http://www.izf.net/izf/AFP/francais/topics/mali/020724134200.4joamy07.html

......speriamo che le parole si traducano in fatti!!!

Michele

Perchè non fai un sunto in italiano e ci racconti cosa effettivamnete sta succedendo?
Scusa ma siamo in molti a parlare solo italiano e dialetto.

Ecco la traduzione integrale:
Il Niger ed il Mali decisi a combattere il banditismo.

Niamey, 24 luglio (AFP) - 15h42.
Le autorità del Mali e del Niger hanno affermato mercoledi a Tillabery (ovest del Niger)la loro volontà di combattere l'insicurezza che imperversa sulla loro frontiera comune (io aggiungerei NON SOLO), dove una dozzina di persone sono state uccise nel corso degli ultimi quattro mesi.
Secondo la radio Nazionale, una riunione presieduta dall'Alto Commissario di Gao (Mali), il colonnello Boukari Guindou ed il prefetto di Tillabery, Maman Yahaya, si è aperta mercoledi per elaborare le strategie allo scopo di rendere sicura questa zona, teatro tra il 1990 ed il 1995 delle ribellioni armate touaregs che lottavano contro i due stati.
A partire dall'inizio dell'anno, le popolazioni nigerine si preoccupano delle incursioni di banditi di ladri di bestiame armati, che affermano "provenire dal Mali" e che seminano il terrore nei loro villaggi.
Dalla stessa, le associazioni degli allevatori del Niger denunciano regolarmente le "razzias" ed i rapimenti di persone effettuato da bande armate che si spostano a dorso di cammelli. In un recente colloquio alla televisione di stato, il Primo Ministro Nigerino Hama Amadou ha confermato che la frontiera con il Mali "resta la più affetta" da questo tipo di banditismo. Egli ha precisato che "una decina" di attacchi di banditi ha fatto 13 morti nel corso dei quattro ultimi mesi e che 176 buoi sono stati rubati.
" Da qui a qualche mese, noi metteremo un termine alle incursioni spettacolari nel nostro paese", ha assicurato M.Amadou annunciando "un rinforzo" dell'armée e della gendarmeria nelle zone anzidette.
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.........ecco perchè sperare che le parole si traducano in fatti......e quando dico NON SOLO, mi riferisco anche alle frontiere Niger/Algeria e Mali/Algeria.

alla prossima news.
Michele

Altra brutta news proveniente da Agadez http://www.izf.net/izf/AFP/francais/topics/niger/020726132718.hma28zzn.html
)
Riassumo brevemente:
Violente piogge hanno causato la morte di 5 persone ad Agadez (nord), causa schiacciamento a seguito del crollo di un muro.
Sotto l'effetto della tromba d'acqua il muro in banco alto 4 metri si è abbattuto sulle tende adiacenti ………
Commento:
Questo fatto di cronaca segue ad una persistente siccità che ha colpito il Niger e che ha causato grave penuria alimentare nell'ultimo periodo; basti pensare che da qualche settimana venivano organizzate delle preghiere collettive in tutto il Paese per propiziare le precipitazioni……….
……….e se pensate che su EL WATAN del 25/07/02 ( http://www.elwatan.com/ ) si può leggere che, nel mese di luglio, nella piana del Tidikelt è stata raggiunta la temperatura di 50,6° sous abris (al riparo) e 56° all'esterno, e tutto ciò ha causato la morte nelle ultime tre settimane di cinquanta persone !!!

appena riesco, aggiungo la traduz. nel forum Algeria………

MS

tratto da Agence France Presse (AFP) del 29 Luglio 2002:
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NIGER
Deux gendarmes tués par des "bandits armés" dans le nord du Niger

NIAMEY, 29 juil (AFP) - 13h43 - Deux gendarmes ont été tués vendredi dernier au cours d'une fusillade avec des "bandits armés" près de la localité d'Iférouane (nord du Niger), ont annoncé lundi des radios privées.
Selon ces radios émettant à Niamey, un détachement de la gendarmerie est tombé vendredi matin dans une embuscade tendue par des assaillants circulant à bord de véhicules tout-terrain. On ignore encore l'identité des assaillants, dont l'armée nigérienne tente de retrouver la trace.

Depuis la fin de la rebellion touarègue dans la région d'Agadez (nord) en 1995, une insécurité aiguë prévaut dans la zone, où des armes de guerre circulent en dehors de tout contrôle.
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Conferma Ufficiale dei fatti avvenuti nei dintorni di Iferouane (Air): http://www.izf.net/izf/AFP/francais/topics/niger/020729195234.3t87go9g.html

Mi sembra di poter affermare che in Niger tira veramente brutta aria..............date un occhio ai seguenti link (sono scritti in francese, ma il significato è abbastanza comprensibile....................: http://www.izf.net/izf/AFP/francais/topics/niger/020730183015.rb4pmlcu.html
ed ancora: http://www.izf.net/izf/AFP/francais/topics/niger/020731100312.6l9chkqk.html
http://www.izf.net/izf/AFP/francais/topics/niger/020731113839.69jrzzcs.html

La situazione riguardante "gli ammutinati" della regione di Diffa (guarnigioni militari di N'Gourti e N'Guimi) sembra stia degenerando: http://www.izf.net/izf/AFP/francais/topics/niger/020801185644.xafmtucl.html
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Altri violenti scontri sono in atto nell'Air tra ribelli e militari http://www.izf.net/izf/AFP/francais/topics/niger/020801195153.jaqtaoyb.html

Epilogo (tra virgolette) della vicenda relativa all'ammutinamento nella regione di Diffa, N'Guimi e N'Gourti in Niger:
date un'occhio ai sottoelencati LINK di Agence France Press (in ordine cronologico, alcuni tra i tanti) http://www.izf.net/izf/AFP/francais/topics/niger/020809203646.i9c7xpbr.html 09/08/02
http://www.izf.net/izf/AFP/francais/topics/niger/020809210120.hsgzfuyi.html 09/08/02
http://www.izf.net/izf/AFP/francais/topics/niger/020812191617.pq5lab8o.html 12/08/02
http://www.izf.net/izf/AFP/francais/topics/niger/020822115548.1bac09ii.html 22/08/02

cosa ne pensate?????

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michele

Purtroppo i primi due non ci sono piu' (da' errore di pagina).

Stando agli altri tre l'impressione e' che la confusione regni sovrana. La teoria del 'Governo a tempo' di durata mai superiore ai 36 mesi e' suggestiva ma inaccettabile.

Dal poco che ho visto con i miei occhi e' plausibile un ammunitamento per chiedere migliori condizioni di vita e per farsi pagare lo stipendio. E' anche plausibile che qualcuno abbia tentato un colpo di stato intanto che c'era la rivolta e magari approfittando proprio di questo fatto.

Certamente il rischio di una "Somalizzazione" del Niger c'e' ed e' molto forte.

Saluti

Aggiornamento sui fatti accaduti nella zona di Iferouane (liberati i gendarmi rapiti durante un attacco di banditi armati avvenuto nell'AIR a fine luglio):
http://www.izf.net/izf/AFP/francais/topics/niger/020910205129.fwcobuxu.html

Per me sei tu che porti sfiga...

Caro Alfredo,
secondo me è sempre meglio prevenire che..............e finire col piangere dopo.!!!
(consiglio a tutti di seguire costantemente questo sito: http://www.izf.net/izf/Actualite/Index_actu.htm , sempre molto aggiornato, con le News di AFP)

PS:.....ed in quanto a sfiga, sssssss, zitto che è meglio!

MS

...purtroppo!

NIGER 14/11/02 18:05

Le Ministère des Affaires étrangères ne peut que rappeler l'attention des voyageurs sur les dangers qu'ils courent à emprunter des axes déconseillés pour circuler dans le pays.
Le 3 novembre 2002, deux groupes de touristes en provenance de Djanet en Algérie, qui avaient pris le risque d'emprunter l'axe Djanet (Algérie) - Chirfa (Djado nigerien) fermé à la circulation (voir rubrique sécurité), on été attaqués, dépouillés et violentés à 150 Km à l'intérieur du territoire nigerien.

