durante questa prima parte di aprile son rimasto isolato, ma quando in nave attraverso televideo ho ripreso contatto con le notizie di cui voi adesso discutete mi è venuta una rabbia pazzesca.
Allora: credo che si debba discutere di questo nostro intervento in guerra contro l'Iraq perchè è questa la realtà e c'interessa anche come oggetto del sito! L'occidente rischia la guerra contro l'Islam e quindi anche i nostri "innocenti e spensierati" viaggetti sono a rischio!

Gli ostaggi italiani: ho sentito TG RAI definire "eroe" l'ostaggio ucciso! Ho sentito i politici della sinistra chiamare l'unità di tutte le forze a sostegno della liberazione degli stessi.
Non ho ancora sentito chiedere scusa per i civili irakeni uccisi (oltre 600!) questi non sono umani? le donne e i bambini sono terroristi? Non ho sentito nessuna interrogazione sul "ruolo" di quei quattro in Iraq! Non mi risulta appartengano alla Croce Rossa, o ad Emergency o ad altra associazione umanitaria, in Iraq per proteggere ed aiutare le popolazioni civili, i feriti, i bambini abbandonati... erano a libro paga diretto degli americani (per quali scopi professionali? guardie del corpo di chi?). Uccidere non va bene, d'accordo, ma da ambo le parti, o noi SIAMO LA VERITA' E LA RAGIONE e quindi le nostre uccisioni sono lecite?
E la sproporzione dei media: adesso ci sorbiremo ore e ore di trasmissioni, dibattiti, porteaporte, ballaròremo sui "poveri ostaggi italiani" e ci verrà occultata l'altra visione...

Quanti altri "mercenari", italiani e non, stanno combattendo un'altra guerra in Irak?

TG di oggi: "...i soldati americani, provati psicologicamente, sparano su ogni maschio irakeno adulto che NON PORTI UNA BANDIERA BIANCA..."

E poi su un altro sito e un altro forum si discuteva su cosa si prova al ritorno dal deserto...il deserto dei valori, la falsificazione e l'ipocrisia, l'arroganza del potere dietro la retorica del non cedere al ricatto del terrorismo.
Si devono piangere tutti i morti! di qualunque parte!
E si deve fermare la guerra, l'unico modo per non piangerne altri.
Saddam è caduto, lasciam fare agli irakeni: autodeterminazione.

Scusate la non linearità del pensiero, ma son turbato da questo balletto farisaico e vedo più cupo il futuro: insisto perchè si levino sempre più ferme le voci per fermare la guerra, perchè adesso siamo in guerra, quindi parliamone qui, fuori da qui, al bar, al lavoro, con gli amici e con interlocutori occasionali: il potere conta proprio sulla nostra indifferenza, sul nostro tirar dritto. Quando dice che non tornerà indietro parla a nostro nome, a meno che noi non gli si faccia sapere che non è proprio così: IO NON SONO D'ACCORDO!
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umbi
il neolitico sup.