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#74666 - 01/09/07 03:51 PM
Dakar, subito un morto !!!Durante la quarta tappa
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Senior
Registered: 12/16/01
Posts: 201
Loc: Aosta
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Da SportItalia.com:
Durante la quarta tappa del raid africano il motociclista sudafricano Elmer Symons, 29 anni, è stato vittima di un incidente e ha perso la vita
Il sistema computerizzato d'allarme ha ricevuto una segnalazione alle 9,16 locali, proveniente dal chilometro 142 della speciale tra Er Rachidia e Ouarzazate.
Giunto sul luogo dell'incidente otto minuti più tardi, l'elicottero della direzione non ha potuto che constatare il decesso del motociclista, confermato 10 minuti dopo dai soccorritori. Impegnato in una azienda specializzata nell'esportazione di pezzi meccanici dagli Stati Uniti al Sudafrica, Elmer Symons era alla prima Dakar come concorrente, mentre aveva preso parte ad altre due edizioni in una squadra di assistenza. Occupava la 18/a posizione in classifica.
Alla Dakar partecipa anche il fratello Kingsley, che gli faceva da appoggio. "Non conosciamo ancora esattamente le cause dell'incidente né della morte del pilota - ha dichiarato Etienne Lavigne, direttore del rally - E' accaduto in un punto del tracciato segnalato come pericoloso, di livello due (su una scala di tre, ndr), caratterizzato da piccole dune di sabbia.
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#74668 - 01/09/07 03:54 PM
Re: Dakar, subito un morto !!!Durante la quarta tappa
[Re: Marco R.]
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Junior Member
Registered: 12/15/05
Posts: 25
Loc: Vicenza
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o mamma e pensare come erano tutti belli carichi a lisbona sabato.. si sa per caso il numero del pilota?
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#74670 - 01/09/07 04:05 PM
Re: Dakar, subito un morto !!!Durante la quarta ta
[Re: fly155]
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Senior
Registered: 12/16/01
Posts: 201
Loc: Aosta
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Dovrebbe essere il n.107
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#74679 - 01/09/07 06:42 PM
Re: Dakar, subito un morto !!!Durante la quarta ta
[Re: Marco R.]
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Member
Registered: 12/19/01
Posts: 62
Loc: Trento
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confermo:
(ANSA-AFP) - OUARZAZATE (Marocco), 9 GEN - Un motociclista sudafricano, Elmer Symons (n.107), 29 anni, è rimasto vittima di un incidente mortale durante la quarta tappa della Dakar 2007. Lo ha annunciato la direzione del rally-raid. (ANSA).
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#74688 - 01/10/07 08:37 AM
Re: Dakar, subito un morto !!!Durante la quarta ta
[Re: renzo]
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Senior
Registered: 01/29/02
Posts: 1094
Loc: pescara
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Per mia fortuna... ed in quel caso sventurato per mia sfortuna, come tanti motociclisti di fuoristrada ero molto amico del compianto Fabrizio Meoni, di cui domani ricorre il secondo anno dalla scomparsa a causa del fatale incidente nella sua ultima gara. Anni fa parlando con lui mentre ero un paio di giorni li in toscana mi disse che la sua paura più grande era vedere tanti giovanissimi piloti di cross ed enduro che affrontavano la dakar pensando di fare una gara enduro o cross dietro casa. La maturità per fare una gara come la dakar, non la si acquista,diceva, facendo gare enduro o cross, ma solo facendo la dakar. E' pur vero che grossi piloti come kinigadner Laporte ed altri erano stati campioni di cross ma è altrettanto vero che la maggior parte di essi non aveva mai vinto una dakar riportando inoltre numeroi danni fisici per cadute ad alta velocità. De Petri lo stesso..grosso corridore ma ha spaccato più sassi lui con il casco che una ruspa... unica eccezione Peterhansel, un extraterreste ieri in moto ed oggi in automobile. Lui predicava bene e razzolava male visto che era soprannominato il cinghiale...quando partiva in quinta non c'era ostacolo che tenesse. Aveva però tantissima esperienza che gli ha permesso di partecipare a più di una manifestazione. Poi il fato ci ha messo di suo e oggi tutti quelli che lo conoscevano sentono la sua mancanza. Vedere piloti che alla prima Dakar e alla seconda tappa ci lasciano le penne vuol dire davvero che non ci si rende conto di cosa si vada ad affrontare.Partire per una dakar presuppone l'essere disposti a dimenticarsi di essere anche il campione del mondo cross, cospargersi il capo di cenere e prendere coscienza che si va ad affrontare un ambiente ed una tipologia di corsa radicalmente e diametralmente opposto a tutte le altre gare che possano esistere. Sia chiaro che non parlo per esperienza diretta, ma parlando con lui e con un altro sfortunatissimo pilota italiano, Alberto Morelli, questo era emerso dai loro discorsi. Forse questa cosa non è chiara a tanti giovanissimi enduristi e crossisti che non vengono nemmeno resi consapevoli di questa cosa e che spesso, a loro spese capiscono troppo tardi...
