Consigli e esperienze di attrezzatura in viaggio...

Direi un ottimo argomento.
So di non dare un gran contributo, ma almeno cerco di rompere il ghiaccio.

Io ho atrezzato utilizzando ritagli di materassino in espanso (tipo da campeggio) una borsa frigo morbida.
Si possono scegliere diverse misure in base alla propria atrezzatura.
I vantaggi principali a mio parere, sono:
Buon isolamento termico
discreta protezione da urti e vibrazioni
non è appariscente come una borsa fotografica

Durante le ore calde copro tutto con un telo alluminizzato (tipo coperta d'emergenza del 118).
Per le foto in condizioni disperate utilizzo una vecchia (ma se ne trovano ancora sull'usato) Fushj HDS impermeabile (la definivano "da cantiere") non sarà una Leica ma piuttosto che perdere la foto....
Quando avrà tirato le cuoia, visto che l'ho usata per anni anche facendo speleologia, penso che la sostituirò con un'altra compattina impermeabile o quasi,per intenderci quelle che si chiamano Splash, Tuff, Glub,...ho reso l'idea? le lavi sotto l'acqua e via.
L'atrezzatura quella SERIA sacchetti autosigillanti da freezer con sacchettino di silicagel.
Devo aggiungere che non sono prudente al maniacale, anzi, ma dopo 3 viaggi e qualche tempesta di sabbia funziona ancora tutto.
Al ritorno una revisionatina in Fowa (uso materiale Contax) e sto tranquillo.
L'ideale sarebbe una bella Nikonos, ma pesa una madonna e costa una cifra.

Non parlo di materiale sensibile perchè sono un cane, altri possono farlo meglio di me.

By Pier

Un po generico il tread Carlo .... comuqnue ecco cosa mi gira per la testa adesso ....

Ottimo il consiglio della borsa termica per il trasposto, Trovo pero' che il "valigione" sia piuttosto ingombrante, e se viaggi in macchina OK ma se devi fare un treking o scalare qualche montagnetta ti fa morire. Io ho usato spesso le borse flosce dove tieni dentro la macchina fotografica con montato anche un tele e un paio di rullini, quelle che puoi mettere sulla cintura fanno un po "pistolero" ma non ballano sulla pancia o piu' in basso... Inoltre non rischi che sbatta da qualche parte o che nel suk locale ti venga sfilata dal collo.


Purtroppo per il discorso protezione termica mi sono arreso , o hai un sistema di refrigerazione o e' inutile isolare il materiale perche' prima o poi finira' ad arrivare alla temperatura dell'ambiente circostante. Certo l'esposizione diretta al sole di un bel corpo macchina nero non giova ;( un bel telo alluminato almeno gli fa ombra
nessuno ha mai pensato di verniciare di bianco il corpo della propria nikon



Per la questione pellicole meno sono sensibili (50-150 asa) meno sono sensibili alle temperature esterne.
Le pellicolo B/N penso siano ancora meno sensibili alle questioni termiche ...Ho provato a portarmi in giro delle 3600 e dopo un mese in giro a 35 gradi erano ancora buone.
Il buon Cirani nel suo mitico libro diceva nel caso di viaggi prolungati di spedirle i rullini esposti a casa (o a un fotolaboratorio di fiducia) per non tenerle troppo in giro, spero qualcuno possa fare viaggi abbastanza prolungati da dover ricorrere a questo espediente

Da aggiungere nella lista del materiale utile da portare un cacciavitino di quelli microscopici degli ottici, mi e' capitato spesso che qualche microscopica vitina si molli e dover organizarsi con qualcosa di emmergenza per riavvitarla (fil di ferro schiacciato, lamierino spessimetro etc)

[ 18 Marzo 2003: Messaggio editato da: Administrator ]

Allora, visto che siamo ripartiti, io faccio così:

La macchina con i suoi obiettivi flashes etc, viaggia in una borsa quasi floscia (il fondo è bello duro per poterla appoggiare in qualunque posto) il tutto in vani interni alla borsa separati da setti imbottiti. Anche il fondo i lati e il coperchio della borsa sono belli imbottiti. La borsa é (era) grigia chiara per non riscaldarsi troppo al sole. Nella borsa c'è anche qualche rullino, per non restare senza se ci si allontana dalla macchina.

