G.S.S. e L.R.D.G....e i soliti italiani....fessi!?

Va bene che ci siamo anche fatti sfilare dagli Spagnoli il posto fra "i ricchi d'Europa", ma che ci si mettano anche gli Egiziani a "sfilarci" le nostre scoperte, no, non mi sta proprio bene! Circola da giorni in rete la notizia riportata anche su questo link......

http://news.bbc.co.uk/2/hi/uk_news/england/lancashire/7118650.stm

<<guida egiziana, nel portare a spasso qualche turista nel Deserto sud-occidentale Egiziano, avrebbe scoperto gli effetti personali di un soldato inglese, un certo Alexander Ross, del L.R.D.G., persi nel lontano 1942.....>>

Tutto esatto, se non fosse che a scoprire il fagotto perso nel Sahara, siamo stati Paolone e io che stavamo guardandoci in giro,al tramonto del giorno, prima di fare campo sulla rotta del "Chianti Camp".
Abbiamo notato qualche cosa di strano nella sabbia, ci siamo fermati e, con nostro grande stupore ed emozione, ci siamo resi conto che ciò che ci stava davanti era un pacco di abiti legato da una cinta di corda, fermata da una clip metallica, che si è subito sbriciolata appena toccata. Il pacco era formato da una divisa militare, camicia, pantaloni, giacca, tutto cotto dal sole, con al suo interno, un vero tesoro, documenti, lettere, foto, mostrine.....
Ho fatto un paio di foto, poi sono sopraggiunte le altre macchine che, non vedendoci arrivare, erano tornate indietro, fra cui quella di Kahled che, come guida, era davanti a tutte.
A quel punto, come ovvio, si è accesa la curiosità di tutti.
In particolare abbiamo controllato il "libretto di arruolamento" che riportava i dati personali del soldato: Alexander Ross, nato a Burnley, Lancashire, il 23/07/1918 da padre scozzese e madre inglese.......
Ad onor del vero, in un primo tempo, tutti abbiamo letto il nome Alexandra Ross ed io mi sono sentita ancora più coinvolta. Avevo trovato il tesoro personale di un soldato che si chiamava con il mio nome e che nel cognome riportava molte lettere del mio: Ross - Orselli.....che coincidenza!
Abbiamo salvato in un sacco tutto ciò che avevamo potuto raccogliere, dovendo lasciare la divisa che si rompeva al minimo tocco, e subito Paolone e io abbiamo deciso che avremmo fatto di tutto per ritrovare o il legittimo proprietario, o gli eventuali figli o nipoti per restituire gli averi del loro caro. Non abbiamo neppure letto le lettere e i biglietti per rispetto, tranne una per avere un' idea della data, 1942. Si è pensato di consegnare tutto alla Ambasciata inglese al Cairo.
A tale scopo, una volta arrivati al Cairo, Paolone e io abbiamo fotografato tutto ciò che era nelle nostre mani, posto tutto in tre grandi buste su cui abbiamo inventariato tutto il contenuto e in cui abbiamo messo un biglietto da visita di Paolone con tutti i dati per poter essere rintracciati.
A quel punto, Kahled si è offerto di farci da tramite con l'Ambasciata e gli sono state affidate nella sede della Agenzia turistica, la Oscar Tour, davanti alla sua datrice di lavoro, Donia, le tre buste con l'impegno, da parte sua, di portarle in Ambasciata il giorno successivo, giorno della nostra partenza dal Cairo.
Gli accordi erano che ci facesse sapere tutto ciò che l'Ambasciata gli comunicava.
Qualche giorno dopo Kahled ci comunicava che era stata trovata la sorella e che questa si sarebbe recata al Cairo a ritirare le cose. Ovviamente noi abbiamo dato per scontato che tale notizia arrivasse dalla Ambasciata, anche se, nel frattempo, Alexandra pareva essere diventato un Alexander, deceduto, purtroppo, nel 2004. Abbiamo continuato a chiedere notizie a Kahled, il quale, ad un certo punto, ci ha fatto sapere di avere conosciuto un turista inglese, un certo Geoffrey Kolbe, il quale pareva essere in contatto con un Club degli ex del L.R.D.G. e che si era ripromesso di fare ricerche appena rientrato in Inghilterra. Il risultato di tutto ciò è che la BBC ha pubblicato quanto potete leggere nel link.
Ora io sono in contatto con Geoffrey Kolbe, al quale ho raccontato ciò che in realtà è successo, ovviamente a noi non è l'idea di finire intervistati dalla BBC ad interessare, quanto il poter conoscere, dalla viva voce della sorella di Alexander Ross, ciò che è successo dopo che lo stesso aveva perso tutti i propri averi in mezzo alla sabbia.
Desidero sperare che tutto ciò sia stato un equivoco di comprensione tra Kahled e Geoffrey e speriamo in un rapido chiarimento.
Se così non fosse, Paolone ed io speriamo che comunque tutto ciò che è stato trovato, possa ritornare nelle mani della famiglia Ross, così come è giusto che sia.
Vedremo...

