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#101770 - 05/05/10 07:10 AM La casa itinerante e il viaggio senza fine
Administrator Offline


Senior

Registered: 12/09/01
Posts: 2328
Loc: Canada
mi ricollego al discorso casa in marocco che e' sfociato in un off topic circa il "viaggio senza sosta" o almeno cosi mi e' parso...
Ecco 2 righe e due pensieri...
ho conosciuto persone che hanno venduto la casa e con i soldi fatti si sono comprati un autobus/camper con cui girano. Estate verso il nord, inverno verso sud. Tramite internet fanno 4 soldi lavorando on line e via. In pratica costoro hanno fatto il passaggio inverso da stanziale a nomade.
Il nomadismo penso sia stato necessario per problemi di risorse, quindi la gente andava dove cerano risorse (in generale pascoli freschi).
Con irrigazione e l'introduzione delle coltivazioni la gente e' rimasta in un posto fisso perche' in definitiva e' una vita piu' e sicura e prevedibile.

Trovo che fare un viaggio senza una meta o un programma e non pensando di ritornare non mi sembra possa essere considerato un viaggio.

Puo' essere piuttosto stressante a lungo termine, ha l'inconveniente che ti mancano rapporti duraturi con "vicini" e conoscenti su cui puoi fare affidamento (anche se con facebook e internet si fanno miracoli :-))
Quello che ho notato e' che questi "nuovi" nomadi alla fine piu' che viaggiare creano dei circuiti ripassando sempre dagli stessi posti dove conoscono qualcuno. Forse un po come anche i nomadi che avevano dei punti di riferimento fissi in cui transumavano. non piu' quindi un viaggio verso nuove destinazioni ma girare tra poche destinazioni conosciute e "sicure".

Ho visto un video molto interessante circa una persona che ha sperimentato sulla sua pella essere senza fissa dimora vivendo in un camper (purtroppo in inglese).

http://www.ted.com/talks/lang/eng/becky_blanton_the_year_i_was_homeless.html

I meccanismi a livello psicologico che si innescano sono piuttosto interesanti. prima di vendere la casa e partire all'avventura vi consiglio di pensarci bene :-)

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#101781 - 05/05/10 02:31 PM Re: La casa itinerante e il viaggio senza fine [Re: Administrator]
marko Offline
Senior

Registered: 12/17/01
Posts: 3593
Loc: lago maggiore
mmmmm....non fa per me. L'obbiettivo del viaggio non rientra tra le mie priorità di vita, ma à solo un ludico aspetto della stessa, seppur formativo...

Sono uno stanziale con il cruccio della vacanza nomade. Considero la realizzazione della vita, la costruzone di una famiglia, la serenità di vita della stessa, la realizzazione nel proprio lavoro... già offrire la stesse possibilità che ho avuto io ai miei figli al mondo d'oggi è difficle, figuriamoci in una vita nomade; cio non toglie che la realizzazione di vita è piuttosto individuale.

il fatto stesso che questi "nomadi moderni" si fossilizzano nei soliti posti, la dice lunga sul progetto di una vita del genere, persino i Touareg (sempre se ci fossereo ancora) sono diventati degli stanziali tra un pascolo e l'altro, e mai da soli.
La socialità nella vita gioca un ruolo fondamentale.
_________________________
Saluti Marco

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#101784 - 05/05/10 03:26 PM Re: La casa itinerante e il viaggio senza fine [Re: marko]
sable Offline
Senior

Registered: 11/30/04
Posts: 532
Loc: Quel ramo del lago di como
Durante i miei viaggi ho incontrato persone che viaggiavano da anni, sia giovani che anziani, più che viaggiatori mi sembravano barboni e, parlando con loro, non mi hanno dato l'impressione di essere felici della la loro scelta.
A me piace, dopo un viaggio, tornare nella mia cuccia.
Sono circondate dalle mie cose, troppe e molte superflue, ma fanno parte della mia vita, dei miei ricordi, del mio essere

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#101785 - 05/05/10 03:37 PM Re: La casa itinerante e il viaggio senza fine [Re: sable]
scilan Offline
Member

Registered: 02/06/06
Posts: 133
Loc: italia
ognuno vive il viaggio della vita come vuole .... mi pare che di nomade in giro ci sia rimasto ben poco ... e forse proprio quello attira, lo sganciarsi da un quotidiano che diventa molto pesante ed e' quindi molto facile trovare forte attrazione verso zone spesso remote o verso uomini che ancora vivono con poche cose, pochi pensieri, semplici ma che hanno il semplice pregio di diventare capisaldi per tutta una vita... forse come ho gia' avuto modo di dire abbiamo semplicemnte perso il contatto dalla terra dalla quale proveniamo ... non e' poi cosi lontano ad esempio il tempo in cui anche dalle mie parti i pastori passavano una vita a portare avanti ed indietro greggi di pecore e capre dalla montagna alla pianura .... ritengo molto importante aprirsi delle "finestre" per tutta una vita... poco importa essere nomade o stanziale ...
_________________________
cabbra marcia saludda pr'i cani

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#101786 - 05/05/10 03:45 PM Re: La casa itinerante e il viaggio senza fine [Re: Administrator]
loziorso Offline
Senior

Registered: 08/18/09
Posts: 428
Loc: Foresta dei Fossili di Genova
Se ci pensi "Troppo" non lo fai mai !!!

