Mi presento e... immatricolare una HZJ75 africana in Italia?

Ciao a tutto il forum.

Mi presento subito: mi chiamo Stefano, ho 33 anni e vi scrivo... dal Burundi, nel quale lavoro per la Cooperazione Italiana.

Ho scoperto il vostro bel sito quando alla mia ragazza (che lavora anche lei qui in Burundi per il M.AA.EE.) ed a me è venuta
in mente l'idea di rientrare in Italia a fine contratto via terra, con un veicolo nostro.

A parte i problemi legati al viaggio in se, che saranno oggetto dei prossimi post, la cosa che più ci angustia in questi giorni è
capire se una volta arrivati in Italia sia possibile o meno tenere lì la macchina, cioè se sia possibile o no immatricolarla
in Italia, perché da qui, dal Burundi, partiamo con una targa burundese.

Innanzi tutto bisogna specificare, a questo punto, che l'auto in questione sarà probabilmente una Toyota HZJ75, immatricolata nel '94. Questa è quella che abbiamo addocchiato finora; stiamo ancora cercando, sempre HZJ75/78, ma quelle più recenti costano comunque troppo.

La posizione ufficiale attuale, cioè quello che ci è stato detto alla motorizzazione (di Genova) è che una macchina così "vecchia" è impossibile immatricolarla per le leggi anti-inquinamento.

Però ho scoperto, grazie agli amici Giovanni, Danilo e Riccardo, sempre di Sahara.it, che queste macchine sono vendute, nuove e usate, in Italia, importate dall'Austria e forse dalla Germania e, ovviamente, lì regolarmente immatricolate.

Penso, allora, che siccome il motore è ufficialmente lo stesso, cioè l'1HZ, sia possibile immatricolare anche il nostro, magari mettendo la catalitica.

Che ne dite? C'è qualcuno che ha avuto esperienze analoghe o che conosce qualcuno che ha gia risolto il problema?

Per il momento è tutto. Avrei altre domande da porvi ma ci sarà tempo in futuro.
Grazie a tutti,
Stefano

Difficile, molto difficile.
Quella macchina non è conforme alle attuali normative antiinquinamento (EURO 3 credo), per cui NON è immatricolabile.

Credo sia invece possibile reimmatricolare in talia un autoveicolo già immatricolato in un paese CEE, indipendentemente dalla sua normativa antiinquinamento (EURO 1, EURO 2 ecc...). Ciò proprio in quanto essendo di provenienza CEE, la nostra Motorizzazione accetta l'immatricolazione del paese di provenienza e si limita a trascrivere il veicolo.
Un veicolo extra-CEE già immatricolato viene invece considerato alla stregua di un veicolo nuovo e pertanto deve rispondere alle normative "attuali", che sono chiaramente le più severe (EURO 3 credo appunto).
...a meno che non presenti alla motorizzazione che dovrà collaudarla (perchè il mezzo dovrà essere sottoposto a collaudo) un nullaosta del costruttore (TOYOTA nel tuo caso), che attesti che quel veicolo (proprio il tuo, con ben indicato il numero di telaio) risponde alle attuali normative antiinquinamento.
...ma questo mi sembra molto, molto difficile da ottenersi.

Questo è quanto ne so io. Magari altri potranno dirti di più o correggere quanto ti ho detto.
In ogni caso non mi risulta di privati che ci siano riusciti (con mezzi leciti :rolleyes: ).

Magari ci sono importatori che riescono a farsi rilasciare da Toyota il famoso nullaosta :rolleyes:, ma dubito che per un privato e perdipiù così lontano sia facilmente fattibile...

Tanti sono pronti a dire che "hanno sentito dire che qualcuno c'è riuscito", ma nessuno mi ha mai fatto un nome... :rolleyes:

[ 27 Settembre 2005: Messaggio editato da: Lone Land ]

MI SEMBRA CHE ESISTE UNA LEGGE CHE AMMETTA LA IMPORTAZIONE AD UN CITTADINO ITALIANO , RESIDENTE ALL'ESTERO PER PIU' DI 5 ( ?? ) ANNI DELLA PROPRIA VETTURA PRIVATA , SENZA PERALTRO PAGARE LE TASSE DI IMPORTAZIONE E IVA .
MA NON CONOSCO DI PIU'.

