Ennio Flaiano scrisse " La situazione politica in Italia è grave ma non è seria". Chissà come mai seguendo quanto stà accadendo in Libia, meglio, dove e come si sta decidendo cosa far accadere in Libia, questa frase mi torna in mente.

Non difendo Gheddafi, concordo su tutto quanto ha scritto Tosco ed in particolare nel non voler entrare nel gioco pro o contro, ma se devono prendere in giro la gente gradirei un maggiore e migliore impegno: non per altro ma per il rispetto dell'intelligenza media delle persone.

Il problema è che Gheddafi, maledizione, anzichè togliersi dai piedi, non solo non viene spazzato via dalla rivoluzione del popolo ma anzi, contrattacca, probabilmente vince e magari si permette anche di dare le sue risorse energetiche ai Cinesi, già, proprio quelli che stanno dando un certo fastidio in Niger dove ad Arlit, proprio i Francesi hanno qualche problemuccio.

Allora la storia che tutto il popolo era contro Gheddafi forse non era /è così vera, che Bengasi avrebbe resistito da sola solo gli asini, scusate gli ingenui, potevano pensarlo. Italiani, Inglesi, Tedeschi se le sono suonate di santa ragione e Bengasi è stata liberata, occupata e ri-liberata più volte: da sola è una città che non la si può tenere.
Piaccia o no le cose sano così, e i francesi ed Inglesi lo sanno bene.

Poi, visto che Gheddafi evidentemente non ha solo dei mercenari con lui, per poter far rispettare la non fly- zone in buona sicurezza, in modo preventivo hanno dovuto bombardare anche le postazioni antiaeree di Tripoli e dintorni perchè la possibilità di farsi abbattere qualche aereo non era poi così remota .

Nel far questo il paese guidato dal premio Nobel per la pace (dato in modo preventivo) ha dato il suo aiuto. Apprendo quindi con un certo stupore, visto che la storia dei missili intelligenti l'abbiamo già bevuta, che i civili di Tripoli (dove ho ragione di pensare che anche lì ci siano donne e bambini) sono diversi da quelli di Bengasi.

Ma si sà...come dicono i Francesi "A la guerre comme a la guerre"

Bene, anzi male, ma basta dirlo. O non prenderci in giro.

Saluti!
Pippi