^_^
_________________________
Saluti da Giancarlo www.Loziorso.TK

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#101788 - 05/05/10 04:00 PM Re: La casa itinerante e il viaggio senza fine [Re: loziorso]
folletto Offline
Senior

Registered: 04/18/08
Posts: 221
io credo che il viaggio, per essere viaggio, debba avere un'orizzonte (temporale o spaziale, poco importa), deve cioe' contemplare un ritorno. Poi si puo' anche prolungare oltre le iniziali aspettative (ma qui tutto dipende dalle disponibilita' di tempo e di denaro, che vanno quasi sempre a braccetto), ma l'idea di partire e non tornare piu', non lo so, mi sa di fuga. E chi fugge tendenzialmente non e' che sia proprio felice. Se ne avessi l'occasione sono sicuro che partirei e starei via anche un anno o piu', ma con la persona che amo e senza tagliare i ponti con cio' che ho qui (e solo perche' ancora non ho figli). Credo che il nomadismo sia una scelta che non possa essere imposta ad un figlio (il rischio di creare un sociopatico serial killer e' elevato:) )
_________________________
Ariele

XRV750 "TALIA"
HILUX 2500 "GALATEA"

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#101789 - 05/05/10 04:01 PM Re: La casa itinerante e il viaggio senza fine [Re: loziorso]
giovanni Offline
Senior

Registered: 12/17/01
Posts: 353
Loc: Italia
Un tale Simone Perotti ha fatto una scelta del genere e ha anche scritto un libro sull'argomento.
dal web su di lui:


""""""
Simone Perotti era un manager in ascesa nel campo della comunicazione. Lavorava tra Milano e Roma, aveva frequenti incontri con aziende leader nel campo, multinazionali, amministratori delegati e direttori di case editrici e giornali.

Era sbarcato abbastanza giovane nel mercato del lavoro, dopo una laurea e un percorso di studi con buoni risultati. Aveva raggiunto attorno ai 32-33 anni una buona reputazione, una stabilità lavorativa accettabile. Naturalmente, uno stipendio garantito a fine mese.

Insomma, era uno che si era posto degli obiettivi e li aveva raggiunti nella maggior parte dei casi. Probabilmente era anche invidiato da qualcuno.

Accade che una mattina come altre, si trova in coda nel grande raccordo anulare di Roma, alle 7 e 35.

Scenario ben noto: coda chilometrica, macchine incolonnate e pressocchè ferme, clacson, fumi, rumori, urla e bestemmie, tutto incorniciato dal caldo che un 4 luglio come tanti porta con sé.

Simone è deciso: non ne può più. Nella mente gli riecheggiano da giorni i discorsi “da aperitivo” che facevano lui e i suoi colleghi; sbuffavano tutti, si lamentavano, dicevano di voler cambiare vita anche domani, troppo stanchi della solita routine. A parole.

Il giorno dopo tutti di nuovo incolonnati a fare la fila davanti alla macchinetta del caffè delle ore dieci, di un normale martedi, di una normale settimana. Ormai insopportabile per l’autore di “Adesso Basta”.

Decide di cambiare vita, per davvero. Come?

Seguendo le fasi del “downshifter”, ovvero di colui che comincia a ridurre i propri sprechi, i propri consumi per cercare di vivere con meno uscite, mantenendo o riducendo all’essenziale le entrate necessarie a vivere nella maniera che più gli aggrada. Sembra un controsenso: per vivere meglio si può guadagnare meno. Impossibile! Invece no, basta sapere solo ciò che si desidera veramente nella propria vita.

Ed essere liberi di poter realizzare ciò che si vuole.

“Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare” diceva Seneca, e la frase viene citata di continuo nel libro quasi a voler auto-convincersi della fattibilità del proprio progetto.

Ricapitoliamo: Perotti è un manager, ha tutto ciò cui la gran parte della società contemporanea aspira per una vita intera, magari senza mai riuscire a realizzare le proprie ambizioni.

Ma non è contento, non si sente libero e soprattutto si sente schiavo di meccanismi che lo opprimono e non gli fanno svolgere in libertà le cose che vorrebbe.

Deve andare a lavorare, per poter comprare una casa, comprare da mangiare e vivere dignitosamente.

Lo spazio per dedicarsi alle sue attività preferite come la vela e la scrittura è ridotto ai margini delle giornate lavorative, sempre che riesca a ritagliarsi un po’ di tempo.

Naturalmente vi starete chiedendo: ok va bene, ma i soldi? Come farò a mantenermi?

Perotti esplicita subito un concetto: i soldi sono sicuramente un problema. Ma facilmente risolvibile.

