Guardando la foto la per prima cosa penso e' il dolore (per le prime foto) e la voglia di vivere (per l'ultima di Aziz).

Dipende poi la foto in che contesto e' posta per ragionare sul "perche'" di quella foto, sul nostro sito ha sicuramente un significato di sensibilizazione, un approccio positivo e ringrazio Giovanni che si e' reso disponibile per comunicare con il suo linguaggio di immagini quello che sta succedendo.

Se fosse su un cartellone pubblicitario di ua marca di vestiti (senza fare nomi) allora forse potri pensare che al momento dello scatto il fotografo pensasse anche a qualcosa altro oltre che cercare di cogliere quell'attimo.

D'altra parte penso che la vita del fotografo sia come quella di un artista, molta gavetta e difficile far tornare i conti, per cui se qualcuno vuole comperare uno scatto a volte le ragioni di necessita' possono indurre a passare sopra al proprio pensiero etico. Non penso sia sempre possibile essere in accordo con un editore per come usa le fotografie che forniamo.

Il mio e' un disocrso non legato a questa stupenda iniziativa propostami da Giovanni, ma solo un pensiero per gli aspiranti fotografi che bazzicano questo sito.

E' vero, soprattutto per quelli che fanno reportage come Giovanni. Ho iniziato anch'io facendo le foto di reportage poi invece mi sono convertita alle foto da studio, si guadagna di più e si fatica meno.
Giovanni è sempre stato coerente con le sue scelte, ma lui il reporatge ce l'ha nel sangue e poi è dotato di una sensibilità fuori dal comune, le sue foto parlano chiaro, le vediamo tutti.


Sara

PS ma dove sono tutti gli altri del forum? Adesso che il discorso si fa interessante non scrive più nessuno?

Forza, forza, forza, fatelo per il bene della fotografia

Eccomi Sara

voglio dire la mia sui fotografi.
Ebbene, come si sa ci sono fotogarfi e fotografi, ci sono i Toscani e ci sono i Giovanni (tanto per fare due nomi che tutti conoscono). I primi (Toscani) fanno della fotografia un lavoro e magari una passione, i secondi (Giovanni) fanno della fotografia uno stile di vita e un modo di essere.
Sono due stili e modi completamente diversi di interpretare la fotografia, sicuramente i Toscani guadagnano di più e hanno più successo, i Giovanni usano la fotografia non solo come strumento documentaristico ma ne fanno anche un mezzo per racconatre se stessi.
Personalmente preferisco i fotografi come Giovanni che fanno e creano immagini eterne agli occhi di tutti, foto che guardo oggi e mi piacciono e poi le riguardo tra qualche anno e diventano ancora più belle perchè c'è l'anima dell'uomo.
Chissà se sono stato chiaro.

Cornelio

Complimenti Giovanni, fare foto in B/N in Africa è sinonimo di amore per la fotografia perchè rinunciare ai colori (sopratutto quelli africani) vuol dire cercare di catturare qualcosa in più di una bella immagine, se ti può essere utile per poter risolvere, in parte, problemi inerenti alla sovra/sotto esposizione e ad altre problematiche della foto in B/N, mi permetto di consigliarti la lettura di libri sul sistema zoonale, questo sistema è stato ed è usato dai più famosi fotografi di B/N , è semplicemente una tecnica che tiene conto dell'esposizione in relazione allo sviluppo della pellicola, senza dover acqiustare filtri o altri marchingegni strani che snaturerebbero le foto.

Pino

Faccio il trafiletto di errata corrige.

La foto di cui parla Pino non è di Giovanni ma bensì di Alvise, ce ne scusiamo con l'autore.

Sara

Grazie della correzione e mi scuso anch'io con Alvise.
Pino