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#31517 - 01/31/04 06:55 PM Cicloturismo africano
Administrator Offline


Senior

Registered: 12/09/01
Posts: 2328
Loc: Canada
Nel vagare per l'africa viaggiando trovo che ci siano varie problematiche attualmente, forse un tempo meno sentite o meno cruciali, ma che attualmente limitano o hanno cambiato il modo di viaggiare.

- sui veicoli dazi, tasse, assicurazioni, carnet e chi piu' ne ha piu' ne metta che rendono problematico o necessario aggirare vari paesi per poter andare verso la propria meta

- tempi di trasferta
Arrivare in mali, in tchad , in Burkina richiede tempi di trasferta e costi notevoli (traghetti, Km , benzina, tasse, assicurazioni e forse piu' cruciale il tempo che spesso non si puo' comperare)

- anima ecologica
Penso che il transitare con mezzi pesanti (non ho niente in contrario con i camionisti ;\) abbia un impatto ambientale sicuramente differente rispetto a veicoli + leggeri. Inoltre il Trekking o MTB si affida spesso molto di piu' a servizi offerti localmente quindi ha a mio avviso un impatto migliore sull'economia locale.

=======================================

Premesso questo il mio pensiero andava verso un turismo un po differente.
Nel quale si fanno magari meno Km ma si entra piu' in contatto con la natura, con il silenzio (se non si passa da qualche mercato ;\) ) e in linea di principio si spende anche meno \:D

Quello a cui penso e' Cicloturismo.
Ovvero percorrere piste, attraversare paesi in sella a una bicicletta.
Ovviamente riconosco che fare il murzuq in bicicletta possa risultare problematico, ma penso che molte piste possano essere percorse con grande soddisfazione e appagamento.

Come per il mototurismo ritengo che ci siano essenzialmente due approcci:
- con mezzi di appoggio
- senza mezzi d'appoggio

Con mezzi di appoggio
---------------------
Questo sistema da la soddisfazione di viaggiare liberi da zavorre e poter magari far affidamento in qualcuno che una vota che finisce la tappa ci prepara un bel tendone dove dormire e qualcosa di caldo da mangiare.
Al contrario delle moto un autoveicolo puo' fare da supporto a un numero maggiore di ciclisti visti ingombir dei veicoli e quindi se si considera un "pulmino" magari di quelli a 10 posti, o un land passo lungo con panche e carrellino un mezzo veramente puo' portare a spasso tranquillamente 10 ciclisti, magari con un altro veicolo di backup. In paesi dove e' necessaria la guida con il suo mezzo si puo' ipotizzare di andare sul posto con la propria bici (aereo) e da li partire con la guida che fa da mezzo di appoggio, e se c'e qualche trasferta si butta la bici nel cassone e si salta qualche KM.

Senza mezzi di appoggio
-----------------------
questo approccio ovviamente e' un po piu' complicato nell'organizazione e bisogna pianificare bene il proprio carico. Se si viaggia in gruppi 2 o piu' persone si possono condividera alcuni beni quinid uno porta la tenda, l'altro il materiale per cucinare ad esempio. Inooltre in base all'itinerario bisognera' considerare quello che bisogna portarsi.
Ad esempio se pianificaimo un giro in cui si vede ogni tanto una citta i ricambi potrnano essere ridotti, come anche le scorte di acqua. Se si ipotizza di riuscire a fare tappe in villaggi l'attrezzature per dormire puo' essere rivisitata.

Vengo quindi ai quesiti (magari se volete portare i vostri contributi aprite dei nuovi tread per espandere meglio ogni sotto argomento)

- quanti Kg puo' portare un ciclista "confortevolmente" sul suo mezzo
- quanti Km sono ipotizzabili su pista dura pianeggiante, in montagna, su asfalto
- quali sono gli elementi fondamentali che un ciclista si deve portare per manutenere adeguatamente il veicolo (quanto pesano)
- quanti Km si possono considerare tra intervalli di manutenzione "straordinaria"
(revisione sospensioni, cambio catena, copertoni e in generali operazioni per cui non siano reperibili ricambi localmente e non si siano portati con se)
- consigli per l'acquisto di un bicicletta
(tipologia, pesi, rapporti, etc)
- quale e' il bagaglio personale che un ciclista deve portarsi (composizione e peso)

alcune forse delel domande sono state risposte in precedenti tread, ma un riassunto gioverebbe.