Questa ultima notizia riportata da Adolfo non mi piace proprio.
ciao

Ciao a tutti, mi piacerebbe avere un vostro consiglio: vorrei andare in Niger a dicembre (con guide locali, non autonomamente), ma le notizie che arrivano sulla sicurezza mi spaventano un bel po'.
Nell'ultimo anno ho letto che hanno chiuso molte piste di collegamento con l'Algeria e questo è ovviamente un pessimo segnale (peraltro suffragato dai brutti episodi capitati a turisti).
Ora: posto di attenersi scrupolosamente alle regole e di non avventurarsi su piste sconsigliate, il vostro parere è di partire lo stesso o di rimandare il viaggio a tempi migliori?
Grazie per l'aiuto
Silvia

come ben saprai la direttiva Djanet-Bilma è ufficialmente chiusa, anche se ci sono notizie di gente(tedeschi) che si avventura, per via degli atti di violenza e furti perpetrati a danno di turisti e non. La regione dell'Air è aperta ma anche li' non regna la serenita'. Tuttavia la tranSahariana Tam-Agadez è aperta e regolarmente transitata sia Nord-Sud che viceversa, anzi aggiungo che un amico francese è rientrato dal Burkina la settimana scorsa in tutta tranquillita' senza scorte o convogli particolari via Agadez-Tam. In sostanza sembra che per ora sia meglio star lontani dall'Air e dalla zona di Djado-Bilma ma se devi transitare o visitare la zona di Agadez no problem. Se qualcuno puo' confermare o smentire fa cosa gradita.
saluti giovanni

Grazie Giovanni. In effetti mi confermi quello che, a grandi linee, ero venuta a sapere.
Ho le sensazione che il Niger mi dovrà aspettare ancora un po'....purtroppo.
Qualunque aggiornamento sulla situazione, in ogni caso, è sempre assai gradito.
Ciao, Silvia

Il nostro corrispondente e amico di Agades ci comunica di evitare l'asse Djanet -Chirfa i banditi sono Toubou o Arabi che vivono tra Niger Tchad e Libia e ancora non sono stati catturati .Nell'Air evitare il tratto Dabaga Elmeki( meglio passare per andare a Timia da Dabaga -Aoudares ). Noi ci recheremo in Niger a Natale.
Ciao a tutti .
Enrico http://www.cap180.it

29 luglio 2005 - Fame e malnutrizione minacciano in Niger la vita di oltre 3,6 milioni di persone: di queste, 800.000 sono bambini sotto i 5 anni. La carestia, causata dalla siccità e dall’invasione di locuste che hanno compromesso il raccolto del 2004, potrebbe colpire l’intera regione, diffondendosi in Nigeria, Mali e Burkina Faso

[ 30 Luglio 2005: Messaggio editato da: FYI ]

Dal Niger

http://www.ecolesdusahara.org/notiziario.html#1

BYBYBYB GFCKY

15 persone sono morte di colera in Niger su 132 casi di colera accertati, recensiti da luglio scorso, in tre distretti sanitari della regione di Tahoua.

Ciao a Novembre o a Gennaio andrò in Miger per un mesetto, per ora siamo due equipaggi certi, cerco un altro equipaggio,interessa?
Ciao........... :rolleyes:

Ciao, abbiamo visto che siete in partenza per il Niger. Potreste essere interessati a portare del materiale umanitario (alcuni scatoloni di indumenti e materiale da cucina)per la scuola del villaggio di Dabaga 45 km a nord di Agadez (o anche solo fino ad Agadez), dove abbiamo un progetto di sostegno scolastico. Saluti...
Donato
info@itinerariafricani.net http://www.itinerariafricani.net/progettoscuoladabaga.htm

Ciao vedo cosa riesco a fare , purtroppo viaggio su un def 90 e lo spazio è pochissimo...ciao

Ciao, ti ringraziamo per l'interessamento. Se riesci a trovare qualche angolino, informaci e saremo ben lieti di darti qualcosa da portare ai bambini della scuola di Dabaga.
Donato

DINO


SAUR

Di ritorno da un giro in Niger che ha toccato le zone comprese tra Agadez - Zoo Baba - Orida e Adrar Bous, volevo segnalare l'assoluta tranquillità trovata. Nessun sentore di problemi di banditismo o altro, per quanto possa valere, è il caso di ricordare, la singola esperienza.
Una cosa importante però è che a Dirkou era pressocchè impossibile trovare gasolio (una settimana fa) perchè sembra che dalla Libia ci siano difficoltà di "importazione". Non so dire se questo fatto sia momentaneo oppure l'inizio di un nuovo assetto commerciale della zona con sicuri rincari. Noi abbiamo pagato il gasolio 1 euro al litro.
Noi siamo riusciti ha trovare quanto serviva solo da amici e parenti della guida. Un gruppo di francesi, dopo due giorni di attesa, è ritornato per la via più breve ad Agadez, rinunciando a completare il giro programmato.
Alfredo

Certo che immaginare il figlio di "Papà Jerome" senza carburante......
Ciao
Fennek

Dovrei recarmi in Niger tra un paio di mesi, la macchina è un benzina, notizie circa la disponibilità a Dirkou di questo carburante ?
Ciao Riccardo

Nel 2001 fa era praticamente inesistente, o meglio, di una trentina di fusti al "distributore" di Jerome , uno solo ( all'interno delle mura) conteneva benzina e veniva di solito utilizzato da un locale per un vecchio Pajero ex Dakar per fare "le vasche da bar" a Dirkou.
Il mio compagno aveva comunque trovato lo stesso un centinaio di litri.

L'anno scorso ad agosto, ci siamo fermati un paio di giorni da Jerome; lui possiede un Toyota a benzina e credo che riesca sempre e comunque a procurasela. Ho visto quantità industriali di carburante all'interno della sua tenuta...
Ciao
Fennek

Da quello che ho potuto capire io Jerome è "il distributore" di carburante oltre a tutto il resto. Se non cel'ha lui penso sia molto molto difficile trovarla a Dirkou....

Jerome è da sempre il fornitore di carburante a Dirkou, compresa la Dakar quandi ci passava. Ha un deposito vicino al posto di controllo militare appena fuori Dirkou. Il deposito era pieno, come sempre, di bidoni da 200 litri ma ... vuoti. Se lui è a secco non ci sono santi...
Dietro al deposito esiste un distributore della Tamoil con le pompe tradizionali installate ma imballate nei cartoni. Chissà se entreranno mai in funzione.
Alfredo

Volevo confermare l'impressione avuta da Alferdo durante il suo viaggio in Niger. Anche noi siamo rientrati recentemente dalla traversata Tunisi - Agadez - Dakar e le zone toccate in Niger (Madama-Djado-Bilma-Fachi-Gadafaoua-Agadez-Niamay-Ayorou)sono assolutamente tranquille.
Riguardo il carburante a Dirkou confermo. I primi sentori li abbiamo avuti arrivando dalla Libia a Madama dove, pur non avendone necessità abbiamo chiesto se ci fosse gasolio. Nemmeno un litro, cosa assolutamente anomala. A Dirkou (eravamo a inizio novembre) da Bou Bakar (Jerome) siamo riusciti ad avere i rifornimenti necessari per i nostri 12 veicoli: 2600 litri di gasolio e 600 di benzina non senza problemi e con un'attesa maggiore del solito. Per il gasolio si iniziava infatti a capire una certa difficoltà nel reperire quantitativi importanti mente per la benzina abbiamo temuto non ci fosse addirittura la possibilità di avere i 600 litri richiesti. Comunque nel corso della notte é arrivato il totale del quantitativo richiesto: costo gasolio ca. 0.60 euro benzina 1,06 euro al litro!Bou Bakar dice che tutto é dovuto ai "maggiori controlli" in atto tra la frontiera di Libia e Niger, quanto questa situazione durerà e come si evolverà é quindi impossibile da dire.

Volevo inoltre segnalare che quando siamo arrivati all'albero del Ténéré abbiamo trovato il manufatto metallico completamente crollato. IL tempo e la sabbia hanno usurato il bidone che fungeva da base e il vento lo aveva fatto crollare comletamente al suolo. Dopo un attimo di smarrimento é partita l'opera di ripristino e dopo una mezzoretta l'albero era nuovamente in piedi, fiero al suo posto!
Ciao
Athos

Bravo Athos!!
Ci siamo visti a Carrara nel 2004 e abbiamo parlato un sacco di Niger e vari viaggi...Comunque Jerome è incredibile, una volta mentre facevamo il pieno dai suoi famosi bidoni sono arrivati i militari su 2 pick-up tpyota con le mitragliette spianate sul cassone a tutta velocità: come hanno visto che c'era lui hanno fatto dietro front senza neppure dire una parola!

Ciao toyboy, é un piacere risentirti!
Jerome da quando é diventato sindaco di Dirkou si occupa sempre meno del commercio di carburante anche se rimane sempre lui il riferimento quando sono in ballo quantitativi di una certa importanza... Daltronde la nuova stazione di servizio Tamoil alla quale accennava Alfredo é di sua proprietà e da quello che mi diceva ne prevedeva l'apertura a fine novembre. Se fosse il caso non sembrerà vero di fare rifornimento a una vera stazione di servizio a Dirkou. Sparirà così un momento pieno di fascino che era dato dalla contrattazione e dal successivo arrivo e rifornimento dai bidoni di 200 litri!

Sarò nouovamente da quelle parti per l'eclissi totale di sole di fine marzo e saprò dirti.
Ciao
Athos

e quindi scomparirà il fascino del rifornimento da Jerome (che era il padre se non ricordo male, mancato qualche anno fa)!
Con tutti i conteggi rifatti mille volte sulla sabbia, per poi rendersi conto di aver pagato un fusto in più di quelli comprati!
oppure per accorgersi in pieno Tenere che nell'auto della guida c'è più acqua che benzina!
:-)

cmq, il mio ultimo passaggio a Dirkou risale al 2002 e già allora mancava cronicamente gasolio!

ciao

1 groupe de 5 4X4 a été attaqué à 60 kms d'AGADEZ, un touriste Français a été tué.

jean marc LAFFARGUE

Da Sahara Overland (Chris Scott), maggiori dettagli sulla morte del turista francese : sembra che sia stato colpito da una raffica di mitra sparata dopo che la macchina non si era fermata all'ordine dei banditi.

ho trovato purtroppo la notizia anche sulla france press
AFP

fonte http://www.izf.net/izf/Actualite/RDP/niger.htm

"Niger-France-Violence, Un touriste français tué par balles dans le nord du Niger

