Certo che no, non rinnego la cultura occidentale, che sicuramente mi pone in grado,nonostante i suoi limiti, di vivere nel modo in cui vivo e, soprattutto, viaggiare. E poi, checchè qualcuno che ci rappresenta dica, se abbiamo letto qualcosa qua e là non possiamo non sapere che questo "occidente maledetto" è culturalmente figlio di quel mondo arabo che ora spaventa.
Quello che non sopporto, e qui voglio chiarire le mie precedenti parole, è questo nostro sistema completamente basato sui ritmi frenetici, sull'antagonismo, sull'iper produttività.Io, quando sto tra le sabbie, scordo l'orologio, e vivo con il sole, con la luce, con il buio, ad un ritmo infinitamente più blando di questo nostro quotidiano e, sicuramente, più a misura d'uomo. E' come se noi, qui, viaggiassimo a bordo di una vettura da formula uno, sempre a manetta...cio' che ci circonda, luoghi e persone, scivola via troppo in fretta per darci modo di coglierlo, a volte persino scorgerlo. In africa si cammina come su di un carretto; e il rotolare delle ruote è talmente lento che si può osservare tutto ciò che ci circonda fin nel particolare, nulla sfugge, e tutto scende dentro, nel bene e nel male.
Per questo ho parlato di lancette maledette.
Ed a prescindere da questo, anche se questo nostro occidente mi permette di viaggiare, non posso essere fiero di farne parte nel momento in cui si pone come portatore di guerra nel mondo.L'origine dell'instabilità di questo mondo arabo che io amo risale ai tempi in cui ,già allora, i potenti della terra decisero sulla pelle altrui di costruire uno stato che prima nn c'era.Ora ,dopo 50 anni, quel popolo nn ci sta più...e questo occidente gli muove guerra.No, di questo non posso andar fiero.
RoboGabr'Aoun