Darfur: rischio guerra nel giro di giorni, dice inviato Ue - RTRS
venerdì 1 settembre 2006 16.45.06
HELSINKI, 1 settembre (Reuters) - Il conflitto in Darfur, la regione occidentale del Sudan scossa da anni di violenze, potrebbe conoscere un'escalation sfociando in combattimenti diffusi entro poche settimane o addirittura pochi giorni: lo ha detto oggi l'inviato speciale dell'Unione europea.
Altre 100.000 o 200.000 persone potrebbero essere costrette a lasciare le proprie case nella parte settentrionale della provincia, ha detto l'inviato Pekka Haavisto.
"Potrebbe essere questione di giorni o settimane, prima che il conflitto si trasformi in un'operazione militare su larga scala", ha detto Haavisto ai giornalisti al rientro da una visita in Darfur.
L'inviato Ue ha detto che i funzionari dell'Unione che operano nell'area gli hanno riferito che la situazione sta peggiorando.
Haavisto ha aggiunto di essere preoccupato per l'intenzione del governo sudanese di inviare 10.000 soldati in Darfur.
"Pensiamo che ciò non sia in linea con l'accordo di pace di maggio, sembra essere una vasta operazione militare... Alcuni rappresentanti dicono che l'intenzione è di cancellare dalla mappa coloro che non hanno firmato (l'intesa di pace)".
Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha votato ieri l'istituzione di una forza di peacekeeping in Darfur per evitare un nuovo disastro umanitario. Ma il governo sudanese ha respinto la risoluzione, definendola "illegale".
Il conflitto in Darfur è scoppiato nel febbraio 2003, quando i ribelli non-arabi preso le armi contro il governo. Per tutta risposta, Karthoum mobilitò le milizie arabe dei Janjaweed, accusate di stupri etnici, assassini e saccheggi.
I combattimenti, le malattie e la fame hanno provocato la morte di circa 200.000 persone, mentre 2 milioni e mezzo di profughi hanno abbandonato le proprie case.
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