Notizia e relativo commento tratti da quotidiano tedesco su una tragica vicenda avvenuta in Australia.


Un turista è recentemente morto di sete nel deserto australiano nonostante disponesse di oltre 80 litri d'acqua nel veicolo definitivamente immobilizzato.

Va detto subito che ha commesso un errore grave , che è stato quello di allontanarsi dal mezzo che è stato ritrovato due giorni prima di lui che era ancora in vita quando è stato soccorso ma deceduto in seguito all'ospedale. Era privo di telefonino è satellitare.

IL commento è stato : Fatti del genere non sarebbero successi se si fossero applicate anche in lì le disposizioni che obbligano adesso turisti in viaggio in Algeria ed altri paesi limitrofi a servirsi obbligatoriamente di guide locali , segnalare i percorsi previsti e portarsi almeno un telefonino per comunicare variazioni e chiedere aiuto.

In Germania si fa presto ad imparare ! BYBYBGFCLY

Scusami Catania ma almeno a Natale non potresti essere un po' più buono con tutti noi?

Ciao, Alfredo

Scriveva un famoso umorista:
E' impossibile fare qualcosa a prova di stupido, in quanto gli stupidi sono sempre troppo ingegnosi!

...sono certo che gli stupidi riusciranno sempre a "emergere", qualsiasi norma venga emanata per limitarne l'attività!

certo Lone, gli stupidi son come gli st....: vengono sempre a galla!
ciao
umbi

IL commento è stato : Fatti del genere non sarebbero successi se si fossero applicate anche in lì le disposizioni che obbligano adesso turisti in viaggio in Algeria ed altri paesi limitrofi a servirsi obbligatoriamente di guide locali , segnalare i percorsi previsti e portarsi almeno un telefonino per comunicare variazioni e chiedere aiuto.
Scusa ma il commento di chi?
Non mi piace sentire queste cose!
Obblighiamo la guida anche per andare sulla Serravalle, visto che anche lì muore della gente? O vietiamo di andare per mare o in montagna?
Sono stato in Australia ho fatto la Canninston route, con mia moglie e mia figlia, una sola auto a noleggio, e le norme per attraversare il deserto mi sono sembrate molto serie, ma nessuna regola o obbligo possono impedirti di morire di sete con 80 litri di acqua in auto, possono obbligarti a portarla non a berla. Non trovo corretta la tua voglia di "obbligare la guida" e non capisco per quale motivo a te piace tanto: se tu non ti senti sicuro delle tue capacità a fare un viaggio senza, prendila nessuno ti rimproverà mai per questo, ma auspicare che anch'io sia obbligato... è come obbligarti a mettere la canottiera di lana come porto io! La sicurezza è sempre frutto di scelte non di obbligo. In Italia c'è una grossa attenzione a informare che fare sesso con parter occasionali può essere pericoloso, ma i giovani che vanno in discoteca non sono obbligati a indossare il preservativo! Si cerca di informare, discutere, creare attenzione, ma obbligare....
Buon Natale e felice anno nuovo.
Tanbruk

