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#93602 - 05/22/09 04:03 PM SPOT
Anonymous
Unregistered


non saprei dove inserire questo link BIO BOTTLE

ma lo trovo un prodotto fantastico che diventerà obbligatorio in tutti i miei viaggi, che risolverà una marea di problemi di spazi e di coscienza!!!!

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#93607 - 05/22/09 04:43 PM Re: SPOT [Re: ]
ugo r. Offline
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Loc: rimini
Bello !

Inoltre; non so se qualcuno già lo faccia ( ma penso di si ) ma dal prossimo viaggio ho giurato che mi porto il pressa lattine ; tante ne arrivano piene in Africa, tante ne devono tornare vuote e schiacciate in Italia .....
_________________________
Ciao Ugo ZC 40

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#93609 - 05/22/09 04:51 PM Re: SPOT [Re: ugo r.]
azalai2 Offline
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Registered: 12/17/01
Posts: 868
Loc: milano
si ma cè scritto che è biodegradabile ma negli appositi siti
di compostaggio cosa vuole dire , forse che se abbandonata non si distrugge ??
_________________________
ciao antonio
HZJ 78 AZALAI II
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azalai2@libero.it

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#93611 - 05/22/09 05:16 PM Re: SPOT [Re: azalai2]
Luciano Offline
Senior

Registered: 07/19/02
Posts: 572
Loc: Italy
Una delle tante differenze che ho potuto notare tra l'Africa del nord e quella sub-sahariana è la quasi totale assenza di immondizie in quest'ultima.
Prendo ad esempio l'Etiopia che è quella che ho visitato nei miei due ultimi viaggi, riusano tutto, dal sacchetto di plastica alla lattina, passando per le bottiglie in pet.
In tutti i villaggi mi chiedevano le bottiglie in plastica vuote, è diventata un'abitudine per noi preparare due sacchi, uno con le cartacce e l'altro con i barattoli e le bottiglie che la gente riusa, vuoi come contenitore, vuoi come misura per il mercato.
Nel nord Africa invece immondizie ovunque, chi ha attraversato tutta la fascia del maghreb lo sa bene. Questione economica o socio-culturale ? Ve la rilancio così.
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Luciano

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#93612 - 05/22/09 05:29 PM Re: SPOT [Re: azalai2]
folletto Offline
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Registered: 04/18/08
Posts: 221
Ciao Azalai,

non conosco nello specifico il tipo di materiale, quindi prendi con le pinze cio' che sto per dire: una plastica biodegradabile nel deserto non si degrada (per lo meno non a quella velocita') a causa della mancanza di umidita'. umidita' e calore infatti sono alla base dello sviluppo delle colonie batteriche che portano alla degradazione di tutte le materie organiche. il deserto per il suo clima particolare tende invece a conservare tutto cio' che si trova li'. sicuramente tra quella bottiglia e quelle normali 1000 volte meglio quella, ma da qui a dire che le possiamo abbandonare che tanto spariscono, ecco qualche dubbio mi sorge. Forse alle nostre latitudini la cosa migliora, ma comunque il vero vantaggio di quelle bottiglie e' il risparmio a livello di co2 emessa, non tanto di spazzatura creata. ;\)
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Ariele

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#93614 - 05/22/09 06:00 PM Re: SPOT [Re: folletto]
valery Offline
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Registered: 07/11/07
Posts: 98
Loc: milano
E' vero che non si degrada da sola per mancanza di umidità,
ma se effettivamente la bottiglia è fatta utilizzando prodotti vegetali e non ricavati del petrolio, si può bruciare senza sviluppo di diossina nell'aria.
Del resto è da tempo che sono in commercio piatti ecologici che non contengono derivati del petrolio e che normalmente utilizzo nei viaggi.

Saluti-valerio

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#93616 - 05/22/09 06:17 PM Re: SPOT [Re: valery]
Lone Land Offline


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Loc: Italia
Credo che lo sviluppo di diossina che si ha bruciando quelle due bottiglie in pieno Sahara sia un problema davvero irrilevante dal punto di vista dell'inquinamento (non ci sono falde che la possono assorbire nè piante nè animali...) a parte il problema dei fumi che si potrebbe respirare chi le brucia...

Comunque io caldeggerei l'uso di tali prodotti a casa tutto l'anno piuttosto che solo per quelle due settimane nel sahara... ;\)
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Lone Land
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#93618 - 05/22/09 06:57 PM Re: SPOT [Re: Lone Land]
Luciano Offline
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Posts: 572
Loc: Italy
E riusarle o riportarle a casa ?