NIAMEY, 3 déc (AFP) - Un touriste français a été tué par balles vendredi près d'Assa, un village situé à 60 kilomètres au nord d'Agadez (nord désertique nigérien), a appris samedi l'AFP de sources concordantes au Niger. L'identité exacte de la victime et sa région d'originaire en France n'étaient pas connues samedi. "Le Français, +un certain Dr François+ a été tué aux environs de 12h00 locales (11h gmt) près d'Assa, lors que le véhicule tout-terrains à bord duquel il se trouvait a été mitraillé par des bandits armés", a indiqué à l'AFP un journaliste indépendant à Agadez. Selon ce journaliste, qui a rencontré le chauffeur du véhicule appartenant à l'agence de voyage locale Abal-Voyage, les auteurs de l'agression ont ouvert le feu après que le chauffeur "eut refusé de s'arrêter". "J'ai refusé d'obéir à leur sommation puis ils ont ouvert le feu. Le Français a été atteint de deux balles dans la tête", a précisé le chauffeur. La victime voyageait en compagnie de sa femme et de son beau-frère, a-t-il ajouté. Un infirmier de l'hôpital local a indiqué à l'AFP que le corps du défunt "se trouvait encore hier (vendredi) à la morgue de l'hôpital d'Agadez". Le décès du touriste français a été "formellement confirmé" par le gouvernorat de région qui n'a toutefois pas souhaité donner d'autres précisions. "Nous déplorons cette agression, la première dans la zone depuis le début de l'année", a déclaré un responsable du gouvernorat sous couvert d'anonymat. "Les bandits sont activement recherchés par les forces de l'ordre", a de son côté déclaré une source policière. Théâtre d'une rébellion armée touarègue entre 1991 et 1995, le vaste nord désertique du Niger est devenu depuis plusieurs années la plaque tournante d'un florissant trafic d'armes, de drogue, de cigarettes, de véhicules volés et le point de passage d'émigrants clandestins qui tentent de gagner l'Europe. L'armée nigérienne a demandée en janvier dernier aux autorités politiques de la doter de "moyens adéquats" pour lutter contre "le terrorisme et le banditisme armé", qui sévissent, particulièrement dans le nord du pays."

In sintesi: un turista Francese che viaggiava con moglie e cognato su un'auto di una agenzia locale, a 60km a nord di Agadez, nella località di Assa è stato raggiunto al capo da due colpi di mitra sparati da banditi. L'autista della macchine, appartenente alla Abal-Voyage, riferisce che i banditi avevano allestino un blocco, hanno intimato l'alt al conducente che si è rifiutato....da li la tragedia.
Un esponenete anonimo del governo dichiara che questo è il primo attacco di quest'anno, che stanno ricercando gli aggressori e che che quella parte nord del deserto Nigerino è diventato da molti anni il perno di un traffico di armi, di droga, di sigarette, di veicoli volati. Punto di passaggio di emigranti clandestini che tentano di guadagnare l'Europa.
L'esercito nigeriano ha chiesto in gennaio scorso alle autorità politiche di dotarla di "mezzi adeguati" per lottare contro "il terrorismo ed il banditismo armato", che imperversano, particolarmente nel nord del paese

Probabile arresto dei banditi http://www.alertnet.org/thenews/newsdesk/L07745997.htm

Speriamo che troni presto la calma, anche perchè (oltre gli ovvi discorsi umanitari), mi piacerebbe andarci a fare un giro, ma con la moto le necessità di muoversi in sicurezza sono maggiori!!! :rolleyes:

idilliaco direi....

De : Boileau Damien Date : Dimanche 5, Février 2006 14:18
Objet : Retour niger
Le touriste français assassiné en novembre 2006, (je suis bien placé pour en parler puisque c'est akly mon beau-frère qui a dirigé les opérations de police vu que les forces armées nigériennes ne savaient pas se servir d"un thuraya et d'un GPS). C'est un acte de banditisme complètement isolé effectué par 3 repris de justice qui avaient été libérés leur peine effectuée (ils n'avaient jamais tué auparavant) Cela s'est passé à Dabaga au nord d'agadez sur la route d'iférouane. D'habitude des bandits mettent des rochers en travers pour rançonner sans intention de tuer, cette fois pas de rochers et un des trois bandits à tirer 3 balles sans sommation dans le premier véhicule se présentant, 1 français en place arrière a reçu une des balles. Sur les 3 bandits, 2 ont été capturés, le tueur a été raté de 2 heures, sa tête est mise à prix (je veux dire de l'argent est prêt pour celui qui le tuera), ce n'est qu'une question de temps. Je ne me suis jamais senti en danger pendant mon séjour au niger mais je ne dis pas que les riques sont nuls, ils sont faibles comme ils peuvent l'être aussi dans certains quartiers de nos grandes villes.

Je dirais aussi que le nord de l'adrar bous qui est en gros la piste des fraudeurs pour aller vers djanet est plus ou moins sûre, de même que le nors du djado vers le plateau du mangani.

Sinon tout le reste, aïr, zagado, ténéré, bilma, chirfa, seguedine etc....aucun problème.

En ce qui concerne le guide plusieurs cas :

Pour les grands axes routiers goudronnés, assamaka/arlit/agadez par exemple, pas besoin de guide si vous êtes indivuels de 2/3 voitures. Par contre si vous vous venez avec une agence il faut obligatoirement même à assamaka l'asistance d'une agence avec guide et l'établissement d'une feuille de route. Lors de mon séjour une agence bien connue en france a été bloquée et amendée à assamaka pour n'avoir pas respecter ces prescriptions. A quelques jours d'intervalle une autre agence française concurrente également bien connue avait préparé un contact avec une agence nigérienne et n'a eu aucun problème.

Vous êtes particuliers ou agence française et vous souhaitez aller dans l'aïr, le ténéré, Termit,Tawachi pour les dinausores etc... Il faut obligatoirement une feuille de route stipulant le circuit, l'identité des personnes etc... cette feuille de route est délivrée par les agences d'agadez qui le veulent (copie transmise à gendarmerie, police, direction du tourisme, armée). Normalement il faut un guide mais certaines agences moins regardantes délivrent ces feuilles de route sans le guide (contre rémunération évidemment). Il faut savoir que cette feuille de route engage normalement la responsabilité de l'agence ce qui explique que certaines refusent si elles ne mettent pas de guide et de voiture supplémentaire.

En résumé, il faut une feuille de route pour circuler dans la zone Aïr/Ténéré, les controles de police sont à plusieurs checkpoints, passage presque obligé à moins de ne faire uniquement que du hors oasis, ce qui est difficile lorsque l'on traverse le ténéré pour aller au djado car il faut refaire le carburant à Bilma / Dirkou et Chirfa avec du gaz-oil Libyen.

Ambiance générale ressentie (mais c'est personnel) aucune agressivité, accueil chaleureux des populations que ce soit dans l'Aïr, en randonnée ânnière dans les Bagzanes ou dans le grand tour : Agadez / Bilma / Dirkou / Chirfa / traversée du Tafassasset / Adrar Bous / Temet / Montagnes Bleues / Chiriet / Zagado / Timia / Agadez (Pas eu le temps de revoir Arakao la pince de crabe).



quasi incredibile,mah ....
controlliamo un pò:

http://www.photobiker.com/people/thanks/petitefutee.html

ma è sicuramente un caso...

in niger c'è una tranquillità ....sconvolgente

[ 07 Febbraio 2006: Messaggio editato da: adolfo ]

[ 07 Febbraio 2006: Messaggio editato da: adolfo ]

Adolfo: potresti fare un riassunto per chi non sa il francese? Grazie
marco

Descrizione del fatto occorso:

Il turista francese assassinato nel novembre 2006, (sono bene informato per parlarne poiché è mio akly cognato che ha diretto le operazioni di polizia visto che le forze armate nigeriane non servirsi d"un thuraya e di un GPS). È un atto di banditismo completamente isolato effettuato da 3 malviventi che erano già stati in carcere (non avevano mai ucciso prima) ciò è avvenuto a Dabaga al nord di agadez sulla strada di iférouane. Di solito banditi mettono rocce trasversalmente per depredare senza intenzione di uccidere, questa volta niente sbarramenti ed uno dei tre banditi fa fuoco senza pensarci nel primo veicolo che si presenta, 1 francese in posto posteriore ha ricevuto una delle palle. Su 3 banditi, 2 sono stati catturati, l’assassino è sfuggito per poco, sulla sua testa è stata messa una taglia (voglio dire denaro è pronto per quello che lo ucciderà), è soltanto una questione del tempo.

Qui viene descritta la questione sicurezza in niger:

Non mi sono mai sentito in pericolo durante il mio soggiorno in Niger ma non dico che i rischi sono nulli, sono deboli come possono esserlo anche in alcune zone delle nostre grandi città.
Direi anche che il nord dello adrar Bous che grossomodo è la pista usata dai contrabbandieri per andare verso djanet è più o meno sicuro, lo stesso a Nord di djado verso il plateau di mangani.
Per il resto, aïr, zagado, ténéré, bilma, chirfa, seguedine etc... nessun problema.

formalità,utili:

Per quanto riguarda la guida:
Per i grandi assi stradali asfaltati assamaka/arlit/agadez ad esempio, non necessità di guida se siete 2/3 automobili. Invece se venite con un'agenzia occorre obbligatoriamente anche a assamaka l’assistenza di un'agenzia con guida e stabilire un itinerario. In occasione del mio soggiorno un'agenzia ben nota in Francia è stata bloccata e multata a assamaka non per avere rispettato queste prescrizioni. Ad alcuni giorni d'intervallo un'altra agenzia concorrente francese ugualmente ben noto aveva preparato un contatto con un'agenzia nigeriana e non ha avuto alcun problema.

