Salve a tutti,
riprendo il tema relativo alle impressioni raccolte, per strada, in autobus diciamo in giro nella breve, ma intensa, recente gita in Mali.
Non nascondo che sono andato subito a Nord per cercare di capire di prima mano che cosa sta succedendo e come è il clima da quelle parti. Viaggiando “leggero” con mezzi locali, tutti dai voli interni (grande Ivana!) agli autobus, ai taxi brousse al…dromedario (certo avessi avuto il mio 61 sotto…. mano, ma va bene anche così). A Tomboctou stanno rimettendo in ordine la città, in particolare la moschea principale e alcuni edifici in banco; quando ero li stavano girando un film…
Chiedendo su possibili “gite” da fare..mi piacerebbe molto andare verso Kidal, negli Iforas…per arrivare poi a Tam. Gentilmente il discorso veniva declinato verso le bellezze di Taudenni, Arawan…senza dire apertamente di pericoli più semplicemente facendo rilevare che “in Algeria” ci sono problemi.
Scendendo più a sud, a Mopti i discorsi si ampliavano un poco, qui parlando con i neri, la zona del Nord inizia ad essere descritta in modo differente, è pericoloso andare oltre Tomboctou, ci sono i banditi ( è qui che una guida vera mi ha detto di 15 militari andati per trattare con loro che non sono tornati, rapiti) e la gente è strana: non si capisce cosa vogliano ma creano sempre problemi.
Eccomi quindi a Segou dove ho trovato persone più loquaci. In buona sostanza, ed estrema sintesi i discorsi raccolti: a nord i Libici stanno “comprando” la popolazione con investimenti in scuole e ospedali, strade….a nord hanno trovato il petrolio e la Libia non vuole che “altri” (non ho capito bene chi) lo sfruttino, loro, i libici, spingono con tutti i mezzi, perché il nord si stacchi dal Mali. La descrizione era un poco più colorita…
Sempre a Segou scopro con sorpresa una piccola comunità di cinesi che sta investendo in attività economiche importanti (industrie manifatturiere) e “scopro”, la mia ignoranza in materia devo dire era notevole, che i pontoni che sono sul Niger, tra gli altri quello sul quale fanno il famoso festival, sono tutti rimessati dai cinesi e montano motori fatti in cinesi (non ricordo il nome).
I vecchi pontoni e tutti i rottami di ferro vengono accumulati e raccolti…dai cinesi.
Rientrando in albergo trovo i proprietari (Libanesi molto strano) a bere amabilmente birra ghiacciata con un gruppetto di americani (turisti) e la sera dopo francesi (sempre turisti, sempre uomini)…bhè a dire il vero uomini bianchi con ragazze giovani nere ma questi sono dettagli….
Dato il grande caldo tutti avevano saggiamente i capelli piuttosto corti e, date le difficoltà ambientali, avevano PC stagni sapete tipo quelli che utilizzano i militari ….o i turisti avventurosi, anche io ne ho uno. I loro modelli erano più recenti (sono un ficcanaso invidioso, lo so…).
Vabbhè ora non voglio tediarvi oltre e ho la gola molto secca…
Se avete curiosità …
Oh, Albero..ora che mi hai fatto fare questo sproloquio almeno offri da bere!

Riguardo ai Libanesi non e' per niente strano. Gran parte delle attivita' commerciali import export sono in mano a Libanesi. Per certo in west Africa. Anche il commercio di stracci che poi vengono venduti come vestiti e' libanese.

Se ti capita poi in zone non turistiche di trovare qualche albergo con "spa" con un livello superiore dello standard dove poter magari andare in piscina e bere alcolici con alta probabilita' e' libanese e la clientela e' libanese. Anche i piccoli supermercati con standard "europeo" nelle citta' subsahariane sono di Libanesi per Libanesi e lavoratori europei delle varie organizazioni non governative.

Per quanto riguarda i cinesi anche questo non e' un novita'. Ad esempio in Benin durante la dominazione Russa i cinesi sono stati parte di vari progetti a carattere industriale. Esiste ancora ad esempio (almeno 5 anni fa era cosi) una azienda che produce tessuto di cotone che e' stata costruita dai cinesi. Tutto e' incredibilmente organizzato con grandi stanze semi vuote con grandi scritte sulle pareti che dicono cosa bisogna fare. I quadri dirigenti sono ancora con supervisione di cinesi I prodotti che fanno tela abbastanza grossolna sono destinati al mercato interno.
Struttura incredibilmente in buone condizioni vista l'eta' e lo standard locale.

Ciao Admin,
libanesi....lo strano era appunto per il fatto che quello che ho trovato era esattamente quello che mi aspettavo e già visto, diciamo alcune volte...
Per i Cinesi forse, ma questa è una mia considerazione, un conto è quanto accaduto negli anni addietro con una situazione politica Cinese un poco diferente dall'attuale; ora la presenza fondamentelmente economica e con logiche differenti a quelle scorse, sempre mio parere, della Cina in Africa sta cambiando alcuni equilibri (zone di influenza) che fino a tempi relativamente recenti erano piuttosto consolidati.
Tutto qui, giuste le tue precisazioni.
Ah, sempre per uscire dagli equivoci...turisti con capelli corti ne ho visti anche altre volte in altri posti...
Slauti!

chiaro...

peggio un dominio economico che un'invasione militare....

Diciamo che sono peggio tutti e due...

Con ritardo offro la birra, pardon, per voi il vino..
Pero'.. mi aspettavo dei cambiamenti ma non cosi' rapidi. Sui libici avevo notato gli investimenti in Niger (2004-2006) ma non immaginavo che estendessero anche verso il Mali la penetrazione "economica". Posso supporre che il "Re dei touareg" (o almeno quel bel tipo che si e' fatto riconoscere come tale) stia utilizzandoli per destabilizzare tutta la zona sahariana per motivi di risorse del sottosuolo (ricordiamoci che c'e' anche l'uranio) e/o di grandeur espansionista. Ma sembra un po' una mission impossible, considerato che anche francesi e americani stanno competendo in tal senso.
Rischia di essere una di quelle storie che si incancreniscono e non trovano soluzione per anni
I cinesi in Mali hanno una lunga tradizione che risale agli anni 70. C'era stato un tentativo di industrializzazione e alcuni dinosauri si trovano ancora, come la fabbrica abbandonata lungo la pista da Kayes a Bafulabe (e' a quella che alludi, Admin?).
I libanesi, non potendolo fare in patria, hanno da sempre diaspore super efficienti nel commercio con standard elevati. E non solo in west africa