzichè in base all'anzianità, al rango, al censo, al genere, tutti potevano partecipare, semplicemente alzando la mano.
Incredibile! Solo che i guai tecnici emersero quasi subito. Essendo così facile alzare le manine, succedeva che ce ne fossero sempre a decine, là in alto, c'era gente che riusciva persino a dormire con la manina levata...poi, se gli si dava la parola, si accorgeva che aveva perso il filo, però magari ci raccontava l'ultimo sogno e così si fece la fortuna dei nuovi guru, dei nuovi stregoni, gli psicanalisti (junghiani, freudiani, laçaniani, adleriani, reichiani, ecc); ma il nuovo potere , apertamente negato e subdolamente accaparrato, si cincentrò nelle mani di coloro che decidevano a chi toccava la parola. Sorse immediatamente la reazione utopica: se libertà e democrazia sono dell'assemblea, allora TUTTI nell'assemblea hanno diritto, anzi DEVONO parlare, se no cade dal palco, o dal pulpito e se non cade ce lo buttiamo (e così nacque il servizio d'ordine, in primis gestito dai miei cugini katanghesi, anche loro in gita alla capanna di Capanna), ma forse volevano solo dire "cade il palco", ma sapete com'è, nei momenti rivoluzionari, basta poco, un piccolo segno, una virgola, e la storia imbocca un senso fin lì vietato e chissà cosa sarebbe, invece, potuto succedere ...poi la babele linguistica, tutti a credere di capirsi perchè a dire che non si capiva si faceva la figura dei reazionari bacchettoni, piuttosto duri di comprendonio.
E allora di fatto l'assemblea fu permanente perchè eravamo in tanti, tutti dovevano parlare, poi c'era diritto di replicare, perciò c'era dovere di rettificare, quindi c'era necessità di esplicare, dunque c'era motivo di criticare, ma allora c'era tentativo di dividere, guai pertanto a chi non cercava di aggiustare, e si può mica piantare a metà la questione...ecco perchè prima dicevo che c'era gente che dormiva con la manina alzata, e voi che credevate che esagerassi, mica stati in assemblea per due settimane filate? io sì!
Ricordo uno che dopo due giorni con la manina alzata, venuto il suo turno, disse " mi appello alla facoltà di non parlare, di non rispondere, di non replicare, di non insultare i democristiani, di non giudicare questa società...insomma vorrei stare zitto!" Dopo un secondo di orrendo silenzio, si levò dapprima un brusio, poi un brontolio, infine un sordo urlo e tutti serrarono i pugni (sorse così il nuovo simbolo dell'appartenenza rivoluzionaria) e le urla dicevano, unanimemente "Non puoi continuare a fare lo sporco individualista, DEVI PARLARE, devi avere il coraggio di dire , una cosa qualsiasi, ma democrazia è libertà di parola e se non la eserciti ci guasti la nostra democrazia. Vogliamo sentire la tua parola, Altrimenti fuori dai piedi". Forse balbettò qualcosa sui socialisti e Bakunin...

E' passato un sacco di tempo; dopo la capanna di Capanna ci fu una Lotta Continua che finì con le Brigate Rotte (sì rotte); io avevo sviluppato dei bicipiti, tanto che la mia mamma mi disse se avevo passato il mio tempo a giocare a tennis e io certo che no, anche se in qualche modo tutto quell'assemblearismo una somiglianza con il batti e ribatti, voleé e schiacciate, passanti e smorzate, ce l'aveva.
Ma la capacità di rielaborazione metaforica di quel periodo è venuta, come noto, solo in seguito.

Scommetto che qualche lettore si chiederà che c'entra questo "nanetto" qui, dopo quello sui matrimoni mediorientali...vero, ma un 3ad intitolato "Aneddoti" mica deve per forza essere a capitoli collegati, altrimenti si sarebbe chiamato "Il nostro libro"...oppure, potrebbe essere il segno che, nonostante tutto il tempo trascorso da quel lontano anno '68 del periodo Pi-Ru-Bi, l'abitudine acquisita in assemblea di parlare per forza, non l'ho ancora persa e che i cani dicono e fanno cose che anche i gatti dicono e fanno ma che significa tutto l'opposto...e gli umani? Forse non abitano più qui... \:D
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umbi
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#37601 - 06/10/04 07:11 PM Re: Aneddoti
umbi Offline
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Registered: 09/02/02
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Loc: treviso
Aneddoti, evocati da quel “suggeritore” mattutino che è Peter…quest’oggi mi ha colpito in pieno la parola “Neive”. Tale e quale una palla di “neive” in piena nuca!
Già a pronunciarla, anche solo mentalmente, la parola sprigiona tutta la specificità della sua collocazione, in quel Piemonte unico e affascinante, che son le Langhe.
Nééììvé: sulle stradine del Moscato e del Dolcetto, Barbaresco e Barolo, con i profumi di tartufo e funghi e castagne, cioccolati e biscotti caserecci…ma i profumi della cucina servono a preparare la mente, aprono la strada nei meandri del cervello scacciando i pensieri di questa quotidianità preelettorale…i nomi di queste parti mi riportano all’adolescenza, quando, senza ancor esserci stato, mi furono familiari attraverso la lettura scolastica, prima, e privata, poi, di Pavese e soprattutto Fenoglio! Devo dire che ancor oggi preferisco il secondo.