Se siete viaggiatori individuali o(con) agenzia (francese )e desiderate andare nel aïr, tenere, Termit, Tawachi per i dinausores ecc.... Occorre obbligatoriamente evere un documento con elencate le località del vostro itinerario, l'identità delle persone ecc.... questo documento è rilasciato dalle agenzie di agadez (copia trasmessa a gendarmeria, polizia, direzione del turismo, armata). Normalmente occorre una guida ma alcune agenzie meno osservanti, consegnano questo documento (feuille de route) anche senza avere la guida (contro retribuzione ovviamente). Occorre sapere che quest'itinerario impegna normalmente la responsabilità dell'agenzia e questo spiega che alcune rifiutano se non forniscono guide ed eventualmente i veicoli necessari.

Riassumendo, occorre un feuille de route per circolare nella zona Aïr/Ténéré, ci sono molti checkpoints di polizia, passaggi quasi obbligati a meno di non stare soltanto fuori dalle oasi, cosa difficile quando si attraversa il tenereper andare aldjado poiché occorre rifare il combustibile a Bilma/Dirkou e Chirfa con gasolio libico.
Ambiente generale considerato (ma è personale) nessun'aggressività, accoglienza calorosa delle popolazioni sia nel Aïr, in escursione su asini nel Bagzanes o nel grande giro: Agadez/Bilma/Dirkou/Chirfa/traversée du Tafassasset/Adrar bous/Temet/montagnes bleues/Chiriet/Zagado/Timia/Agadez

solo una mia impressione,

ma ho colto sopratutto nel testo in francese il volere trasmettere la situazione di un niger tranquillo e sostanzialmente senza eccessivi problemi,cosa che nonostante l'infinita (intesa come durata temporale)instabilità "residuale",e gli atti "costantemente" isolati puntualmente si ripresenta e come sempre come problema.

il fatto che la sorella è sposata con il titolare dell'agenzia Agadez expeditions non dovrebbe essere correlato e supporre una correttezza informativa mi viene meno quando leggo che la sorella è l'autrice della guida del niger del petit futè 2002-2003 dove in pratica si sm...a la concorrenza e si incesa l'agenzia di famiglia.

tutto qui...
basta che serva a fare restare sul chi vive e poi magari partire essendo però coscienti che il rischio è ancora dietro l'angolo.

ps.su actualitè di google.fr (o comunque su google) prima di partire per il sud del sahel sarebbe meglio informarsi digitando: coupeurs de routes in particolare per il burkina

Rientrato dal Niger, situazione tranquilla, zona di Djado molto sorvegliata dai militari, anche nell'Air nessun problema.
Ciao
Riccardo

forse era il novembre 2005(ero anchio da quelle parti in moto), il novembre 2006 deve ancora venire...

ANSA: spariti gli italiani in Ciad! Assaltati e rapinati (e forse rapiti).

mancante volontario dal forum causa impegni di lavoro oggi ho rubato del tempo alla mia attività per seguire i fatti.
Tralascio opinioni personali e il dibattimento sull'atteggiamento dei viaggiatori in viaggio(opinionabili all'infinito in quanto soggettive) non è questo il momento.
In merito alla questione mi limito a ribadire quello che era stato detto qualche post precedente:

"e poi magari partire essendo però coscienti che il rischio è ancora dietro l'angolo."

E' da biasimare chi cerca di sminuire - con commenti superficiali - o perchè gli è sempre andata bene -ecc.ecc.- ,oppure di sorvolare (Non voglio nemmeno pensare all' aggettivo "celare" per queste situazioni). sul fatto che viaggiare in certi posti comporta dei rischi,i paragoni con certe periferie nostrane oppure no, non sposta di una virgola la questione.

Tralasciando anche le considerazioni sugli avvisi del ministero degli esteri, oggettivamente in alcune aree esiste una probabilità maggiore che in altre di incappare in un inconveniente punto.
Forse l’unico sbaglio di Chiodi è stato di prepararsi sembrerebbe molto bene per il Chad prendendo un po’ sottogamba le problematiche che sono più o meno saltuariamente in agguato nelle aree Niger – paesi confinanti.

Come era facile immaginare sembra che dalle ultime agenzie le tracce portino in direzione Chad (scartando l’ipotesi che sono degli sprovveduti mi domando se veramente si sono diretti in convoglio verso qualche punto sconosciuto o se sono stati abili i nigerini a tracciare bene i veicoli o a strappare qualche informazione, perché trattandosi di diversi veicoli ci sono dei sistemi collaudati
per confondere molto bene le idee e magari l’ultimo veicolo può essere rientrato in Chad proprio seguendo a ritroso le tracce della comitiva .

Indubbiamente si tratta di un sequestro anomalo,se l’obiettivo era razziare, i tipi avrebbero avuto meno fiato sul collo non tirandosi dietro 2 turisti europei e la aleatoria paga mensile delle forze nigeriane avrebbe probabilmente reso più blande le ricerche.

Non so se sono stati così veramente stupidi da sollevare un vespaio del genere.

A parte queste mie considerazioni vorrei portare quello che potrebbe essere un piccolo contributo alla conoscenza di altre realtà .con un forum ,visto che scriviamo su un forum , e per globalizzare così le “divergenze” di opinioni .
trovato oggi ma accessibile solo in cache su google:
[URL=http://72.14.221.104/search?q=cache:IQMkuFxP49YJ:www.tamtaminfo.com/phpBB2/viewtopic.php%3Fp%3D19672%26sid%3D3255b57eda0c03c0240042b6ea4365b4+n%27guigmi+touaregs&hl=it&gl=it&c t=clnk&cd=3]


En tout cas vous êtes courageux dans le vol de betail et des courageux coupeurs de routes.Traitres,vous agressez juste les commerçants et autres individus sans armes ou 1 à 2 militaires dans les localitées lointaines.Alors là,vous êtes vraiment courageux...[/URL]

ps per il link copia incolla

[ 25 Agosto 2006: Messaggio editato da: adolfo ]

Sembra interessante Adolfo.
...non è che si potrebbe avere una brevissima sintesi dei concetti essenziali per i non francofoni :rolleyes:.

Comunque le notizie cominciano ad arrivare (anche se non molto chiare circa gli autori del "fatto"):
richiesta chiarimenti

Lone se comincio a tradurre tutto diventa un casino per me....
l'estrema sintesi (questo anche al di fuori delle discussione del forum linkato) e che gli "INDIANI" sono anche se a fasi alterne sempre molto incazzati,passeggiano su un terreno che fra uranio e petrolio (non dimentichiamoci le prospezioni petrolifere positive proprio nella zona dell'imboscata)potrebbe farli divenire gli "emirati" del sahara (....)e invece sono defraudati di quello che( ...) considerano il loro territorio,purtroppo simili azioni non miglioreranno la loro condizione (vedi sarahoui quanti anni...)anzi si espongono solo a ritorsioni.
Comunque fatto salvo la felice conclusione della vicenda dei nostri connazionali,evidentemente ogni tanto nelle popolazioni Touareg c'è qualcuno che ci riprova a richiedere la fetta della torta -quella grossa... - d'altronde avere da noi medicine e qualche capo di vestiario.. potevano averlo anche prima quando nella miseria più nera li chiedevano anche molti anni fa a bordo pista ...ora preferirebbero uranio e petrolio (.................................................)
ciao

[ 28 Agosto 2006: Messaggio editato da: adolfo ]

strano,adesso è sparita anche la copia cache del link sottostante,mi scuso comunque se proprio qualcuno lo vuole leggere esiste una copia in pdf.

Ieri mi ha chiamato un amico di Agades che è proprietario di una agenzia : mi riferisce che d'ora in poi il Feuille de route (permesso con itinerario e con presa in carico di responsabilità dell'agenzia piu pagamento delle tasse ai villaggi che si attraversano)
è tassativamente obbligatorio pena l'arresto.
le autorità governative del Niger confermano la loro versione ciòè il gruppo di Chiodi ha sconfinato dal Chad senza presentarsi al primo posto di Polizia non aveva il feuille de route non aveva guide e i visti taroccati.
per i nigerini erano quindi clandestini e forse ladri .

...non so da dove siano usciti esattamente dal Ciad,ma stando alla latitudine il primo posto di polizia sarebbe dovuto essere Dirkou ed a quello erano diretti.L'alternativa era forse andare a sud fino a Nguigmi ? Se portavano ritardo non l'avrebbero certo fatto e poi avrebbero evitato l'avventura ?

Quando sapremo cose più certe ,potremo discuterne....

Paolone

Avventura??? Forse volevi scrivere disavventura!?!

Venerdì 1/09, è pervenuto ad una agenzia di RM, specializzata per ottenere visti di tutto il mondo, il primo invito di un'agenzia turistica di Agadez, da accompagnare ai passaporti, per il rilascio del visto di ingresso del Niger.

L'inizio di una nuova regola?

Nuove notizie di furti a mano armata a danno di turisti francesi lasciati a piedi assieme alla guida.

BYBYBY GFCLY

... da cui si deduce che la guida non dà alcuna garanzia di sicurezza... come già si sapeva ...
In questo caso, avendo avuto tutti i fogli in regola, timbri e autorizzazioni varie.. non ci sarà nessuna polemica.
Sono stati "regolarmente" rapinati ... (mi sà 2 volte... )e l'agenzia sarà certamente assicurata e rimborserà tutto ai ligi turisti.... vero?

