islanda 2011

Posted by: adri

islanda 2011 - 02/07/11 11:02 PM

Ci riprovo per il 2011.....
Cerchiamo interessati a condividere vacanza in islanda. Periodo di massima fine luglio inizio agosto. Daily4x4 con cellula -2 adulti e un 16enne.

E non dite che ci siete già stai l'anno scorso, perchè stando al medesimo topic di un anno fa non ci è andato praticamente nessuno..... \:\)

Ciao a tutti

Adriano
Posted by: ebec77

Re: islanda 2011 - 02/08/11 09:45 AM

ciao adriano, noi ci saremo! ma purtroppo il periodo non coincide con il tuo....... saremo in islanda dal 5 al 22 di agosto.
Posted by: adri

Re: islanda 2011 - 02/08/11 10:46 AM

Non facile trovare traghetti disponibili però, non siamo ancora sicuri delle date. Ho l'impressione che se continuiamo a tergiversare fra un po' saremo sicuri, ma di non andare proprio. Già ora si fatica a trovare posto.

Voi quanti siete? Come viaggiate?
Posted by: marko

Re: islanda 2011 - 02/08/11 08:56 PM

Adri un piccolo consiglio...non stare ad aspettare gli altri..oraganizza e parti con la tua famiglia..magari trovi qualcuno strada facendo..magari no, ma intanto ci vai
Posted by: Marco2384

Re: islanda 2011 - 02/09/11 10:19 AM

L'islanda è piccola, i posti sul traghetto si esauriscono in fretta e sulla nave ci sono più 4x4 che alla dakar. Le piste sono più o meno sempre le stesse, quindi è anche possibile incontrare compagni di viaggio in nave o direttamente in loco.
Consiglio anchio di organizzare e partire anche individualmente.
Posted by: ebec77

Re: islanda 2011 - 02/10/11 08:35 PM

Inizialmente inviato da: adri
Non facile trovare traghetti disponibili però, non siamo ancora sicuri delle date. Ho l'impressione che se continuiamo a tergiversare fra un po' saremo sicuri, ma di non andare proprio. Già ora si fatica a trovare posto.

Voi quanti siete? Come viaggiate?


noi siamo in 4 e viaggeremo con un mezzo che affitteremo in loco. sto finendo di analizzare un pò di tremendi preventivi
Posted by: 4freeworld

Re: islanda 2011 - 03/20/11 04:24 PM

Noi saremo in Islanda dal 30-6-2011 al 14-7-2011
Posted by: Giba

Re: islanda 2011 - 03/28/11 08:27 PM

Io ci sarò ,dal 9/8al 24/8,siamo in 4 con due Land. ciao giba
Posted by: carlo59

Re: islanda 2011 - 03/29/11 07:18 PM

...e vai GIBA!!!
Costi? ti hanno spennato he...
Posted by: masca

Re: islanda 2011 - 04/03/11 10:30 PM

salve a tutti, io ho fissato dal 12/07 al 28/07. siamo mia moglie ed io con l'inarrestabile vecchio toyota hi lux e cellula modulidea. Penso di trovare un equipaggio sul traghetto per attraversare l'islanda insieme, meglio sarebbe trovarlo gia dall'Italia, cosi ci si conoscerebbe prima.

Alessandro.
Posted by: 4freeworld

Re: islanda 2011 - 04/04/11 10:08 AM

Masca ..ci incrociamo al rientro... io riparto il 14 :-)
Posted by: Giba

Re: islanda 2011 - 04/06/11 08:07 PM

Carlo, circa 2100 euro ,due passeggeri più 110,cabine da 4 posti. ciao
Posted by: 4freeworld

Re: islanda 2011 - 04/07/11 08:17 AM

io ho prenotato un mese fa ed ho speso 2.150,00 2 persone toyota 80 e cuccette con partenza il 25 giugno .... con la cuccetta costava 1000 euro in più ...
Posted by: 4freeworld