Una volta ho questionato in Libia con una che insisteva a voler bruciare le bottiglie di vetro, alla fine le ho caricate sul mio portapacchi e le ho lasciate a Kufra.
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Luciano

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#93619 - 05/22/09 07:02 PM Re: SPOT [Re: Luciano]
Lone Land Offline


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Registered: 12/16/01
Posts: 5729
Loc: Italia
Bruciare le bottiglie in vetro è davvero inutile (oltre che praticamente impossibile).
Anche romperle è davvero poco sensato.
Una bottiglia in vetro (come mi ha insegnato Stefano... ) finchè è integra è un relitto che ha un senso ed anche una potenziale utilità. Rotta è solo un inutile (e pericoloso) relitto.
La soluzione di portarla via è senz'altro la migliore (ed è quello che faccio in genere io).
Le lascio al primo villaggio dove di certo avranno un futuro davanti...
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Lone Land
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#93620 - 05/22/09 07:17 PM Re: SPOT [Re: Lone Land]
l.a.leoni Offline
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Registered: 08/26/02
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Loc: milano
In un angolino dice "80 giorni in sito di biocompostaggio industriale" cioè nelle migliori condizioni possibili: comunque mal che vada ce ne vorranno 160 esponendola all'ambiente sahariano ricco di UV e sbalzi termici: peccato non possa contenere acqua gassata, però concordo che buone bottiglie in PET finiscono come gradite suppellettili nelle case delle oasi...e comunque anche il PET più consistente nelle condizioni climatiche di cui sopra non è eterno...e danni da tossicità "là'" non se ne hanno di certo.
Vetro: francamente, non ne porto per i rischi "da tole": certo il "Nero d'Avola" in tetrapack della Lidl non era un gran chè.....
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#93621 - 05/22/09 07:21 PM Re: SPOT [Re: l.a.leoni]
Lone Land Offline


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Registered: 12/16/01
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Loc: Italia
Io se devo portare vino lo travaso in bottiglie della Coca.
Devo solo stare attento a non sbagliare (a volte in effetti "faccio finta" di sbagliare... )
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Lone Land
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#93622 - 05/22/09 07:23 PM Re: SPOT [Re: Lone Land]
folletto Offline
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Registered: 04/18/08
Posts: 221
il problema delle materie plastiche non derivate dal petrolio ad oggi e' il costo. sareste disposti a pagare una bottiglia d'acqua 6 volte tanto perche' il contenitore e' biodegradabile? ma soprattutto brucereste questo "tesoro" nel mezzo del deserto? comunque direi che la soluzione migliore e' trasportare l'immondizia in luoghi atti allo smaltimento. soprattutto perche' le bottiglie di vetro o plastica vuote non generano cattivi odori e non occupano spazio (erano li' anche prima quando erano piene e quelle in plastica schiacciate non danno problemi). e' il miglior sistema per abbattere l'impatto sull'ambiente.
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Ariele

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#93624 - 05/22/09 08:02 PM Re: SPOT [Re: folletto]
l.a.leoni Offline
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Registered: 08/26/02
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Loc: milano
le mie bottiglie di plastica (almeno una buona parte) tornano a casa piene di sabbia...la collezione è ormai cospicua...peccato per il peso....
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#93627 - 05/22/09 08:40 PM Re: SPOT [Re: Lone Land]
valery Offline
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Registered: 07/11/07
Posts: 98
Loc: milano
Io se devo portare vino lo travaso in bottiglie della Coca.
Devo solo stare attento a non sbagliare (a volte in effetti "faccio finta" di sbagliare...


Un mio amico travasa la grappa nelle bottiglie dell'acqua minerale. Bisogna stare attenti a non sbagliare , ed io sbagliai.

Saluti-valerio

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#93633 - 05/22/09 09:30 PM Re: SPOT [Re: valery]
PIGIEMME Offline
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Registered: 02/16/06
Posts: 98
Loc: Monza Brianza
Anch'io riporto a casa i vuoti delle bottiglie pieni di sabbia e gran parte la utilizzo per riempire i vasi delle piante grasse.
cosi' oltre a non doverle distruggere contribuisco alla diminuzione ....dell'avanzata del deserto.

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#93640 - 05/22/09 09:46 PM Re: SPOT [Re: l.a.leoni]
desertrose Offline
Junior Member

Registered: 08/25/08
Posts: 7
Buonasera, nonostante sia una neofita, almeno in quanto a contributi attivi ;-) sul sito, vorrei dire la mia perche' l'argomento mi sta particolarmente a cuore, anzi, diciamo che sono anche un po' integralista in materia.

