riporto qui di seguito gli ultimi 3 messaggi .....
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mazzabhu
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Utente # 2082
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Messaggio inviato 10 Novembre 2006 12:52
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Ciò detto non è da ritenere e neppure da affermare che il viaggiatore sahariano sia da collocare nel comparto degli “straccioni “ bensì è invece documentato oggi rientrare prevalentemente nella fascia definita alta, medio alta cioè con forte potere di acquisto e spesa e rappresentata in prevalenza da liberi professionisti e artigiani, imprenditori, medici, ecc) .


Zitti, zitti, ma siete matti? se vi sente Padoa Shioppa siamo fottuti


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Messaggi: 42 | Da: mondovì | Registrato: Oct 2004 | IP: Collegato

GFCLY
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Utente # 83
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Messaggio inviato 10 Novembre 2006 11:48
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Al contrario penso proprio che sei al centro del tema:
Il viaggio seppure materia di latitudine e longitudine sempre più “globalizzata” non può essere visto e letto come erba di un unico fascio ma presenta dei distinguo fondamentali già da continente a continente.
La stessa considerazione vale per il Sahara dove in un’ area fisicamente e culturalmente abbastanza omogenea le tematiche turistiche affrontate e da affrontare presentano singole esigenze proprie e peculiari già per paesi fra loro confinanti. E nel Sahara il confine è spesso o una linea.

Ciò detto non è da ritenere e neppure da affermare che il viaggiatore sahariano sia da collocare nel comparto degli “straccioni “ bensì è invece documentato oggi rientrare prevalentemente nella fascia definita alta, medio alta cioè con forte potere di acquisto e spesa e rappresentata in prevalenza da liberi professionisti e artigiani, imprenditori, medici, ecc) .
Lo dicono dati analitici che indicano inoltre, nei confronti della fascia inferiore , quella medio bassa sempre in termini di capacità di spesa , settore impiegatizio , pensionati dove si colloca invece la maggior parte del turista normale ( quello intruppato in bus per intenderci ) una effettiva spesa in loco maggiore a quanto speso dai viaggiatori autonomi ovviamente a parità di numero.

Il costo medio in Italia di 1500 € necessario per acquistare un pacchetto all inclusive di otto giorni in Libia in Acacus copre spesso le spese di trasporto , assicurative di un mezzo e del suo autista fino Tunisi e del vitto trasportato a bordo . Rapporto che peggiora quando il costo come avviene viene ulteriormente suddiviso con altri partecipanti ( media calcolata di due occupanti del veicolo) . (dati ricavati da una analisi di fattibilità di progetto di linea passeggeri).

Le agenzie nazionali e non che offrono poi assistenza al viaggiatore autonomo non sono inoltre propense ad investire in loco , come invece fanno quelle tipo Alptitour sempre per capirci essendo in maggioranza piccoli operatori occasionali, che affrontano mercati e paesi a secondo delle circostanze spostandosi e ritornando quando queste sono o tornano positive. Non creano basi e posto di lavoro duraturi che un albergo o una struttura creata sul posto cmq assicura ai locali limitando il fenomeno dell’emigrazione ma che soprattutto investe e spende nel tempo costi di gestione , di trasporto, vitto stipendi in loco . Lo speso del viaggiatore autonomo , risulta dati alla mano , ben poca cosa e spesso non arriva neppure in africa essendo le spese limitate in molti a costi per carburante e guide .

La lamentata applicazione della “burocrazia “(sempre più richiesta in termini “ protezione” a livello internazionale) è dovuta principalmente allo spostamento di soggetti autonomi . Questi gravano inoltre sulle istituzioni locali altresì maggiori costi locali e temporali dovuti alla maggiore assistenza richiesta. (dogane , guide, ecc) rispetto ai gruppi. I risultati conseguiti in tutti i paesi sahariani con la politica dell’impiego della guida obbligatoria sono sempre più apprezzati a livelo internazionale, positivi per la salvaguardia del patrimonio nonché stimolo per le aziende locali ad sviluppare corrette attività imprenditoriali. C’è ancora da limare certo, ma ora si sa dove farlo.

Il turismo di massa ( ovunque nel mondo) non è un pollo da spennare bensì da nutrire in quanto rappresenta/rà il futuro di molte nazioni africane non una volta esaurito il petrolio. Questi sono i termini di lettura dei valori socio economici da tenere in considerazione se si e veri appassionati di Sahara e su cui si fondano gli sforzi e le speranze dei governi locali non certo su considerazioni o punti di vista che cmq sia sono sempre di parte o espressi da una sola parte., culturalmente povere, essendo le argomentazioni maggiormente lamentate la fretta di passare le dogane, la presenza guide obbligatorie, del non farsi fregare poche € dai locali per citare le più comuni . E il turismo di massa con le sue mille sfaccettature a creare e sollecitare la domanda culturale,abbassare i costi non certo quella dei w.points spesso inutilmente invasiva di altrui culture e causa di gravi danni d’immagine per tutti e al più alto livello . Il Niger aveva appena ottenuto grazie all’eclisse un consenso favorevole con circa 5000 turisti( fra intruppati e non) oggi qualcuno sa suggerire cosa o come rispondere al governo quanto all’operatore nigerino ? Se qualcuno poi vede la cosa diversamente ben venga il suo commento. Sicuramente sarà più esperto della stampa che fatica a distinguere fra Niger e Nigeria.