Ma sicuramente, in qualche pagina di Bedeschi, di Rigoni Stern, di Revelli e Corradi e molti altri meno noti autori, si trovano notizie degli alpini della “Cuneense”: battaglioni Borgo San Dalmazzo, Dronero, Saluzzo; degli Artiglieri di montagna del Mondovì e del Pinerolo… che raccolsero giovani dei paesi per l’allucinante avventura di Russia. Volti illuminati per qualche istante dalla penna della memoria, che mai tornarono a Neive, Neviglie, Mango, Santo Stefano Belbo, La Morra, per non dire Alba, Bra, Cerreto Langhe, e tutti gli altri paesini e borghi di questo angolo piemontese…
La Cuneense, assieme alla Julia, fu sacrificata per “proteggere” la ritirata di von Paulus…cosa che per certi versi mi riporta ad una lettura dell’attualità: cespuglinoiunior adesso che si è impantanato chiede che ONU e NATO lo aiutino a gestire il “ritorno alla democrazia”, ovvero a ritirarsi dal casino che ha provocato, non autorizzato, assieme al nostro…cicli, ricicli e …tricicli storici! Che tristezza (ma questo è un altro forum!).
Si dev’essere eclissato il profumo dei frutti di bosco, ecco perché mi son scollegato …dalla ritirata nella pianura del Don alla ritirata in montagna del Partigiano Johnny, i rastrellamenti tedeschi e quelli delle Brigate Nere, i rifugi e la complicità delle genti ad uno studente che pensava e parlava meglio in inglese che in italiano, prefigurazione della lingua della globalizzazione…e chissà se oggi da qualche parte, in Langa, non abbiano aperto un McDonald…offerta speciale: cheesburger al tartufo + cocacola…chiedo rassicurazione a Gian o Sand, che succede da quelle parti? :rolleyes:
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umbi
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#37602 - 06/12/04 12:15 AM Re: Aneddoti
kialma Offline
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Registered: 05/31/02
Posts: 793
Loc: cassina de pecchi milano
Piccolo pensierino della notte,
e del week-end ;\)

Un bel giorno nonno , nipote e asino si misero in viaggio, per meglio capire come la pensassero gli altri di loro.

[I]Prima di giungere al primo villaggio il nonno fece salire il nipote sull'asino.
I primi commenti non tardarono:

" Nipote ingrato! Stare sull'asino mentre il povero vecchio si trascina le gambe!"

Allora il nipote scese dall'asino facendo salire il nonno:
I commenti furono:
"Nonno senza cuore , far camminare una così piccola creatura!".

Entrando in un altro villaggio, nonno e nipote salirono entrambi sull'asino e sentirono dire:
" Povero asino sotto il peso di ben due persone".

Sentiti i commenti ancora negativi decisero di non salire sull'asino, ed essi furono:
" Che stupidi quei due, a non approfittare dell'asino!".

Esasperato il nonno tentò di prendere in braccio l'asino e si sentì dire:

" Ma quell'uomo è pazzo !!! Vuol portare l'asino in spalla!!!".

A questo punto il nonno rivolto verso il nipote gli disse:
" Vedi, mio caro, qualunque cosa tu faccia, ti criticheranno sempre, parleranno male di te e sarà difficile che incontri qualcuno al quale tu possa andare bene come tu sei realmente.

Quindi:
vivi come credi;
fa quello che ti dice il cuore...ciò che vuoi.
La vita è un' opera di teatro che non ha prove iniziali.

Quindi:
canta, ridi, piangi, balla, ama...e vivi intensamente ogni momento della tua vita, prima che cali il sipario e l'opera finisca senza applausi.
_________________________
Ciao Manuela
Nissan Navara 2.5 TD

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#37603 - 06/12/04 03:58 PM Re: Aneddoti
ag_adrar Offline
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Posts: 1172
Loc: Torino
Quote:
Messaggio inizialmente inserito da umbi:
Aneddoti, evocati da quel “suggeritore” mattutino che è Peter…quest’oggi mi ha colpito in pieno la parola “Neive”. Tale e quale una palla di “neive” in piena nuca!
Già a pronunciarla, anche solo mentalmente, la parola sprigiona tutta la specificità della sua collocazione, in quel Piemonte unico e affascinante, che son le Langhe.
Nééììvé: sulle stradine del Moscato e del Dolcetto, Barbaresco e Barolo.........


Caro Umbi, fortunatamente, dalle nostre parti vige ancora il rito della "merenda sinoira"
che sta a significare uno spuntino delle 16.30-17.00 (quando cioè si finiva il lavoro in vigna) che, a piccoli passi, transitando da un "tomino al verde" e poi, da una fetta di salame al barolo, e per finire qualche "ancjua al'vert" (le mitiche alici della Liguria tenute sotto sale e poi condite in bagneto verde... segreto ;\) ) finisce a suon di barbera o dolcetto o, ancor meglio, la freisa di Chieri... in una "non preannunciata" cena... \:D \:D \:D

THAT's LIFE!

Gli hamburger!?!?!? Naaaaaaaa........
forse, altrove... ;\)

ciaoooo

PS: A'iè na piola dausin ale Langhe (cula n'dua le nat al C.Pavese) n'dua l'trifule as'tiru dapres 'pei d'le bale d'fioca!!! \:D
_________________________
Gianluigi
H.Galletto "Rommel"
Honda AT750 "Ramla"

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