Re: islanda 2011 - 04/07/11 08:19 AM

forse è per la macchina ... la mia è 5 metri x h 250...
Posted by: celvo

Re: islanda 2011 - 04/30/11 02:19 PM

ciao a tutti!
noi saremo in islanda tra fine luglio e prima metà di agosto. abbiamo prenotato il passaggio nave da Hitshals il 26/7 ed il ritorno per l'11/8. spendiamo poco meno di 2800 euro con cabina da 4 pax.
siamo infatti io, mia moglie e i due figli di 17 e 15 anni.
viaggeremo con un kj non preparato ( cambierò solo le gomme con qualcosa tipo Grabber AT2 ) e vorremmo appoggiarci per i pernottamenti a farm od ostelli. le tende le porteremo comunque per le emergenze. in questi mesi che mancano alla partenza voglio organizzare un bel percorso, assolutamente non "hard". ovvio che ci piacerebbe fare qualche puntata all'interno, ma vorrei evitare di lascire la jeep in qualche guado...
se c'è qualcuno che viaggerà sulla nave nelle stesse date, magari ci organizziamo insieme.
Posted by: ebec77

Re: islanda 2011 - 05/05/11 06:06 AM

Giba, le nostre date quasi coincidono (6-23 agosto)? mi fai sapere che giro pensate di fare?!
Posted by: Stefano Laberio

Re: islanda 2011 - 07/08/11 12:00 AM

Scusate la sintesi:
pochi giorni (10), qualcuno mi puo dire i nomi di località 'imperdibili'?
GRazie
Posted by: Stefano Laberio

Re: islanda 2011 - 07/13/11 07:05 PM

Qualcuno mi sa dre se la copertura GSM è realmente capillare come da mappa:?

mappa
Posted by: celvo

Re: islanda 2011 - 07/13/11 08:29 PM

e già che siamo in tema di telecomunicazioni.... qualcuno sa se con il cb montato in auto creano problemi o no?
Posted by: Stefano Laberio

Re: islanda 2011 - 07/15/11 08:42 PM

possibile che non ci siano delle mappe dettagliate (25-50K) Digitalizzate???
Posted by: Stefano Laberio

Re: islanda 2011 - 07/16/11 12:51 AM

Della serie: 'che sia vero'?

Partendo dalla fine:


Ed eccoci così arrivati ad oggi. Con l'Islanda che si sta riprendendo dalla terribile crisi economica e lo sta facendo in modo del tutto opposto a quello che viene generalmente propagandato come inevitabile. Niente salvataggi da parte di Bce o Fmi, niente cessione della propria sovranità a nazioni straniere, ma piuttosto un percorso di riappropriazione dei diritti e della partecipazione.
Lo sappiano i cittadini greci, cui è stato detto che la svendita del settore pubblico era l'unica soluzione. E lo tengano a mente anche quelli portoghesi, spagnoli ed italiani. In Islanda è stato riaffermato un principio fondamentale: è la volontà del popolo sovrano a determinare le sorti di una nazione, e questa deve prevalere su qualsiasi accordo o pretesa internazionale. Per questo nessuno racconta a gran voce la storia islandese. Cosa accadrebbe se lo scoprissero tutti?



di Andrea Degl'Innocenti - 13 Luglio 2011

Una rivoluzione silenziosa è quella che ha portato gli islandesi a ribellarsi ai meccanismi della finanza globale e a redigere un'altra costituzione
Oggi vogliamo raccontarvi una storia, il perché lo si capirà dopo. Di quelle storie che nessuno racconta a gran voce, che vengono piuttosto sussurrate di bocca in orecchio, al massimo narrate davanti ad una tavola imbandita o inviate per e-mail ai propri amici. È la storia di una delle nazioni più ricche al mondo, che ha affrontato la crisi peggiore mai piombata addosso ad un paese industrializzato e ne è uscita nel migliore dei modi.