Ciò che deve preoccupare di più i downshifters sono i propri legami con la vita quotidiana, la completa estraneità a un concetto come la solitudine, la “piovra” rappresentata dalla nostra vita fortemente vincolata a quella schiavitù apparentemente ineluttabile studio-lavoro-produco-guadagno-compro-consumo-ri lavoro-ecc.

Il vero problema è la forza di volontà, come trovare la convinzione necessaria per dire basta a tutto ciò, poichè lo si ritiene un processo inutile per se stessi,ma allo stesso tempo trovare una via alternativa di realizzazione dei propri progetti.

L’autore indica negli ultimi due capitoli questa via alternativa, incentrata soprattutto sul concetto di sostenibilità. Cosa ci serve per vivere? Quanto di quello che compriamo-consumiamo è strettamente necessario per renderci felici? Esiste un modo per procurarci tutto ciò senza lavorare stabilmente e soprattutto, senza doverci privare per forza della nostra libertà personale? La risposta è: si.

Naturalmente, per rendere sostenibile la drastica rinuncia al lavoro bisogna accumulare un gruzzoletto di “riserva”, che l’autore dice di mantenere per sicurezza.

L’entità del gruzzoletto? Maggiore sarà, migliori chanches avrà il vostro progetto.

Come accumularlo? L’autore indica due strade: se nella vostra vita precedente guadagnavate bene (è il suo caso, 5500 euro/mese) darete un bel taglio alle vostre spese superflue che non vi servono per vivere comunque decentemente e accumulando i risparmi, tutto in virtù del progetto che inseguite.

In questo caso vi serviranno 8-12 anni per realizzare l’occorrente, dice Perotti.

Se invece guadagnavate come i comuni mortali (1000-1500 euro/mese) la via d’uscita dalla “schiavitù” è una sola: sperare nelle ingenti eredità destinate a voi dai cari estinti.

L’ipotesi si fonda sulla diffusione capillare del fenomeno, almeno in Italia, almeno ad oggi.

In questo caso vi ci vorrà di più per lasciare il lavoro, ma ci riuscirete comunque, se davvero sarete disposti a farlo.

Per le spese quotidiane invece si può puntare sulle proprie passioni. All’autore del libro piace la vela? Bene, fa lo skipper, pulisce le barche, fa la guida turistica e guadagna bene, ciò che gli serve, al contrario di ciò che si può pensare. E intanto vive tutto l’anno (o quando ne ha voglia) su una barca, facendo ciò che gli piace di più.

A un suo amico piace la pittura? Bene, dipinge per passione e vende bene. C’è gente disposta a pagare 600 euro, 1500 euro per i suoi quadri. Intanto anche lui ha lasciato il lavoro. E’ libero!

All’autore piaceva molto leggere, ma non ne aveva mai il tempo. Ora recensisce libri per una casa editrice, in cambio gli vengono regalati i volumi e ha il tempo per leggerli non lavorando più come una volta. Perfetto no?

Nel bilancio finale dovrete inserire oltre al risparmio e ai piccoli lavoretti per passione, anche una buona dose di manodopera personale.

Si perché se non vorrete vivere in barca a vela tutta la vita, avrete bisogno di una casa.

Anche Perotti ha assolto questo bisogno, pur essendo un velista convinto. Come?

Ha comprato per pochi euro un casolare immenso in campagna, abbandonato e l’ha ristrutturato completamente rendendolo abitabile per le sue esigenze.

Da solo o quasi, per non spendere risorse che in ogni caso non avrebbe avuto.

Faticoso, laborioso e dall’ inventiva immensa. Fare le cose da se costa fatica, farle fare costa denaro.

Anche su questo punto il libro è molto interessante, pone degli interrogativi pratici e disarmanti.

Però Simone Perotti ci è riuscito per davvero. Prima, nella sua vita precedente, faceva le cose che scrivevo all’inizio. Ora fa quello che vuole, dorme se è stanco, lavora se ne ha bisogno, legge se ne ha voglia, naviga in mare se è bel tempo, si ferma due giorni al Cairo se ne ha voglia. O a Marrakesh, perché no?

Lui ci è riuscito ed ora invita noi a farlo, ma siamo davvero disponibili a rinunciare a ciò che abbiamo per riavere la nostra libertà?
"""""





saluti giovanni

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#101791 - 05/05/10 04:44 PM Re: La casa itinerante e il viaggio senza fine [Re: giovanni]
sable Offline
Senior

Registered: 11/30/04
Posts: 532
Loc: Quel ramo del lago di como
"Lui ci è riuscito ed ora invita noi a farlo, ma siamo davvero disponibili a rinunciare a ciò che abbiamo per riavere la nostra libertà?"

