Sono stata anch'io alla Bit oggi e come Peter anch'io ho contattato un'agenzia egiziana che si vantava di offrire i migliori servizi in Egitto. Quando ho spiegato che l'esigenza era di fare un viaggio con i propri mezzi e sdoganare gli stessi al porto di Alessandria hanno iniziato ad elencarmi permessi da richiedere e a darmi cifre esorbitanti per lo svolgimento di queste pratiche. Sono stata al gioco e li ho lasciati parlare (anche perché era un film che avevo già visto). La cifra finale ammontava a circa 2000 Euro ad auto. Quando ho spiegato di essermi già occupata di un viaggio del genere e di sapere per certo che esistono sistemi più semplici per snellire le pratiche e per rendere tutto meno dispendioso hanno cambiato versione dicendomi che "ungendo" le persone giuste al porto effettivamente si riesce a fare tutto in modo più semplice e che avrebbero potuto sicuramente attivarsi in questo modo.
Non é forse squallido tutto questo?
Il fatto é che, in Egitto come in Libia e come in altri Paesi, l'unico turismo "interessante" é quello che porta turisti intruppati su pullman o su navi, in grandi alberghi di catene internazionali, su itinerari standard e controllabili. Le agenzie locali e forse anche il Ministero stesso cercano di disincentivare questo tipo di turismo. Perché portare le proprie auto in Egitto quando si possono noleggiare sul posto o quando si può farsi scorazzare da autisti che percorrono le stesse piste o strade tutte le settimane (tra l'altro pagando profumatamente le agenzie locali e sicuramente molto poco le guide che per queste agenzie lavorano)? In questo caso sulla carta é tutto legale ma non penso che possa essere considerato turismo responsabile
Non mi esprimo sul viaggio di Latitudini anche perché direttamente coinvolta ma dico solo che senza la pazienza e la professionalità di Cattone probabilmente i 70 partecipanti sarebbero ancora al porto in attesa delle loro auto.
Ivana