Quest'anno avevo sentito dire che in Marocco ci sono dei castelli e dei forti molto belli da visitare,
quindi essendone appassionato,abbiamo preparato la gigia per un giretto di sopralluogo. Era previsto anche un po di sabbione cosi ci siamo caricati anche 4 piastre da sabbia e non le solite due come nei giri in gruppo. IL giro passava anche dalla zona del Rif con degli sterratoni e delle piste di montagna con dei bei strapiombetti quindi ho caricato anche verricello carrucole taglie und stropp varie, sicuro di trovare sempre un albero a cui attaccarmi in caso di bisogno hehehe, il rif e' coperto di vegetazione. Le piastre sono state molto utili il verricello per fortuna no. Nel Marocco ci sono anche molti fiumi effimeri e non, cosi alla gigia ho messo gli snorkel, con dei prefiltri utili anche per aspirare meno polvere nei tratti sabbiosi. La dotazione si conclude con una grossa tavola di legno a mo di letto a due piazze montata dentro la vettura che prendeva tutto il posto tra il bagagliaio e i sedili ant , naturalmente i sedili post sono stati asportati completamente
Non avendo ancora esperienza diretta delle necessita che durante questo viaggio avremmo incontrato ci siamo dotati anche di una notevole riserva di acqua carburante e crostini, 100 litri di acqua e 120 litri di gasolio che si aggiungono ai 96 del serbatoio originale della gigiona piu dieci pacchi di crostini assortiti. Col senno di poi considerando il periodo del ramadam con tutti i negozi chiusi, posso affermare che i crostini che abbiamo portato erano appena appena sufficienti visto che razionandoli ne e avanzato un solo pacco (l'orso quando guida rumina). Di gasolio sarebbero bastate due taniche da 20 per avere un po meno patemi e un minimo di riserva, tre sarebbe stato il numero perfetto ma ripensandoci con il gasolio che in loco costava 70 centesimi e riportandole indietro tutte belle piene ne avrei voluto avere altre 10 per fare piu scorta da portare a casa per l'inverno, invece di acqua ne sarebbe servita di piu anche se in loco la reperibilita e discreta avremmo magari fatto qualche doccia in piu invece di usarla solo ed esclusivamente per minimi scopi igienici ed alimentari. Anche le caramelle gommose sono finite presto, anche con un ferreo razionamento 2 kg non bastano perche i bimbi berberi e l orso autista ne sono particolarmente ghiotti!!
Passiamo al viaggio che e stato in totale di circa 7600 km contando anche il lungo trasferimento fino all'imbarco ad Algeciras per Ceuta. Sfruttando internet per raccogliere informazioni Anna ha scovato una compagnia e una agenzia che fa prezzi veramente molto piu bassi degli altri e in piu ci hanno regalato un dolce al cioccolato e una bottiglia di ottimo sidro oltre a permetterci di non fissare una data per il rientro e di lasciare il giorno libero. Lo trovate a Palmones poco prima di Algeciras vicino al Carrefour e si chiama Gutierrez, cosa molto utile per noi che non sapevamo di preciso quando e....se mai saremmo ritornati da tale avventura in solitaria =0).
Una volta sbarcati proseguiamo verso Tetouan per poi seguire la costa su strada sterrata (perche l asfalto e in rifacimento) fino a Oued Laou dove ci siamo fermati all unico campeggio che c e li. I paesaggi costieri sono molto belli sembra quasi di stare sulla costa ligure. Poi siamo scesi verso Bab-taza , Ketama , Taounate , Aknoul . Tutto o quasi su sterrati di montagna dove solo le capre potevano arrampicarsi su sentieri molto angusti con dei passaggi molto scenografici e a volte un po vertiginosi, ci siamo spinti li dove solo la super gigia poteva osare hehehe.
Tornati alla civilta e sfuggiti letteralmente ai numerosi venditori di fumo ci siamo lanciati verso lo Jebel Tazzeka dove abbiamo visitato una enorme grotta verticale con bucone sul soffitto molto scenografica.
Finita la visita geologica ci siamo diretti su Guercif via asfalto e poi verso la bellissima pista sull altopiano fra Debdou e Anoual. Dove l erosione ci ha fatto divertire un bel po a cercare la giusta via fra passaggi molto scoscesi ed erosi dai uadi effimeri.
Una mattina sul presto al campo abbiamo ricevuto anche una delegazione di locali che ci sono venuti a salutare, erano molto teneri. IL gruppo era formato da tre pastori e tre bambini che hanno provato a comunicare con noi ma parlavano solo arabo purtroppo. I Bimbi si sono beccati tre brioches gli adulti non hanno voluto nulla neanche il caffe che stava gia sul fuoco, facendoci capire che per loro vigeva il ramadam al contrario dei bimbi.
