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#2796 - 06/02/02 10:52 AM l'indivia belga e gli indigeni della Guinea
massi[+] Offline

Senior

Registered: 01/10/02
Posts: 1021
Loc: Switzerland
giorno 01 giugno, ore 21 circa, prima di uscire mi concedo un po di tv. M'imbatto così nella trasmissione di Angela jr. che usa una pretenziosa ricostruzione della vita di 25000anni or sono, come trait d'union per una serie di servizi vari, il più choccante dei quali mi accingo ora di raccontarvi:

Pare che certe autorità (si presume internazionali) abbiano scovato nella Guinea una popolazione indigena che fino ad oggi viveva nel più completo isolamento, rappresentando perciò quasi una società primordiale se confrontata con la nostra.

A questo punto entra in scena un ricercatore belga di chiara fama mondiale il quale, armato di machete e dotato di una folta schiera di portatori e collaboratori, si avventura nella foresta fino a giungere nelle vicinanze dell'insediamento dei "primitivi".
Dopo un presumibilmente lungo appostamento, ecco sopraggiungere i primi elementi appartenenti a questa etnia misteriosa ed ecco che il nostro ricercatore si manifesta saltando fuori da un cespuglio. Ovviamente gli indigeni appaiono intimoriti, pare dalla pelle bianca del belga, ma egli, scaltramente, riesce a catturare la loro curiosità mostrando oggetti interessanti:
-Fiammiferi
-Coltello da caccia
-Specchio
-Macchina fotografica
-bottiglie e barattoli di plastica
..e immagino altro ancora..
ma a questo punto mi chiedo: parliamo tanto di inquinamento ambientale..ma non esiste anche un inquinamento culturale?? questi idioti non si sono resi conto di aver danneggiato irreparabilmente il processo evolutivo di questa popolazione?
La cosa che mi stupisce enormemente è come studiosi quale l'antropologo dalla testa piena di insalata di cui sopra, non si rendano conto di aver alterato un equlibrio il cui compito fondamentale è quello di generare un rapporto aspirazione-conquista soddisfacibile per quel grado di evoluzione sociale e tecnica, ovvero: proporre come oggetto desiderabile qualcosa di inarrivabile per un soggetto appartenete a quella società, che viene presentata come primordiale, comporta diversi squilibri derivanti dal fatto che l'obiettivo non è frutto di una adeguato progresso.

-il primo è culturale: la cultura del soggetto non gli permette di valutare se quell'obiettvo-oggetto sia davvero utile.
- il secondo è sociale: l'operare verso un trauardo di questo tipo diventa dispersivo, in termini di energie, rispetto all'impiego delle stesse per la crescita della comunità alla quale il soggetto appartiene. Crescita intesa in termini pratici(procurarare beni indispensabili) ma anche in termini di sviluppo vero e proprio: ricerca-tecnologia.
- Quando il soggetto si rende conto di non poter raggiungere con le sue forze quel bene, la cui utilità, nel suo quadro culturale (ma spesso anche nel nostro), è di mero riscatto sociale -avere qualcosa che altri non hanno- tenta strade non appartenenti alla sua cultura per raggiungere l'obiettivo. Da qui inizia un processo evolutivo deformato.

Speravo che questa concezione da "conquistatore" della ricerca si fosse estinta, mi sbagliavo, e al contempo mi chiedo se anch'io, nel rapportarmi ad altre culture diverse dalla mia, agisca in maniera corretta.

bye, massi
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#2797 - 06/02/02 03:49 PM Re: l'indivia belga e gli indigeni della Guinea
Lone Land Offline


Senior

Registered: 12/16/01
Posts: 5729
Loc: Italia
Lungi da me il voler giustificare l'Angelino! \:D
Ma il servizio in questione è vecchio di anni (e non pochi) \:\( . E' stato reiteratamente riproposto in diversi spettacoli (come chiamarli altrimenti) pseudo scientifici / pseudo culturali sia sulla Rai che sulle altre reti private.
Condivido l'indignazione di Massi+, ma credo che si tratti di roba che ormai appartiene alla storia dell'antropologia.
Ci indignerebbero ugualmente i metodi di approccio di Livingstone ?
Certo, sarebbe stato bello ed apprezzato un commento critico a quanto di palesemente sbagliato trasudava dall'operazione.
...ma forse sarebbe stato pretendere troppo da una televisione che considera altamente culturale ogni spettacolo in cui le presentatrici (o le assitenti dei presentatori) non sono in mutande! \:\( \:\(
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Lone Land
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#2798 - 06/02/02 05:56 PM Re: l'indivia belga e gli indigeni della Guinea
Administrator Offline


Senior

Registered: 12/09/01
Posts: 2328
Loc: Canada
Non ho visto la trasmissione, ma non me ne stupisco.

Peccato che i tagliatori di teste e cannibali li abbiano gia' "civilizzati" tutti
:p

Non penso sia cambiato molto da quando i colonizzatori andavano in terra d'africa per catturare animali rari da mostrare nei salotti bene di Parigi Londra o Vienna.