Sandra, il vostro comportamento è stato ineccepibile, forse non è stato così per tutti.
Certo che specialmente per noi zerzuriani è una vicenda intrigante, sarebbe bello avere notizie dalla famiglia.
Evidentemente quel deserto è come un libro aperto che a saperlo sfogliare potrebbe dirci ancora molte cose.

Cara Sandra,
dopo la nostra telefonata di questa mattina ho aperto il PC per leggere con attenzione quanto mi avevi appena raccontato. Innanzitutto è per me doveroso rinnovare, dopo quelli già fatti a fine agosto a Salloum Port, i compliemnti a te e Paolone ( ... che pochi minuti fa stava finendo di sostituire l'olio al diff. prima di partire, oggi, per Genova-Tangeri- Mauritania-ecc... ). Non penso che siamo "fessi", ma più semplicemnete onesti, corretti, spontanei, generosi,ecc. e voi lo avete dimostrato e riconfermato ! Grazie, anche perchè penso che questo sia quello che più conta.

............sempre detto che e' meglio girare senza guide !

OT x Renato & Alessandra : anche voi a casa questo fine anno ?!?!... la prossima volta dove ci si vede ? forse in Algeria? ( lì però mi pare ancora più dura dell'Egitto fare senza guida e milite ). Ciao e Auguri a tutti.

Grazie a Sandra e Paolone per aver chiarito le circostanze del loro straordinario ritrovamento. E' sempre sconfortante vedere persone che per farsi della pubblicità si appropriano delle scoperte altrui...

Speriamo che i documenti non vadano dispersi, e che ci saranno ulteriori sviluppi dalla loro analisi, anche perché non è da escludere che ci sia un nesso tra Alec Ross e la missione Salam di Almasy, che si svolse solo un paio di mesi prima.

Il Zerzura Club si complimenta ufficialmente con voi per aver aggiunto un altro tassello alla storia del GSS e del LRDG, anzi, credo di interpretare lo spirito del club e del LRDG assegnandovi il prestigioso titolo di "Soci dell'Anno per meriti sul campo" (sic!).

Teneteci al corrente degli sviluppi della vicenda e sarebbe bello se metteste in linea qualche foto dei documenti.

A tutti i Zerzuriani i Migliori Auguri di Buon Natale e Felice 2008.

Giancarlo

Sandra salve ero nel gruppo di Cattone, ci siamo visti in frontiera e avevamo avuto in anteprima il racconto del vostro fantastico ritrovamento.
Ammiro il vostro comportamento e comprendo il vostro attuale stato d'animo, io appena saputa la notizia ho detto che personalmente avrei cercato un contatto diretto con la famiglia, ( sono malfidente di natura, o meglio la natura mi ha portato a pensarla così) ma indistutibilmente il vostro è stato il comportamento più corretto.
Adesso siete di fronte ad un bivio, o vi rassegnate di quanto è successo, oppure cercate un contatto con la famiglia magari attraverso il giornale stesso.
Io sarei per la seconda ipotesi, non certo perchè voi siate in cerca di riconoscimenti, ma per avere la soddisfazione di chiudere il cerchio di una storia così affascinante, interrotta sul finale.
Nella speranza di poter un giorno leggere la verità, Buon Natale a tutti Voi e un felice anno nuovo

