Ciao a tutti...
Dato che all'ultimo concorso di S.e.K. c'erano 4 forse 5 concorrenti...
(è così che si fa!!!???)

Cosa mi dite del fatto che ai concorsi (anche i + blasonati) le foto che se la giocano per i premi sono in qualche modo "catechizzate", sapete, come se esistesse un clichè da rispettare, altrimenti... ciccia???

Perchè in tal caso tanto vale stare a discutere di far fotobelle/perfette/vendibili/sensibili/struggenti/ooohhhhhh!!! che foto/ma, guarda quella!!!/chissà chi l'ha fatta!!!???/ecc... O NO???

I'll be waiting for...
Gianluigi

Gianluigi, forse in questi giorni ho delle tare intellettive, ma non ho capito niente. Tradotto vuol dire fare concorsi a tema?

Ciao

Scusa Carlo,
ogni tanto scrivo in maniera un tantino "ermetica" e capisco il tuo NON CAPISCO...
Intendevo dire che, indipendentemente dal tema, è come se una buona parte delle foto in concorso si somigliano, i soggetti sono pressocchè gli stessi così come l'angolo di ripresa e, anche qual'ora la giuria si trovi davanti uno scatto ineccepibile, se non rispecchia il clichè difficilmente lo considera tra i premiabili!
Strano no? uno si danna l'anima per crescere, metterci del suo senza magari stravolgere l'attimo ripreso o modificandolo radicalmente a sua immagine e cosa capita? che nessuno ti capisce...

Dico ciò perchè ho avuto modo di vedere in prima persona (ero in giuria) come autorevoli fotografi/giurati di fatto abbiano scartato quanto non con conforme alla loro personale visione di fotografia...

Forse ora, leggendo, mi capisco anch'io o almeno spero...

Ciao ciao
Gianluigi

Non amo le giurie.
Ognuno puo' essere giudice di se stesso.
Come si puo' giudicare una foto ?
Se c'e un bilanciamento di grigi ?
Se e' a fuoco ?
Se la faccia non e' in ombra o se le gambe non sono tagliate ?
Mi sembra che non esistano parametri universali per definire un "vincitore" in un concorso fotografico, almeno come la vedo io.
Mi sembra come i giudizi dei critici d'arte sulle opere pittoriche di artisti quali Picasso o Ligabue. Cosa pensavano i loro contemporanei cira la tecnica, l'uso del colore le forme? :rolleyes:
Solo dopo un po di tempo e' saltato fuori che erano degli artisti e non dei pazzi.
Quindi ritengo che comparare o stendere una classifica di foto sia una cosa a mio parere molto difficile e personale (a parte le foto satellitari ).
Qualche anno fa avevamo fatto dei concorsi on line dove chiunque poteva votare.
Purtroppo una monitor essendo una sorgente luminosa ha caratteristiche totalmente diverse da una stampa. Anche la profondita' cromatica (per quanto pubblicizzino i milioni di colori) non ha una fedelta' all'originale, specialemnte con monitor di bassa qualita'

A mio avviso comunque la votazione "pubblica" e' molto + democratica.
+ persone sono in una giuria + opinioni e punti di vista saranno possibili, quindi estendendo una giuria a tutti quelli che possono vedere il gioco e' fatto.


Diverse formazioni culturali inoltre interpretano diversamente immagini. Quanto ritenuto "bello" da un europeo puo' non essere tale per un asiatico, africano o americano.
Ai concorsi preferisco sicuramente le mostre


studente in vacanza si da alla pesca (Mali)

[QUOTE]Messaggio inizialmente inserito da Administrator:
[QB]Non amo le giurie.
Ognuno puo' essere giudice di se stesso.
Come si puo' giudicare una foto ?
------------------
Concordo con te!
Ho partecipato a pochi concorsi fotografici, e, dopo alcune esperienze ho rifiutato di fare ancora parte di giurie.
Il mio punto di vista è che si scatta una foto perche,in quel momento, ti dice qualcosa, o qualcosa ti ha detto , scatta.
Io fotografo principalmente per me stesso, e non faccio foto che devono piacere ad altri.
Perciò una giuria cosa può valutare, l'equilibrio cromatico? la scala tonale?
Esiste una fotografia studiata, statica, vedi Ansel Adams, ed una fotografia dinamica,
come quella di Nino Cirani, dove se studi lo scatto perdi in spontaneità ma puoi perderci anche in perfezione tecnica.
La perfezione tecnica e le regole poi esistono, secondo me per essere violate.
Il tempo dirà poi se si tratta di "creatività" o "ciofecaggine".
Mi è successo che "foto sbagliate", mosse, sfocate, sotto o sovraesposte, e non intenzionalmente, venissero apprezzate rispetto ad altre più accurate.
Così come foto per me emozionalmente importanti, e quindi "belle", non dicessero nulla ad altri.
Allora non chiamiamoli concorsi, esponiamo le foto e speriamo che trasmettano agli altri ciò che dicono a noi.

D'altra parte si sa, come recita un detto tipico della bassa Sassonia:

Ogni scarrafone è bello a mamma soia
o noo!
Pier

Avete ragione, come si fa a giudicare una foto, è impossibile.
Ci sono foto belle e vuote e ci sono foto un po' meno belle ma ricche di contenuto.
Se devo dire la mia sui concorsi vi dico di lasciar perdere, almeno a livello dilettantistico. Spesso nelle giurie ci sono gli stessi soci del fotoclub e il fotografo del paese e del quartiere. Che tristezza.... le mie foto giudicate da questa gente!!!

ciao a tutti Antonella Sable/ sand/ sabbia

Già , però può accadere anche per concorsi nazionali e non, e magari con il "bollino blu" della FIAF... (ooopsss, spero non straccino la mia tessera!)
E allora come la mettiamo? Evitiamo a piè pari ogni possibile confronto con l'esterno o ci buttiamo nella mischia??? E se poi neanche ci danno risposta?

'notte
Gianluigi

La Fiaf? Ma quelli sono dei fotoamatori, è un giro chiuso di persone che si premia a vicenda a seconda della simpatia.
Noooooooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Questa non è fotografiaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa........

la fotografia è un'altra cosa.

Quando ho sentito Fiaf mi si sono rizzati i capelli!!!!


Marco

Mi consola che non sono il solo a rivoltarsi!

Ciao
Gianluigi