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Messaggio inizialmente inserito da Lucab:
p.s del p.s stavo pensando al tuo caso, guarnizione di testa rotta e boccole di polimeri "forse" strappate nello smontaggio... dì... ma non è che sei una vittima del problema in questione? (visto l'andazzo di questo 3D adesso come minimo vengo crocefisso)
p.s del p.s del p.s Ancora dubbi sul discorso dei prigionieri che non bloccano la testa se non ci sono le boccole? Se qualcuno è pronto a rimetterci la testa del suo TD5 io avrei un esperimento per dimostrare quanto affermo.

[ 24 Maggio 2003: Messaggio editato da: Lucab ]


Risposta al 1° post scriptum: negativo. Le mie spine (non boccole) erano integre e non deformate lungo l'asse verticale.

Nell'estrarre la testata le ho semplicemente danneggiate superficialmente poiché non sono riuscito a mantenere la testata perfettamente orizzontale durante la scomposizione.

Inoltre ho accertato il bloccaggio della valvola termostatica portandola in temperatura con acqua calda e verificando il punto di lavoro con una termocoppia.

In terzo luogo, il momento della distruzione definitiva della guarnizione della mia testata ha una precisa collocazione temporale e geografica: estate, autostrada, galleria, salita, senza piazzole di sosta, quasi un chilometro di marcia ai 70 all'ora (camion dietro), termometro acqua a fondo scala, centralina in recovery e 7 litri di refrigerante mancanti. Nessuna testata che si muove, semplicemente la classica "scaldata".

Risposta al 2° post scriptum: grandi dubbi che la testata possa muoversi apprezzabilmente lungo l'asse orizzontale con la sola sollecitazione delle vibrazioni del motore e per effetto della dilatazione termica. Preciso che per apprezzabile intendo un valore nel dominio dei decimi di millimetro.

Fallo tu un esperimento.

Prendi due lamiere d'alluminio piane e di buona scelta (esenti da rigature, rugosità apprezzabili e deformazioni superficiali), dimensioni 600x200 mm, spessore 20 mm. Pratica sulle piastre 12 fori da 14 mm di diametro secondo una griglia 6x2 con maglie da 120 mm di lato. Accoppia le piastre con 12 bulloni passanti M12x60 mm classe 12.9, dotati di rondelle piane 12x24 mm da ambo i lati (dado e testa bullone). Serra i bulloni alla coppia che ho indicato nel post precedente, avendo cura di procedere anche agli ulteriori serraggi goniometrici.

Quindi vai a cercare una pressa idraulica e posiziona l'assieme sotto i piani della pressa, avendo cura di frapporre adeguati spessori (in gergo "lardoni") in modo da favorire lo scorrimento delle lamiere una sull'altra.

Aziona la pressa e, nel momento in cui le due piastre scivoleranno una sull'altra, ricorda di leggere il valore di pressione sul manometro di mandata del cilindro della pressa. Moltiplica il valore di pressione rilevato per l'area del cilindro della pressa (se la pressa è dotata di un dinamometro non servono conti approssimativi) e comunicaci l'esito dell'esperienza.

Un'ultima precisazione: nel Td5 non vi sono prigionieri ma bulloni (lo ha già scritto qualcun altro).

Ciao.
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Francesco Mazzitelli

Land Rover Defender 90 Td5 - 1999