Certamente il propendere per soluzioni piu' ecologiche e' un passo avanti e ogni suggerimento (piatti biodegrabili, bottiglie o quant'altro) e' benvenuto. Esistono da tempo, ma spesso si ignora la loro presenza perche' costano 2 centesimi in piu' o per semplice non-conoscenza.

Credo pero' che l'unica vera soluzione (come suggerisce Luciano) sia riportarsi a casa i propri rifiuti (dalle lattine, al vetro, alla plastica).

Se si bruciano, creano diossina, se si lasciano sperando che si biodegradino, si rischia che prima o poi, buche o non buche, col vento si scoprano e vengano sparpagliati per il deserto.
E non sono d'accordo col fatto che siano due bottiglie. Quanti sono ormai i viaggiatori nel Sahara? due bottiglie a testa al giorno (se non siete come me che ne bevo anche di piu'!!) x quante persone x quanti giorni?? rischiamo di arrivare a numeri piuttosto elevati..

Oltre al fatto che si parte con auto stracolme, se schiacchiamo bottiglie & co e ce le riportiamo a casa occupando uno degli spazi lasciati liberi dalle tonnellate di cibo che consumiamo...costa poi tanta fatica? Se le si riporta qui, almeno siamo attrezzati per la raccolta differenziata e per il riutilizzo. Qualunque cosa rimanga in Africa viene, in piccola parte riutilizzata, in grande parte dispersa nell'ambiente.
E da buona integralista in materia non sono neanche per l'ipotesi di lasciare i ns rifiuti nelle oasi. Aumentare la dimensione delle loro discariche :-( non puo' essere considerato un incentivo al riutilizzo da parte dei locali.

Basta davvero poco..solo un po' di buona volontà. E se e' vero che amiamo tanto questo deserto...almeno impegniamoci quanto basta per preservarlo!
_________________________
Desertrose
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dopo la strada della vita, la piu' bella da percorrere e' quella del deserto

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#93644 - 05/22/09 10:03 PM Re: SPOT [Re: desertrose]
l.a.leoni Offline
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Registered: 08/26/02
Posts: 1399
Loc: milano
Giusto il concetto di riportarsi a casa i rifiuti meno degradibili, ma localmente c'è un grosso problema:
nelle oasi non ci sono discariche (non parliamo di inceneritori o di riciclo): i locali sono abituati a buttare il poco - ma non pochissimo - che buttano, sulla strada, davanti a casa: scatolette e bottiglie vengono schiacciate, prima o poi il vento le sposta verso la periferia...intanto altre ruote ci ripassano sopra...insomma la plastica si sbriciola, il metallo si schiaccia e rischiaccia...e dopo un "pò di anni" non ci sono più...ma prima o poi anche la Jaimairia dovrà darsi delle regole per i riiuti....stanotte su Rai tre c'era un "documentario" del 2005 sull'apertura al turismo della Libya in occasione della famosa eclissi del 2006... se sono stati attenti a cogliere quella- tutto sommato- modesta occasione, e visto che stanno costruendo alberghi (sul mediterraneo) a tutto spiano, il problema dei rifiuti lo dovranno affrontare per forza...
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Z.C.50

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#93658 - 05/23/09 09:37 AM Re: SPOT [Re: l.a.leoni]
as dru bal Offline
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Loc: biella
in provincia di Biella, al momeno solo nei comuni di Candelo (c'è il Ricetto da visitare) e di Gaglianico, le amministrazioni comunali hanno messo a diposizione del pubblico fontane che distribuiscono acqua minerale liscia e gassata
E' un grande successo, credetemi c'è la fila...ora solo per l'acqua gassata hanno istituito una chiavetta a pagamento, 0.05 centesimi al litro per i non residenti.
Il riparmio non è tanto nel costo dell'acqua,ma proprio nell'eliminare tonnellate di bottiglie, che poi non è vero che sarebbero riciclate tutte.....la demagogia la fa sempre da padrona, verrebbero bruciate con dispesione di fumi e quant'altro.
Sono in programma altri 13 impianti sempre nel Biellese.
direi che si dovrebbe pubblicizzare maggiormante questa iniziativa che è pessima per i produttori di acqua,ma ottima per l'ambiente.