Tutte queste domande sono per poter verificare quali sono le reali possibilita' di un cicloturismo in terra africana, il raggio di azione. Sono convinto che siano possibili veramente grandi cose. Confido nella vostra partecipazione per condividere informazioni utili.

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#31518 - 02/06/04 03:15 PM Re: Cicloturismo africano
MauroWR Offline
Senior

Registered: 09/02/02
Posts: 591
Loc: Ticino
Quote:
Messaggio inizialmente inserito da Administrator:
... quesiti....
- quanti Kg puo' portare un ciclista "confortevolmente" sul suo mezzo
- quanti Km sono ipotizzabili su pista dura pianeggiante, in montagna, su asfalto
- quali sono gli elementi fondamentali che un ciclista si deve portare per manutenere adeguatamente il veicolo (quanto pesano)
- quanti Km si possono considerare tra intervalli di manutenzione "straordinaria"
(revisione sospensioni, cambio catena, copertoni e in generali operazioni per cui non siano reperibili ricambi localmente e non si siano portati con se)
- consigli per l'acquisto di un bicicletta
(tipologia, pesi, rapporti, etc)
- quale e' il bagaglio personale che un ciclista deve portarsi (composizione e peso)

alcune forse delel domande sono state risposte in precedenti tread, ma un riassunto gioverebbe.
.


Malgrado alcuni puniti erano stati già affrontati nel 3ad http://www.sahara.it/cgi-perl/ubb/ultimatebb.cgi?ubb=get_topic&f=27&t=000004 cerco di dare il mio modesto contributo ai tuoi precisi quesiti sulla base di un ipotetico viaggio senza appoggio:

- Io credo che quando il peso del bagaglio comincia a superare il peso della bici cominciano i problemi di stabilità, anche perchè con borse laterali, borse sul manubrio e sul portapacchi si alza molto il baricentro.
Dierei quindi 15kg-20kg max. poi l'uso di un "rimorchio" è molto consigiato.

- Il fattore pista è probabilmente quello che incide di più sui km max. a patto che non si vadano a cercare salite molto ripide e che l'allenamento del ciclista sia buono (per le circostanze).
Visto che l'esercizio si ripete giornalmente ed occorrono dei tempi di recupero ragionevoli, bisogna calcolare che 4-5 ore di pedalata giornaliere siano sufficenti (indipendentemente dalle capacità fisiche).
Di conseguenza la massima percorribilità giornaliera varia dai 20km per piste particolarmente poco ciclabili (dove magari si spinge), a ca. 100km per i trasferimenti su asfalto in pianura.

- Per la manutenzinone, se si parte con una bici in buone condizioni, occorre prendersi cura specialmente della trasmissione (corone-catena-pacco pignoni) pulendo e lubrificando giornalmente. Altre parti come il cambio e i freni necessitano interventi meno frequenti.
L'attrezzatura minima per la manutenzione descritta e quella per riparare le probabili forature, ha un peso variabile tra i 500g e 1kg.

- Gli intervalli per le revisioni straordinarie sono da contare in migliaia di km, quindi se si parte con una bici in buone condizioni, nella maggiorparte dei casi (fino a 2'000km - 3'000km) non dovrebbero necessitare ricambi di sorta.
Ben più importanti possono essere i danni causati da cadute o collisioni (anche con sassi), che spesso si rivelano più difficili da riparare (p.es. cerchio rotto) senza l'intervento di qualche "meccanico" locale che con pezzi adattati può fare miracoli !!! ;\)

- Sia la scelta della bicicletta che del bagaglio sono molto legate all'itinerario che si vuole intraprendere. Se le difficoltà sono blande, una bici rigida (classica) senza sospensioni e con un telaio in acciaio è più consigliabile (più facile agganciare bagagli e più facile da saldare il telaio).
Un'eventuale forcella ammortizzata (con corsa da 50-60mm max.) e un cannotto sella leggermente molleggiato, aumenteranno sicuramente il confort sulle piste più sconnesse, rendendo più sopportabili le lunghe ore passate in sella.