La borsa viaggia in una cassa di compensato marino con guarnizione, che non è proprio stagna, ma offre un riparo più che sufficiente. La cassa è imbullonata alla macchina e ha il fondo imbottito. Non sigillo singolarmente i componenti perchè se no si penalizzerebbe molto l'uso. Devo dire che le qualità di robustezza della mia attrezzatura si sono rivelate piu' che soddisfacenti in 13 anni di uso, i primi 5 abbastanza esasperati.

I cacciavitini da orologiaio fanno parte della dotazione, pero' non li ho mai dovuti usare.

Ho un soffietto a pompetta e faccio spesso pulizia dell'attrezzatura. Nonostante non mi piaccia monto filtro UV per proteggere la lente frontale da rigature accidentali e sporco. L'UV si puo' pulire anche con la lingua e il fazzoletto se serve, poi basta averne uno di scorta se dovesse rovinarsi seriamente.
In casi di ripresa delicati poi lo si puo' togliere per lo scatto.

Pellicole. Faccio solo diapositive, cerco di tenere il materiale all'ombra ma non lo isolo termicamente perchè dopo qualcheora non serve piu' a niente. Effetti gravi non ne ho mai notati, quindi vuol dire che le pellicole patiscono meno di quel che si crede.

Per il Cosa portare in effetti secondo me dipende da come si fotografa, quindi è abbastanza soggettivo. Comunque:
Canon EOS 600 con
24mm f2.8
50mm f1.4
35-105 f4.5-5.6 (è l'obiettivo che mi fa schifo nel mio corredo)
100-300 f 5.6

flash EZ 430
un servo flash METZ con fotocellula
Cavi per allontanare flash
Cavo con telecomando otturatore lungo 30 m
morsetto con vite per agganciare il corpo dove capita
Cavalletto Manfrotto 190 Testa classica (un buon compromesso tra peso e stabilità, basta non estrarre al massimo il gambo)

[ 18 Marzo 2003: Messaggio editato da: Carlo ]

Bhe, dico la mia...
Dalle esperienze passate sono giunto alla conclusione che purtroppo non c'e' una borsa ideale... ho provato di tutto; zaino fotografico, borsa a tracolla, fodero. Alla fine il fodero lo trovo il "male minore", permette di proteggere il corpo macchina con obiettivo montato, alloggia alcuni filtri e alcuni rullini per essere pronti al'uso lontano dall'auto + flash e anche alcune batterie.
Personalmente ho optato per un fodero che ha una cuffia impermeabile estraibile nel caso di trekking + pioggia, con anche la possibilita' di mettero a zaino.

Diverso e' il discorso relativo al tipo di attrezzatura da prediligere...
Gli obiettivi sono meno delicati di quanto si creda, specie se di ottima fattura... solo per scrupolo applico un UV alla lente per evitare colpi e/o polvere.
Le pellicole (faccio DIA 50-100 asa) si sono sempre comportate bene e a tenerle al freddo non ci ho mai nemmeno provato... (condensa, ecc...)
Le stivo in sacchetti di piombo e basta.

Ovviamente l'attrezzatura e' soggettiva e dipende da molteplici fattori... io uso:
Nikon F100
NIkon 80-200 af/d f/2.8
Nikon 24 af/d f/2.8
flash Nikon SB28
Treppiede Manfrotto 55 (con gambo eliminato) con testa a sfera e aggancio a slitta
Monopod Manfrotto con aggancio a slitta e testa snodo 90gradi
Coltello svizzero con tutto e di +
set di fazzolettini per lenti kodak (costano poco e vanno da Dio...
Pompetta e pennello

Dall'ultima esperienza dove, mi trovai, all'interno di una serie di grotte in Marocco belle ricoperte di argilla semi solida, a strisciare per proseguire... ringrazo che il corpo macchina sia water/sand proof...