In africa, ho visto un enorme camper nero (con lo stemma della mecedes) e con la pubblicità di S.it e .... (innominabile) sulle fiancate, caricare quantità indescrivibili di bottiglie per riportarle in italia, perchè è vero che un po ' di diossina nel deserto non fa male a nessuno, ma è il principio che conta.


Edited by as dru bal (05/23/09 09:39 AM)

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#93662 - 05/23/09 10:51 AM Re: SPOT [Re: as dru bal]
Enrico Manfredini Offline
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Loc: Modena
Ma si dai così la diossina la facciamo respirare ai nostri figli.....fantastico complimenti
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enrico

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#93663 - 05/23/09 11:09 AM Re: SPOT [Re: Enrico Manfredini]
as dru bal Offline
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Registered: 05/23/06
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Loc: biella
le bottiglie erano le nostre! in effetti da come ho scritto sembrava che facesse lo spazzino del deserto...


Edited by as dru bal (05/23/09 11:09 AM)

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#93664 - 05/23/09 11:20 AM Re: SPOT [Re: as dru bal]
Enrico Manfredini Offline
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Loc: Modena
Mi sa che veramente che ci vuole una regolata : sento parlare di tracce che inquinano (vero a Namus e in Akakus è un peccato vedere le tracce piu che altro di moto che inquinano il paesaggio) di riportare a casa i rifiuti , peccato poi che in Italia lo smaltimento è quello che è è
le persone che scrivono tante belle finte cose poi sono i primi a mettere superturbine o intercooler all'auto o al camion con mezzi che fumano come locomotive a vapore e che inquinano veramente piu di qualche bottiglia di plastica.
Non facciamo i finti ecologisti la nostra condizione con i nostri 4200cc o camion con oltre 6000 ci impedisce di fatto di esserlo.Certo possiamo certo fare meno danni possibili ma non siamo certo tutti noi degli esempi .
Non basta vuotare la cassetta dei medicinali e portarli in Africa e dire di fare viaggi o azioni umanitarie.
Raccogliere denaro per un pozzo senza prima avere un preciso progetto non ha senso se non per chi l'organizza
Sono stanco e annoiato di queste ipocrisie
ps
Io non ho inverosimili quantità di bottiglie di plastica bevo solo birra ...................
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enrico

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#93665 - 05/23/09 11:51 AM Re: SPOT [Re: Enrico Manfredini]
Anonymous
Unregistered


.....e quindi???

Mi sembra un modo discutibile di entrare a gamba tesa
...!!!

Non aggiungo molti commenti perché credo che il tuo intervento si commenti da solo!!!

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#93666 - 05/23/09 12:12 PM Re: SPOT [Re: ]
l.a.leoni Offline
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Loc: milano
Scusate ma di che diossina stiamo parlando?
Gli inceneritori sono dotati di filtri di vario tipo, fino a quelli elettostatici per fermare le particelle più piccole, la plastica in Lombardia e in molte altre regioni è oggetto di raccolta differenziata... e anche se dispersa nell'ambiente dà un inquinamento solo visivo, non si scioglie nel terreno...se guardiamo la cilindrata nei nostri motori è ridicola al confronto a quella dei mezzi per il trasporto su gomma che invadono da decenni le nostre strade, con percorrenze siderali: inoltre le emissioni di CO2 o di PM10 potranno essere dannose nei centri delle città o nelle zone come la pianura padana, Firenze e qualche altro "buco" privo di vento costante, ma in zone a scarsa antropizzazione e soggette a venti costanti non vedo il problema...si certo se NON ci si andasse per nulla NON si brucerebbero quei 500/600 litri di gasolio x mezzo x viaggio...ma se è solo per questo potremmo anche smettere di andare a lavorare, di produrre qualunque cosa, di curarci: le medicine sono prodotti chimici MOLTO attivi e problematici da produrre e smaltire, anche dopo essere state metabolizzate dal paziente.....magari smettiamo anche di alzarci alla mattina, di nutrirci (sappiamo ormai tutti quanta energia si consuma per produrre un kg di mais, quanta per un kg di carne, per una ruota d'automobile o per due kg di pane: vogliamo fermare il mondo e
e suicidarci in massa per non "inquinare"?
Sai che effetto serra con tutto il metano della decomposizione di 6 miliardi di cadaveri?
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#93667 - 05/23/09 12:14 PM Re: SPOT [Re: Enrico Manfredini]
Pierluigi Offline
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Loc: Bologna
vabe' allora nel prossimo viaggio non mi sbattero' piu' a pressare le lattine con il "compattatore"...