Comunque,il fatto turisti non sarebbe confermato(solo voci)

Invece sul giornale l'Evenement:assalto ad un convoglio di 3 camion (trasporto sigarette)nei pressi del confine libico il 18 gennaio,intercettati e circondati,gli assalitori tenevano in ostaggio gli autisti più tre passeggeri (2 insegnanti ed un agente del FNIS in..ferie),per il momento non so come è andata a finire.

OT : sul fatto che le scorte algerine impediscono ai gruppi i campi nel deserto fuori dai centri abitati c'è documentazione che può far capire come mai queste strane manie...algerine, ma basti sapere che sarebbe perlomeno scomodo montare la guardia fino all'alba (e sopratutto all'alba).

Posté par christian le vendredi 26 janvier 2007 à 14:08 le 30 decembre nous avons été attaqué (ma femme , ma fille de 12 ans et le guide) aux dunes de Temet par des bandits avec une Kalachnikov ( nous avons ramassé 12 douilles) qui nous ont pris notre voiture personnelle ,tous nos affaires et nous ont laissé un peu d'eau et de nourriture , nous sommes restés 2 jours attendre le passage d'une voiture; donc attention
La conferma da parte degli interessati , c’ e pure quella dell’ Ambasciata francese inviata per conoscenza, . Una settimana prima analogo fatto con due altre macchine rubate nelle vicinanze di Arlit.

BYBYBYBYB GFCLY

Inviate da Christian il venerdì 26 gennaio 2007 14:08 al 30 dicembre siamo stati attaccati (mia moglie, la mia figlia di 12 anni e la guida) alle dune di Temet da parte di banditi con Kalachnikov (abbiamo raccolto 12 buste) che ci hanno preso la nostra automobile personale, tutti i nostri affari e li hanno lasciati un po'd'acqua e di prodotti alimentari, siamo restati 2 giorni da attendere il passaggio di un'automobile; dunque attenzione
(traduzione a cura di Babelfish )

ah ...in effetti ho trovato il post su "routard.com".
x Lone
=

douilles mi mancava nel vocabolario...si tratta di un set di attrezzi di quelli già pronti in scatola.(se li sono portati via)

DOUILLE = BOSSOLO (DI PROIETTILE ESPLOSO).

BYBYBBY GFCLY

hai ragione,nel contesto della frase "temo proprio si tratti di" bossoli

Quelques jours auparavant, un accrochage entre l’armée nigérienne et les éléments du MNJ était intervenu sur le mont Tamgak. Le week-end dernier, six véhicules de l’armée en patrouille seraient tombés sur des mines. Certaines sources indiquent qu’un des véhicules du convoi du chef d’Etat-major des armées, le Général Moumouni Boureima, en mission dans la zone Nord, est tombée aussi sur une mine.




http://m-n-j.blogspot.com/

L'exploitation de l'uranium nigérien mécontente les Touaregs

le MJN chiede la mediazione di Gheddafi nell'affaire ribellione.
(finirà come il caso Rhissa? integrazione dei ribelli nell'esercito libico? )

interessante da le figaro:

Les islamistes algériens bénéficient de l'indifférence, voire de l'assistance intéressée des nomades. « Les salafistes s'attirent les bonnes grâces des gens qu'ils croisent en offrant des antibiotiques lorsque les enfants sont malades, de l'aspirine, de la semoule », raconte un officier malien. « Ils gagnent les coeurs de populations pauvres en achetant des chèvres qu'ils payent le double du prix normal. »

fonte completa:

http://www.lefigaro.fr/international/200..._du_sahara.html

New Touareg rebel group speaks out

Nuovo gruppo ribelle in Niger.

http://www.irinnews.org/Report.aspx?ReportId=72223


BYBYBYB GFCLY

La Fondation Kadaffi poure la paix et le développement serait en discussion avancé avec les responsables du MNJ et notre gouvernement.

Kadhafi proclamé leader des sultans touaregs

http://www.afrik.com/article11461.html

Notizie di furti d’auto (alla croce Rossa )anche in Agades e di mine poste nei pressi di Iferouane e altrove.

http://www.irinnews.org/Report.aspx?ReportId=72301

BYBYBYB GFCLY

Ah però...

...Le Mouvement des Nigériens pour la Justice (MNJ) multiplie ses coups d'éclat. Après l'attaque de la caserne d'Iférouane à la suite de laquelle le mouvement s'est positionné officiellement comme une ré-bellion armée...

FONTE

altri dettagli su Air-info

Televideo annuncia oggi( con soliti pastrocchi Niger/Nigeria) scontri ad Agadir ( ?? Agadez !!) con assalto ad un camion con una decina di morti tra i militari.

Radio France Internationale vient d'être interdite au Niger
PERSISTANCE DE L’INSÉCURITÉ
Capisco che i nostri media sono ora impegnati su altri fronti, ma due parole sulla 'NIGERIA' potrebbero anche spenderle...

Le Chef de l’Etat nigérien, Mamadou Tandja, a signé vendredi un décret instituant une « mise en garde » dans la région d’Agadez (900 km au nord), en proie à une insécurité suite aux multiples attaques menées par les rebelles du Mouvement des Nigériens pour la justice (MNJ) et certains groupes armés non identifiés...

Articolo

Una spiegazione autorevole su quando sta succedendo nel Niger e con i possibili risvolti sull’intera zona la si trova qui:

http://www.economist.com/world/africa/displaystory.cfm?story_id=9804417

La soluzione non sembra a breve scadenza.

BYBBYBYB GFCLY

Senza scomodare nessuno posso riportare una frase dettami da un insegnante, circa 20 anni fa a Tamanrasset, che riassume il vero nocciolo del problema, applicabile a molti parti del mondo, e cioe': "noi siamo un popolo che vive sull'oro ma mangia la merda".
Mi scuso per la crudezza delle parole ma questo mi disse.
La soluzione di quanto accade non solo e' lontana ma non arrivera' mai.

Però, interessante l'estensione dell'area di crisi, Acacus, Djanet Gadames Gath, poco tempo fa c'era stata una voce che riteneva pericolosa l'area di confine Gath Djanet:

Tutto il contrario la soluzione è anzi prossima con un Sahara sempre più globalizzato e vicino alla riva del mediterraneo . E’ arrivato il momento in cui “si “ è deciso di mettere mano sull’oro su cui vivono i Tuaregh ( e non solo) , che devono decidere con chi , come e dove stare .Non è più la solita questione di crisi o di confini, ne di cosa devono mangiare, bensì per loro una scelta non più procrastinabile , ma definitiva , pena il loro annientamento, con poco tempo davanti e il cui destino e futuro , già inascoltato dalla comunità internazionale lo è ancora meno proprio dai popoli e governi di diversi stati sahariani dalla Mauritania al Sudan . Il gioco serio per l’Africa è iniziato ora, non a caso è stato appena istituito dagli Usa AFRICOM un comando regionale unico per coordinare le loro attività nell'intero continente .

BYBYBYB GFCLY

soluzione vicina??

Tandja se dit prêt à "discuter" avec les touaregs s'ils déposent les armes
AFP 05.10.07 | 15h37

e président nigérien Mamadou Tandja s'est déclaré prêt à "discuter de tout" avec les touaregs du Mouvement des Nigériens pour la Justice (MNH) s'ils "déposent les armes", dans un entretien au quotidien français Le Monde paru vendredi. "J'invite tous les combattants à déposer les armes. Ils doivent le faire. Leur combat n'a aucun fondement sérieux", a déclaré M. Tanja lors de cet entretien accordé à Niamey le 2 octobre. "Qu'ils déposent les armes et nous pourrons discuter de tout, entre nous. Il n'y aura pas de tabou", a-t-il assuré. Le président Tanja refuse de qualifier le MNJ de mouvement rebelle. "Ce ne sont pas des rebelles mais de vulgaires trafiquants", a-t-il dit, tout en affirmant qu'il refusait toute négociation avec le MNJ en tant que tel. Le MNJ, apparu en février et qui réclame une meilleure insertion des Touareg dans l'armée, les corps paramilitaires et le secteur minier local, a revendiqué plusieurs attaques meurtrières contre des cibles militaires dans le nord du Niger. Il observe une trêve unilatérale d'un mois jusqu'à la fin du mois de ramadan (mi-octobre).

hanno trovato la soluzione...

http://www.vita.it/articolo/index.php3?NEWSID=85468

che forse forse sia questo il problema ?

http://allafrica.com/stories/200710100968.html

Non è questo genere di notizie idoneo a confutare il processo di svolta iniziato . Dopo Africom è stato ora varato sempre dagli Usa il programma che prevede l’acquisito preferenziale di prodotti agricoli dall’Africa che “ tradotto” per i tuaregh e i governi dei paesi che li ospitano a precise scelte. Non più una politica di aiuti e i bonus ma di collaborazione con i popoli che li ospitano . Per tuaregh , questa è la svolta decisiva e sempre temuta . La gara in atto fra Usa e Cina sta accelerando i tempi e emarginandoli sempre più .
BYBYBY GFCLY

Morto Bob De Nard

Continuano i furti di veicoli 4x4 sui principali assi stradali, l' ultimo ha riguardato i mezzi di MSF il cui equipaggi sono stati lasciati appiedati. MSF ha inoltre lasciato gran parte del Paese.