Malgrado i suoi spettacolari paesaggi, l'Africa sahariana si presta meno bene ai viaggi in bicicletta senza appoggio, che non l'Africa centrale. Questo in ragione delle grandi distanze tra i villaggi (l'autonomia dipende essenzialmente dall'acqua e dai viveri che si possono trasportare) e tra i luoghi interessanti da visitare delle zone desertiche (escludendo forse il Marocco). Rimane quasi sempre ovunque il problema della garnde distanza tra il luogo di approdo (porto o aeroporto che sia) e i magnifici paesaggi in cui è stupendo pedalare. \:\(
Ma la considerazione forse più importante di tutte è che, per viaggiare in bicicletta senza appoggio e riuscire a visitare un paese africano (qualunque esso sia), occorre veramente mooooolto tempo ! ;\)

Mauro
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Everybody who lives dies, but NOT everybody who dies has lived !

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#31519 - 02/09/04 12:19 AM Re: Cicloturismo africano
Administrator Offline


Senior

Registered: 12/09/01
Posts: 2328
Loc: Canada
grazie per tutte le risposte qualche altro quesito

- carrellini monoruota, magari con sospensione qualche altro nome oltre al BOB Ibex (http://www.bobtrailers.com/index.html?main=yak.html )
mi domando come si comportino in discesa su sterrati dato che non hanno un freno :rolleyes:

- per quanto riguarda il canotto molleggiato non ne avevo mai visti , ma mi sembra una ottima soluzione. Probabilmente le performance non sono paragonabili a una supermolleggiata, ma pensando di dover pedalare con un carrello a seguito si limita un po il terreno. Comunque una soluzione penso meno "delicata", pesante e compicata di una ammortizzata. Qualche consiglio su marche e caratteristiche.


- Per quanto riguarda le piste sahariane penso che le grandi arterie siano parcorribili anche se di relativo poco interesse e forse un po pericolose per il traffico. Se l'obbiettivo e' "andare a sud" quindi "attraversare" penso sia fattibile (tempo permettendo ;))
Sicuramente la discesa del marocco puo' dare molte soddisfazioni (ci sto facendo un pensierino per il 2004)

- stavo pensando alla lista delle cose da portarsi, sul sito esistono liste per motociclisti, automobilisti, manca ancora quella per i ciclisti \:\)
Non sarebbe male compilarla dando una priorita' (del tipo indispensabile, utile, eliminabile) e una indicazione di massima di pesi, in modo che giocando con un foglio di calcolo si possa cercare di capire quanti Kg ci si sta' caricando tra indumenti, ferri, ricambi e generi di sussistenza.

[ 09 Febbraio 2004: Messaggio editato da: Administrator ]

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#31520 - 02/09/04 04:56 PM Re: Cicloturismo africano
Nik '' Ahmed '' Offline
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Registered: 01/14/02
Posts: 546
Loc: BOSSICO
Anche io ritengo che il cannotto sella molleggiato sia una bella idea , perchè rispecchia come linea di massima il fatto che con meno tecnologie ( forcellone posteriore )si diminuiscono le percentuali di rotture , considerando anche il carico che si porta.
La ktm \:D produce una mtb da viaggio con questo sistema , è il modello ALP CHALLENGE ( nella sezione adventure )
Si può vedere a questo indirizzo http://62.99.143.236/it/frameset.asp?cPa...rnet%20Explorer



Ciao Nik

[ 09 Febbraio 2004: Messaggio editato da: Nik '' Ahmed '' ]
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#31521 - 02/09/04 09:19 PM Re: Cicloturismo africano
Administrator Offline


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Registered: 12/09/01
Posts: 2328
Loc: Canada
Bella geometria per la ALP CHALLENGE, unico neo ...telaio in Aluminium 7005 ExtraLite.
Concordo con mauro e all'alluminio preferisco derivati da metalli ferrosi \:\)

PS ho odinato un libro da ibike.org, http://www.ibike.org/bia.htm

dovrebbe avere tutte le risposte alle mie domande. Quando mi arriva faccio un recensione \:\)

Molto interessante in generale il sito non solo per il turismo su 2 ruote ma su molti aspetti piu' filosofici, consiglo una visita
http://www.ibike.org/africa.htm

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#31522 - 02/09/04 09:49 PM Re: Cicloturismo africano
Nik '' Ahmed '' Offline
Senior