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#93668 - 05/23/09 12:20 PM Re: SPOT [Re: Pierluigi]
l.a.leoni Offline
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Registered: 08/26/02
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Loc: milano
vorrei aggiungere ancora un particolare visto che si è tirata in ballo la "Diossina":

E’ dimostrato che i composti della famiglia delle diossine si formano durante la fase iniziale della combustione dei rifiuti, quando la combustione genera HCl gassoso, in presenza di catalizzatori, quali il rame e il ferro.Responsabile principale della formazione di composti appartenenti alla famiglia delle diossine è il cloro "organico", cioè cloro legato a composti organici polimerici, ad esempio il PVC. La presenza di cloro e di metalli nel materiale di rifiuto pone le due principali condizioni per la formazione delle diossine. Il cloro, nella forma di acido cloridrico gassoso viene liberato durante la combustione del rifiuto dalla dereticolazione dei polimeri clorurati a circa 300°C, quindi forma cloro gassoso se l’acido viene a reagire con l’ossido di un metallo di transizione in forma bivalente, quale ferro o meglio il rame, secondo la cosidetta reazione di Deacon.

Il che ci dice che bruciando le bottiglie sulla brace del falò del campo, se non si aggiungono contestualmente i metali sopraddetti NON si produce diossina.
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#93669 - 05/23/09 12:33 PM Re: SPOT [Re: Pierluigi]
Lone Land Offline


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Registered: 12/16/01
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Loc: Italia
Veramente l'emissione di CO2 dovunque essa avvenga va sempre ad allargare il buco dell'ozono.
Non cambia se essa è emessa nel Sahara o a Milano.

Per quanto riguarda le diossine, se emesse nel sahara, esse non producono in pratica alcun danno ambientale.
L'inquinamento da diossine dipende in massima parte dal fatto che esse sono molto difficili da degradare, si accumulano nel terreno, si insinuano nella catena alimentare (accumulandosi nei grassi corporei) e alla fine arrivando all'alimentazione umana possono provocare tumori.
Nel Sahara questo fenomeno è pressochè impossibile.
Infatti sono scarsissime le precipitazioni che dovrebbero sonsentire alle diossine di infiltrarsi nel terreno e inoltre non esistono falde acquifere da inquinare nè animali che la veicoleranno nel circuito alimentare bevendo quest'acqua e mangiandosi fra di loro e facendosi infine mangiare dall'uomo.

Aggiungo che il preoccuparsi delle diossine emesse dalla combustione di un paio di bottiglie di plastica nell'immensità del Sahara è praticamente ridicolo.
Il rischio è confrontabile a quello che ci sarebbe di inquinare le falde acquifere facendo la cacca dietro una duna la mattina. Anzi, verosimilmente minore.

Se invece parliemo di combustione di materie plastiche in considerevole quantità (tonnellate) ed in luoghi abitati allora il discorso cambia ed acquista una sua validità scientifica.
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Lone Land
(the Lone Rover)

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#93670 - 05/23/09 12:36 PM Re: SPOT [Re: Lone Land]
Molinari Offline
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Posts: 31
"Veramente l'emissione di CO2 dovunque essa avvenga va sempre ad allargare il buco dell'ozono".
NO! .


Edited by Molinari (05/23/09 12:36 PM)

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#93671 - 05/23/09 12:40 PM Re: SPOT [Re: Molinari]
Lone Land Offline


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Registered: 12/16/01
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Loc: Italia
Inizialmente inviato da: Molinari
"Veramente l'emissione di CO2 dovunque essa avvenga va sempre ad allargare il buco dell'ozono".
NO! .

Il tuo modo di argomentare è davvero didatticamente impeccabile
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Lone Land
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#93672 - 05/23/09 12:49 PM Re: SPOT [Re: Molinari]
l.a.leoni Offline
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Loc: milano
vorrei richiamre la vostra attenzione sul fatto che l'emissione di CO2 sulla terra c'è sempre stata: basta ricordare l'epoca in cui i vulcani attivi erano migliaia...è ciò ha permesso, grazie alla fotosintesi clorofilliana, la nascita di quelle foreste da cui si sono prodotti i giacimenti di carbone...che qualche milione di anni più tardi sono stati l'inizio della nostra civiltà industriale: vogliamo eliminare la produzione della CO2?
Come già detto o ci suicida tutti (ma la posto di CO2 si produrrà CH4, pure lui gas serra) o si accetta di modificare - inevitabilmente in modo graduale- la produzione di energia, passando dai combustili fossili alle energie "pulite": Eolico, solare, idroelettrico,(che ha anche lui un bell'impatto ambientale!)e infine il Golem : l'energia NUCLEARE!!!
E così, per non inquinare l'atmosfera oggi, inquineremo il sottosuolo per i prossimi 125 mila anni o giù di lì....(fossero anche solo 1250 anni son cxxxi...non vi pare?)
Vogliamo renderci conto, al di là delle battute, che il passaggio di 6.000.000.000 di uomini tutti assieme non può non avere enormi conseguenze sull'ambiente?
E per minimizzarle dovremmo rinunciare ad andare a WAN o a Wadi Marideth?
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#93673 - 05/23/09 12:52 PM Re: SPOT [Re: l.a.leoni]
Lone Land Offline


