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Messaggio inizialmente inserito da umbi:


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Non ho sentito nessuna interrogazione sul "ruolo" di quei quattro in Iraq! Non mi risulta appartengano alla Croce Rossa, o ad Emergency o ad altra associazione umanitaria, in Iraq per proteggere ed aiutare le popolazioni civili, i feriti, i bambini abbandonati... erano a libro paga diretto degli americani (per quali scopi professionali? guardie del corpo di chi?).

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Umbi Umbi! prova a documentarti un pochino prima di tirare fuori il cannone!

Salvatore Stefio e' il responsabile della Presidium International Corporation, con sede alle Seychelles e rappresentanze in Italia (Olbia) in Inghilterra (a Hereford, ovviamente!, e a Londra) e in Nigeria.( http://www.presidium.net ).

Fabrizio Quattrocchi lavorava per la IBSA di Genova ( http://www.aii.it/Soci/Gobbi%20Roberto.htm )

Maurizio Agliana e Roberto Cupertino sarebbero dipendenti della DTS Security di Worthington, VA, quindi americana. Loro pero' smentiscono tutto ( http://www.dtssecurity.com )

Quindi di almeno due di loro non si puo' dire che "erano a libro paga diretto degli americoni", mentre di altri due il sospetto c'e' ma non ci sono riscontri, almeno per ora.

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Ancora Umbi
Quanti altri "mercenari", italiani e non, stanno combattendo un'altra guerra in Irak?


La cifra che ho sentito piu' volte parla di circa 20.000 (ventimila) mercenari impiegati come sicurezza privata dalle aziende di tutto il mondo che stanno iniziando a sfruttare il business della ricostruzione.

Gli americoni, dal canto loro, si sono lanciati in una impresa sicuramente discutibile da molti punti di vista, ma quello che avevano intenzione di fare "dopo" la guerra e', almeno per l'Iraq, un cliche' piuttosto noto anche a noi italiani: all'epoca si chiamo' "piano Marshall", adesso non so come si chiami pero' l'idea e' quella di ricostruire il paese pompando miliardi di dollari a beneficio delle imprese che vi partecipano. Ovviamente buona parte di queste imprese e' americona ma quello che conta e' il risultato di questi investimenti e cioe', in teoria, un paese ricostruito e avviato verso un regime politico sicuramente diverso dal precedente.

Ora: il tentativo sta indubbiamente avendo forti difficolta', se non naufragando del tutto, a causa di opposizioni armate animate in parte da motivi storici (Bush papa' stette alla finestra mentre massacravano gli sciiti del sud dopo che aveva promesso loro aiuti in cambio di una rivolta durante la prima guerra del golfo) e in parte da puri motivi di lotte di potere interne.
Gli arabi non sono gli europei: le popolazioni arabe hanno tutt'ora forti legami di clan e grandi rivalita' e diffidenza anche all'interno dei loro stessi paesi.
Il fatto che citava Alberico, e cioe' che sono stati presi provvedimenti decisi collegialmente dalla Lega Araba, e' un fatto eccezionale perche' anche tra loro, anche con nemici comuni (o supposti tali) gli arabi sono divisi da rivalita' tribali anche nel XXI secolo; lo scriveva gia' Lawrence ed era un secolo fa, e da allora molto poco e' cambiato. Forse le vicende iraqene possono dare una scossa a questa situazione, forse veramente in mezzo a tutto il kasino qualche cosa buona sta nascendo...

Concludo dicendo che definire "eroi" i mercenari e' sbagliato tanto quanto definire "patrioti" quelli che per assassinare un Imam non violento hanno messo due auto bomba in una piazza gremita di civili causando decine e decine di morti.

E non hanno chiesto scusa.
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Peter Komanns
RR 3.5Efi "Lizzy"
Def 110 Td5 "Margot" alias "Maggie"
BMW R1100RT "Waltraub"