Registered: 01/14/02
Posts: 546
Loc: BOSSICO
E' vero che l'alluminio è praticamente impossibile da saldare ( tranne per qualche saldatore con le controp@alle ) ma i telai hanno comunque doti di resistenza e flessibilità allucinanti. Francamente in una discesa su terreno sconnesso con a bordo un mastino di 100 kg ( e ce ne sono ! ) il mezzo viene sottoposto ad un bel lavoro. Ovviamente non parlo di down-hill la disciplina di gare in discesa ma una comune girata domenicale. Oserei quasi pensare che in un viaggio in mtb il telaio sia meno sollecitato . dopo tutto non si sale e si scende dalle dune , si affrontano piste a 100 o più km/h e non si '' vola '' sulla tole.
Ah dimenticavo i telai moderni in alluminio non sono monotubo ma sono formati da più tubi concentrici , sistema che garantisce leggerezza , robustezza e giusta rigidità/flessibilità.
Ciao Nik
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#31523 - 02/20/04 07:37 PM Re: Cicloturismo africano
Andrea Bertelli Offline
Junior Member

Registered: 06/18/02
Posts: 24
Loc: Trento
Ciao a tutti.
Io è da 15anni che uso telai in alluminio e devo dire che come robustezza non hanno da invidiare niente a quelli in acciaio. Sono passato dalla gloriosa Treck 8000 con tubi in Easton 8005(se non sbaglio)e congiunzioni incollate a caldo ed ora ho una GT LTS Team con tubi sempre Easton. Entrambe le bici hanno visto e affrontato single track e mulattiere ben peggiori di qualsiasi pista percorribile in una vacanza senza mai un broblema.
Per i telai rigidi la scelta tra alluminio ed acciaio è solo una questione di gusti soprattutto per quanto riguarda la rigidità. La cosa importante è invece che siano costruiti a regola d'arte: meglio spendere su un buon telaio e risparmiare sulla componentistica (che è sempre "up-gradabible").
Io, avendo le sopracitate bici, se dovessi partire per un viaggio con appoggio sceglierei senza ombra di dubbio la GT: pur essendo una biammortizzata ha un impostazione (per mia scelta)quasi da cross country, è sicuramente più comoda di qualsiasi bici rigida e, visto che non è una competizione, il peso non è troppo penalizzante (13.5 kg). L'unico neo è la manutenzione degli snodi (boccole in teflon)che va fatta spesso (nel caso del viaggio anche una volta ogni due giorni) ma come attrezzi servono una chiave a brugola (la stessa del manubrio e sella)una chiavetta per dadi (uguali a quelli delle corone)e un tubetto di grasso specifico. Se manca l'appoggio di un mezzo però c'è un altro problemino: non si possono montare i portapacchi! Ci sarebbero quelli che si attaccano al canotto della sella, ma non mi piace che su quest'ultimo gravino forze per le quali non è stato progettato. Come alternativa pensavo al carrello, ma non ho mai pedalato con uno di quei trbiccoli attaccati alla bici e non so che effetto fa, come si comporta sullo sconnesso ecc...
Per quanto riguarda il canotto della sella ammortizzato (su una bici rigida ovviamente)potrebbe essere una buona idea dipnde dalla "sensibilità" di ogniuno, io ad esempio non sopporto la variazione continua della distanza tra sella e movimento centrale, anche se minima.
Buone pedalate a tutti.

Andrea

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#31524 - 04/18/04 05:04 PM Re: Cicloturismo africano
Administrator Offline


Senior

Registered: 12/09/01
Posts: 2328
Loc: Canada
Grazie Andrea dei tuoi consigli.

Effettivamente vedo che ormai guardando un catalogo di biciclette l'offerta di rigide o monoammortizzate e' scesa molto, e ormai sembra siano solo per "integralisti/puristi".

Sembra che non se ne possa fare a meno, che le nuoge geometrie non si saltelli come degli jojo nel tentativo di pedalare e che i KG aggiuntivi non siano cosi esasperati.

Probabilmente la tecnologia e' maturata e affidabilita' non sono + un problema.