Dopo questa parentesi ci siamo incamminati verso le dunone di Merzouga e l erg Chebbi passando da Erfoud. Fra Taouz e Zagora si ricomincia a fare sul serio e il panorama diventa davvero desertico. Ma non e il solito deserto di sabbia e piuttosto una pietraia infinita condita da lunghi tratti di tolee. Lungo i vari percorsi incontriamo molti bambini berberi tutti molto educati e teneroni.
Sulla porta di merzouga ci ferma un locale per due chiacchiere e per i soliti messaggi commerciali (ormai il marocco e come canale 5 fra un panorama e l altro c e la pubblicita di qualcuno che vuole vendere qualcosa o portarti nell albergo di qualche amico o fratello presunto) pero stavolta chiaccherando del piu e del meno ci avverte che ci sono due motociclisti, a dir suo genovesi come noi che stanno aspettando un 4x4 per fare colonna e cominciare l avvicinamento al sabbione.
Un po increduli ci avviamo al punto indicato e chetti incontriamo Due GENOVESI in vacanza nel SaBBione ma allora il mondo e piccolo davvero. Dopo i convenevoli di rito e appurato che gli intenti sono di fare il medesimo tratto di pista ci avviamo baldanzosi nei primi tratti di sabbione resi molto infidi dal caldo torrido di agosto. Devo dire che nonostante fosse la loro prima volta nella sabbia e che le moto fossero stracariche se la sono cavata alla grandissima, abbiamo condiviso anche un campo serale in mezzo al nulla. Al giorno dopo io buco di nuovo (con questa e' la seconda foratura in africa ma e' la terza del mese) e dopo aver sistemato la gomma ci fermiamo a mangiare mentre i baldi giovini (piu vigorosi di noi vecchietti) decidono di proseguire cosi la colonna di sfalda.
Quella delle forature sara un piccolo intermezzo che ci accompagnera per tutto il viaggio e se non avessi avuto il kit di riparazione e due gomme di scorta ci sarebbe stato da ridere. Alla fine del giro le forature saranno 4. Tre sulla post sx e una sulla post dx. Piu che i sassi acuminati colpevoli per due forature ci sono state due viti parker prese su asfalto in momenti e tempi diversi.
Di solito al giorno faceva un caldo torrido ma con l aria condizionata i 40 gradi si sopportavano bene. Quello che non avevo previsto e che di notte facesse comunque un caldo torrido tanto da toglierci il sonno. Ero abituato che di notte la temperatura nel deserto calasse almeno a 25 gradi ma ha sempre fatto almeno 35 gradi, costringendoci a tenere i finestrini della nostra gigialetto aperti. Il risultato e stato una torma di mini moscini che ci ha letteralmente mangiati vivi anche se cosparsi di autan eravamo pieni di fastidiosi e pruriginosi bubboni.
Comunque le esperienze i panorami gli incontri con la gente del deserto da qui a Tan-Tan ci hanno ripagato ampiamente delle minime sofferenze patite donandoci un arricchimento dell anima che niente potrebbe eguagliare. Come quando dal nulla ci e apparsa l oasi sacra dove ci siamo concessi una ricca doccia e due bibite quasi fresche che dopo la sudataccia dell insabbiatura del mattino ci sono sembrate un enorme premio. Per non parlare dei tanti ksar incontrati lungo le strade o gli scorci dei villaggi costruiti sulla falesia con i mattoni crudi che possono rivaleggiare come bellezza con le nostre citta murate medioevali oppure i tanti fortini diroccati tutti molto affascinanti quanto decadenti o delle verdissime palmeraie dove ogni centimetro anzi ogni millimetro di terra e sfruttato per coltivazioni e nel cui dedalo di sentierini pedestri una volta noi ci siamo pure persi. IL viaggio vale cento volte ogni goccia di sudore speso. Poi dopo Tan Tan lungo la costa le temperature crollano, e l effetto mitigante dell oceano; di giorno al massimo 25 gradi e la sera molto meno tanto da farci usare i sacchi a pelo per difenderci dal fresco della notte e la felpa la mattina.
IL viaggio continua ancora un po su sterrati finche possiamo seguire la costa e la vista dell oceano. I panorami cambiano un po ma vedere i dunoni che degradano fino all acqua ha comunque un bell effetto come le tantissime baracchette riparo dei pescatori molto caratteristiche nella loro semplicita. Ad un certo punto verso Sidi-ifni gli sterrati finiscono i giorni di ferie pure e quindi ci mettiamo in caccia dell autostrada e torniamo indietro con un po di magone perche il viaggio ormai e finito. Ma torniamo felici perche i sorrisi dei bambini e della gente come anche i paesaggi sconfinati del nulla ci hanno riempito il cuore l anima e la mente.
Per un po con i ricordi potremo resistere lontano dall africa, ma chissa per quanto potremmo resistere ancora....