BYBYBYB GFCLY

Ciao,
secondo voi se entro da Ayrou e vado fino a Nguigmi via Niamey e Zinder me la vedo molto brutta? In teoria così a sud i rivoltosi non dovrebbero esserci

Iferouane, raid dei ribelli tuareg provoca fuga di massa

Secondo fonti locali, un attacco militare dei ribelli tuareg avrebbe reso Iferouane un villaggio fantasma. I 5.000 residenti, infatti, sarebbero in fuga. La zona di Iferouane comprende diverse miniere di uranio, le quali sono uno degli obiettivi privilegiati dei ribelli che protestano per la diseguale ripartizione delle risorse. Il governo della regione Niamey, di cui fa parte Iferouane, sostiene che nessun esodo di massa è in corso.

Da amici Tuareg posso affermare che l'esodo da Iferouane è iniziato già da questo autunno. Le vie di accesso sono quasi tutte minate dall'esercito, che si appresta ad altri scontri con il gruppo del Mnj. Sempre gli amici tuareg, riferiscono di saccheggi e angherie a scapito di civili nella zona di Iferouane. Gli spostamenti "sicuri" sono fino all'oasi di Timia, oltre è un rischio serio! Ad Agadez la presenza dei militari è palpabile e rende ancora più alta la tensione. La perdita dei turisti è un grave ricaduta per la già debole economia locale.

Due pezzi interessanti:

Tuareg contro le multinazionali dell’uranio
La nazione che non c’è, c’è!

Di fatto, le concessioni ai francesi per l'uranio sono scadute.
Il Niger ha rlasciato nuove concessioni a Canada, Australia, e Cina.

Pensavo che quest'ultima nazione si è pure presa un missile (per errore) alla sede dell'ambasciata balcanica nella guerra in ex Jugoslavia da Georege...

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Rivendicano maggiore autonomia e il diritto di muoversi liberamente nella loro terra, divisa al confine tra 3 stati: Niger, Mali, Algeria. E chiedono parte dei proventi dello sfruttamento dell’uranio, sul loro territorio. Foto: città di Agadez, Silvia Baioni

Lo sfruttamento di una miniera d’uranio ad Azelik, città vicino ad Agadez, è solo l'ultimo contenzioso tra il Movimento dei nigerini per la giustizia (Mnj), gruppo ribelle armato a maggioranza tuareg, e il governo di Niamey.

Dal febbraio di quest’anno gli scontri, anche aperti, tra i ribelli e l’esercito sono ripresi e si sono intensificati, tanto che alcuni studiosi parlano di seconda rivolta tuareg, dopo quella che si concluse con la firma di un accordo, nell’aprile 92, che proclamava il cessate il fuoco e impegnava i governi di Niger e Mali a venire incontro alle esigenze dei tuareg. ma in 15 anni le cose non sono cambiate, e i ribelli hanno ripreso le armi in mano. Almeno 45 le vittime negli ultimi 10 mesi, soprattutto soldati governativi, mentre da fine agosto, alcuni ostaggi sono ancora in mano ai ribelli.

Accantonato il sogno, difficilmente realizzabile, di una nazione tuareg, i ribelli da sempre chiedono autonomia amministrativa da Niamey e da Bamako, la possibilità di muoversi liberamente all’interno di quella che viene chiamata Azawed, cioè la regione che comprende il nord del Niger, quello del Mali, ed il sud dell’Algeria.

Sul tavolo c’è anche quell’uranio di cui il sottosuolo del Niger è ricco, ma da cui, da oltre 30 anni, traggono beneficio solo le multinazionali straniere. Dopo 30 anni di sfruttamento esclusivo da parte della società francese Areva, da quest’anno Niamey ha distribuito permessi di prospezione a Canada, Australia, e Cina. Una mossa che la Francia non sembra aver accettato passivamente: recentemente, le autorità nigerine hanno accusato apertamente Areva di finanziare la guerriglia.

Quello di Azelik è solo l’ultimo caso: il governo di Niamey ha ceduto alla Somina, società nigerina con soci cinesi, lo sfruttamento della miniera. La Somina potrà produrre 700 tonnellate di uranio in un anno, dal 2009 al 2010.
Nel paese, Pechino sta realizzando il suo maggior investimento in Africa Occidentale: la costruzione del secondo ponte sul fiume Niger. Un progetto che i ribelli contestano apertamente, perché nella regione nord del paese, terzo produttore al mondo di uranio, mancano le infrastrutture di base, a partire da ospedali e scuole.
Per approfondire:
La nazione che non c'è, c'è! - dal mensile di Nigrizia novembre 2007




Angelo Turco
Il popolo del deserto rivendica l’autonomia amministrativa e si batte per preservare il proprio patrimonio identitario e culturale. Ma non trova interlocutori politici intenzionati a considerare, sul serio, le sue ragioni. A complicare il quadro, le preoccupazioni Usa in chiave antiterrorismo e quelle di Parigi per l’uranio nigerino.

I venti della ribellione spazzano il deserto. Temust n imajeghan, il paese dei tuareg, è di nuovo in fiamme. Parecchie cancellerie sono in allerta. E si capisce. La regione è sensibile e ogni faccenda che riguarda i nomadi, per la loro grande mobilità transfrontaliera, si trasforma in un problema internazionale. Le armi crepitano. In Mali la dissidenza è guidata da Ibrahim Ag Bahanga, cui si è aggiunto di recente il colonnello Hasan Fagaga: la rivolta va avanti da più di un anno, sia pure in fasi che alternano tregua e violenza.

In Niger i combattimenti sono iniziati in febbraio, sotto le bandiere del Movimento nigerino per la giustizia (Mnj), guidato da Agaly Alambo. Il profilo securitario degli eventi non sfugge a nessuno. E però, da Algeri a Tripoli, da Ouagadougou a Nouakchott, da Niamey a Bamako, da Washington a Parigi, da New York a Bruxelles e ad Addis Abeba, andando in giro per le diverse capitali che pure dovrebbero essere interessate, per un motivo o per l’altro, a quel che capita nel cuore del Sahara, si ha l’impressione, ancora una volta, che una “questione tuareg” non esista e non sia mai esistita.

Eppure, a fine agosto viene annunciata la saldatura dei movimenti insurrezionali, con la creazione di un’Alleanza tuareg Niger-Mali (Atnm), mentre il 19 settembre è addirittura promulgato, via internet, l’atto di fondazione della Repubblica Toumoujgha, «con la città storica di Agadez come capitale politica».

Intossicazione mediatica? Forse. Certo è che la gestione politica di questa crisi sembra del tutto inadeguata, a cominciare dal volo piatto dell’Unione africana, pur presieduta da un rispettabile uomo di stato maliano come Alpha Oumar Konaré. Del resto, il grande pubblico continua a filtrare i problemi degli imajeghan – così i tuareg chiamano sé stessi in tamajeq, la loro lingua – con la trama delle retoriche sugli “uomini velati”, gli “uomini blu”, avvolti nel mistero delle loro remote origini, mischiate ai ricordi di vecchi film sulla legione straniera impegnata in epiche gesta per la pacificazione del Sahara.

Eppure, i tuareg combattono da 130 anni per veder riconosciuta la propria dignità di popolo. Dapprima contro i colonizzatori francesi, a partire dalla famosa missione Flatters, schiacciata nel 1881 a In-Uwahen. Quindi, contro gli stati indipendenti, che ereditano dalla Francia il sistema delle frontiere coloniali e, con esso, il principio dell’inesistenza di una nazione tuareg. Secondo la ricostruzione del geografo Edmond Bernus, grande specialista del mondo tuareg, Temust n imajeghan si estende su sette stati sahelo-sahariani (Niger, Mali, Burkina, Algeria, Libia, Mauritania, Nigeria), senza contare le diaspore (Ciad, Sudan). Tuttavia, gli imajeghan vivono per metà in Niger e per un altro terzo almeno in Mali.

Il sogno dell’unità politica tramonta nel 1919, con l’annientamento delle armate di Kaosen. Nel 1957 fallisce il tentativo di dar corpo all’Organizzazione comune delle regioni sahariane (Ocrs), del tutto strumentale agli interessi petroliferi della Francia. Di fatto, nell’ultimo mezzo secolo i tuareg hanno continuato a battersi per preservare la loro cultura e il loro patrimonio identitario. Da tempo, in Niger e in Mali soprattutto, gli antichi irredentisti chiedono solo il riconoscimento dei loro diritti di cittadinanza, alla pari con gli altri popoli che vivono in quegli stati.

Da tempo dismessi gli abiti della secessione, i tuareg si ostinano a domandare l’autonomia amministrativa per le loro terre ancestrali nell’ambito degli ordinamenti statali. In risposta, una sconcertante sequenza di spedizioni militari, repressioni, promesse non mantenute, intese sancite internazionalmente ma non rispettate. Ultimo, l’accordo di Algeri dello scorso anno, firmato dal governo maliano e dalla ribellione, ma poi quasi ignorato da Bamako.

Gheddafi in campo

Intanto, sulla trama della dissidenza tuareg sono andati aggrumandosi altri e preoccupanti motivi di tensione. Nella fascia sahelo-sahariana un attivo banditismo transfrontaliero alimenta traffici d’ogni tipo: armi, esseri umani, droga. La penetrazione jihadista, particolarmente del gruppo Al-Qaida per il Maghreb islamico, viene segnalata da più parti. E non è un caso, forse, se proprio in queste settimane si registra una ripresa degli attentati nel nord algerino. Val la pena tuttavia sottolineare che i rapporti della ribellione tuareg con le bande del terrore – qaidisti o salafisti – sono costellati di frizioni e scontri aperti. Insomma, per niente tranquilli.

