Dai mi smentisco subito!

In effetti ho voglia di chiacchierare e magari qualche episodio divertente torna alla memoria.

Questo del 1980, ha tre protagonisti che, in ordine di apparizione sono:

- un cuoco, se non ricordo male veneto;
- una scatola di caramelle golia;
- un idiota.

Bene, lo scenario è appunto la libya della fine degli anni 70 ed il panarabismo del suo leader, che l'aveva portato, in pochi anni, ad unirsi ad Egitto, Siria e Sudan, tutti tentativi falliti. A inviare soldati in Tchad e Sudan.

Era il periodo della Black-list verso Israele e della reazione dei duri e puri contro la pace separata dell'Egitto di Sadat. Della rivolta di Tobruk (probabilmente fomentata dai servizi egiziani) e delle prime defezioni dal regime.

Uno stato di polizia durissimo, in cui il reato più grave, era la propaganda sionista, punita anche con la morte.

E questo che c'entra con la nostra storia??

Nulla! Finchè il nostro cuoco si presenta al varco doganale di Tripoli, con in valigia uno scatolotto di caramelle golia. Nello scatolotto ci sono 100 golia, che hanno due particolarità. Sono incartate una ad una e su ogni incarto spicca una bella stella a sei punte, la stella di Davide.

Qui entra in gioco l'idiota, che vede le caramelle e le interpreta quale strumento di propaganda a favore d'Israele (con l'aggravante di essere destinate all'infanzia, probabilmente)!

Il nostro povero cuoco sparisce. Chi l'attendeva all'aereporto di Sebha, torna alla base da solo.

La faccio breve. Strapparlo dalle grinfie dei tribunali speciali dei comitati popolari, caricarlo su un Tripoli Roma dell'Alitalia fu una cosa lunga e faticosissima e resa possibile solo dal fatto che, alla fine, persone intelligenti e dotate di buon senso si trovano anche nella polizia politica.

Che dire! Il povero cuoco non poteva immagginare neanche nei suoi peggiori incubi che un pacchetto di caramelle fosse così pericoloso. Penso che sia rimasto in veneto a cucinare polenta e osei e della Libya non ne abbia più voluto saper niente.

Ariciao!