L'Islanda. Già, proprio quel paese che in pochi sanno dove stia esattamente, noto alla cronaca per vulcani dai nomi impronunciabili che con i loro sbuffi bianchi sono in grado di congelare il traffico aereo di un intero emisfero, ha dato il via ad un'eruzione ben più significativa, seppur molto meno conosciuta. Un'esplosione democratica che terrorizza i poteri economici e le banche di tutto il mondo, che porta con se messaggi rivoluzionari: di democrazia diretta, autodeterminazione finanziaria, annullamento del sistema del debito.

Ma procediamo con ordine. L'Islanda è un'isola di sole di 320mila anime – il paese europeo meno popolato se si escludono i micro-stati – privo di esercito. Una città come Bari spalmata su un territorio vasto 100mila chilometri quadrati, un terzo dell'intera Italia, situato un poco a sud dell'immensa Groenlandia.
15 anni di crescita economica avevano fatto dell'Islanda uno dei paesi più ricchi del mondo. Ma su quali basi poggiava questa ricchezza? Il modello di 'neoliberismo puro' applicato nel paese che ne aveva consentito il rapido sviluppo avrebbe ben presto presentato il conto. Nel 2003 tutte le banche del paese erano state privatizzate completamente. Da allora esse avevano fatto di tutto per attirare gli investimenti stranieri, adottando la tecnica dei conti online, che riducevano al minimo i costi di gestione e permettevano di applicare tassi di interesse piuttosto alti. IceSave, si chiamava il conto, una sorta del nostrano Conto Arancio. Moltissimi stranieri, soprattutto inglesi e olandesi vi avevano depositato i propri risparmi.

La Landsbanki fu la prima banca a crollare e ad essere nazionalizzata in seguito al tracollo del conto IceSave
Così, se da un lato crescevano gli investimenti, dall'altro aumentava il debito estero delle stesse banche. Nel 2003 era pari al 200 per cento del prodotto interno lordo islandese, quattro anni dopo, nel 2007, era arrivato al 900 per cento. A dare il colpo definitivo ci pensò la crisi dei mercati finanziari del 2008. Le tre principali banche del paese, la Landsbanki, la Kaupthing e la Glitnir, caddero in fallimento e vennero nazionalizzate; il crollo della corona sull'euro – che perse in breve l'85 per cento – non fece altro che decuplicare l'entità del loro debito insoluto. Alla fine dell'anno il paese venne dichiarato in bancarotta.

Il Primo Ministro conservatore Geir Haarde, alla guida della coalizione Social-Democratica che governava il paese, chiese l’aiuto del Fondo Monetario Internazionale, che accordò all'Islanda un prestito di 2 miliardi e 100 milioni di dollari, cui si aggiunsero altri 2 miliardi e mezzo da parte di alcuni Paesi nordici. Intanto, le proteste ed il malcontento della popolazione aumentavano.
A gennaio, un presidio prolungato davanti al parlamento portò alle dimissioni del governo. Nel frattempo i potentati finanziari internazionali spingevano perché fossero adottate misure drastiche. Il Fondo Monetario Internazionale e l'Unione Europea proponevano allo stato islandese di di farsi carico del debito insoluto delle banche, socializzandolo. Vale a dire spalmandolo sulla popolazione. Era l'unico modo, a detta loro, per riuscire a rimborsare il debito ai creditori, in particolar modo a Olanda ed Inghilterra, che già si erano fatti carico di rimborsare i propri cittadini.
Il nuovo governo, eletto con elezioni anticipate ad aprile 2009, era una coalizione di sinistra che, pur condannando il modello neoliberista fin lì prevalente, cedette da subito alle richieste della comunità economica internazionale: con una apposita manovra di salvataggio venne proposta la restituzione dei debiti attraverso il pagamento di 3 miliardi e mezzo di euro complessivi, suddivisi fra tutte le famiglie islandesi lungo un periodo di 15 anni e con un interesse del 5,5 per cento.