Claudio

Immaginare un nesso fra l'operazione Salam ed il soldato inglese che ha perso lo zaino evoca tutta una serie di scenari possibili ma certamente sconosciuti e interessanti, chissà se era del L.R.D.G, chissà quale missione stava eseguendo, chissà se ha avuto a che fare in qualche modo con il conte, chissà..., chissà...., chissà quanti altri reperti spuntano dalla sabbia di quei luoghi in attesa di essere ritrovati....
Concordo con pyr sulla meritata assegnazione del titolo di "Soci dell'anno" a Sandra e Paolone.

Eccomi qua! Intanto ringrazio per il titolo onorifico che ci è stato conferito, mi "obbliga" ancora di più a scoprire il seguito della storia del soldato Ross! ringrazio anche Claudio e raskebir, spero veramente si possano chiarire le cose. Purtroppo non so postare foto, ma le ho in serbo per un eventuale incontro del Zerzura Club che conto possa avvenire presto. Potremmo raccontarvi a voce quanto successo, sempre che la cosa non annoi chi l'ha già ascoltata, sperando, nel frattempo, di avere ulteriori notizie.
Per il momento auguro a tutti un 2008 pieno di serenità, sabbia d'oro e....incontri del Zerzura Club!!!!!

scusami, Ugo r. grazie anche a te!

Salve a tutti, rientrati e....rimasti! Vi metto al corrente di quanto sta succedendo sul "fronte Ross". Questo è quanto mi ha scritto Geoffrey Kolbe. Non sono perfettamente convinta, ma mi sembra sia meglio che niente.
In risposta ho insistito perchè venga assegnato all'Italia, come giusto, il merito della scoperta. Aspetto nuove.... Intanto sono molto felice di avere l'indirizzo della sorella. Quanto prima, con un po' di tempo a disposizione, le scriverò. Avrete notizie.

Hello Sandra.
Yes, I have been in contact with Khaled and when I asked him to tell me in detail how the bag was found, he confirmed the main points of your story.
He confirms that you were the first people to actually see the bag, but he states that everybody helped in finding all the contents of the bag and stopping the papers blowing away in the wind.
He confirms that you all agreed that he should take charge of the contents of the bag, with a view to finding the owner of the bag, Alexander Ross,if he was still alive. If he was not still alive, his family should be located and the contents of the bag turned over to them. To this end, Khaled was to take the bag to the British Embassy. Khaled states that he did contact the Embassy, but he could not find anyone there to take an interest in the contents of the bag, or to find the family of Alexander Ross. (This I can believe!) Khaled made his own enquiries (probably helped by Andras Zboray) and found the link to the sister of Alexander Ross.
As I stated before, the complete story will be made known when the BBC come to view the actual objects and letters themselves. The BBC producer has been ill, so there has been some delay in this. I have contacted Irene Porter and asked if it is OK for you to have her email address. She has agreed.....

Paolone appena rientrato sentitamente ringrazia per la solidarietà di tutti
...nel frattempo Sandra colpisce ai fianchi per riuscire a riaggiustare il tutto...aspettiamo...

Come promesso ecco la continuazione del "caso Ross". Ho scritto alla sorella Irene, ponendole una serie di domande. Per prima cosa ero molto curiosa di sapere se lei fosse venuta a conoscenza del come e perchè il fratello avesse perso il bagaglio e come si fosse mosso successivamente, privo di documenti, poi le ho chiesto se sapesse di un eventuale coinvolgimento di Alec, nelle comunicazioni del L.R.D.G., con Almasy, transitato nella zona neppure due mesi prima del suo passaggio. Ecco quanto mi è stato risposto:

Dear Ms Orseli,
Further to my recent e.mail.
I have read about Almasy. Iwould be most interested in your story of how you found my brother's bag etc. Alex (his name was Alexander, known to family and friends as Alec or Alex) and he must have been only 23-25 yrs when he was out in the desert.
We have also been wondering how he managed to carry on without his "dog tags" and his service book. As I said in my last e.mail he did not talk very much about his service. His mother regiment was the Royal Corps of Signals and he was a wireless operator and Despatch rider.
As you can imagine it was very emotional for me when I first saw the pictures of some of the items especially the letters which I wrote when I was only 8yrs old.
We are now trying to get a visa to enable Khaled Mackram to come to England and to bring the bags with him to hand over to me. Once this done I should be able to obtain more information from the Regimental Association
I will keep in touch with any further news.
Regards,
Irene

piccola nota....polemica....ma perchè Kahled non ha spedito le cose con un semplice corriere????
.....e la storia.....spero.....continuerà

Ciao Sandra e Paolone,

solo oggi da un amico ho sentito della vostra scoperta ed ho subito letto i vari thread's.
Che bello, che emozione, ...
Complimenti per la nomina di "soci dell'anno"
Non avevo alcun dubbio riguardo alla vostra discrezione ed onestà.

Un salutone dai vecchi compagni di viaggio

Valeria & Martin + Livia

Che bello avere vostre notizie, Valeria e Martin! Grazie per la vostra fiducia. Stiamo facendo di tutto perchè la verità sia riconosciuta. non è facile, ma speriamo! Sì, è stata una grande emozione e lo sarà ancora di più, quando sapremo che la sorella potrà avere tra le mani gli oggetti e le lettere appartenute al fratello.
un abbraccio, sperando di rivedervi presto

lA CONSEGNA DEI REPERTI AI FAMILIARI

beh....sono sconvolta!!! e furibonda.....

Bene, per modo di dire....ecco il "lieto fine" della storia la cui verità, nonostante le assicurazioni avute, è rimasta sepolta nel Sahara. A me non resta che la "soddisfazione" di vedere la faccia "commossa" di Kahled Makram che consegna le cose da noi raccolte e trattate con tanto rispetto e, lasciatemi dire, visto il finale,.....fessaggine! Sono contenta, ovviamente, perchè finalmente la sorella ha potuto riavere gli effetti personali del fratello e mi ha emozionato vederne l'espressione, ma mi rimane l'amarezza della disonestà mostrata nei nostri confronti. Non siamo neppure stati avvertiti che Kahled era in Inghilterra.
Posso non mettere in dubbio la bravura come guida di Kahled, ma, sicuramente, non posso dire che brilli in fatto di "lealtà" e onestà! Avvisati....a chi capiterà di andare in Egitto e dovesse avere la fortuna di trovare, come noi, qualche cosa di così strano e prezioso e avrà lui come guida,.....non glielo affidi, come purtroppo abbiamo fatto noi, mai come in questo caso vale il vecchio proverbio:
"chi vuole....vada, chi non vuole....mandi"!!!!!

Sandra: NOI la verità la sappiamo:VOI avete trovato la sacca: chissenefrega di quello che Khaled è andato a raccontare!

ecco quanto mi arriva dalla sorella....è la soddisfazione più grande.....e, hai ragione, Luca......chissenefrega del resto!

Dear Sandra
I am so sorry that you are so upset.
The arrangements to have the bag brought over were taken out of my hands for which I was grateful for as I could not have funded the trip myself.
Khaled and Jeoff came to Burnley yesterday and I received the contents of my brothers bag. As you know the bag itself just fell to peices but the contents are in pretty good condition.
The local press and TV were present and an item was shown on local tv last evening and will be on BBC web site. bbc.co.uk/nwt. also articles in local press. My local museum wishes to display the items in an exhibition of ww1 and ww2 memorabilia in November of this year. Also the Royal Signals Regiment museum and the LRDG associaltion wish to display later. Then I will get everything back and will probably pass it all on to Alex's grandson.
There was in the bag a roll of film. This has now been printed off (thanks to Andras Zboray of FJ expeditions) by the Hungarian film archives. The pictures are mostly of Alex and his comrades in the desert so I will have them published by the LRDG association to see if any one (or their families) recognise the men.
Once again I thank you for the finding and your interest in all this and I wish you both well.
I will keep in touch.
Regards,
Irene

...a quanto pare, infine, la verità ha trionfato......

a presto!

