Grazie ai contributi alcune semplici considerazioni che possono aiutare,nessuna ricetta infallibile ma un percorso ragionato che permette se non di prevenire di affrontare con giudizio alcune situazioni .
Il consiglio principale e di evitare o almeno domandarsi perché lo si fà.
E’ anche scontato che nessuno ragionevolmente proseguirebbe l’avanzamento in una zona dove i pneumatici tendono ad affondare nel fango dando gas per continuare ad andare avanti.
Come detto i mezzi più veloci ( in sintesi anche i più leggeri) non per questo hanno maggiori possibilità di successo.
Il Chott invita a percorrerlo in velocità ed è anche comprensibile ,ma ,si ha poco tempo di evitare eventuali placche molli ,che su una distesa piatta possono essere poco visibili.
Entrando,anche, ad alta velocità su una zona molle (non è una fangaia nostrana) la portanza del veicolo diminuisce e come sappiamo ,i pneumatici iniziano a scavare una traccia, questo provoca un aumento dell’attrito che fa diminuire la velocità ,facendo diminuire ulteriormente la portanza e innescando così il meccanismo di blocco rapido in pochi metri.
Proprio per la portanza data dalla velocità quando si verifica questa situazione ormai siamo gia in una zona critica e la piantata è già garantita
Qualunque operazione (ammesso che se ne abbia il tempo)
- virata
- frenata
- accelerazione
contribuisce ad “anticipare” l’affossamento del veicolo
Questa procedura si esaurisce di norma in pochi secondi e può portare a chi soffre di semiassi debolucci anche alla rottura del particolare dovuta al momento torcente che prosegue mentre la ruota viene istantaneamente bloccata.
Di norma una velocità di 70 km/h è già sufficiente per ritrovarsi in queste situazioni.
Cosa fare allora oltre ad evitare simili percorsi se sentiamo il desiderio di percorrere qualche tratto del chott?
La procedura ideale per garantire una minima sicurezza sarebbe di procedere in una zona,che sia almeno dubbia ad una velocita di 20-30 km orari con marce lunghe e accelleratore al minimo ,ciò consente di percepire all’istante un rallentamento del veicolo dovuto al cambio della consistenza del fondo.
L’importante è tenere sempre ben presente che il rischio di non riuscire ad evitare la zona molle è proporzionale alla velocità e che diventa molto improbabile alla velocità più sopra indicata.
Virare molto dolcemente o valutare di lasciare il gas per consentire al veicolo di fermarsi e mettere immediatamente le piastre sotto le ruote per tornare indietro sul terreno più consistente.