Non so se questo è il posto giusto per la cosa che voglio segnalare, volevo postarla su "Si parte" ma non ho trovato argomenti adeguati, semmai, Administrator, pensaci tu. Vengo al dunque: porto di Genova, dicembre '03, attesa d'imbarcarsi, io e il mio passeggero ci mettiamo in fila x il controllo passaporti da parte della Polizia italiana...non si sa bene a che ora si farà...noi siamo proprio tra i primi della fila...Ci sono i "vigilantes" della Coopservice a regolare il flusso ma capita che spostano un paio di volte le transenne, poi diffondono voci "autorevoli" sul fatto se si faranno due code (europei-extraeuropei), oppure una sola, provocando ovviamento rimescolamenti e casini nella lunga fila...nel frattempo di Polizia vera neanche l'ombra (notare: la Carthage era già bella e attraccata). Quando finalmente arrivano gli agenti veri e sta per iniziare il controllo, arriva un Capo-vigilantes (capello riccio, tuta con stringielastico alla caviglia, pistola di trequarti) seguito da due o tre persone con capienti borse, che superano la fila dall'esterno delle transenne e sentiamo questo capo gridare "Prima i gruppi!".
Si vede subito che nelle borse vi sono decine di passaporti e che se passano quelli la nostra attesa si sarebbe allungata ancora di un bel pò...ma soprattutto non mi va giù questo "diritto" imposto dal tipo. Lo affronto chiedendo spiegazioni, mi guarda come si guarda una m...e mi replica dicendo che questa è la prassi, quindi, aria! Naturalmente non mi muovo e chiedo dove sta scritto, quale articolo di quale regolamento, ecc...nel frattempo i capi-gruppo si piazzano davanti alla porta facendo i finti tonti e lasciandoci a discutere.
Per fortuna la coda reagisce e in un bel pò ci muoviamo riprendendoci i nostri posti maturati in un'ora e più di paziente coda, incurante del capo che per fortuna non ci tocca. Invece e questa è la cosa peggiore sono i capi gruppo che insistono sul loro diritto a passare...a momenti ne esce un Far West...naturalmente non sono passati. però, chiedo, è capitato anche ad altri? Possibile questa disorganizzazione? al porto di Tunisi le cose sono più disciplinate...Soprattutto, cos'è questa storia dei gruppi organizzati? Già si sa che noi italiani siamo reticenti alla "coda" in sè ma non vorrei che i TO o alcuni di essi, meglio, approfittino con qualche mancetta (?) e cerchino un privilegio tanto inutile quanto antipatico...Penso che scopo del nostro sito sia quello di promuovere comportamenti corretti e modalità rispettose del viaggiare sul suolo africano, ma un viaggio comincia già nella mente del viaggiatore e la correttezza deve scattare fin dall'inizio..compreso nell'hangar del porto di Genova.
saluti e occhio alla coda
umbi

Quello che ti è successo è sicuramente una storia di mazzette date dai "gruppi" ai vigilantes privati. La Polizia di Stato preposta al controllo dei passaporti, ma anche alla legalità più in generale, che reazione ha avuto? I "gruppi" chi erano?
Ciao, Alfredo

purtroppo, il capo dei vigilantes è entrato nello stanzino ed ha annunciato il "diritto di scavalcamento" agli Agenti della PS; non ho sentito la risposta diretta ma penso che sia stata una roba tipo "per noi è indifferente". Solo la nostra reazione "fisica" ha consentito il rispetto dell'ordine d'ingresso conquistatoci con il tempo della paziente e civile attesa.
Non ho potutto conoscere il nome dei gruppi perchè, anche vigliaccamente, si son rifiutati di dircelo; di uno di loro son venuto a conoscenza perchè ero accodato al loro gruppo al momento dell'imbarco ed ho riconosciuto il loro organizzatore, il gruppo è JAMBO 4x4 di Verona, e dev'essere un club fuoristradistico, ed erano almeno una dozzina di auto...
In ogni caso, oltre a segnalare il fatto onde stigmatizzare questo comportamento, valga l'incoraggiamento a tutti a non farsi mettere i piedi in testa.
ciao
umbi

Teoricamente c'e' una logica in tutto questo: se fai salire e poi scendere 10 o 15 o piu' macchine in modo casuale, nell'ordine di coda, ti possono succedere alcune cosette:
1.Il biglietto ce l'hai cumulativo, cioe' 1 biglietto per 15 macchine e 30 persone. Se non sali in gruppo il capogruppo non riesce a farti passare.
2.Se scendi dalla nave in modo disordinato e non omogeneo poi ti fermi fuori dal porto ad aspettare i tuoi colleghi, intasando le strade de La Goulettes.

Certo, la soluzione sarebbe molto semplice: basta salire tutti quanti in gruppo ma per ultimi.......

........ Se non sali in gruppo il capogruppo non riesce a farti passare.

Questo è un problema facile da risolvere, basta che il capogruppo aspetti con il biglietto assieme ai responsabili dell'imbargo e spuntino assieme le macchine che passano (io lo faccio).

2.Se scendi dalla nave in modo disordinato e non omogeneo poi ti fermi fuori dal porto ad aspettare i tuoi colleghi, intasando le strade de La Goulettes.
Anche questo è vero ma non è un problema che deve interessare gli altri clienti.

Piuttosto credo che dovremmo affrontare anche il problema dello sbarco a Genova che, spesso e volentieri, è a livello di terzo mondo altro che Tunisi!