Oggi al telefono con Lone ci siamo leccati le ferite a vicenda...dicendoci quanto e' diventato complesso girare nel nord africa, nel nostro amato sahara...ci siamo confrontati con notizie di amici che si sono limitati alla solita tunisia....che girata e stragirata si va alla ricerca sempre di qualcosa di piu' estremo...ma che ha sempre meno sapore di viaggio...e sempre piu' dunapark
Rimane il marocco che sta diventando sempre piu' turistico di massa con la conseguente perdita di fascino che gia' manca da anni..

che dite che sia la fine di un epoca di viaggi nel sahara?

Confrontandomi con Lone, sento che lui, ma anche altri sono gia' predisposti mentalmente per altre terre, altre sabbie, culturalmente piu' avanti di me ... li invidio parecchio per questo, perche' mi sento, nonostante tutto, ancora legato al sahara tanto da dover pianificare ancora...leggere libri...studiare cartine sahariane, le IGN, la 953...per poi non combinare nulla? Il timore di girare con la famiglia in zone "pericolose", i limiti concessi dai vari governi...mi terranno ancora lontano dalle mete sognate?

che e' il mio "accanimento terapeutico"?
Aiutatemi, aiutatiamoci a fare il passo verso altro...per noi che sul comodino hanno il libro di Almasy piuttosto che la bibbia, ma anche quello di Robo e gli sembra di sentire ancora "l'odore della polvere" per usare una frase di Robo...oppure che si identificano nella frase del Miramonti "C'è un paesaggio interiore, una geografia dell'anima, ne cerchiamo gli elementi per tutta la vita"

Dobbiamo smetterla? serve una pausa? aiutatemi!
_________________________
Saluti Marco