Sì! A 53 anni ho fatto la stessa scelta, un po' più soft e borghese ma sostanzialmente la stessa.
Ho rinunciato ad alcune cose, ad esempio l’Hallberg Rassy, alberghi e ristoranti di lusso, camerieri in ogni casa ed ora vivo molto più serenamente.
Ora però il problema non è il tempo ma lo stato fisico che mi impedisce di fare alcune cose: andare in moto, scalare montagne, mangiare quello che c'è. Ora devo mediare su quello che mi piace fare e quello che il mio fisico mi permette di fare. Un po' più lentamente, ma cerco di fare tutto

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#101792 - 05/05/10 05:00 PM Re: La casa itinerante e il viaggio senza fine [Re: giovanni]
marko Offline
Senior

Registered: 12/17/01
Posts: 3593
Loc: lago maggiore
però l'esempio del Perotti è puro materialismo,
Virgolette:
Perotti è un manager, ha tutto ciò cui la gran parte della società contemporanea aspira per una vita intera, magari senza mai riuscire a realizzare le proprie ambizioni.

io credo che lo sbaglio sia quà, almeno per come la vedo io, il consumismo della vita ci fa ambire a realizzazioni a surrogati di felicità....quali erano le sue ambizioni, la macchina bella? il conto in banca? oppure la libertà...ma ora è veramente libero? libero da se stesso? non so voi ma io ho altre ambizioni nella mia vita e le considero più nobili, poi vero tutto è soggettivo
Virgolette:
Però Simone Perotti ci è riuscito per davvero. Prima, nella sua vita precedente, faceva le cose che scrivevo all’inizio. Ora fa quello che vuole, dorme se è stanco, lavora se ne ha bisogno, legge se ne ha voglia, naviga in mare se è bel tempo, si ferma due giorni al Cairo se ne ha voglia. O a Marrakesh, perché no?

praticamente una regressione dell'uomo...ad animale, opportunista nei confronti della vita e del mondo che ci permette di vivere, uso solo quello che voglio e quando ne ho voglia, cosi non mi sento schiavo! ma sono solo!
Daccordo nel ridurre gli sprechi e limitare i "finti bisogni" i surrogati di felicità, ma nella vita c'è altro che navigare per mari, per città e della macchine fighe
_________________________
Saluti Marco

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#101794 - 05/05/10 06:15 PM Re: La casa itinerante e il viaggio senza fine [Re: marko]
marko Offline
Senior

Registered: 12/17/01
Posts: 3593
Loc: lago maggiore
A tal proposito mi sovviene alla mente un passaggio sul “male della modernità” , letto in un libro qualche anno fa, sono andato a rileggermelo e che qui riporto

“…due diversi tipi di viaggiatori nel deserto; da una parte ,il viaggio scientifico, dall’altra il viaggio mistico-filosofico-letterario. Ed avevo elaborato una mia teoria, secondo cui, nel “nuovo” viaggio nel deserto della modernità, all’epica solare ed eroica dei viaggiatori romantici, lentamente si era sostituita una nuova più disperata epopea fatta di disperati fuggitivi inseguiti dai loro fantasmi; di notturni e solitari viaggiatori attratti dal lato oscuro del deserto; di condannati dalla nevrosi dell’irrequietezza e dell’avventura ; di pellegrini dello spirito che vagano alla ricerca di se stessi; di vagabondi ribelli che fuggivano sapendo che alla fine del viaggio c’era solo il nulla”

da Sabbie Perdute di Claudio Pacifico
_________________________
Saluti Marco

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#101795 - 05/05/10 07:50 PM Re: La casa itinerante e il viaggio senza fine [Re: marko]
fab68 Offline
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Registered: 07/23/02
Posts: 353
Loc: Reggio Emilia
"L’entità del gruzzoletto? Maggiore sarà, migliori chanches avrà il vostro progetto.

Come accumularlo? L’autore indica due strade: se nella vostra vita precedente guadagnavate bene (è il suo caso, 5500 euro/mese) darete un bel taglio alle vostre spese superflue che non vi servono per vivere comunque decentemente e accumulando i risparmi, tutto in virtù del progetto che inseguite.

In questo caso vi serviranno 8-12 anni per realizzare l’occorrente, dice Perotti.

Se invece guadagnavate come i comuni mortali (1000-1500 euro/mese) la via d’uscita dalla “schiavitù” è una sola: sperare nelle ingenti eredità destinate a voi dai cari estinti."


5500 euro al mese? eredità?
Grazie al c***o, così siam capaci tutti di DOWNSHIFTARE!!!!

Dammi la soluzione, caro il mio Perotti super-ex-manager, per tirare il freno, recuperare dei ritmi umani, dedicarmi a cio che mi piace e ai valori che magari ho trascurato tritato da un ingranaggio che non consente mezze misure, dammi la soluzione per noi mortali, quelli che magari guadagnano un po di piu di 1000 euro ma non cifre da paura, che l' eredità milionaria non ce l'hanno.

Downshifting? La tua si chiama bella vita col culo parato.
Son capace anch'io di mollare tutto, andare a vivere al mare, in campagna o dove mi pare, lavoricchiare un po, per hobby magari, e dedicarmi alle mie piccole cose senza fuggire al Cairo o Marrakech... e tutto questo con una strapalata di quattrini sotto il materasso.