Altro problema, non meno annoso e' il portarsi in giro le telecamere digitali... queste sono molto delicate e in proposito, adotto una custodia "Peli-case" rigida, stagna ecc... con interni modellabili antiurto. E' abbastanza piccola da stare nello zaino e da sicurezza... Va da se, che la si tira fuori SOLO per il tempo necessario alla ripresa.

Ciaociaociao

L'attrezzzatura è soggettiva, dipende da cosa si va a fare.
Due corpi macchina sono il minimo per lavorare in tranquillità.
Per quanto riguarda la borsa sono convinta che una professionale sia più che sufficiente, ce ne sono di veramente robuste.

Sara

Non ho dubbi sulla soggetivita'...Canon o Nikon le eterne rivali 36 o 6x6 etc, quello che magari ci farebbe piacere e' qualche informazione tipo
Corredo fotografico e motivazione delle scelte, ovviamnete specificando quale e' lo scopo di tale corredo ( foto documentaristiche, prima comunione, foto sportive, corredo motociclistico, etc etc..
PS bhe il corredo per Matrimoni e prime comunioni possiamo tralasciarlo

Allora, tralasciando la disputa Canon ( ) - Nikon ( ) Il mio corredo è a scopo documentaristico. la mia ottica preferita il 24mm (e quando fotografavo piu' sul serio usavo il 20-35 L). Il grandangolo secondo me aggiunge partecipazione all'immagine ti fa sentire "dentro" quando la riguardi. Il tele è necessario per vincoli fisici, ma se guardi le mie foto c'è una netta prevalenza di foto fatte col 24. Non so bene come dire, se scatti a situazioni con un tele lungo, è un furto, col grandangolo devi per forza essere in mezzo a quello che sta succedendo e dai senso di condivisione.
Col grandangolo poi, ambienti il soggetto grazie alla profondità di campo che offre. Col tele lo isoli per il motivo opposto. Chiaro che dipende sia dal soggetto che dall'ambiente, ma dare un contesto alle immagini secondo me aiuta la loro leggibilità (a fini documentaristici naturalmente)
Questo modo di vedere, sta prendendo da un po' di anni anche in foto zoo-naturalistiche, in cui gli animali vengono fotografati da vicino, piuttosto che isolati in un fotogramma "rubato" con un 800mm.

Dite la vostra...

[ 20 Marzo 2003: Messaggio editato da: Carlo ]

Mi piacerebbe molto dare il mio contributo ma purtroppo la mia specializzazione è orientata in altre direzioni e non sulla foto documentaristica in territori africani. Quelle poche volte che mi sono cimentata nella realizzazione di documenti fotografici in territori ostili ho sempre dato importanza alla leggerezza del corredo. In poche parole mi sono trascinata un grandangolo, un medio tele e un tele, tutto qui.
Per la protezione personalmente uso solo berse Tenba, le trovo ottime.

Sara

Ciao a tutti, sono d'accordo su quanto espresso da Sara circa la leggerezza ed affidabilità: personalmente nei miei viaggi sahariani, che normalmente sono abbastanza lunghi ed effettuati soprattutto in estate, ho con me due corpi macchina, una F2 del '73 (vecchia e pesante ma è amore vero!) e una FE2, ambedue motorizzati. Come obiettivi 20:2,8, 50:1,4, 85:1,8 e 180:1,8ED. Ho provato anche uno zoom 70-210 che, per quanto ottimo, purtroppo non si è rivelato abbastanza robusto da reggere calore e scossoni. Quindi solo ottiche fisse. Fondamentalmente ricerco volti e persone, situazioni di vita quotidiana, non posate, e con questi obiettivi sono riuscito, fino ad ora, a soddisfare quanto desidero. Il discorso borse si è evoluto nel tempo, alla fine non ne basta mai una sola per soddisfare tutte le situazioni,ne porto una ben imbottita ed ermetica (ora mi sfugge la marca) per tutto il corredo ed un piccolo zainetto (ed indosso un vecchio gilerino con 15 tasche). Faccio prevalentemente bianco e nero.

Ciao

Gus