EVVIVA!!!!!!!!!!
ebbene sì.....pare proprio che abbia trionfato la verità....come ha detto Paolone.....a furia di lavorare ai fianchi li ho....sfiancati!
Il tutto è stato inviato a Bbc e Daily Mail da Geoffrey Kolbe
ciao a tutti....


ALEXANDER ROSS BAG

8th August 2007

An Italian group of thirteen (12 adults, one child), with Khaled Makram of Oscar Tours (12 Talaat Harb Street, Down Town, Cairo, Egypt) as their tour guide were heading towards "Camp Chianti", the site used as a camp by Lazlo Almasy (on whom the "English Patient" was based) in the early 1930's when he was exploring this area. Camp Chianti is just west of the Gilf Kebir, a large plateau the size of Switzerland in the South West corner of Egypt. The site is just a few kilometres from the "Cave of Swimmers", which also featured in "The English Patient"

The bag was first spotted laying on the ground by Paolo Chiodi, who was with Sandra Orselli in their car. They stopped to examine the bag and were amazed to discover a treasure of letters, photographs and other items which, so it turned out, belonged to Alexander Ross and which had been dropped while he was passing through this area in 1942. Alexander Ross was in the Signals Corps, attached to the Long Range Desert Group.

On seeing that Paolo Chiodi and Sandra Orselli had stopped, the others in the group returned to see why and then helped Paolo and Sandra collect up and gather the contents of the bag, which were by now blowing around in the wind.

It was agreed that Khaled Makram should take charge of the bag, find Alexander Ross and return the bag to him – or to his family if he was not still alive.

The sister of Alexander Ross, Irene Porter, was traced on the Internet from the BBC Radio Lancashire website. http://www.bbc.co.uk/ww2peopleswar/stories/08/a4170908.shtml

1st March 2008

Khaled Makram fulfils his mission and returns the bag to Irene Porter, the sister of the late Alexander Ross.

Also attached: Map of Egypt, showing where the bag was found. Group photo of the Italian group who found the bag.

The map can be downloaded from http://www.pisces-press.com/egypt/bagmap.jpg

The group photo can be downloaded from http://www.pisces-press.com/egypt/gphoto.jpg

Notes:

Some rolls of film negatives were also found in the bag. These were taken by Andras Zboray, of Fleigel Jezerniczky Expeditions, http://www.fjexpeditions.com to the National Film Archives in Hungary, who succeeded in the delicate task of unrolling the now extremely brittle negative film and taking some prints off the negatives. Khaled Makram has also brought the negatives and the resulting prints to be presented to Irene Porter.

Permettetemi un breve intervento sulla vicenda, dalla quale ho sempre voluto tenermi fuori per vari motivi. L'obiettivo condiviso da tutto il gruppo era quello di far riavere il contenuto alla famiglia di Alec Ross, obiettivo che è stato raggiunto con, penso, soddisfazione di tutti.
Tutto il resto, a parer mio, non conta, o conta poco. Mi spiace che si siano alzati i toni in maniera eccessiva e secondo me ingiustificata in questo thread: Sahara.it non è un forum di una comunità ristretta di amici appassionato d'Africa, è molto di più e viene letto anche all'estero (altre vicende in tempi passati lo hanno dimostrato ampiamente).
Per questo (mi scusi il moderatore se gli "rubo" il lavoro) inviterei tutti a riflettere sull'accaduto e ad accettare con soddisfazione il lieto fine della vicenda, sulla quale mi piacerebbe venisse messa la parola "THE END".

Edo

Non mi pare che i toni siano accesi...

Lost WWII desert satchel returned

Complimenti rinnovati a Sandra, a Paolo ( ed a tutti gli altri.... ). Bella anche la foto di gruppo !

http://news.bbc.co.uk/1/hi/england/lancashire/7271300.stm

qui la verità NON trionfa...ma come ho già detto, NOI la conosciamo e tanto ci basta.

quindi la morale è che se si trova qualcosa si imbosca e si prova a far da se?
concordo con il fatto che restituire il dovuto crea gioia ai cari..un pò come la dolce Ameli..poi in fondo basta il gesto che ognuno sa di aver fatto, no?