I cittadini islandesi non erano disposti ad accettare le misure imposte per il pagamento del debito.
Si trattava di circa 100 euro al mese a persona, che ogni cittadino della nazione avrebbe dovuto pagare per 15 anni; un totale di 18mila euro a testa per risarcire un debito contratto da un privato nei confronti di altri privati. Einars Már Gudmundsson, un romanziere islandese, ha recentemente affermato che quando avvenne il crack, “gli utili [delle banche, ndr] sono stati privatizzati ma le perdite sono state nazionalizzate”. Per i cittadini d'Islanda era decisamente troppo.
Fu qui che qualcosa si ruppe. E qualcos'altro invece si riaggiustò. Si ruppe l'idea che il debito fosse un'entità sovrana, in nome della quale era sacrificabile un'intera nazione. Che i cittadini dovessero pagare per gli errori commessi da un manipoli di banchieri e finanzieri. Si riaggiustò d'un tratto il rapporto con le istituzioni, che di fronte alla protesta generalizzata decisero finalmente di stare dalla parte di coloro che erano tenuti a rappresentare.

Accadde che il capo dello Stato, Ólafur Ragnar Grímsson, si rifiutò di ratificare la legge che faceva ricadere tutto il peso della crisi sulle spalle dei cittadini e indisse, su richiesta di questi ultimi, un referendum, di modo che questi si potessero esprimere.

La comunità internazionale aumentò allora la propria pressione sullo stato islandese. Olanda ed Inghilterra minacciarono pesanti ritorsioni, arrivando a paventare l'isolamento dell'Islanda. I grandi banchieri di queste due nazioni usarono il loro potere ricattare il popolo che si apprestava a votare. Nel caso in cui il referendum fosse passato, si diceva, verrà impedito ogni aiuto da parte del Fmi, bloccato il prestito precedentemente concesso. Il governo inglese arrivò a dichiarare che avrebbe adottato contro l'Islanda le classiche misure antiterrorismo: il congelamento dei risparmi e dei conti in banca degli islandesi. “Ci è stato detto che se rifiutiamo le condizioni, saremo la Cuba del nord – ha continuato Grímsson nell'intervista - ma se accettiamo, saremo l’Haiti del nord”.

I Cittadini islandesi hanno votato per eleggere i membri del Consiglio costituente
A marzo 2010, il referendum venne stravinto, con il 93 per cento delle preferenze, da chi sosteneva che il debito non dovesse essere pagato dai cittadini. Le ritorsioni non si fecero attendere: il Fmi congelò immediatamente il prestito concesso. Ma la rivoluzione non si fermò. Nel frattempo, infatti, il governo – incalzato dalla folla inferocita – si era mosso per indagare le responsabilità civili e penali del crollo finanziario. L'Interpool emise un ordine internazionale di arresto contro l’ex-Presidente della Kaupthing, Sigurdur Einarsson. Gli altri banchieri implicati nella vicenda abbandonarono in fretta l'Islanda.

In questo clima concitato si decise di creare ex novo una costituzione islandese, che sottraesse il paese allo strapotere dei banchieri internazionali e del denaro virtuale. Quella vecchia risaliva a quando il paese aveva ottenuto l'indipendenza dalla Danimarca, ed era praticamente identica a quella danese eccezion fatta per degli aggiustamenti marginali (come inserire la parola 'presidente' al posto di 're').

Per la nuova carta si scelse un metodo innovativo. Venne eletta un'assemblea costituente composta da 25 cittadini. Questi furono scelti, tramite regolari elezioni, da una base di 522 che avevano presentato la candidatura. Per candidarsi era necessario essere maggiorenni, avere l'appoggio di almeno 30 persone ed essere liberi dalla tessera di un qualsiasi partito.
Ma la vera novità è stato il modo in cui è stata redatta la magna charta. "Io credo - ha detto Thorvaldur Gylfason, un membro del Consiglio costituente - che questa sia la prima volta in cui una costituzione viene abbozzata principalmente in Internet".

