Messaggio inizialmente inserito da marko:
Voglio sperare per te, e sicuramente sarà così, che nell'ultimo modello abbiano risolto il problema, però la cosa che mi fa incazzare è l'omertà dei concessionari (due grossi ufficiali nella mia zona); ad ogni tagliando (ogni 10milakm) chiedevo se avevano avuto esperienza di problemi tali da poter guastarmi il viaggio ed a sentire loro, mai nessun inconveniente, mai cambiato centraline, anzi ti stimolavano a rimappare!!! (ma non mi sono fatto tentare) ora, visto il problema, ne ho sentiti diversi e tutti, ripeto tutti, mi dicono che è la centralina( sempre se ho già escluso altri problemi : rele, olio nei cablaggi, massa irregolare)La frase tipica è: ne abbiamo cambiato un fottio, e li appendo la cornetta.........
Sarà che sono abituato al mio lavoro, ma in ogni professione esigo un'etica professionale, non mi puoi tenere nascosto un fatto simile.................
Nell'officina Riva ho trovato del personale corretto e dall'etica professionale ineccepibile,non si limita ad attaccarti il texbook e dirti che è tutto a posto, non contento della sua diagnosi ha sentito lui stesso altri concessionari con maggior esperienza sui TD5, ma il verdetto è sempre quello, la centralina, "ne abbiamo cambiate parecche per gli anni 1999/00/01 (sia def, che disco)"
Quindi in africa con il def ci ritornerò sicuramente, ma sarò un pò teso almeno le prime volte.......
saluti
Ho già risposto a Marko in altra sede ma ritengo opportuno postare qui qualche considerazione più filosofica.
1) Con l'avvento della On Board Diagnostic (OBD) molti meccanici si sono convinti che il computer d'officina sia in grado di rilevare qualunque anomalia. Grave errore: il simpatico strumento utilizza per la diagnostica gli stessi sensori utilizzati per la gestione del motore. Se uno di questi sensori fornisce un output al di fuori della propria scala oppure non lo fornisce affatto, è facile rilevare un'anomalia. Se il sensore trasmette 80° di temperatura (per esempio) mentre in reltà sono 90, il computer si limiterà a segnalare un valore errato. La morale è: nessuna macchina può sostituire un tecnico esperto e preparato.
2) Land Rover, fino a poco più di dieci anni fa, produceva veicoli poveri di elettronica. La preparazione dei meccanici, in molti casi, è rimasta ferma a quegi anni (non è solo un problema della casa di Solihull). Provate a chiedere ad uno di quei capi officina in camice bianco quale differenza ci sia fra tensione e corrente... salvo rare eccezioni avrete una brutta sorpresa. E dire che le case automobilistiche si prodigano nel mettere a disposizione degli operatori del settore tutti gli strumenti necessari per l'apprendimento e l'aggiornamento. La morale è: questi signori abbiano il coraggio (preferirei dire la saggezza) di mettersi in discussione.
3) Non bisogna commettere l'errore di denigrare ciò che non si conosce, ciò che è difficile toccar con mano. Questa stupida mentalità che definisce scarsamente affidabile il veicolo dotato di gestione elettronica, è stata introdotta proprio da quella schiera di operatori del settore incapaci... e mi sto chiedendo per quale motivo le case automobilistiche non prendano seri provvedimenti. A livello d'immagine questa tendenza rappresenta un grosso problema. Alzi la mano chi NON ha mai sentito dire da un meccanico automobilistico una frase del tipo "Quando non c'era tutta quest'elettronica le macchine andavano meglio!". Morale: cerchiamo di renderci conto in che mondo viviamo e, per quanto possibile, vediamo di accettare il progresso.
4) Attenzione ai verdetti troppo facili. Nel caso specifico posso portare testimonianza di guasti imputati alle famigerate centraline (con relativa sostituzione e fatturazione) che in realtà erano dovuti al malfunzionamento di sensori del valore di poche decine di Euro oppure a connessioni elettriche ossidate. Nell'officina meccanica media, spesso si perde poco tempo a pensare. Il guasto difficile viene approcciato cominciando a sostituire componenti, magari in maniera poco selettiva e senza verificare il comportamento del mezzo prima e dopo l'intervento. A volte si cambiano dieci oggetti fra cui ve n'erano nove funzionanti ed uno guasto. Alla fine non importa sapere qual'era il componente guasto... tanto in fattura finiscono tutti e dieci. Morale: una diagnosi incorretta conduce quasi sempre ad una riparazione poco affidabile e dispendiosa.
Dopo questi pensieri sparsi qualcuno potrebbe chiedermi: "Bene, allora dove portiamo a riparare le nostre macchine?". Purtroppo non ho risposte precise. Ho avuto notizia di officine meccaniche molto competenti, dove non si trovano "soloni" in camice ma gente di buona volontà che è innanzitutto disposta a stilare un'anamnesi del difetto ascoltando con attenzione la testimonianza del cliente. Cercatele e fatene tesoro... anche se fosse necessario spostarsi di centinaia di chilometri.
Per quanto concerne, chi mi conosce sa che ho intrapreso un'altra strada. Provvedo da solo alle mie riparazioni (anche perché mi diverto). E' un consiglio che mi sento di dare a tutti coloro che dispongono di quel minimo di preparazione necessaria. La "specializzazione" la otterrete adottando il solito metodo di lavoro: prima capire, poi intervenire.
Per quanto riguarda la serenità di condurre un Td5 nel deserto, consiglio anche in questa sede di portare seco quanto segue:
- una centralina ECM (Electronic Control Module) di riserva già programmata e testata sul proprio mezzo;
- un sensore CKP (CranKshaft Position, posizione e regime di rotazione albero motore);
- un sensore TP (Throttle Position, posizione acceleratore);
- una pompa elettrica per il gasolio.
La dotazione di ricambi sopra indicata vale circa 1000 Euro. Non sono pochi, siamo d'accordo. Però ritengo che non costituiscano un valido motivo per riportare al concessionario un mezzo di cui si è generalmente soddisfatti per altri mille motivi.
Se qualcuno è interessato alle procedure di sostituzione sul campo dei componenti sopra indicati faccia un cenno, posterò spiegazioni esaustive.
Aggiungo che è mia opinione che siano altri i guasti che devono preoccupare.
Ciao.