La soluzione per i comuni mortali io non l'ho ancora trovata.
E quindi domani mi sveglio come al solito per andare a lavorare.
_________________________
Fabrizio
____________

- internet
+ cabernet


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#101797 - 05/05/10 08:00 PM Re: La casa itinerante e il viaggio senza fine [Re: marko]
sable Offline
Senior

Registered: 11/30/04
Posts: 532
Loc: Quel ramo del lago di como
"nella vita c'è altro che navigare per mari, per città e della macchine fighe"
E' il motivo per il quale ho fatto la scelta sopradescritta.
Poter decidere senza condizionamenti, dover mediare su ogni cosa ma sopratutto stare bene con se stessi

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#101804 - 05/05/10 10:10 PM Re: La casa itinerante e il viaggio senza fine [Re: marko]
adri Offline
Senior

Registered: 09/27/03
Posts: 710
Loc: torino
Azzzzz.....Sable.....avevi una Hallberg Rassy e ci hai rinunciato? E' sempre stata ed è tuttora il mio sogno....... ma quale avevi? quella con la mezzana? Mannaccccccc.... quanti sogni....

MI scuso per l'OT. E' + forte di me
CIao a tutti

Adriano
_________________________
Vi prego, niente polemiche: se qualcuno poi cambiasse idea si dovrebbe ammetterne l'utilità.

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#101806 - 05/05/10 11:12 PM Re: La casa itinerante e il viaggio senza fine [Re: adri]
onurb55 Offline
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Registered: 01/01/10
Posts: 1454
Loc: torino
mah......i nomadi veri erano quelli che,per bisogno,cercavano nuovi pascoli per le greggi e per ciò,si scontravano anche con le armi, coi sedentari.I sedentari,più fortunati,erano quelli che vivendo su terreni fertili potevano sviluppare l'agricoltura e da loro nacquero i villaggi, le città e l'organizzazione del vivere che conosciamo. Perotti che era si sedentario ma non contadino, presumo vivesse l'identico stress che provo io sia per il lavoro da manager che dal traffico quotidiano delle metropoli,cioè condizione che in italia accomuna migliaia e migliaia di individui.Forse bastava andasse a fare il contadino.Non credo che diventare nomadi sia la soluzione universale per tutti.Neanche per Perotti.Alcuni di mia conoscenza praticano yoga,altri si son dati agli scacchi,altri ancora hanno mollato tutto e preso un negozio di fiori.
Un mio conoscente antropologo che purtroppo non è più con noi,visse anni fa oltre che in Burkina,anche con degli zingari Rom in Europa,per questioni di studio.Bene,sapete cosa ci disse sui maggiori desideri dei Rom?...avere una casa, il riscaldamento,il bagno,l'istruzione,fare un lavoro sicuro ecc.I veri nomadi in sostanza vorrebbero sedentarizzarsi.
Non critico Perotti,mi pare però che non tutti abbiamo gli stessi desideri e aggiungo....meno male.
Credo infine che il viaggio sia cosa diversa dalla condizione di nomadismo.Credo possa ritenersi "in viaggio" e quindi viaggiatore, solo chi risiede in un determinato punto e più o meno numerosamente si muove. Chi è sempre in movimento in realtà non credo viaggi.....è una sua condizione di vita precisa,come il macchinista ferroviere che lavora in movimento, un movimento privo di sogno, di fascino, perfino di aspettative.Credo insomma che essere sempre in movimento porta all'assuefazione.
E in questo discorso non c'è posto per lo stile di vita "on the road" degli anni '60 americani che sono ben altra cosa.
Ciao. Bruno
PS. per la questione del gruzzolo iniziale che ti permetterebbe di fare tante cose e soprattutto come metterlo assieme,molti autorevoli autori si sono ampiamente espressi. Tra tutti ricordo ad esempio di Karl Marx " Il Capitale".Lungi da me ogni suggerimento politico o filosofico che non intendo minimamente fare,ma è molto più chiaro del Perotti.

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#101807 - 05/05/10 11:58 PM Re: La casa itinerante e il viaggio senza fine [Re: onurb55]
marko Offline
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Registered: 12/17/01
Posts: 3593
Loc: lago maggiore
e' un peccato che certi "personaggi" storici di s.it non ci siano piu', bannati semplicemente "per partito preso"...avrebbero sicuramente portato il livello della discussione in alto! ed e' un peccato che altrettanti personaggi sconcertati da questo non partecipano piu' al forum! se non marginalmente....ma me ne accorgo solo io che qui siamo in 4gatti?
scusatemi lo sfogo, ma ho nostalgia degli di alcuni amici.... \:\(
_________________________
Saluti Marco

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#101808 - 05/06/10 12:53 AM Re: La casa itinerante e il viaggio senza fine [Re: onurb55]
Rubylove Offline
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Registered: 06/30/09
Posts: 1815
Loc: Terre di Mezzo
occorre essere certi che la scelta non sia una fuga ma una vera scelta, non è un luogo comune è la verità, molte persone che decidono di lasciarsi tutto alle spalle sono infelici e non eleggono il nomadismo per convinzione ma solo per frustrazioni, delusioni e alla fine per infelicità, in questo momento dico ciò perchè sto esattamente proiettando la mia situazione (passata)

però non condanno chi fugge, io l'ho fatto e spesso!