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Inizialmente inviato da: l.a.leoni
vorrei richiamre la vostra attenzione sul fatto che l'emissione di CO2 sulla terra c'è sempre stata: basta ricordare l'epoca in cui i vulcani attivi erano migliaia...è ciò ha permesso, grazie alla fotosintesi clorofilliana, la nascita di quelle foreste da cui si sono prodotti i giacimenti di carbone...che qualche milione di anni più tardi sono stati l'inizio della nostra civiltà industriale

Verissimo.
L'unica differenza era che allora i cambiamenti climatici non preoccupavano l'uomo perchè l'uomo semplicemente non c'era.

Ricordiamoci che l'allargamento del buco dell'ozono non è un problema per il pianeta (che troverà un nuovo diverso equilibrio come ha sempre fatto sin dalla creazione) ma bensì per l'uomo, che non avrà più un habitat a lui idoneo...
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Lone Land
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#93674 - 05/23/09 01:10 PM Re: SPOT [Re: Lone Land]
l.a.leoni Offline
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Loc: milano
io credo che di cambiamenti climatici negli ultimi 50.000 anni l'uomo ne abbia "subiti" parecchi...e siamo ancora qui...: non consiglio per questo di bruciare i copertoni esausti in giardino, ma tutto sommato avrei più fiducia sia nelle capacità di adattamento della nostra specie, sia in quelle "riparative" del nostro pianeta, a tutt'oggi in gran parte ignote.
Un'altra cosa: il CO2 NON è in causa per il buco dell'Ozono: i responsabili sono i CFC e altri gas come Krypto e Argo


Edited by l.a.leoni (05/23/09 01:16 PM)
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#93675 - 05/23/09 01:46 PM Re: SPOT [Re: l.a.leoni]
Lone Land Offline


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Loc: Italia
Si, la CO2 è un "gas serra".
Ma l'effetto negativo sul clima delle emissioni di CO2 non credo sia in dubbio.

Il pianeta si auto-ripara praticamente da tutto sono le specie che lo popolano che possono avere problemi... uomo compreso.
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Lone Land
(the Lone Rover)

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#93676 - 05/23/09 02:17 PM Re: SPOT [Re: l.a.leoni]
Molinari Offline
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La discussione si allarga troppo e inevitabilmente vengono fuori varie "leggende metropolitane da forum" o vere e proprie nozioni errate come il legame fra emissione di anidride carbonica e buco dell'ozono.
Provo a dare un colpetto di timone:
L'inquinamento delle zone africane desertiche e subdesertiche e' legato piu' che altro allo sfruttamento delle risorse naturali ivi presenti SENZA adottare alcuna tecnica di mitigazione degli impatti derivanti. L'attivita' principale in questo senso e' l'estrazione petrolifera ed il trasporto degli idrocarburi e le attivita' di raffinazione. Anche altre attivita' estrattive contribuiscono non poco.
Si potrebbe dire che , in senso generale, che l'esportazione del nostro modello di sviluppo in modo acritico determina i principali problemi di inquinamento laggiu'. E' dunque una tematica vastissima.
Ma per cio' che ci riguarda piu' da vicino, come viaggiatori, senza dubbio un'atteggiamento consapevole rispettoso anche dei particolari come quello di non bruciare la plastica e di portarsi via i rifiuti non biodegradabili ha un sua innegabile importanza.
Non e' infatti corretto - secondo il mio punto di vista - relazionare questi piccoli comportamenti ecoresponsabili agli effettivi impatti che il non adottarli potrebbe portare, poiche' questo, inevitabilmente, alla fine di lunghe controversie sulle misure, valutazioni etc. porta inevitabilmente:
a) a rendersi conto della portata limitata degli effetti provocati/evitati rispetto ad altre attivita su cui non abbiamo alcun controllo e/o responsabilita'
b) a rendersi conto che si potrebbe (equivocando) essere giudicati come piccoli ipocriti poiche' "allora il nostro agire in casa nostra e' inevitabilmente poco ecoresponsabile".

