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#5709 - 04/07/02 09:14 PM Batteria supplementare o generatore ?
Administrator Offline


Senior

Registered: 12/09/01
Posts: 2329
Loc: Canada
Salve a tutti, vedo animatissimo l'argomento per la doppia batteria.
Personalmente sto valutando una altra strada:
Generatore
Contro:
- costo superiore
- rumoroso
- ingombro leggermente piu' elevato
Vantaggi:
+ se l'alternatore della macchina si rompe si puo' ricaricare periodicamente la batteria e viaggiare comunque.
+ si possono utilizzare accessori 220V (tra cui compressorini non costosi, trapano etc
+ alcuni generatori funzionano anche da saldatrice...
+ potenza istantanea ben superiore a parita' di costo di un inverter
+ possibilita' di spostare la sorgente di energia indipendentemente rispetto alla vettura.

che ne pensate ?

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#5710 - 04/08/02 08:29 AM Re: Batteria supplementare o generatore ?
Spaz Offline
Junior Member

Registered: 03/24/02
Posts: 7
condivido la tua analisi... ritengo tuttavia che la scelta dipenda in massima parte dall'uso previsto. In generale si può forse solo dire che per un viaggio lungo e impegnativo il generatore è preferibile.

Ciao.

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#5711 - 04/10/02 08:13 AM Re: Batteria supplementare o generatore ?
Planberto Offline
Senior

Registered: 04/04/02
Posts: 307
Loc: Campogalliano
Secondo me l'alternativa al generatore autonomo, non è solo una doppia batteria ma probabilmente anche il montaggio di un alternatore più potente dell'originale.
Sempre che si preveda un utilizzo "importante" di "accessori" elettrici. (frigo, computer, carica batterie camera e video)
Inoltre la possibilità di dotare il veicolo di attrezzatura per (ahime) eventuali riparazioni con una spesa molto inferiore di accessori a 12v (a volte neanche in commercio), (saldatrice, trapano, compressore, luce d'emergenza etc,)
_________________________
Roberto Plances

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#5712 - 05/14/02 07:59 PM Re: Batteria supplementare o generatore ?
Francesco Mazzitelli Offline
Member

Registered: 12/19/01
Posts: 173
Loc: Loano (SV)
Questo thread mi era sfuggito...

Posseggo un generatore portatile da 2000 VA (circa 1,6 kW), 230 V, motore benzina a 4 tempi. L'ho portato con me una volta in fuoristrada e non lo faccio più! Mi sono intossicato con i vapori di benzina che si levavano dallo sfiato del serbatoio...

Semmai sarebbe interessante applicare un alternatore alla macchina... trascinato ovviamente dal motore. Penserei a qualcosa tra i 5 e i 10 kW di potenza, magari anche trifase... gia che ci siamo perché privarsi della possibilità di avere una bella presa a 400 V sulla macchina? Tanto per la 230 V basta prendere una fase ed il neutro...

In realtà i problemi sono diversi.

Se si opta per un accoppiamento alla presa di forza del riduttore, c'è lo svantaggio di poter utilizza il generatore solo a veicolo fermo (riduttore in folle), ci vuole l'acceleratore a mano (una stupidaggine sul Td5, un po' più di lavoro sui mezzi dotati di pompa tradizionale) e soprattutto bisogna comprare la costosissima presa di forza... che tra le altre cose non so neanche se si può montare sui Land dell'ultima generazione.

Scarterei immediatamente gli alternatori a 2 poli ovvero 3000 giri nominali... troppo rumore e troppo gasolio sprecato. Un modello a 4 poli, ovvero 1500 giri nominali, potrebbe andare bene. Il massimo sarebbe un alternatore a 8 poli, ovvero 750 giri nominali, perché consetirebbe di lavorare con il motore della macchina a basso regime di giri.

La regolazione dei giri del motore è fondamentale poiché determina la frequenza d'uscita dell'alternatore. I giri nominali di cui scrivevo sopra sono quelli necessari per ottenere una corrente alternata alla frequenza standard di 50 Hz. Aumentando del 20% (nei casi di cui sopra 3600, 1800, oppure 900 giri) si ottiene la frequenza di 60 Hz (standard americano) e un po' di potenza in più. Fondamentale un frequenzimetro collegato in uscita all'alternatore, onde evitare danni alle apparecchiature collegate.

Un'ipotesi più tecnologica potrebbe essere quella di collegare l'alternatore alla cinghia servizi calettando sull'asse dello stesso un regolatore di giri idraulico o a pulegge variabili. In quel modo, la velocità di rotazione dell'alternatore sarebbe mantenuta (quasi) costante indipendentemente dalla velocità di rotazione del diesel. Piccolo problemino: un regolatore meccanico o idraulico di giri costerebbe uno sproposito! \:D

Io credo che la soluzione migliore alla fine sia questa: si prendo un alternatore trifase a 400 V e lo si trascina per mezzo della cinghia servizi, tramite un'apposita puleggia con innesto inseribile (come per i compressori dei condizionatori). Il rapporto di riduzione va calcolato in modo che non venga superato il regime massimo di rotazione dell'alternatore (limite meccanico). Si collega l'uscita dell'alternatore ad un piccolo inverter industriale... lui se ne frega della frequenza in ingresso, comunque vadano le cose raddrizza il tutto e trasforma l'alternata in continua. Si prelevano i 230/400 V dall'uscita dell'inverter che, fra le altre cose, incorpora tutte le protezioni elettriche del caso.