Tutto ciò allarma l’Algeria, sollecita nell’aiuto logistico alle truppe regolari maliane impegnate nella repressione anti-tuareg. Ma allarma ancor più gli americani, che hanno individuato in questa zona uno dei fronti caldi della lotta al terrorismo. Gli Stati Uniti appoggiano apertamente il Mali nelle operazioni miranti a dare sicurezza al nord; la stessa ambasciata americana a Bamako ha ammesso che un aereo militare, fatto bersaglio dai tiri della ribellione, è tornato integro alla base.

Dopo il Corno d’Africa, questa è la regione dove militarmente gli Usa sono più impegnati nel continente. Le esercitazioni antiterroristiche si susseguono, nel quadro di programmi pluriennali che coinvolgono una decina di paesi. Questa, del resto, è una delle aree in cui il Pentagono medita di installare il comando militare unificato per l’Africa (Africom), ma deve fare i conti con l’opposizione sia dell’Algeria che della Libia.

Per quanto ambiguo come al solito, Gheddafi ha un ruolo importante nella partita che si sta giocando. Molti credono che sia lui a soffiare sul fuoco della dissidenza tamajeq, infiammando le passioni irredentiste, con il miraggio del “Grande Sahara”, uno spazio politico per i popoli del deserto. Gli osservatori notano che il braccio armato della dissidenza è passato attraverso i campi di addestramento libici, formandosi nei ranghi della “Legione verde”, il corpo d’élite costituito alla fine degli anni ’80 e impiegato di preferenza nelle operazioni all’estero.

Sollecitato dal presidente nigerino, Mamadou Tandja, a fare da mediatore nel conflitto, il colonnello avrebbe posto come precondizione il riconoscimento dell’Mnj. La “Guida” non ama che lo si menzioni a proposito della dissidenza tuareg. A questo riguardo, ha inaugurato una strategia destinata probabilmente a fare scuola. Denuncia, infatti, per calunnia i giornali che fanno cenno alla sua posizione e alle sue presunte responsabilità. Nell’impossibilità di esibire prove giuridicamente valide in tribunale, gli organi di stampa rischiano condanne pecuniarie elevate, al punto da metterne in forse la sopravvivenza.

Porte chiuse a Niamey

A complicare enormemente il quadro c’è l’uranio, in cima alle esportazioni del Niger, che è il terzo produttore mondiale e di gran lunga il primo dei paesi africani. La Francia si trova da sempre in posizione di monopolio nello sfruttamento del minerale nigerino, iniziato nel 1971 sul sito di Arlit, nell’estremo nord.

Da molti mesi, Tandja è impegnato nella rinegoziazione del prezzo dell’uranio con l’Areva, gigante francese dell’industria nucleare. Il 1° agosto, un risultato importante: l’aumento di quasi il 50% del prezzo, passato a 40.000 franchi cfa al kg, con effetto retroattivo al 1° gennaio 2007. Risorse aggiuntive preziose per uno dei paesi più poveri del mondo. Il fatto è che l’uranio è un minerale strategico per la Francia, e ogni negoziato si pone nel quadro degli accordi di cooperazione militare franco-nigerini. In più, a fine anno i permessi di sfruttamento decadono e sarà necessario un riassetto complessivo del dossier minerario.

È in questa prospettiva che entrano in scena altre multinazionali del settore: canadesi, australiane e soprattutto cinesi. Attraverso la China Nuclear Engineering and Construction Corporation (Cnec), il dragone asiatico avrebbe incamerato una decina di permessi di prospezione, qualcosa come la metà di quelli complessivamente in gioco. In questo quadro s’iscrive l’attacco dell’Mnj in aprile al sito di Imuraren, uno dei più ricchi dell’Areva. E se, da una parte, Nicolas Sarkozy moltiplica le dichiarazioni di simpatia e di amicizia nei confronti del Niger, dall’altra non sono pochi nella capitale Niamey coloro che pensano che l’Areva abbia qualcosa a che fare con la ribellione, al fine di dissuadere i concorrenti cinesi.

Il fardello sociale di questo ginepraio si fa sentire nei due principali paesi interessati. Un sentimento di malessere si diffonde in Mali, dove i combattenti tuareg sempre più vengono accostati ai terroristi, per i loro metodi di violenza indiscriminata a causa della disseminazione nella zona di mine antiuomo. Tanto più apprezzabile, quindi, è l’apertura del governo. Grazie agli sforzi del presidente Amadou Toumani Touré, l’Algeria ha offerto le risorse finanziarie per rimettere in moto il processo di attuazione degli accordi di Algeri.

L’atteggiamento nigerino, viceversa, è di chiusura. Amnesty International, con le associazioni umanitarie nigerine, denuncia l’emanazione dello “stato di attenzione”, che sospende i diritti fondamentali ed è all’origine degli arresti e torture della popolazione civile. L’intimidazione della stampa è all’ordine del giorno.

Moussa Kaka, direttore della radio privata Saraouniya e corrispondente di Rfi e di Rsf, viene arrestato a Niamey il 20 settembre, con l’accusa di «attentato all’autorità dello stato». È tuttora in prigione.
Per quanto tempo ancora il presidente Tandja potrà ignorare le aspirazioni degli imajeghan e considerare la dissidenza tuareg come un’orda di banditi?

Niger: alerte aux mines antichar
Les autorités d'Agadez (nord) font état aujourd'hui d'une "recrudescence d'actes de terreur" avec des mines antichar sur les routes du nord du Niger, théâtre de la rébellion touareg, principalement entre Agadez, la capitale régionale, et la cité minière d'Arlit.
"Depuis une semaine, nous assistons à la recrudescence d'actes de terreur perpétrés par des poseurs de mines sur des routes nationales à grande circulation", a déclaré à la radio le gouverneur d'Agadez, Abba Malam Boukar.

Trois mines ont explosé en quelques jours entre Agadez et Arlit, dont une qui a fait jeudi cinq blessés graves parmi les passagers d'un autobus privé qui a sauté sur une mine antichar, selon lui.
Les explosions ont généralement lieu dans un rayon de 100 km autour d'Agadez, où deux civils ont été tués en août dans une attaque à la roquette revendiquée par les rebelles touareg très actifs dans la zone.
Toutes les routes reliant Agadez à d'importantes villes dont Bilma, Dirkou ou Iférouane et abritant des garnisons militaires, sont infestées de mines, a-t-il ajouté.

Source: AFP

Ho avuto news di un ulteriore proroga di tre mesi dello stato di messa in guardia da parte del governo di Niamey, con ulteriori restrizioni della libertà di movimento delle persone. Se confermato tale provvedimento aumenterà le tensioni fra le forze armate e la popolazione locale con possibili nuovi arresti fra i tuareg dissidenti.
C'è qualcuno che può confermare?
Donato

yes

mi sà che questa volta è anche peggio del '90

Immetti la URL completa del link che vuoi aggiungere.

Un amico dell'associazione Itinerari Africani si trova da qualche giorno ad Agadez e ci scrive questa e-mail:

"La situazione qui molto diversa dall'ultima
volta;apparente tranquillita ma tra la gente c é
tensione:al nord improponibile;convoglio per arrivare
qui ad agadez e due giorni fa é saltato un camion
sulla strada asfaltata che arriva da niamey su una
mina siamo passati vicino ai resti:molto grave come
episodio tuttti lo condannano ma ormai é stato fatto.
il fatto é avvenuto a circa40 km da agadez.Sembra che
l'bbiettivo fosse un convoglio di militari transitati
quel giorno ma hanno avuto piu fortuna del camion".

Inoltre ieri ci sono stati forti combattimenti nel nord con gravi perdite di vite umane fra i soldati dell'esercito e fra i ribelli del Mnj. Pare che l'offensiva dell'esercito stia iniziando.
Donato

Dopo l'ultimo scontro armato fra i ribelli del Mnj e un convoglio dell'esercito nigerino nei pressi dei monti Tamgak che ha provocato altre perdite di vite umane (impossibile avere news più dettagliate al riguardo), inizia a preoccupare la situazione degli sfollati da Iférouane. Chi ha potuto ha raggiunto le città di Agadez e Arlit, ma la maggior parte sono accampati in condizioni di estrema precarietà. Tutto ciò è confermato dall'intervista del portavoce del Mnj (grazie al link di Alfredo) che auspica l'apertura di un corridoio umanitario per soccorrere la popolazione tuareg.
Il nostro amico ad Agadez ci scrive:
"abbiamo avuto notizie di scontri nella zona di Tezarzayt vicino al Tamgak con feriti e qualche morto fra i soldati. Credo anche fra i ribelli, ma di questo non ho notizie certe. Ad Agadez c'è molta tensione con una presenza di militari e il
solito manipolo di soldati super armati
con mitragliatrici e bazooka sulle jeep che scendono
in citta."
Donato

http://m-n-j.blogspot.com/

le due campane:
airactualites

air-info

L'insicurezza rischia di estendersi in altre zone del paese.

In una nota apparsa sulla home page del portale: http://www.agadez-niger.com lunedì scorso ci sono stati 2 morti e 4 feriti gravi nelle città di Maradi e di Tahoua a causa delle mine.
L'accaduto è grave in quanto questo potrebbe estendere la zona del conflitto in altre località del Niger. In particolare a Tahoua dove da martedì 18 dicembre inizieranno i festeggiamenti del 48° anniversario della Repubblica, e dove è atteso il presidente Tandja per l'inaugurazione.

