tanta... troppa... tristezza...
in un momento in cui la presunta (sic!) superiorità culturale dell'occidente dovrebbe far agire con somma prudenza per affermare i propri valori di rispetto e tolleranza spegnendo i focolai di violenza generati da un (interessato o pilotato) fondamentalismo religioso, un ministro della repubblica, ben conscio di come funziona il sistema mediatico globale, si abbassa allo stesso livello gettando benzina sul fuoco...
non è un problema ideologico... pur non condividendo certe idee sono orgoglioso di apartenere ad una società nella quale tutti possono liberamente esprimere le proprie... il problema è di modo e di forma, dove un ministro della repubblica, indipendentemente dal suo colore, non può non attenersi a certe regole di comportamento e di prudenza che la sua carica gli impone... non può non valutare le conseguenze di ciò che pubblicamente dice... ed è obbligato quindi ad agire con la dovuta diplomazia e la dovuta prudenza... il nostro s'è dovuto dimettere, guai se no... in paesi di democrazia più solida e antica del nostro ci si dimette per molto meno...
ora l'unica cosa da fare è gettare acqua sul fuoco in tutti i modi... sia mandando a rappresentarci qualcuno che non ripeta certe cazzate (ripeto: di forma, indipendentemente dalle idee), sia e soprattutto continuando a frequentare il mondo sahariano nonostante tutto, cercando di dimostrare con i fatti la possibilità di una civile e costruttiva convivenza, che di fatto già esiste nella maggioranza dei casi, senza lasciarsi intimidire dai fondamentalismi, di qualsiasi colore essi siano...
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enrico
toy hj 61 "kindergarten"