E adesso chi ci sale più sulla Carthage o sulla Splendid?

mah....per quanto riguarda i capottaggi,noto con sempre maggior frequenza bagagliere stracariche, soprattutto di taniche e ruote di scorta. Ho l'impressione che siano troppi che non vogliono prendere in considerazione gli elementi base della fisica,cioè che il baricentro deve essere il più basso possibile. E mi permetto pure una piccola critica:sò che esteticamente parlando,un Defender ad esempio, con la bagagliera stracarica...é più bello. Fa tanto raid....ma, poi se si va sulle dune un pò impegnative,guai ad avere il baricentro troppo alto. ciao a tutti.

AGGIORNATA La pagina statica, con un intervento interessante di Enzo Gabbrielli.

Complimenti a Enzo.Credo proprio abbia ragione.Lo dico dopo oltre 30 anni di viaggetti.Importantissimo è il meccanico di fiducia per la PREVENZIONE che io per fortuna ho trovato dopo peregrinazioni del passato.Vorrei sottolineare l'importanza di non portarsi dietro inutili pezzi di ricambio che non si è in grado di sostituire con kili...kili...e kili...di attrezzatura ulteriore.Senza contare la manualità che non può essere sempre quella di esperti. Una domanda:a che serve portarsi dietro una frizione se si fa il deserto? chi la cambia se non c'è nel gruppo un meccanico,magari col camion officina?ciao a tutti

Per quanto mi riguarda ho fatto il gambero, in passato mi portavo di tutto e di più, ora non porto più nulla, se non il materiale di consumo e qualche cinghia, oltre ad un po' di minuteria varia. Quello che non deve mancare sono gli attrezzi, chievi da varie misure, cacciaviti, pinze, ecc. i pezzi di ricambio si trovano sempre in loco ed alla peggio si possono far spedire dall'italia ma non sempre i meccanici hanno le chiavi giuste. Ovviamente è basilare avere la macchina in perfetto ordine. Al posto dei pezzi di ricambio ora c'è la farmacia che ad ogni viaggio aumenta sempre di più.

Per quanto riguarda la Mercedes G vi posso raccontare le mie esperienze. Ne ho avute tre: un 300 di diesel, con essa ho fatto Tunisia, Libia, Algeria più volte senza alcun problema meccanico, basilari sono le gomme, poi dopo tre anni e 120.000 ho rotto il cambio su strada normale in Austria, hanno riconosciuto il difetto e cambiato in garanzia. Poi è stata la volta del 300 benzina, un altro pianeta ma dovevo viaggire con 700 litri di benzina. Per ultimo, ma è stata la prima, un 280 benzina passo lungo (le precedenti erano passo corto), con questa macchina ho fatto la Parigi/Dakar, sono arrivato a Dakar senza nessuna rottura, la macchina era completamente di serie, unica modifica fatta è stato l'assetto, molle ed ammortizzatori rinforzati. Credo che il problema della Mercedes sia il rapporto peso/cavalli e l'assoluta mancanza nella reperibilità dei pezzi di ricambio in africa, se si rompe rischi di stare fermo un casino di tempo in attesa del pezzo da sostituire, cosa che non capita con le Toy o Land

vero sable....mi stà accadendo la stessa cosa,pochissimi ricambi e aumento sempre più significativo della farmacia. Che siano segnali di vecchiaia in arrivo?......ma anche viaggiassi con le stampelle...continuerei comunque. ciao

Beh, ma obiettivamente tutte le rotture meccaniche che ho visto nei viaggi erano causate da rischi inutili,a mio avviso: salto di dune, 100km/h su pista ...
ciao

concordo che lo stile di guida è importante per prevenire le rotture.Mi accorgo anche,evidentemente invecchiando,di una specie di sindrome che coglie alcuni fuoristradisti,(non necessariamente di giovane età)specialmente sulle dune,ma anche sulle piste.......partono come schegge! Chissà quale istinto atavico riemerge in loro.Senza dubbio,posso affermare che costoro sono i più a rischio di rotture,insabbiamenti e noie di vario genere.A me risulta strano,ma ho come l'impressione che ci sia gente che se torna senza guai al mezzo.....ritiene di non aver fatto un bel viaggio.Gente che vive il guasto meccanico non come un rischio possibile,ma un necessario complemento.Probabilmente sono io che amo troppo la mia macchina,ma se posso evitarle sforzi inutili,lo faccio senza esitazione.E non me ne vergogno. ciao.Bruno