Donato

LIBERATI I DUE GIORNALISTI FRANCESI
La news è apparsa sulle agenzie di stampa francesi http://www.lemonde.fr
I due reporter Thomas Dandois e Pierre Creisson, sono stati liberati venerdì 18 e sono arrivati oggi sabato 19 in Francia.
Arrestati il 17 dicembre per la realizzazione di un reportage sulla ribellione tuareg (hanno incontrato esponenti del MNJ), con l'accusa di attentato alla sicurezza nazionale. Per la loro liberazione è stato pagato un riscatto di 10 milioni di CFA (15.257 euro) per ognuno.
Purtroppo restano in carcere i due giornalisti nigerini:
Moussa Kaka, corrispondente di RFI e Ibrahim Manzo Diallo, direttore di Air Info. Per loro c'è il rischio di una lunga detenzione!
Donato

Rimane in carcere a Niamey il giornalista nigerino Moussa Kaka, direttore di una radio privata nigerina e corrispondente di RFI. Arrestato lo scorso settembre con l'accusa di favoreggiamenti ai ribelli del MNJ.
Nel frattempo la situazione nell'Air è sempre precaria. Il direttore della scuola di Dabaga (la ns associazione ha un progetto in loco), informa che la maggior parte delle scuole sono rimaste chiuse, a causa dell'instabilità e del pericolo delle mine sulle piste.
L'oasi di Iferouane continua ad essere drammaticamente deserta.
Ecco un appello del sindaco diffuso dalla Misna:

“Restiamo convinti che la soluzione a questa crisi debba passare attraverso il dialogo. In passato lo abbiamo raccomandato al governo e stiamo ancora sperando in un’apertura. Bisogna sedersi intorno a un tavolo per parlare dei problemi, tra fratelli. Non abbiamo a che fare con un piccolo gruppo di banditi isolati, la questione è molto più seria”: un anno dopo la nascita della ribellione del Movimento dei nigerini per la giustizia (Mnj)contro il governo di Niamey, si esprime Brigi Rafini, sindaco di Iferouane, ultima città nell’estremo nord, disertata dai suoi abitanti dal novembre scorso. “La nostra località – ha detto Rafini al canale televisivo privato ‘Dounia’ – è un po’ l’epicentro di questa crisi e l’insicurezza ha avuto conseguenze pesantissime: prima di tutto, non c’è più un solo abitante, tutti sono scappati temendo scontri tra ribellione e soldati, unici presenti, e spaventati dall’eventuale prezzo che potrebbero pagare” ha detto il sindaco, riferendosi a eventuali abusi da parte dei soldati su civili accusati di collaborazionismo con la ribellione a maggioranza tuareg. Sul piano economico, ha continuato il dirigente amministrativo, “tutte le attività legate al turismo, principale vocazione di Iferouane, sono congelate mentre le altre attività, come la coltivazione, sono rallentate. La circolazione sulle strade è diventata impossibile, ogni convoglio deve essere scortato da militari. La situazione è invivibile”. Lo Mnj ha preso le armi contro la gestione del potere da parte del governo del presidente Mamadou Tandja - in particolare nell’amministrazione dei proventi dello sfruttamento dei giacimenti di uranio, concessi a multinazionali straniere, presenti nell’antico territorio tuareg – ma anche a causa dell’inquinamento dell’ambiente naturale e della marginalizzazione del popolo tuareg, nonché per la mancata o incompleta applicazione degli accordi di pace firmati nel 1995 al termine di quattro anni di ribellione. Per Tandja, i membri dello Mnj sono “banditi armati, tra cui criminali e mercenari di varie nazionalità”.

Donato
di Itinerari Africani

Rimane in carcere a Niamey il giornalista nigerino Moussa Kaka, direttore di una radio privata nigerina e corrispondente di RFI. Arrestato lo scorso settembre con l'accusa di favoreggiamenti ai ribelli del MNJ.
Nel frattempo la situazione nell'Air è sempre precaria. Il direttore della scuola di Dabaga (la ns associazione ha un progetto in loco), informa che la maggior parte delle scuole sono rimaste chiuse, a causa dell'instabilità e del pericolo delle mine sulle piste.
L'oasi di Iferouane continua ad essere drammaticamente deserta.
Ecco un appello del sindaco diffuso dalla Misna:

“Restiamo convinti che la soluzione a questa crisi debba passare attraverso il dialogo. In passato lo abbiamo raccomandato al governo e stiamo ancora sperando in un’apertura. Bisogna sedersi intorno a un tavolo per parlare dei problemi, tra fratelli. Non abbiamo a che fare con un piccolo gruppo di banditi isolati, la questione è molto più seria”: un anno dopo la nascita della ribellione del Movimento dei nigerini per la giustizia (Mnj)contro il governo di Niamey, si esprime Brigi Rafini, sindaco di Iferouane, ultima città nell’estremo nord, disertata dai suoi abitanti dal novembre scorso. “La nostra località – ha detto Rafini al canale televisivo privato ‘Dounia’ – è un po’ l’epicentro di questa crisi e l’insicurezza ha avuto conseguenze pesantissime: prima di tutto, non c’è più un solo abitante, tutti sono scappati temendo scontri tra ribellione e soldati, unici presenti, e spaventati dall’eventuale prezzo che potrebbero pagare” ha detto il sindaco, riferendosi a eventuali abusi da parte dei soldati su civili accusati di collaborazionismo con la ribellione a maggioranza tuareg. Sul piano economico, ha continuato il dirigente amministrativo, “tutte le attività legate al turismo, principale vocazione di Iferouane, sono congelate mentre le altre attività, come la coltivazione, sono rallentate. La circolazione sulle strade è diventata impossibile, ogni convoglio deve essere scortato da militari. La situazione è invivibile”. Lo Mnj ha preso le armi contro la gestione del potere da parte del governo del presidente Mamadou Tandja - in particolare nell’amministrazione dei proventi dello sfruttamento dei giacimenti di uranio, concessi a multinazionali straniere, presenti nell’antico territorio tuareg – ma anche a causa dell’inquinamento dell’ambiente naturale e della marginalizzazione del popolo tuareg, nonché per la mancata o incompleta applicazione degli accordi di pace firmati nel 1995 al termine di quattro anni di ribellione. Per Tandja, i membri dello Mnj sono “banditi armati, tra cui criminali e mercenari di varie nazionalità”.

Donato
di Itinerari Africani

MAE: ieri

Dal 26.03.08 - Si sconsigliano viaggi non necessari nel Paese.
Il governo del Niger ha annunciato la possibilità di azioni terroristiche e di sabotaggio nei centri urbani.

Alla recente esplosione di mine sui principali assi stradali nigerini in direzione nord hanno fatto seguito anche gli attentati, sempre con l‘uso di mine, realizzati nelle località di Maradi e Tahoua, al centro e centro sud, non lontano dal confine con la Nigeria.


In particolare, a causa del ripetersi di aggressioni da parte di bande armate sono particolarmente pericolose le seguenti aree:

- Azawagh, tra la frontiera maliana e la linea che va da Tahoua a Ingall e fino alla frontiera algerina;


- Zona ad est del Massif de l’Air e a nord dell’Iferouane, fino alla frontiera con l’Algeria.

La nuova ondata

...La tensione appare già al posto di blocco alla periferia della città. Un ufficiale, sempre con gentilezza, vuole trattenere il passaporto. "Questa è la frontiera", dice: "Agadez in questo momento è come se non fosse in Niger. Qui comandiamo noi". Lasciare il passaporto ai militari significa però rischiare di perderlo. E dover poi affrontare l'ignoto della burocrazia di guerra. L'ufficiale accetta un compromesso: "Allora facciamo così...

AGGHIACCIANTE!
E noi italiani, in questa situazione di catastrofe umanitaria,oltre ad alimentarla ci facciamo pure la figura dei fessi, paghandoo Gheddafi per mandarci più clandestini!

quello che trovo davvero agghiacciante è che i media nazionali non danno queste informazioni. I francesi in pratica finanziano la ribellione ed i giornali e le televisioni non fanno più giornalismo d'inchiesta e quindi in pochi sanno davvero quello che succede, come in questo caso. Come se poi, in un mondo globalizzato come questo, la cosa non ci riguardasse e invece ci riguarda eccome.

beh.. non è vero che non c'è più giornalismo d'inchiesta, della tettona del Grande Fratello sappiamo praticamente tutto....
Battute a parte, quando c'è di mezzo l'Energia ( che non sia rinnovabile.....) il sangue scorre più del petrolio.
E in più... tutto questo per avere + nucleare.. e pure in Italia!

hai visto report ieri sera?

non guardo più la televisione ( e soprattutto i telegiornali) da dicembre.
Report, siccome è l'unica (ancora per poco) trasmissione giornalistica seria... ho deciso di NON vederla più dalla scorsa stagione, perchè mi porta sono angoscia e rabbia
Leggo solo le notizie che scelgo "io" da internet e non voglio più sapere nulla d'altro, la notte voglio dormire.
Mi concedo solo Alberto Angela ( che per l'appunto da questa stagione ha deciso di "uniformarsi" ai format mordi e fuggi che tanto hanno successo)

Mi sono dimesso da italiano.
Se ne riparla tra qualche anno ( se ci sarà ancora l'Italia...)

Gla, hai bisogno di un bel giro in moto...di quelli lunghi..dai che ci organizziamo

Se si organizza
"un bel giro in moto...di quelli lunghi..."
fatemelo sapere che vengo anche io...

saluti giovanni

In caso di organizzazione di questo viaggio ci sarei anch'io!!