Beh, ci saranno altre morali ad esempio, i Foggini si sono giocati la paternità della scoperta dando in pasto ad Airone la notizia. Se avessero pubblicato su riviste scentifiche nessuno avrebbe potuto contstare nulla. Vedi Kuper con il suo ultimo 'Atlas of Cultural and Environmental Change in Arid Africa'...

Qui sull’argomento grotta una fonte sicuramente più autorevole dice il contrario:

http://www.independent.co.uk/travel/africa/in-the-footsteps-of-count-laszlo-492253.html

BYBYBYB GFCLY

Esatto, grazie del link, che conferma quanto detto.

si bello l'articolo, interessante, cmq ho capito anche io che la grotta non è stata scoperta dai Foggini, ma dal collonnello Mestakawi

"One evening, after an exhausting day of searching the tiny canyons and cliffs that characterise the area, Mestakawi looked up and saw the sloping roof of an open cavern some 30 metres up. He was with Foggini's son, who raced up the sand bank to check what the colonel had seen. Both of them were stunned by the sight of hundreds and hundreds of paintings and handprints stretching across the huge, half-buried cavern. It was agreed that the cave should be known as the Foggini-Mestakawi cave. But the two subsequently fell out and Foggini tried to launch the discovery as his own. Mestakawi is still bitter about it. And it makes him all the more determined to find another, bigger and better cave"

Esatto esatto non direi proprio, anzi .
D'altronde per pubblicare su una rivista scientifica o quantomeno considerata come tale quale Airone occorre avere un minimo di titolo per farlo o quantomeno una idonea presentazione da parte di uno sponsor, il mondo scientifico si sa su questo punto è molto rigido e guai se non lo fosse, la sua rigorosità, quanto credibilità verrebbe messa in discussione dal primo pinco pallino e nessuna rivista si piglia questo rischio senza prima controllare e mi risulta che Airone , all’epoca lo abbia fatto.

In questo caso poi si tratta semplicemente di una rivendicazione sulla casuale scoperta della grotta in questione , lo studio e quant’altro descritto nella rivista e successivamente in altre è ben altra cosa e di ben altra firma e competenza come l’attribuzione finale sulla cartografia ufficiale locale che riporta il solo nome di Mestekawi e un numero se ricordo bene il 27.

Giova invece ricordare che proprio a seguito dell’episodio “ Mestekawi “ figura molto nota e pionieristica del viaggiatore del GSS alla cui esperienza e professionalità hanno attinto in seguito tanto la maggioranza dei viaggiatori occidentali quanto le guide locali , fu discussa e varata la legge locale che prevede che la guida sia responsabile di tutto , quindi anche “titolare” di eventuali ritrovamenti effettuati nell’esercizio delle sue funzioni e soggetta (la guida) alla prevista normativa che regola la materia. E all'inizio erano solo sei le ditte autorizzate ad andare nel GSS proprio per tale motivo . ha poca importanza che oggi la guida sia spesso “ guidata” dal viaggiatore e/o cliente, spero sia chiaro il concetto .
BYBYBY GFCLY

Esatto, grazie della conferma.
Infatto ho citato l'Henry Barh institute che non menziona tale paternintà.
O forse intendevi l'Indipendent come autorita??
(Forse ho capito male io?)

e qui ritorniamo on topic, quindi Sandra e coll. hanno torto nella rivendicazione del loro "tesoro"...

non penavo che Airone fosse considerata una rivista scientifica e tutti gli effetti...la consideravo un periodico "commerciale " per carità bello, è bello; ma lo consideravo un pò come il "corriere salute" ..cmq sono ignorante in materia per cui mi posso sbagliare

Come dire, se Monod (pace all'anima sua) o Bergman, Kuper, Kropeling, trova qualcosa di interessante, il merito è dell'accompagnatore?
Ma un ritrovamento di oggetti così 'recenti' rientra nel campo di applicazione di tale legge?