Penso invece che la corretta interpretazione sia che il vero valore di portare imballaggi biodegradabili, riportare a casa rifiuti non biodegradabili e non bruciare plastica nel deserto (tanto per citarne alcuni) sia quello di dare esempio di comportamento a tutti, ad altri viaggiatori che non lo fanno e soprattutto alle popolazioni africane che sono tutta'altro che poco influenzabili.
Quindi dissento in parte da quanto affermato da Manfredini, essendo pero' daccordo circa la necessita' di progetti specifici sia ormai innegabile (e che invece sia spesso la parte piu' carente dell'agire occidentale in africa - non cosi' carente per converso l'entusiasmo e la buona fede).
Per Lone Land: dontuorri sir ti ha risposto Leoni prima che potessi chiarire.

Alessandro

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#93677 - 05/23/09 02:30 PM Re: SPOT [Re: Lone Land]
Molinari Offline
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Inizialmente inviato da: Lone Land
Si, la CO2 è un "gas serra".
Ma l'effetto negativo sul clima delle emissioni di CO2 non credo sia in dubbio.

Il pianeta si auto-ripara praticamente da tutto sono le specie che lo popolano che possono avere problemi... uomo compreso.

Assolutamente corretto, ovvero SI
La notizia peggiore oltre all'aumento della quota di co2 e' che l'energia consumata dlla popolazione umana ha attualmente superato quella afferente alla fotosintesi clorofilliana del mondo vegetale. Dato che la nostra energia deriva in massima parte da attivita' di "combustione" che emettono come sottoprodotto la co2, non possiamo purtroppo essere troppo ottimisti circa la "capacita' di auto-riparazione del pianeta".
E' ovvio che:
1) dobbiamo trovare altri fonti energetiche
2) dobbiamo usare meglio le fonti energetiche che non si basino su combustione di prodotti fossili, anche se costano di piu'
3) dobbiamo ridurre i consumi energetici
4) dobbiamo aumentare l'efficenza dei sistemi di immagazzinamento della co2 ovvero dobbiamo estendere la superficie e l'efficenza delle foreste
Queste in breve le conclusioni del grande trattato mondiale svoltosi a Kyoto anni fa.
Quindi caro Leoni direi proprio che possiamo e dobbiamo andare con i nostri fuoristrada nel deserto! poiche' se e' vero che si consuma carburante per una attivita' di viaggio, e' pur sempre vero che questo modo di viaggiare (di cui noi tutti diamo un'ottimo esempio agli altri) costituisce una alternativa assai meno dispendiosa per le risorse del pianeta rispetto al pravalere dei viaggi organizzati "all'occidentale" o viaggi da consumo che presuppongono l'uso del mezzo aereo e soprattutto la concentrazione di grandissime masse di persone che si spostano (a basso costo) in luoghi con grandi infrastrutture ricettive. Quindi diamo un'ottimo esempio e compiamo un'attivita' senza dubbio sostenibile, in senso moderno. Non e' possibile - ma e' banale e scontato - arrivare a concludere che non si dovrebbe viaggiare in alcun modo perche' il viaggio e' un'attivita' che e' una caratteristica comportamentale tipica dell'uomo....


Edited by Molinari (05/23/09 02:42 PM)

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#93679 - 05/23/09 02:45 PM Re: SPOT [Re: Molinari]
Enrico Manfredini Offline
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Sono assolutamente daccordo con ciò che dici Alessandro tieni conto che io non ho detto di non portare a casa i rifiuti non biodegradabili apprezzo invece chi lo fa ma non facciamo per questo gli ecologisti..... comunque io ho sempre evitato il vetro e di scatolame ne uso il meno possibile ma neanche tanto per un motivo ecologista ma perchè preferisco roba fresca e il vetro pesa e si rompe
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#93693 - 05/23/09 07:19 PM Re: SPOT [Re: Enrico Manfredini]
teresa Offline
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Come dice Lone Land, il danno provocato dal bruciare qualche bottiglia di plastica è minimo, per non dire irrilevante, nel deserto,
sicuramente si fa maggior danno incrementando le discariche in prossimità dei centri abitati.... vicino ai centri abitati è più probabile che le sostanze tossiche che derivano dai rifiuti finiscano nella poca acqua disponibile, nelle coltivazioni e nell'erba (quando c'è) che nutre le pecore.
Questo non vuol dire che si debba continuare a bruciare qualsiasi cosa nel deserto, come ho visto fare.... es bruciare le lattine, ovvio che restano la non bruciate e fanno davvero schifo.
Se riuscissimo a bruciare il meno possibile, e solo quello che brucia davvero, ed a portarci a casa (senza lasciarlo nei centri abitati che incontriamo strada facendo) tutto quello che non brucia sarebbe già una gran cosa.