Posso affermare che i nove mesi passati nel 2009 alle Canarie + 3 mesi di sudamerica, sono stati una fuga mascherata da desiderio di cambiamento, in realtà erano, frustrazioni, insoddisfazione, irrequietezza e orgoglio, per questo sono d'accordo con Marco

Evidentemente c'era un problema ed io ne sono fuggito, fantasticando come al solito cambiamenti radicali di vita "volevo tagliare i ponti"

Ora sono a Milano e per quanto apparentemente abbia fatto un passo indietro, in realtà ho fatto una scelta saggia, sono andato ad affrontare ciò che avevo lasciato indietro e in questo ho vinto!

Ho appena rifiutato un lavoro a tempo indeterminato molto ben retribuito per non rinunciare alle libertà conquistate durante il 2009, insomma, sono fuggito per aver perso il lavoro fisso e adesso mi sono permesso di rifiutare un lavoro fisso (che forse non ricapiterà più a 60 anni) per non perdere la libertà ritrovata.
lavoro a progetto.. guadagno meno, lavoro da casa, in patagonia o in catamarca, (o da Lanzarote) attacco il computer e faccio le stesse cose che faccio da Milano, quindi Io e Antonella siamo già in una situazione minimalista, abbiamo una casa nostra, modesta, due gatti, non ci manca assolutamente nulla (neanche il gruzzoletto) anzi si adesso mi manca un terazzo! ma da quì vediamo l'intero universo che ci aspetta ad ogni nuovo viaggio che intraprendiamo sia esso in Liguria come nella repubblica del Congo.
Quindi niente estremismi, ma tanti viaggi forse in futuro anche situazioni più stanziali (ad esempio affittare una casa da qualche parte per 3 mesi) ma sempre con un felice ritorno alla base!
_________________________
Nella nostra casetta nelle terre di mezzo giochiamo a tirare le freccette per passare il tempo

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#101809 - 05/06/10 12:55 AM Re: La casa itinerante e il viaggio senza fine [Re: Rubylove]
Rubylove Offline
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Registered: 06/30/09
Posts: 1815
Loc: Terre di Mezzo
dimenticavo:
bisognerebbe mascere giovani e con la pensione e morire vecchi spalando carbone e senza pensione! (tanto da vecchio che ci fai con soldi)
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#101822 - 05/06/10 07:12 PM Re: La casa itinerante e il viaggio senza fine [Re: Rubylove]
sable Offline
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Posts: 532
Loc: Quel ramo del lago di como
"bisognerebbe mascere giovani e con la pensione e morire vecchi spalando carbone e senza pensione! (tanto da vecchio che ci fai con soldi)"
Le stesse cose che fai da giovane, un po' più lentamente e con più sale in zucca

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#101826 - 05/06/10 09:08 PM Re: La casa itinerante e il viaggio senza fine [Re: sable]
Rubylove Offline
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Registered: 06/30/09
Posts: 1815
Loc: Terre di Mezzo
Senza rimpianti, però nascere giovani e ricchi è brutto solo adesso ma chiedilo a un giovane..
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#101830 - 05/06/10 09:44 PM Re: La casa itinerante e il viaggio senza fine [Re: Rubylove]
onurb55 Offline
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Loc: torino
.....è brutto?....ma da quando?....non mi risultava.Per niente.

Bruno

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#101831 - 05/06/10 10:24 PM Re: La casa itinerante e il viaggio senza fine [Re: onurb55]
Rubylove Offline
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Registered: 06/30/09
Posts: 1815
Loc: Terre di Mezzo
NO..NO, forse ho scritto male... è brutto solo adesso, (adesso che non lo sei) ma chiedilo ad un giovane!
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#101845 - 05/07/10 02:43 PM Re: La casa itinerante e il viaggio senza fine [Re: marko]
pino-explorer Offline
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Registered: 06/01/06
Posts: 157
Loc: Arcore (MI)
Inizialmente inviato da: marko
e' un peccato che certi "personaggi" storici di s.it non ci siano piu', bannati semplicemente "per partito preso"...avrebbero sicuramente portato il livello della discussione in alto! ed e' un peccato che altrettanti personaggi sconcertati da questo non partecipano piu' al forum! se non marginalmente....ma me ne accorgo solo io che qui siamo in 4gatti?
scusatemi lo sfogo, ma ho nostalgia degli di alcuni amici.... \:\(


Marko io sono d'accordo con te, mancano gli storici del forum, ma le regole sono precise e non derogabili, speriamo che il forum riacquisti al più presto l'interesse di un tempo.
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pino

