è ora dell'aperitivo e dunque scendo al bar,

il solito prosecchino...e incontro Claudine e Mauro

Si, Claudine, ora ho capito meglio quello che intendevi, e ne convengo, dovendo viverle obbligatoriamente certe situazioni ci sembrerebbero meno paradisiache. Noi possiamo apprezzarne le meraviglie senza subirne gli effetti.

Mauro, è verissimo che esiste questo bisogno di vivere il viaggio, non a caso avevo citato Guy Debord, la sua teoria della deriva è proprio questo, lo spostamento come condizione di vita.. un nomadismo che viviamo interiormente, sia quando siamo in viaggio vero e proprio, sia quando siamo a casa e il viaggio è tutto intellettuale, alla ricerca di nuovi punti di vista, di informazioni.

In questa ottica il viaggio in Africa si inserisce come non plus-ultra del nomadismo per due sostanziali motivi:
In primis perchè è basato su spostamenti lenti per via dell'ambiente,
Poi, porta ad una condizione domestica molto trasparente (tenda ad es.). Sembra una banalità, ma questa compenetrazione degli spazi (interno-tenda-esterno) favorisce una concezione di casa che supera le paure ancestrali. Come diceva Heiddeger, abitare garantisce quel dolce sentimento di seclusione che serve all'uomo per ritrovare le proprie radici ed un rapporto autentico con le cose. Orbene, se abitiamo ovunque, come sembra darci la possibilità di fare questo moderno nomadismo che ci concediamo anche grazie ai soldi, come dice Claudine, tentiamo di essere parte di un ambiente.
Questo modo è certamente lontano da, chi vivendo in una visione più ristretta, sembra abbracciare più l'idea di Kant quando diceva che la casa è l'ultimo baluardo contro l'incubo del nulla del buio etc.. il che sembra una teoria fatta su misura per chi viaggia col camper o con i viaggi organizzati che alla sera ti portano in albergo.
Quello che voglio dire è che, almeno teoricamente, cerchiamo addirittura di tenerci sempre in movimento, questo stesso spazio "bar" è un "altrove" che non è essere davanti al monitor, ma è proiettarsi in un altro spazio... Alla continua ricerca di "altro spazio" abbiamo iniziato a viaggiare in quello che è lo spazio per antonomasia.. il deserto...

bye, massi
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To the traveler the night can conceal both the wonder and the devil
(From the ancient sumerian Instructions of Šuruppag)

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