RENATO

vado Ot per fare un po di gossip...
Ma quanto costano sti HZJ nuovi in burundi? tanto per fare un pò i conti in tasca ai nostri CARI amici importatori......
saluti Marco

Grazie a tutti per le risposte.

Allora:

Lone Land: mi interessa la tua risposta quando dici che l'Italia deve accettare i veicoli immatricolati in altri paesi comunitari indipendentemente dalla loro normativa antiinquinamento... ma la normativa non è una sola uguale per tutti? Credevo che i vari passaggi EURO1, EURO2, ecc, fossero comuni a tutti i paesi della
UE. Allora è per questo motivo che in Austria possono immatricolare questi veicoli anche usati e poi rivenderli nel
resto dell'Unione. Questo è molto interessante... per farlo immatricolare lì (ammesso che sia davvero possibile) dovrei però essere residente in Austria...
Tra parentesi, alla motorizzazione mi hanno detto che un veicolo è considerato "usato" quando è stato immatricolato per la prima
volta da più di 6 mesi _E_ quando ha più di 6000 km, altrimenti è "nuovo".

Renato: di questa legge non so, comunque non mi sono registrato come residente all'estero perché comporta solo oneri (una volta non si pagavano le tasse...); comunque credo che l'esonerazione dalle tasse sia vera ma l'omologazione c'è comunque.

Marko: adesso mi informo. Credo che l'HZJ78 tropicalizzato (trattamento anticorrosivo forte, doppio serbatoio, radiatore dell'olio, ecc) venga nuovo sui 40.000 dollari.

per stefano stai facendo un po di confusione .
non posso immatricolare in uno stato europeo un veicolo che non risponda alle norme antiinquinamento vigenti (che sia nuovo od usato )a meno che questo non sia gia immatricolato in uno stato membro

Stefano, come ti ha anticipato Antonio, credo che tu habbia frainteso il contenuto del mio messaggio.
Il concetto è che non è possibile immatricolare in tutta la UE veicoli non rispondenti alle attuali normative comunitarie antiinquinamento.
...ma se il veicolo è già immatricolato in UE, allora è possibile reimmatricolarlo in un altro stato UE.
Ovvero: un vecchio 109 regolarmente immatricolato in Germania, può essere reimmatricolato in Italia (ovvero sempre in UE).
Ma un vecchio 109 regolarmente immatricolato in un paese extra UE NON può essere immatricolato in nessun paese UE.
...e quest'ultimo è il tuo caso.

Io non so come fanno in Austria ad immatricolare quei mezzi "da nuovi". L'unica spiegazione possibile è che quei mezzi rispondano (almeno sulla carta :rolleyes: ) alle normative antiinquinamento comunitarie vigenti.
(...o che siano stati immatricolati con le precedenti normative e che quindi li reimmatricolino e vendano come "usati").

[ 28 Settembre 2005: Messaggio editato da: Lone Land ]

Prova a spulciare questi siti secondo me la strada c'è ma non è semplice, d'altronde per uno che ritrova la strada di casa partendo in macchina dal Burundi, un pò di sana lotta con la burocrazia non sarà un problema

http://www.mctcmilano.it/page_veicoli/n_estere.htm
http://www.automaniaweb.it/FAQ.asp
http://www.mctcpavia.it/operazioni/importazioni_main.htm

E' appunto questo che non riesco a capire: la confusione che ho in mente nasce proprio dal fatto che in Austria, in Francia (www
.autokas.com) e in Italia (www.autoroen.it) vendano gli HZJ78 nuovi e usati, ovviamente immatricolati.
Non ricordo chi mi ha detto che il divieto è scattato il 1° gennaio 2005, quindi forse le nuove vetture vendute ora sono state immatricolate prima di quella data, allora sono nuove di fatto ma usate ai fini delle leggi.