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#101865 - 05/08/10 07:34 AM Re: La casa itinerante e il viaggio senza fine [Re: pino-explorer]
Namaste Offline
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Registered: 01/18/06
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Loc: Rovagnate
Inizialmente inviato da: pino-explorer
Inizialmente inviato da: marko
e' un peccato che certi "personaggi" storici di s.it non ci siano piu', bannati semplicemente "per partito preso"...avrebbero sicuramente portato il livello della discussione in alto! ed e' un peccato che altrettanti personaggi sconcertati da questo non partecipano piu' al forum! se non marginalmente....ma me ne accorgo solo io che qui siamo in 4gatti?
scusatemi lo sfogo, ma ho nostalgia degli di alcuni amici.... \:\(


Marko io sono d'accordo con te, mancano gli storici del forum, ma le regole sono precise e non derogabili, speriamo che il forum riacquisti al più presto l'interesse di un tempo.


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Ciao Saverio



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#101868 - 05/08/10 11:10 AM Re: La casa itinerante e il viaggio senza fine [Re: Namaste]
Rubylove Offline
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Registered: 06/30/09
Posts: 1815
Loc: Terre di Mezzo
Più volte avrei voluto dire che il sito mi sembra "un pò morto" ma lo avrei trovato irriguardoso per tre motivi, il primo perchè è evidente che ci sono stati dei problemi, il secondo perchè nonostante ciò (la poca frequentazione) lo trovo comunque il posto migliore dove relazionarmi e imparare, e il terzo perchè non conoscendo i fatti e meglio che sto zitto!

Si vero che è "poco vivo" ma a mio parere la qualità è elevata, forse a Voi mancheranno quelle persone con le quali avete condiviso gran belle avventure, quelle più brave e autorevoli, ma questo lo considero quasi naturale quando si cresce tutti

Certo non fà piacere vedere che certi post sono stati inseriti 6 mesi fà e nessuno ha risposto, non fà piacere vedere una certa staticità, però in altri siti vedo un grande fermento un grande proliferare di attività di tutti i tipi, peccato però che quando parli con qualcuno che è cortese gentile e disponibile non sai mai se alla fine lo fà per pura passione o per una finalità diversa, io quì ho ricevuto da voi delle attenzioni inaspettate e gradite nonostante voi non siete dei venditori e io un possibile cliente, e questo vi sembra poco?

Come diceva de Andrè rivolto ai suoi colleghi "Per l'Amazzonia e per la Pecunia"
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Nella nostra casetta nelle terre di mezzo giochiamo a tirare le freccette per passare il tempo

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#101870 - 05/08/10 11:53 AM Re: La casa itinerante e il viaggio senza fine [Re: Rubylove]
Namaste Offline
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Registered: 01/18/06
Posts: 288
Loc: Rovagnate
@Rubylove, credo che tu abbia ragione sulla serieta' di S.it, il sito si e' sempre staccato da tutti gli altri proprio per la serieta' degli argomenti trattati, ma e' ormai più di un anno che e' agonizzante per varie vicissitudini e se si continua cosi' credo che l'agonia sia irreversibile. Questa situazione si e' creata per la scarsa lungimiranza e per la bannatura "facile", infatti vari personaggi ormai bannati come Sandra, Pyr, Renato, Eugenio con l'unica colpa di essere un TO anche se su S.it non ha mai reclamizzato i suoi viaggi , Asdrubal, il toscanaccio Toymax, lo stesso GFCLY che con le sue notizie a volte assurde ma a volte interessanti movimentava il forum, Stefano Laberio che ha deciso volotariamente di allontanarsi, Ugo R bannato e poi reintegrato ma probabilmente ora con poca voglia di scrivere ecc.ecc., questa situazione ha portato altri utenti a scrivere poco un po' per malavoglia visto il clima e un po' per evitare degli argomenti passibili di sonore cazziature da parte degli Admin. Alvise e company non me ne abbiate, ma credo che il mio pensiero sia comune a molti altri frequentatori del forum.


Edited by Namaste (05/08/10 12:03 PM)
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Ciao Saverio



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#101872 - 05/08/10 12:26 PM Re: La casa itinerante e il viaggio senza fine [Re: Namaste]
marko Offline
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Registered: 12/17/01
Posts: 3593
Loc: lago maggiore
il problema Ruby e' che tra un po' ti rispondera' solo Onurb...
stiamo andando OT, secondo me sarebbe meglio continuare qui
http://www.sahara.it/ubbthreads/ubbthreads.php?ubb=showflat&Number=99093&page=3#Post99093
dove una risposta ufficiale in relata' e' stata data, e credo che sia quella che ha segnato il declino del sito,
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Saluti Marco

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#101931 - 05/10/10 09:48 AM Re: La casa itinerante e il viaggio senza fine [Re: marko]
giovanni Offline
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Registered: 12/17/01
Posts: 353
Loc: Italia

rubylove scrive
"dimenticavo:
bisognerebbe mascere giovani e con la pensione e morire vecchi spalando carbone e senza pensione! (tanto da vecchio che ci fai con soldi)"

ruby leggiti qui e capirai che in un senso o nell'altro si finisce sempre allo stesso modo :-) ....