Non è una soluzione da quattro soldi... ma è un modo per disporre di corrente alternata a 50 Hz a bordo. Se l'inverter è robusto non ci non problemi a collegare persino una saldatrice.

Qualcuno s'è già divertito in tal senso?

Ciao.
_________________________
Francesco Mazzitelli

Land Rover Defender 90 Td5 - 1999

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#5713 - 05/15/02 03:00 AM Re: Batteria supplementare o generatore ?
Administrator Offline


Senior

Registered: 12/09/01
Posts: 2329
Loc: Canada
ottima analisi , come sempre ;\)
Ovviamnte bisogna vedere a cosa serve il generatore ..
ecco alcune considerazioni per la battaglia
generatore esterno o alternatore/dinamo ....
1) se la macchina non parte piu' batterie a terra o l'alternatore e' andato il generatore non funziona, un dispositivo "autonomo" in questi casi e' meglio
2) quale e' il peso tra inverter (uno stato solido per quelle potenze incmoinciano anche a costicchiare...) e "dinamo"
3) se il motore non e' un diesel anche al minimo il rendimento generale del nostro genertore per prelevare utenze di piccola dimensione (ad esempio il caricare le batterie di un computer )e' alquanto basso
4) bisogna tenere la macchina accessa, mentre con un generatorino portatile lo si abbandona dietro la duna e si sta quasi in silenzio :p (se si usano i piccoli supersilenziati + cari ma leggeri e compatti)
5) il fatto che e' portatile ci permette di portarlo anche in una struttura distante dal proprio veicolo. Ad esempio in una capanna o in un "albergo" non dotato di corrente.
6) un sistema autocostruito interconnettendo una serie di componenti e' a mio avviso soggetto a molti piu' possibili problemi rispetto a una macchin piu' complessa ma di produzione di serie (vedi i generatori leader di mercato Honda)
7) anche i camion di emmergenza di pompieri o simili attrezzati per la produzione di corrente o comunque il cui equipaggiamento comprende utensili che necessitano 220 o simili hanno generalmente un generatore (magari diesel per le maggiori potenze) autonomo.
8) e se per caso alla motorizazione guardano nel cofano che dicono
9) se sei poi in giro proprio alla canna del gas lo puoi sempre barattare per il tuo rientro a casa sano e salvo \:D

PS non perderti il nuovo tread sugli strumenti a batteria ricaricabil che mi accingo a far partire \:D

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#5714 - 05/16/02 10:14 PM Re: Batteria supplementare o generatore ?
Francesco Mazzitelli Offline
Member

Registered: 12/19/01
Posts: 173
Loc: Loano (SV)
Il mio post sulla trifase in macchina era volutamente provocatorio \:D ... anche se è tutto perfettamente fattibile e prima o poi mi cimenterò. Sono d'accordo sulla maggior sensibilità ai guasti dei sistemi complessi e adattati al mezzo... e prima della revisione in MTC è meglio smontare un po' di materiale... a dir la verità dovrei anche rimontarne un po'... tipo il sedile centrale ed altre amenità di serie. ;\)

Per chi non ha grossi problemi a farsi la propria manutenzione, vuoi perché si "picchia" tutti i giorni con queste cose per ragioni di lavoro, vuoi perché è appassionato, un'eventuale guasto è poco più di una scocciatura. 10 kW a frequenza industriale sul Td5 non mi cambiano la vita e generalmente non servirebbero... ma vuoi mettere la soddisfazione di scendere dal Land con la prolunga e la pinza della saldatrice per riparare il Toyota di turno che ha spaccato le sospensioni? \:D

Parlando molto seriamente consiglierei a chiunque di dotarsi di un generatorino portatile. Gli Honda (assolutamente leader nel meracto dei "portatili") sono ottimi e ce ne sono di quelli con l'uscita a 12 V in continua, utile per la carica delle batterie. A partire da una certa potenza è possibile acquistare anche modelli diesel, semplificando i problemi di carburante (per i possessori di diesel). In quest'ultimo caso temo un po' per i pesi e gli ingombri. Bisognerebbe informarsi.

Il piccolo gruppo elettrogeno è un po' come un verricello... necessita di materiale aggiuntivo per sfruttarne a pieno le potenzialità. Ecco che ci vuole una candela di ricambio per i modelli a benzina, la chiave per la candela, un filtrino dell'aria, l'olio per il miscelatore o per il carter se è a 4 tempi, la benzina (se il generatore non è diesel e la macchina è diesel), la prolunga a 230 V(fondamentale), la prolunga a 12 V (per caricare batterie o alimentare dispositivi vari), una presa tripla o una "ciabatta", qualche adattatore per spine di standard diversi.

E poi comincerebbe la saga degli utensili elettrici che finalmente si potrebbero utilizzare. Ecco comparire un faretto alogeno da qualche centinaio di watt, un trapano, un flessibile... e chi non porterebbe una saldatrice?

Ancora una volta è un problema di peso e di ingombri. Ciò non toglie che una carovana ben organizzata possa condividere queste dotazioni e trovar loro posto su più mezzi.

Quanto alla possibilità di utilizzare il generatore come oggetto di scambio in situazioni particolari sono d'accordissimo! \:D Il gruppo elettrogeno è qualcosa che affascina sempre...

Ciao.
_________________________
Francesco Mazzitelli

Land Rover Defender 90 Td5 - 1999

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