L'Islanda ha riaffermato il principio per cui la volontà del popolo sovrano deve prevalere su qualsiasi accordo o pretesa internazionale
Chiunque poteva seguire i progressi della costituzione davanti ai propri occhi. Le riunioni del Consiglio erano trasmesse in streaming online e chiunque poteva commentare le bozze e lanciare da casa le proprie proposte. Veniva così ribaltato il concetto per cui le basi di una nazione vanno poste in stanze buie e segrete, per mano di pochi saggi. La costituzione scaturita da questo processo partecipato di democrazia diretta verrà sottoposta al vaglio del parlamento immediatamente dopo le prossime elezioni.

Ed eccoci così arrivati ad oggi. Con l'Islanda che si sta riprendendo dalla terribile crisi economica e lo sta facendo in modo del tutto opposto a quello che viene generalmente propagandato come inevitabile. Niente salvataggi da parte di Bce o Fmi, niente cessione della propria sovranità a nazioni straniere, ma piuttosto un percorso di riappropriazione dei diritti e della partecipazione.
Lo sappiano i cittadini greci, cui è stato detto che la svendita del settore pubblico era l'unica soluzione. E lo tengano a mente anche quelli portoghesi, spagnoli ed italiani. In Islanda è stato riaffermato un principio fondamentale: è la volontà del popolo sovrano a determinare le sorti di una nazione, e questa deve prevalere su qualsiasi accordo o pretesa internazionale. Per questo nessuno racconta a gran voce la storia islandese. Cosa accadrebbe se lo scoprissero tutti?
Posted by: marko

Re: islanda 2011 - 07/16/11 10:05 AM

Inizialmente inviato da: Stefano
possibile che non ci siano delle mappe dettagliate (25-50K) Digitalizzate???

ho delle mappe per ozy, no ricordo la scala, forse 100mila, servono?

teniamoci a mente la vicenda islandese...chissa mai..
Posted by: Paolone

Re: islanda 2011 - 07/17/11 12:01 PM

Virgolette:
..Ed eccoci così arrivati ad oggi. Con l'Islanda che si sta riprendendo dalla terribile crisi economica e lo sta facendo in modo del tutto opposto a quello che viene generalmente propagandato come inevitabile. Niente salvataggi da parte di Bce o Fmi...etc


Non dimentichiamo che gli islandesi hanno ancora la LORO moneta ! e che LORO non hanno avuto i nostri grandi "europeisti"... quindi giù a testa bassa e ti confronti sia con l'euro che con il dollaro ...

Se vuoi ho se solite 250k (forse le hai già) che secondo me sono + che sufficienti dato che le piste sono ben marcate e tante deviazioni sono proibite . Io avevo usato le mitiche zulu ,ma erano molto coperte da nuvole piuttosto userei G.E. ma non vale la pena , se noleggi le loro Land credo che ti diano già delle loro track con dei percorsi collaudati.

Mai visto come quest'estate tanti viaggiatori avvicinarsi alle destinazioni "alternative"
Posted by: fab68

Re: islanda 2011 - 07/17/11 12:17 PM

fuori dalle piste segnate è tutto vietato.
mappe dettagliate sono inutili, la solita mappa x garmin che gira copre tutto il "consentito"
Posted by: marko

Re: islanda 2011 - 07/17/11 02:20 PM

ho controllato, vero sono 250mila, solo un foglio al 50mila zona di un lago e un altro 100mila zona ghiacciaio..
Posted by: Stefano Laberio

Re: islanda 2011 - 07/17/11 03:39 PM

Grazie a tutti, forse però (rileggendomi) c'era la pretesa di 'ricevere' mappe du CD, mi basterebbe anche un link, dove acquistarle (se esistono), non sono riuscito a trovare nulla (olre ale russe.)...
Posted by: Stefano Laberio

Re: islanda 2011 - 07/17/11 06:35 PM

E; qualche titolo di filmato girato in Islanda? Tipo: 'Viaggio al centro della terra'??
Posted by: Enrico Manfredini

Re: islanda 2011 - 07/17/11 07:09 PM

C'era un film con James Bond che è stato girato con qualche scena nel Sprengisandur ....ma non so qual'è