Il mio problema nella scelta di un mezzo e che l'offerta si articola in cosi tante categorie che non mi ci raccapezzo piu' 4-Cross (dual Slalom), Aggro, Trail e Cross Country tralasciando jump e downhill che non mi sembra il caso di considerare.
Sembra proprio che per acquistare una bici bisogna essere dee laureati ormai :-(

QUALHCE CONSIGLIO IN CHE CATEGORIA GUARDARE?

Sto progettando per il mio prossimo viaggio un carrelino (monoruota)con attacco sull'asse posteriore della bicicletta, non sul canotto sella dato che anche se piu' semplice costruttivamente a mio avviso cambia molto la dinamica della pedalata soprattuto in discesa e su curve strette. Ho pedalato con delle trailerbike (carrello-bicicletta) con figli a bordo (30kg circa) e anche senza freni sulla bici al traino si e' abbastanza in controllo del mezzo,non risulta il massimo su percorsi accidentati. Temo che su un biammortizata mancando la rigidita' della struttura possa risultare meno controllabile il carrello.

Ho letto su internet che praticamente e' possibile trainare uan qualsiasi massa, il tutto fa unicamnete variare la velocita' di "crocira". Non ci credevo molto ma dopo aver visto delle agenzie di TRASLOCHI ! che eseguono trasporto con bici e carrelli mi sono ricreduto. Sicuramente su asfaltoe con 2 ruote e una crioco ben bilanciato si puo' trascinare parecchio, su sterrati e con un monoruota penso le cose siano un po diverse.

QUalcuno ha esperienza con carrelli ?
30-40Kg al traino sono pensabili ?
Quale ripartizione consigliate tra bicicletta (e borse) e carrello traino ?
Il tutto orientandosi per un "cicloturismo" con ridotta velocita' e percorrenza su piste dure.

grazie a tutti

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#31525 - 04/19/04 01:15 PM Re: Cicloturismo africano
Nik '' Ahmed '' Offline
Senior

Registered: 01/14/02
Posts: 546
Loc: BOSSICO
Mi intrometto...
Siccome verso fine anno , data da decidersi , vorrei andare in Tunisia con la mtb mi sto documentando un po' sugli accessori.
Inizialmente mi sono orientato sul carrellino poi per l'eccessivo costo d'acquisto ( dai 350,00 a 500,00 € )e per la non facile reperibilità ho deciso di tornare sulle tradizionali borse da cicloturismo prodotte da molte aziende e reperibili facilmente a prezzi accettabili. Con circa 200 € si può allestire la mtb con la borsa da manubrio ,il portapacchi posteriore e le borse di buona capacità . L'azienda sulla quale mi sono orientato è la SCI-CON ma si può risparmiare qualche cosa con altre marche tipo Atala o Mondosport. Il top di gamma penso che siano quelle della VAUDE , azienda austriaca ma si deve aprire un mutuo in banca... Si possono trovare da Gialdini a Brescia ( http://www.gialdini.com )
Questo week-end sono stato a Livigno ed ho acquistato la borsa da manubrio a 30,00 € dela SCI_CON completa di tutti i supporti e cinghia a tracolla , impermeabile con portacartina etc..
Il carrellino sui fondi sconnessi non mi convince molto mi da l'impressione che nei sobbalzi possa provocare degli sbilanciamenti di peso , mentre le borse laterali abbassano il baricentro e comunque sono un tutt'uno con la bici.
Ciao Nik
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#31526 - 06/08/04 11:34 PM Re: Cicloturismo africano
ag_adrar Offline
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Registered: 01/10/02
Posts: 1172
Loc: Torino
Beh, provo quì... avrei una domandina facile facile:

sulla mtb, ci sono anche i pneumatici tubeless... come li riparate?
e non mi dite che montate le camere!

La mia domanda nasce dall'ultima foratura (del tubeless appunto) dovuta alla classica spina, e ho scoperto esserci questi metodi:
1) si chiude il foro con cianoacrilato (Attak) senza smontare la ruota (fonte costruttore pneus)
2) come punto 1 + si mette la pezza dall'interno (ho provato ma è un disastro)
3) si monta una camera d'aria

Sarebbe utile avere un asso nella manica in caso di giro lungo di magari + giorni...

PS: Che voi sappiate, possibile non esistano le mousse anche per le mtb?


GRZ!
_________________________
Gianluigi
H.Galletto "Rommel"
Honda AT750 "Ramla"

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