Su questo lato dell’aspetto culturale, sul modo di viaggiare , sullo scambio di informazioni solo oggi e a gran fatica e con evidente imbarazzo si spendono qualche parole in favore , si ammette quello che si sapeva già da molti anni. E tardi per riavviare il ..purtroppo un po’ deserto forum della cultura eppure di lavoro da fare di materiale da pubblicazioni ve ne sarebbe un Sahara ,questo è quello che rattrista anche.

BYBYBYB GFCLY


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Messaggi: 659 | Da: Roma | Registrato: Gen 2002 | IP: Collegato

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Messaggio inviato 08 Novembre 2006 22:03
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Penso che le discussioni se mantenute su un livello civile sono sempre utili, se non altro per vedere come diverse persone vedono determinati fatti.
Mi ricordo una pubblicita’ inglese di un quotidiano dove tre telecamere assitivano ad un medesimo fatto, il semplice punto di vista delle camere dava un interpretazione differente dell’accaduto, nella scena un punk correva e strattonava una povera innocente vecchietta In realta’ da un altro punto di vista si vedeva che l’azione salvava la vita alla vecchietta che non veniva stritolata da un ponteggio di un palazzo in costruzione che stava per cadere.

Scrivo questo per esternare il mio punto di vista sulla vicenda, non ero presente ai fatti e anche se fossi stato presente non avrei avuto la visione globale dei fatti che puo’ essere percepita proabbilmente stando esternamente e indagando su ogni singola pedina entrata in gioco, dai rapiti, rapitori, negoziatori etc.

Non e’ il mio mestiere fare il giudice o l’avvocato (come cantano I des sfros nella canzone il corvo) quindi non trovo molto di utile nel perseguire guidizi e sentenze sull’operato altrui.

Questo forum e’ essenzilmente nato per scambiarsi informazioni utili per viaggiare piu’ consapevolmente e in sicurezza.
Per sapere il “nostro” punto di vista sul modo migliore per viaggiare con piedi (o pneumatici) “leggeri” e scoprire le bellezze di questi paesi che ci ospitano ci sono le pagine statiche, gli articoli come il decalogo del viaggiatore http://www.sahara.it/bm/saharaThree/about_us/linee_guida/decalogo.shtml o gli interessanti spunti meditiativi raccolti sul forum e pubblicati http://www.sahara.it/bm/saharaThree/about_us/linee_guida/perche-viaggiare.shtml

Il nostro punto di vista di come comportarsi e come viaggiare se ci seguite lo conoscete, Se siete nuovi di questo pagine fate un giro sulle pagine sopra citate, se avete il nostro punto di vista siete I ben venuti, se il vosto punto di vista e’ differente speriamo di poter convincere che esistono altri modi per viaggiare.

Non potremo fermarvi se vi divertite o traete guadagno saccheggiando siti archeologici o non rispettate usi e costumi locali. Lasciamo questo compito a giudici e avvocati che anche nel nostro amato paese tra tombaroli e simili hanno lavoro assicurato.

Penso che la gestione turistica di un paese sia un probelma non semplice da risolvere, specialmente se ci sono vaste aree da proteggere e fondi limitati.
Alcune soluzioni attualmente adottate come guide obbligatorie e scorte armate non so se possano risolvere determinati probelmi.
Probabilmente chi vuole operare in modo illegale non sara’ colui che rispettera’ le regole e fa il visto o chiede la guida e tali regolamenit non lo fermeranno certo, mentre chi ha sempre rispettato le regole avra’ un costo maggiore (rincipalmente attribuibile alla nuova burocrazia introdotta) e per le sue vacanze magari scegliera’ un nuova destinazione
Una ardua decisione per settori statali di alcuni paesi in cui gli introiti del turismo rappresentano un buon fetta .
Creare nuova burocrazia per la gestione del turismo con limitazioni, visti, guardie, guide e perdita di una parte dei viaggiatori autonomi puntando all’aumento del turismo organizzato?

Forse qualcuno ragiona che la perdita dei viaggiatori autonomi “straccioni” , non e’ una grande perdita a confronto del turismo di massa oraganizzato “ricco” con autobus che scorrazzono con aria condizionata portando da un albergo all’altro “polli da spennare”.

Quello che mi rattrista e’ che in realta’ simili (vedi messico) il turismo di massa porta isoldi NON alla gente che vive sul posto ma ai finanziatori di alberghi, negozzi e altri posti dove il turista spende I soldi che escono dall’europa e rientrano in europa. I dipendenti della varie strutture fanno una vita da fame con stipendi ridicoli e il costo della vita indotta da queste nuove realta’ di “progresso” li obbliga a una vita che probabilmente non vorrebbero fare.

Ebbene si sono andato fuori tema, se volete rispondere a questo ultime cose aprite un nuovo argomento, magari nel purtroppo un po deserto forum della cultura ;-)

Buona giornata