Comunque... quanto c'è di tempo prima di essere obbligati a reimmatricolare (o uscire o demolire)?

Grazie a tutti,
Stefano

Prova a contattare questi:
http://www.worldcarservice.it/

non so chi diavolo siano, li ho trovati sul web, però chiedere non costa niente.

Ciao
L.

[ 28 Settembre 2005: Messaggio editato da: Luciano ]

Grazie Planberto,
ho gia spulciato in lungo ed in largo i siti istituzionali ma sono troppo generici... daltronde credo che non gli capitino molti problemi di questo tipo. Sono riuscito a capire solo quando
considerino un veicolo nuovo o usato ma per sapere il tempo massimo per tenere il veicolo non immatricolato e altro, niente.

Comunque se riusciremo davvero a ritornare in Italia sarà tutta da vedere! Abbiamo ancora 3 mesi per organizzare tutto...

Saluti,
Stefano

Non vorrei passare per allarmista, ma suggerirei di non sottovalutare "la lotta con la burocrazia"...

Anni fa un mio amico comprò ad un'asta giudiziaria (quindi dallo Stato) un veicolo in ottime condizioni ma privo di targhe e documenti (proveniva da un sequestro giudiziaria).
Pensava appunto di cavarsela con "un pò di burocrazia"...
Bhe, risulto che il veicolo era di un modello NON rispondente alle normative ecologiche vigenti, e NON ESSENDO GIA' IMMATRICOLATO (mancavano infatti targhe e documenti), non era possibile immatricolarlo...!!!
...e non ci fu niente da fare.

Suggerisco quindi a Stefano a rivolgersi ad una agenzia seria (o ad una poco seria, a sua scelta :rolleyes: ), che si impegni a portare a compimento la pratica, e gli suggerisco di farlo prima di portare irreversibilmente il suo veicolo in Italia...

ho una grande esperienza in questo argomento e ti consiglio
di vendere la macchina lì e ricomprartela in europa ( germania ) . è sicuramente più ECONOMICO , non ti vengono crisi di nervi , risparmi e soprattutto non regali soldi
ad agenzie che promettono e non mantengono perchè non si
vende l ' illegalità con una partita iva . è già difficile ottenere
quello che Ti spetta di DIRITTO figurati in situazioni dubbie
od interpretative . quale agenzia seria potrebbe garantirti il buon esito ?? se non ti ho ancora convinto ( ho importato
due macchine da paesi NON EU , che paranoia , situazioni
molto più facili e ok della tua ) prova a vedere se è vero che a Milano c ' è un ufficio della motorizzazione
tedesca ??

Ciao a tutti.
In questi giorni di silenzio ho cercato ulteriori informazioni sia su internet sia di persona (non proprio io perché non posso andare in Italia solo per questo...).
Allora: il motore 1HZ (LC HZJ75/78) non è più omologabile dal 1° gennaio 2005 per le norme anti-inquinamento.
Ho trovato un'unica agenzia di pratiche auto che si occupa di importazione di veicoli africani, la quale mi ha detto che il tempo massimo per avviare la pratica di immatricolazione è di 6 mesi, a partire dal pagamento delle spese doganali. Purtroppo la persona che si è informata per me non ha chiesto se sia obbligatorio pagare la dogana subito, all'ingresso, o se sia possibile avere un permesso temporaneo, turistico, e pagare dopo solo nel caso si voglia avviare la pratica (in alternativa portar fuori dal paese il veicolo).
La stessa agenzia si è offerta, a pagamento, di informarsi preventivamente sul buon esito della pratica fornendo tutti i dati del veicolo in oggetto. Per ora ho declinato l'offerta perché sto cercando di muovermi da solo: ho mandato una lettera alla Toyota Italia (ma non mi hanno ancora risposto) e sto cercando di sapere se sia possibile fare delle "piccole" modifiche, tipo marmitta catalitica, per renderlo omologabile.
Conoscete la ditta che si occupa delle omologazioni per la Toyota?

