L'oasi di Djanet, profondo sud del Sahara algerino e non lontana dal confine col Niger, era considerata ormai uno dei pochi posti sicuri del deserto. Era. Fino al 2 febbraio scorso quando un gruppo di uomini armati, probabilmente appartenenti all'Aqmi (Al Qaeda nel Maghreb islamico) hanno rapito Maria Sandra Mariani, 53 anni, di San Casciano Val di Pesa (Firenze). Sono spariti fra le dune ed è stata arrestata una delle guide della donna (un complice? il basista?).

"Il banditismo è diventato un'industria se non addirittura l'unico datore di lavoro della regione. È in questo contesto che bisogna esaminare l'emergere del terrorismo islamico. In origine, l'Aqmi era il Gruppo salafista per la predicazione e il combattimento"

http://espresso.repubblica.it/dettaglio/il-sahara-in-mano-ad-al-qaeda/2144551//0


Quando leggo "abbiamo attraversato da... a... senza nessun problema, tutto ok, i problemi sono solo invenzioni dovute a mistificazioni e congiure".. mi viene da pensare....


http://speciali.espresso.repubblica.it/interattivi/mappa_reportage%20sahara/

http://espresso.repubblica.it/multimedia/5313420

http://espresso.repubblica.it/multimedia/fotogalleria/28283796

Una serie di documentari della CBC che consiglio di guardare sono
The Power of Nightmares
http://en.wikipedia.org/wiki/The_Power_of_Nightmares

molto ben fatti dall'origine con Sayyid Qutb e la sua filosofia alla caccia alle streghe da parte degli USA. Veramente aiutano ad aprire gli occhi su percezione dei media, realta' e complotti.

Il probelma finale e' che se ti prendi una pallottola alla fine che sia si un terrorista, un badito, un fanatico o un poliziotto l'effetto finale non cambia.

Sicuramente le nuove tecnologie e gli strumenti che facilitano la navigazione, le comunicazioni gli spostamenti nel sahara sono una spada a doppio tagliente.