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#74701 - 01/10/07 01:01 PM
Re: Dakar, subito un morto !!!Durante la quarta ta
[Re: AndreaPE]
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Senior
Registered: 04/04/02
Posts: 307
Loc: Campogalliano
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Grave notizia speriamo non ne arrivino altre di questo tipo.... La gara è molto dura, forse non tutti i partecipanti sono realmente consapevoli delle difficoltà che nasconde, ma questo vale per tutti gli sport e in particolare per tutte le gare motoristiche.
Chi gareggia parte con la volontà di arrivare primo e di conseguenza porta al limite ogni suo comportamento. E' senza dubbio che chi gareggia ha molto coraggio e sana inconsapevolezza, almeno rispetto al sottoscritto.
Sono convinto che oggi siano pochi tra i partecipanti alla Dakar che escono dall'ufficio prendono la moto e partono per la gara. Dietro anche al loro debutto, ci sono sicuramente allenamenti, simulazioni, prove.......poi accade un'incidente e anche tutta l'eperienza di anni ben poco serve a salvarti.
Speriamo non accadano più, e che si possa commmentare solo le prodezze di questi campioni (per me lo sono tutti). Ma in realtà è solo ahimè un'illusione.
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Roberto Plances
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#74703 - 01/10/07 01:20 PM
Re: Dakar, subito un morto !!!Durante la quarta ta
[Re: Planberto]
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Senior
Registered: 01/29/02
Posts: 1094
Loc: pescara
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[quote=Planberto] Chi gareggia parte con la volontà di arrivare primo e di conseguenza porta al limite ogni suo comportamento[quote]
Hai colto nel segno quella che è la vera rovina di questa manifestazione, l'agonismo estremizzato. Non l'agonismo e la sfida con se stessi che sarebbe soddisfatto con il solo arrivare a Dakar, ma l'agonismo e la sfida contro tutto e tutti che porta tanti piloti privati a credersi capaci di poter competere con i piloti professionisti, che seppur esseri umani passano allenandosi le stesse ore che un pilota privato passa lavorando,pensando alla famiglia e facendo altre 1000 cose. Improponibile pensare di poter battere un pilota che svolge quella attività di mestiere, vuoi per i mezzi a disposizione vuoi per la preparazione fisica e mentale alle quali sono sottoposti. I piloti privati sicuramente fanno una gavetta e devono avere un "curriculum" per essere accettati alla dakar, ma questo curriculum non fa di loro dei piloti professionisti.Il pilota professionista è quello che se può andare a 150 all'ora, accelera per andare a 160, il pilota privato è quello che se può andare a 150 deve rallentare ed andare a 120. Il pilota non professionista (privato) deve essere ben consapevole che mai potrà star dietro ad un professionista. Siccome se lo dimenticano sempre, spesso chi ci rimane secco sono proprio i privati. Quando si cade è pur vero che essere professionisti aiuta tanto, anche se non garantisce la salvezza. La vera e sola rovina della dakar, la morte di tutta questa gente è l'agonismo senza regole e i soldi che girano attorno a questa cosa.
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#74725 - 01/10/07 06:24 PM
Re: Dakar, subito un morto !!!Durante la quarta ta
[Re: AndreaPE]
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Senior
Registered: 04/04/02
Posts: 307
Loc: Campogalliano
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Vero. Confesso che solo dopo aver visto con i miei occhi un po di questo stupendo continente, ho capito cosa poteva essere un tempo lo spirito che scatenava corridori e mezzi "improbabili" nella grande avventura della Parigi Dakar. Fino a che non ho provato con mano la profonda bellezza e la tremenda ostilità dei luoghi (ostili per quelli come me cresciuti con omogenizzati...), sensazioni che solo l'africa penso, possa trsmettere, le immagini di questa gara "evento epocale" non mi trasmettevano a pieno la verità.
Allora ricordo che i commenti più diffusi erano "se avessi una moto, o un auto come quelli lì.....sarei in grado anche io di vincere!" Pensate neanche solo partecipare ma addirittura vincere!
Quei tempi sono passati ma non è cambiato solo il mio metro di giudizio è cambiato anche lo scopo che alimenta questa gara. Oggi sono consapevole di non essere abile ad affrontare un viaggio Parigi Dakar, neanche con lo spirito e le regole delle prime edizioni, ma qualora oggi io fossi anche pronto e capace, non potrei realizzare un sogno perchè semplicemente la Parigi Dakar non esiste più.
Come dici bene AndreaPE, oggi esiste un gara, un rally raid sinceramente mi perdo in queste definizioni ma comunque lo si voglia chiamare è un'affare, come tutte le competizioni sportive a questo livello sono solo soldi che girano dalle tasce di molti alle tasche di pochi.
Questo non va per niente contro i miei principi (in linea di massima) ma quando in questo "commercio" qualcuno perde la vita allora qualcosa di molto sbagliato in fondo c'è.
Sono convinto che si debba prendere un'altra strada, la Parigi Dakar deve rimanere ma si deve cambiare qualcosa. Per esempio le gare dovrebbero essere due, una aperta ai professionisti dove case e piloti si giocano la pagnotta, l'altra aperta solo a non professionisti, con un regole diverse, mezzi meno potenti, tappe meno lunghe e avanti con questo tono.
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Roberto Plances
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