Nel caso non sia davvero possibile, venderemo la macchina lungo il percorso oppure, se è possibile entrare in EU con un permesso temporaneo, arriviamo in Italia, ci riposiamo un mesetto poi ci facciamo un altro viaggetto magari nei balcani e lì la vendiamo, anche perché prenderemo un veicolo "d'occasione", non nuovo, quindi non avremo il problema di recuperare tutti i soldi.

A presto,
Stefano

IL probelma va scisso in due parti .

1' importazione in esentasse di un mezzo proprio da parte di un connazionale residente all'estero come masserizie proprie è generalmente concesso se il mezzo è stato posseduto da oltre sei mesi dalla data del rientro e che la permanenza leggi residenza per motivi di lavoro dello stesso sia superiore a 18 mesi consecutivi.

L'immatricolazione è un'altro discorso che fa capo alla motorizzazione.

Sei mesi di tempo dalla data di ingresso definitivo è il tempo limitw x tutte e due le pratiche.


BYBYBYB GFCLY

per stefano la societa che si occupa delle omologazione per toyota ed altre macchine è la CETOC di roma
qesto è il loro sito http://www.cetoc.it/

Ciao a tutti,
eccovi un piccolo aggiornamento sulla vicenda "immatricolazione di una HZJ75 africana in Italia".

Una volta arrivati in Italia, bisogna dichiarare se il veicolo (straniero) sia in transito o destinato all'immatricolazione.
Nel primo caso si ha il permesso di circolare per un massimo di 6 mesi, con un'assicurazione italiana o comunque riconosciuta, dopo di che bisogna uscire dal paese.
Nel caso si voglia tenere il veicolo in Italia, entro 6 mesi bisogna avviare la pratica di immatricolazione. Per fare ciò, bisogna prima pagare l'IVA (il 20% del valore a nuovo o sul prezzo di acquisto se usata e se ritenuto congruo, altrimenti la valutano alla dogana) e le tasse d'importazione (il 7,5%, mi sembra, sul valore prezzo+IVA; se il veicolo ha la certificazione EURO1 non si pagano).
Per l'immatricolazione, oltre alle certificazioni di omologazione rilasciate dal costruttore e della compatibilità con le vigenti norme anti-inquinamento, il veicolo deve avere la marchiatura di omologazione europea (Ex) su tutti i dispositivi per cui è prevista: fari, plastiche colorate delle luci, specchietti retrovisori, cinture, vetri, alcune parti dei freni, ecc.

Per quanto riguarda l'HZJ75 nello specifico, per fortuna tutte le parti che la prevedono sono già omologate per l'Europa, anche se il modello non è destinato a quel mercato. A proposito di inquinamento, invece, ho trovato in un altro post il riferimento ad un kit di trasformazione menzionato sul sito Sahariens (link http://www.sahariens.info/spip_sahara/article.php3?id_article=637 postato da marko) sul quale sto cercando informazioni.

Questo è quanto sono riuscito a raccogliere tra dogana, ACI, motorizzazione, importatori e agenzie di pratiche auto.

Per ora è tutto.
A presto,
Stefano

se non è cambiato qualcosa l ' ufficio DIVIETI della dogana
Deve offrirTi la possibilità di avere risposte SICURE su iva e sdoganamento della merce , se è merce contingentata o no
ricordati , fa fede l ' origine non la provenienza di solito .
Esempio . Autocarro usato giappone . ovunque provenga
poi concordare il valore per lo sdoganamento , in caso di
ricorso Ti DEVI pagare la sosta doganale anche se la differenza tra il dichiarato e il valore finale è di un solo
euro . poi passa la palla alla motorizzazione
il primo passo di solito è molto più breve .
RiAuguri http://www.sahara.it/ubb/icons/icon11.gif
Emilio .

scusa ma un cittadino Italiano NON poteva guidare un veicolo immatricolato fuori E U neanche un giorno , il veicolo poteva circolare in Italia per 6 mesi guidato da stranieri o da alcuni per casi particolari .......( lavoratori
it all ' estero per lunghissimi periodi e altro ) .
reato penale contrabbando . se non è cambiato .......
controlla anche il codice della strada .
A volte si incontrano personaggi che Ti fanno passare
un sacco di guai anche per stupidaggini così anzi proprio
per queste cose saluti Emilio .