A . 3 anni il successo è: non pisciarsi addosso.

A 12 anni il successo è: avere tanti amici

A 18 anni il successo è: avere la patente.

A 20 anni il successo è: scopare alla grande

A 35 anni il successo è: avere moltissimi soldi

A 50 anni il successo è: avere moltissimi soldi.

A 60 anni il successo è: scopare alla grande

A 70 anni il successo è: avere la patente.

A 75 anni il successo è: avere tanti amici.

A 80 anni il successo è: non pisciarsi addosso!


.....




in riferimento a quanto scrive Marko sul declino del sito, credo non ci sia un declino ma un periodo di stallo fisiologico dovuto alla "bassa stagione"... questo periodo è fra i meno adatti per i viaggi nel Sahara sia per il clima ( stagione dei venti forti e dei primi grandi caldi ) sia per le restrizioni politiche e burocratiche del momento. Come è successo altre volte quando si "riaprono" i grandi itinerari e si semplificano le procedure tutto rifiorisce alla grande...


saluti giovanni

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#101937 - 05/10/10 12:33 PM Re: La casa itinerante e il viaggio senza fine [Re: Namaste]
ugo r. Offline
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Registered: 02/20/05
Posts: 917
Loc: rimini
Inizialmente inviato da: Namaste
...... Ugo R bannato e poi reintegrato ma probabilmente ora con poca voglia di scrivere ecc.ecc......

Saverio scusami, ma non ho molto da aggiungere su questi temi e quindi .... latito, ma leggo con interesse ( condividendo l'approccio di molti, quale ad esempio il tuo ).
Confermo solo che molte mail ( sia in PM che "normali" ) inviate agli Amministratori hanno ricevuto riscontro..... purtroppo non tutte( perlomeno per ora )....
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Ciao Ugo ZC 40

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#101940 - 05/10/10 03:27 PM Re: La casa itinerante e il viaggio senza fine [Re: ugo r.]
l.a.leoni Offline
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Registered: 08/26/02
Posts: 1399
Loc: milano
ehi, ben tornato! \:\)
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Z.C.50

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#101951 - 05/10/10 05:09 PM Re: La casa itinerante e il viaggio senza fine [Re: l.a.leoni]
Luc53 Offline
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Registered: 01/07/05
Posts: 104
Loc: roma
Ciao a tutti:
Sono uno dei fondatori - a Roma - di un Club di Jeep (mono marca). Il club ha 10 anni e noi fondatori ci siamo chiamati "lo zoccolo duro".
Di quei soci siamo rimasti "operativi" 2: io e il Presidente. Gli altri, chi per un motivo, chi per un altro, se ne sono andati o partecipano raramente.
Nonostante tutto il club cresce , gli iscritti, quasi tutti giovani, aumentano. E' vero che ho nostalgia dei miei cari amici fondatori, ma l'importante è che il club vada avanti.
I "vecchi" giovani ci stanno sostituendo nel guidare i nuovi, nel dispensare consigli, ecc.

Non pensate che sia successo la stessa cosa qui?

E' vero che qui alcuni, diciamo cosi, sono stati dismessi, ma il sito va avanti, sta a noi farlo crescere.

Per la cronaca, Sahara.it e' la mia pagina iniziale, che vuol dire che lo leggo sempre, anche se partecipo poco.
Oggi ho rivisto con piacere l.a.leoni (lo leggevo sempre) ugo r., e ho visto dei nuovi entrati trattere argomenti che mi hanno appassionato e interessato.

Se dipendesse da me io farei scrivere (con la dovuta educazione)di tutto e su tutto, anche dei T.O.( a pagamento e in un forum specifico)e farei tornare tutti, pure GFCLY che sembrava sapere tutto ese non ricordo male, era inviso a tanti "sahariani".

Spero di essere stato chiaro. Se non si e' capito quanto ho scritto la colpa e' mia, del che me ne scuso.

Luciano

P.S.
tra poco lascero' il club Jeep anch'io, e subentrera' mio figlio considerato che mi ha "sequestrato la jeep". Me la fa usare solo....per fare il pieno di benzina...
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#101973 - 05/11/10 08:44 AM Re: La casa itinerante e il viaggio senza fine [Re: ugo r.]
ugo r. Offline
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Registered: 02/20/05
Posts: 917
Loc: rimini
Inizialmente inviato da: ugo r

Confermo solo che molte mail ( sia in PM che "normali" ) inviate agli Amministratori hanno ricevuto riscontro..... purtroppo non tutte( perlomeno per ora )....


Rettifico con piacere : anche l'unica mail a ieri "inevasa" ha avuto riscontro
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Ciao Ugo ZC 40

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Moderator:  Administrator, Lone Land, trilly