Stefano Fazzini (non Stefano io) scrive

Non andavo da un po nella regione degli Ksour, ma ora ho un appuntamento con un mio amico che si è occupato di fare la traduzione in francese del mio libro "Viaggi e viaggiatori" e abita da anni a Tataouine e andrò quindi a vedere cosa accade nella zona.
Faccio la strada più breve e meno frequentata e in questo periodo poco frequentata vuol dire che non si incontra nessuno se non qualche pick up isolato che trasporta pecore o paglia.

A Tataouine invece c'è una animazione insolita, questa cittadina dedita sopratutto ad attività agricole non si distingue per eccessiva vitalità, ma le vie sono animatissime e il traffico infernale. Guardo un po e vedo che la maggior parte delle targhe sono libiche! Le auto non sono di lusso come quelle che ho visto a Djerba ma al contrario si vedono sopratutto fuoristrada e tra loro numerosi 76 ultimo modello 4l benzina. Mi sorprendo a pensare che i libici devono trovare incredibilmente caro il prezzo del carburante, ma forse hanno problemi anche più seri di questo.

La sera usciamo a mangiare con Pierre, così si chiama il mio giovane amico di 86 anni, e nei ristoranti e nei caffé non c'è anima viva, solo noi. Mi dice che è così da alcuni mesi, che a Tataouine la rivoluzione è durata pochissimo, che ci sono stati due manifestanti morti, qualche caserma bruciata e poi più niente. Anche qui il problema è ricostruire e l'emergenza profughi non aiuta.

La mattina dopo vado a conoscere il nuovo Presidente dell'associazione,Moussa Dhaoui, alla quale pure Pierre collabora.

L'Associazione si chiama Amici della Memoria della terra, vi collabora fattivamente un buon amico italiano che si chiama Aldo Bacchetta che ha una conoscenza straordinaria di tutta la regione. A lui si deve un recente ed importantissimo ritrovamento di ossa di dinosauro che deve ancora esser sottoposto a valutazione. Questa Associazione opera anche nel sociale e quindi il suo Presidente è ben addentro la situazione politico sociale di Tataouine. Di fronte ad un caffé facciamo due chiacchiere e mi dice che secondo lui i problemi attuali sono due, uno quello sanitario e l'altro la droga. Sono sorpreso e ascolto con attenzione. Il problema sanitario è dovuto in generale all'aumento di popolazione di Tataouine, quasi raddoppiata in pochi mesi, e in particolare al fatto che ci sono tra le donne libiche un alto tasso di gravidanze, a parer suo, dovuto a violenze sessuali sistematiche praticate sugli oppositori di Gheddafi.

Il problema della droga deriva invece dal fatto che gli insorti hanno saccheggiato i posti di dogana ed hanno trovato importanti quantità di cocaina che ora cercano di piazzare per autofinanziarsi.

Mi astengo da commenti che mi porterebbero lontano, cioè gli insorti aiutati in tutte le maniere dal popolo tunisino sarebbero così riconoscenti da ricambiare con lo spaccio di droga? Basterebbe questo a mutare totalmente il giudizio sugli insorti stessi. In ogni caso il Presidente si dichiara ottimista sul futuro della Tunisia che poco alla volta saprà ritrovare la strada del progresso.

A pochi passi dal suo ufficio c'è il Commissariato regionale per il turismo e vado a fare una capatina.

Per intenrderci questo è l'ufficio a cui bisogna rivolgersi per avere le autorizzazioni per fare dei percorsi nella zona a sud di Ksar Ghilane, attualmente c'è un nuovo funzionario che viene da Gabes e che si dimostra molto disponibile.

Ci dice che diversi gruppi hanno ottenuto di recente l'autorizzazione, uno di 43 persone di nazionalità francese, come la maggior parte, scenderà l'indomani. Le formalità sono quelle in vigore da un paio di anni e ora ci dice che nelle condizioni attuali l'esercito, che deve dare il suo benestare, è un po più cauto nelle concessioni.

Approfitto per chi fosse interessato a allegare copia delle modalità di rilascio delle autorizzazioni per circolare nel deserto tunisino.

Due aggiornamenti per chi scenderà:

- Il campeggio Desert Club, quello che era di Lorenzo, ha cambiato gestione e il proprietario del terreno approfittando dell'assenza di Sophie si è appropriato del camping. Attualmente sono in causa, ma quello che interessa i frequentatori abituali è che sembra che la gestione sia molto peggiorata.

- Il camp Mars di Tembain è chiuso. Sembra che i proprietari fossero in qualche modo coinvolti con Ben Ali e ora sono scomparsi.

Alla prossima