Ovviamente tutte queste informazioni vanno prese così come sono, anche per voi che leggete quello che ho scritto io, comunque più o meno i dati delle varie fonti combaciano, quindi credo che non ci siano grossi errori.
In ogni caso sono d'accordo con te: mai fidarsi di una sola persona ma chiedere e richiedere ai diversi attori.
Saluti,
Stefano

Il problema va sempre scisso fra veicolo e propietraio. Non è una questione di parere di una o più persone ma di concrete disposizioni di leggo quelle che concretamente richiede chi poi fara il controllo anche un vigile per strda.

Un cittadino residente in Italia (può anche esere quindi anche di nazionalità straniera) ma residente in Italia) non può guidare un veicolo targato non EU. Il punto che fa fede è quindi la residenza.
Per i connazionali che rientrano con veicolo al seguito ci sono sei mesi di tempo per mettersi in regola .
L'immatricolazione del è invece competenza della motorizzazione che per farlo ,deve avere l'ok della dogana che si accerta per prima cosa della residenza fisica del propietario. I certiciati di residenza rialsciata dalle nostre autorità all'estero hanno validata massima 12 mesi.

BYBYBYB GFCLY

Ciao a tutti. Avrei anch'io una questione da porre e dato che non so dove inserirla mi accodo a questo argomento dato che si parla di pratiche auto.
Sto per acquistare un HDJ80 usato e la compagnia di assicurazione, per trasferire la polizza della vecchia auto su questa, mi chiede di cointestare il mezzo (io e mia moglie) come per la vecchia vettura.
Volevo sapere se una tale soluzione (mezzo in coproprietà) crea poi problemi al passaggio delle frontiere africane.
Mi risulta che in casi simili (ad esempio mezzo intestato a società) il problema si risolve con una delega o qualcosa di simile.
Grazie.
Ciao a tutti.

non credo che l ' assicurazione Ti dica il giusto
sopratutto se siete residenti nello stesso posto comunque
le frontiere in Africa sono spesso imprevedibili cerca sempre
di SEMPLIFICARE il più possibile se puoi . Altrimenti vai
lo stesso se il problema è solo questo , al massimo
ti chiedono qualche Euro ma penso che Tu riesca a passare . Le certezze si comprano solo in occidente e spesso sono scatole piene di vuoto e molto care .
Saluti Emilio .

Ciao a tutti!
Scusate se non mi sono fatto più sentire ma ho avuto dei problemi sul lavoro e, soprattutto, con il venditore dell'HZJ75 e... insomma, alla fine non l'abbiamo presa e, tra l'altro, sono dovuto rientrare in Italia...
Però non abbiamo rinunciato a questo progetto, quindi mi sto ancora informando, questa volta di persona, così alla prossima missione sarò già pronto.

E chiedendo in giro mi hanno detto che NON è possibile guidare un'auto straniera se residente in Italia, neanche un giorno (esattamente come diceva Afrika il 14 ottobre scorso)... bisogna stare attentissimi a quello che dicono in giro, a quanto pare!!!
A presto,
Stefano

Per Stefano: tienici informati,la tua esperienza può servire a molti..

Per Sampei: io ho viaggiato per 4 anni (non consecutivi,ma a tappe) in nord-africa con un hj61 intestato a 4 persone e non ho mai avuto problemi se c'era sempre almeno un prprietario, la stessa cosa adesso che viaggio in sud-america. Come hanno già detto in africa non si sa mai ma questa è la mia esperienza.