OK Chiarito mi riferivo infatti solo all'Independent

BYBYBYB GFCLY

fatemi capire, per favore....adesso, oltre che essere stati fatti...fessi, saremmo anche "fuori Legge"? Noi non abbiamo mai preteso di "appropriarci" di ciò che abbiamo trovato, ma soltanto di venire riconosciuti come i reali scopritori. Poi, e lo ripeto per l'ennesima volta, sono felicissima che il tutto sia, finalmente, nelle mani della sorella, è ciò che volevamo. Felice, inoltre, di avere avuto la solidarietà e il riconoscimento da parte degli amici.

Ben detto Sandra! Hai la completa solidarietà del Zerzura Club. Purtroppo qualcuno non si è comportato come avrebbe dovuto.

E poi da quando in qua l'Indipendent e l'Airone sono riviste (o pubblicazioni) scientifiche?

Per la Foggini, l'errore è stato voler nominare il sito col nome del (presunto) scopritore, cosa che è eticamente scorretto.

http://www.grottafoggini.com/grotta_lascoperta.html

La mia risposta ad Aster si riferiva solo in merito alla grotta .
Sempre in risposta ad Aster : Se un archeologo come quelli che citi trova qualcosa questo viene loro riconosciuto in quanto capo missione , titolare di concessione ufficiale ecc, cioè tutti motivi per cui questi operano ufficialmente in un contesto di accordi ufficiali con la presenza di controllori degli scavi e non di guide . Se qualcuno della spedizione trova qualcosa, come capitatomi personalmente il merito in ogni caso va alla missione e al suo capo che , bontà sua può fare una citazione o qualche altra gentile concessione. Punto .

Per le ( guide) turistiche che operano in ben altro contesto ma che comunque sono collegate al dipartimento delle Antichità valgono le disposizioni contenute nella normativa che questo ha disposto e che queste stesse ( le guide ) dovrebbero conoscere e applicare .Non sono entrato nel caso riportato da Sandra ne intendo farlo ora , in quanto a titolo personale e non a livello legislativo e/o comortamentale di alcuno guidacompresa tengo a precisare non mi sono mai espresso, ho subito condiviso e condivido quanto detto da Edo. Tutto qui . Spero sia chiaro e spero anche che considerato che così siamo due ad avere lo stesso parere non si alzi il solito che, per il suo non capire o non voler capire , altro non trova da dire che parlo solo per me stesso. Punto

BYBYBYB GFCLY

appunto,

Andras Zboray mi scrive di avere tentato, assieme alla Hungarian Film Archives, di recuperare e sviluppare il pacco di negativi trovati nel bagaglio, nella speranza di ricavarvi qualcosa di importanza storica. Così non è stato in quanto vi ha trovato soltanto foto di commilitoni e amici di Alexander Ross. I negativi sono stati restituiti alla sorella, Irene Porter.

Certo che una pellicola che è rimasta, già esposta, per più di 60 anni nella sabbia, e adesso permette di evidenziare l'immagine latente...roba buona negli anni 40!

http://www.burnleyexpress.net/burnleynews/Kit-bag-lost-in-desert.3856676.jp

altro tassello, questa volta si accenna agli italiani!...chissà

Ma dove altro avrebbe potuto lavorare Alexander Ross se non a Bletchley Park?
Siamo più che mai in piena atmosfera Zerzuriana....

Ecco una piccola gratificazione

http://www.fjexpeditions.com/
sotto le NEW (a SX ) 15th May, 2008

...with compliments!

Essere citati sul sito F.J. mi pare una soddisfazione non poi così piccola, anche la documentazione inserita sembra molto completa....

Ancora complimenti a Sandra e Paolone. Sono stato nel Gilf nello stesso periodo, forse un pò di fretta, non ho trovato granchè a parte qualche vecchia tanica, e comunque nulla di paragonabile allo zaino di Ross, per la verità come zerzuriano un pochino li ho invidiati...

bravi ed onesti