Rinoceronti, Giraffe, Pigmei, Watussi tutti sullo stesso piano sono stati esposti nei circoli scentifici come esemplari da studiare e analizzare, magari qualcuno con piu' occhio al portafoglio li ha portati alle fiere di paese.
La televisione con gli spot pubblicitari e' la nuova fiera del paese in cui la gente guarda e vuole essere stupita.
Un primitivo, una esecuzione in diretta, la cattura di un criminale dopo un inseguimento mozzafiato, qualche capottamento alla parigi dakar, tutto fa spettacolo.

Dei "selvaggi" vissuti senza automobili televisione e radio sono visti con tenerezza e alimentano il mito del paradiso terrestre dimenticato e allora ecco tutti a guardare spiare e chi magari ha 4 soldi riesce anche a organizzarsi la sua piccola spedizione avventura per poter toccare e fotografare qualche "primitivo" di mostrare al ritorno come "trofei" di caccia grossa (oramai passata di moda per via dell'ecologia...)

Globalizzazione, uniformare, standardizzare

La Biodiversita' sta' ormai sparendo si perdono 4.000 idiomi all'anno il mito americano sta' distruggendo popolazioni e culture ben piu' antiche.
Con la scusa del "progresso" del "benessere" tutto viene calpestato portando avanti il discorso del profitto (di pochi)

che fare ?
non ho soluzioni \:\(
forse un sito come SeK puo' sensibilizzare la gente a vivere in maniera differente il contatto con diverse culture.

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#2799 - 06/02/02 07:49 PM Re: l'indivia belga e gli indigeni della Guinea
Anonymous
Unregistered


Confermo che il servizio era vecchio e gia' passato da altre emittenti.
Il brutto del servizio, a mio avviso, non sta nella presa di contatto tra il belga e gli autoctoni, i quali peraltro dovevano avere gia' preso contatto almeno con chi il belga ha portato sin li', ma in quello che e' seguito: se all'inizio c'e' stato uno scambio di carezze e dono di sale (e fin qui nulla di male) quello che mi ha fatto veramente impressione e' l'introduzione della plastica (!!) e degli accessori moderni in quella cultura bruciando migliaia di anni di evoluzione in pochi momenti. La cosa incredibile e' che questa cosa e' stata esaltata dal commento!

Non ho parole

PS: Il territorio in questione e' la Papua - Nuova Guinea e non la Guinea (Africa)

[ 02 Giugno 2002: Messaggio editato da: Peter Komanns ]

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#2800 - 06/02/02 08:36 PM Re: l'indivia belga e gli indigeni della Guinea
massi[+] Offline

Senior

Registered: 01/10/02
Posts: 1021
Loc: Switzerland
scusate la mia arretratezza.. ma la tv la guardo davvero raramente e 'sto reportage non l'avevo ancora visto.. altra cosa è il ritenerlo "obsoleto"; il fatto stesso che sia stato riproposto in un programma divulgativo deuncia anzi quanto un certo modo di pensare non sia stato sepolto. E il filmato era tutt'altro che edificante, non tanto perchè presentava questo reportage in termini di spettacolarizzazione, quanto perchè lo presentava come prodotto-strumento della ricerca da presentare didatticamente al pubblico.

ora io sono in viaggio, forse per vedere le cose come sono davvero, non come mi vengono presentate, ma agli occhi di chi incontro per la prima volta non sono dissimile da chi mi ha preceduto con le bottiglie di plastica.
E questo mi duole più d'ogni altra cosa.

bye, massi

Re: ps. certo, Peter, era la nuova Guinea, certo..

[ 02 Giugno 2002: Messaggio editato da: massi[+] ]
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#2801 - 06/03/02 07:50 AM Re: l'indivia belga e gli indigeni della Guinea
ag_adrar Offline
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Registered: 01/10/02
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Loc: Torino
Beh, devo dire che la TV continua a fare le sue vittime \:D , e anche io tra quelle...

A mio avviso tutto scorreva bene finche' non ha (l'Alberto) tirato fuori dal cappello magico il servizio sulla N.Guinea, cercando parallelismi tra uomini di 24000 anni fa che incontrano altri simili ma tra loro sconosciuti, e questa realta' odierna (ma davvero non videro mai nessuno prima??? mah!) dove il dottor "x" incontra i selvaggi "y" in un posto "z"... Gia' perche' pareva un resoconto degno del TG4 :p , e non di una trasmissione pseudo culturale!

Pero' devo dire, mio malgrado, che quando leggo delle spedizioni di fine '800 o vedo filmati come quello di sabato... una certa dose di invidia verso quelle persone vien fuori, fosse anche solo per il contesto (quelli dell '800) in cui si muovevano, o per la remota possibilita' odierna di trovare ancora situazioni simili (cui pero' non credo molto ;\) )

Sara', ma penso che a noi tutti un filmato simile susciti tali emozioni, anche se poi le neghiamo a spada tratta... e cerchiamo di essere, come dire, diversi??? Ma sara' poi vero che lo siamo???

Oh, non voglio mica giustificare l'Alberto! E' solo una mia considerazione su come vorrei essere stato io al posto di quel dottor "x"... DIGIAMOGELO!!! \:D \:D poi a come comportarsi ci avrei pensato...

Cia'
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