Caro Peter,
quando scrivi che
Quote:
"Io mi sono sempre e solo riferito a questo tipo di T.O., nel quale ci sono quelli che fanno i gruppi di 50 macchine (che io sappia e' uno solo, pero' basta e avanza!) e quelli che cercano di agire in modo piu' consono ad un turismo responsabile."

ecco che mi sveli l'arcano. Ogni volta che si parla di gruppi di 50 macchine si parla di "quel" T.O. Solo che parlandone un po' tutti si finisce per credere che ad agire cosė siano non uno ma tanti.
La cosa mi solleva il morale. \:\)
Il fatto che a causa del numero di posti sui traghetti quelli che arrivano sono sempre pių o meno lo stesso numero, secondo me va' visto in un ottica di tempo un po' pių ampia. 30 anni fa quanti erano quelli che si imbarcavano con un loro mezzo per il Sahara? Sicuramente meno di oggi. Semplicemente con la domanda di posti č aumentato il numero di traghetti.
Che poi i mezzi "tourisme" locali (io posso fare l'esempio dei Land a Merzouga: peggio delle cavallette!) siano sempre pių numerosi, secondo me č la conseguenza dell'appropriazione di grandi agenzie di quello che era il lavoro (non il business) di quanti portavano i primi turisti in Niger ed Algeria negli anni 60 e70. \:\(
Purtroppo č l'evoluzione delle cose e non credo sia facilmente arrestabile.
Quanto ai ritmi della nostra vita...daccordo in tutto. Solo una riflessione: non č che sbattendoci di meno (con conseguenti guadagni minori) ci dovremmo scordare i nostri 4x4 ed i viaggi?

Ciao.
Alberico
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Toyota HDJ80 "Gina"