una comodità però.. per andare al bar neppure devo alzarmi dalla sedia.. \:D

dunque, con ordine..

Ag_, se ammettiamo di appartenere ad una razza nomade nell'accezione del termine indicata qualche 3ad fa', allora io transito in africa per un tempo minuscolo come transito per le scale di casa mia, per il mio studio, gli uffici del comune, la stazione della metro e via dicendo.. e se per le scale di casa mia ci passo tutti i giorni comunque non sono mai le stesse perchè le condizioni sono diverse, perchè il momento temporale non è lo stesso.

Detto questo, è indubbio che il desiderio di derivare in spazi sempre più ampi sia insito nella natura umana: fatti non foste per vivere come bruti ma per seguir virtute e canoscenza..., basti poi pensare alle mirabolanti architetture della new babylon di Constant, quasi a dire: una persona non passerà mai due volte nello stesso posto..
E ancora, l'esistenza stessa può pensarsi una approssimazione di situazioni, una campionatura delle successive posizioni assunte in un tempo t che è la vita. Da un qualcosa, verso un qualcos'altro. Frutto anche del concetto Ebraico-Cristiano (direbbe Galimberti)di una vita irradiata in una direzione e non più ciclica come pesavano gli "antichi".
In questa ottica, Planberto, ogni luogo non è comune perchè riserva sempre il cosidetto "incontro inaspettato". Dunque il Deserto non come semplice luogo di "isolamento" ma come spazio dove l'incontro inaspettato potrebbe essere con se stessi.

bye, massi
_________________________
To the traveler the night can conceal both the wonder and the devil
(From the ancient sumerian Instructions of Šuruppag)

- Y60 td6 Patrol wagon highroof "the Smallbus"
- Y61 tdi6 Patrol wagon "the croc"