...raggiunti da Luca a Boujdour, arriviamo finalmente alla frontiera mauritana. Qui, sorpresa delle sorprese: da un paio di ore (sic!) era in vigore una nuova circolare che obbliga tutti gli stranieri in visita alla Mauritania, al versamento di una cauzione di 300 euro. Invece, gli stranieri in transito verso il Senegal o il Mali (come noi) non avrebbero potuto proseguire da soli ma solo in convoglio "accompagnato" da un agente di dogana, pagando il "disturbo" 132 euro a macchina e rimanendo in Mauritania solo i tre giorni necessari per raggiungere la frontiera con il Mali! significava una tirata senza senso che sballava tutta la programmazione del ns. percorso. Ma non c'erano alternative come ci confermò il capo doganiere. Il casino alla frontiera era notevole, l'impressione era che pure i doganieri erano impreparati alle nuove direttive e quindi nella confusione di fronte alla ressa delle persone. Il convoglio fu formato in serata. Miracolosamente
(poiché europei....ma io sospetto pure altro) a noi rilasciano una sorta di permesso che ci consente di viaggiare fuori dal convoglio; restava fermo il fatto che in tre giorni avremmo dovuto lasciare la Mauritania ed entrare in Mali, esclusivamente dalla frontiera a sud di Ayoun el Atrous. Partiamo decisi, data la tarda ora, a dormire in una sorta alberghetto di mia conoscenza a Bou Lanuar. Però, appena prima ci fermano in un posto di blocco e i poliziotti ci dicono che Bou Lanuar non è sicuro (?) e ci obbligano a campeggiare presso di loro. Incominciavo a chiedermi cosa stesse succedendo. Da anni vado in Mauritania, ma non avevo mai visto nulla di simile. La notte successiva (per ns. scelta) dormiamo nuovamente presso uno dei numerosissimi posti di blocco sulla Route de l'Esploir e, quando siamo quasi ad Ayoun el Arous, un poliziotto graduato ci dice che in Mali c'è Ebola e pertanto, noi potevamo attraversare la frontiera ma non avremmo potuto tornare indietro, in quanto la Mauritania ha chiuso la frontiera col Mali.....gelo!!!!!!!!!!!