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#93696 - 05/23/09 08:06 PM Re: SPOT [Re: teresa]
l.a.leoni Offline
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mi viene in mente un episodio del viaggio in Libya del 2003/04: giro classico: Ras Jedir Gadhames Ghat Akakus e laghi Ubari, rientro via Derj: la guida, un Tuareg molto preparato e cortese,ignoro per quale motivo, NON ci lasciava mai bruciare i contenitori delle cibarie: le bottiglie in plastica le prendeva per la sua cucina, il resto lo infilava in sacchi neri: l'ultimo giorno, sulla micidiale tole, l'auto della guida filava per prima, noi tutti dietro.....a un certo punto vedo per terra una scatola da due kg di tonno Castiglioni..marca e formato non dei più comuni...dopo 2/300 metri scatola cantuccini Lidl....poi piatti e bicchieri di plastica a gogo, e sctolette, scatolette ancora perfette, verniciate dentro e fuori...di quelle destinate a durare 100 anni..... i sacchi che aveva sul tetto si erano aperti con gli scossoni e stavano mollando tutta la spazzatura lungo la pista...impossibile raggiungerlo perchè più veloce di noi, nessuna voglia di fermarsi a raccattare, anche perchè privi di sacchi neri....non sarebbe stato meglio bruciare tutto nei vari campi sera dopo sera?
La "monnezza" diventa davvero un problema quando la si "concentra": cinque scatolette, due tetrapack, una scatola della pasta o del riso bruciate in fuochi a 200 km uno dall'altro avrebbero sicuramente fatto meno danni...
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#93698 - 05/23/09 08:32 PM Re: SPOT [Re: l.a.leoni]
Enrico Manfredini Offline
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I Touaregh sono molto rispettosi del loro deserto io ti posso confermare che ho visto Touaregh raccogliere persino le bucce di arance ma li ho visti anche correre dietro alle gazzelle con le toyota fino a farle crepare mia moglie piangeva e io cercavo di convincerli a non farlo visto che non ne avevano nessuna necessità .....e per loro era incomprensibile il mio atteggiamento ....
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#93699 - 05/23/09 08:55 PM Re: SPOT [Re: Enrico Manfredini]
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eh bè, si ritorna al discorso sulla "diversità": ognuno ha il suo modo di vedere le cose...non so se hai mai visro un film in cui Yul Brinner, nelle vesti di un direttore d'orchestra maltrattava sistematicamente i violinisti: quando la moglie glielo faceva notare, rispondeva: "Ma il buon Dio li ha creati apposta..."
Presumo che una gazzella, per un Tuaregh su una Toyota - o su un mehari, fa lo stesso - sia stata creata apposta perchè le si corra dietro....
Adesso che mi ci fai pensare, nel 1966, nel Tassili n'Ajjer, il Tuaregh che ci guidava raccoglieva le bucce d'arancia negli involucri del pain d'epices....
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#93700 - 05/23/09 09:20 PM Re: SPOT [Re: l.a.leoni]
Enrico Manfredini Offline
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E allora ti ricorderai anche degli struzzi nell'Air....che belli... ....comunque condivido ciò che dici
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#93701 - 05/23/09 09:46 PM Re: SPOT [Re: Enrico Manfredini]
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..no, quelli non li ho mai veduti.... \:\(
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#93702 - 05/23/09 09:54 PM Re: SPOT [Re: l.a.leoni]
Enrico Manfredini Offline
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Ce ne erano tanti agli inizi anni 90 poi dopo la ribellione Touaregh sono scomparsi i militari governativi dicevano che li avevano uccisi i touaregh , questi ultimi che li avevano uccisi i militari per eliminare una fonte di cibo
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#93703 - 05/23/09 11:39 PM Re: SPOT [Re: Enrico Manfredini]
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...capito: in quegli anni avevo i figli piccoli, e non viaggiavo in Africa....
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#93709 - 05/24/09 06:52 AM Re: SPOT [Re: l.a.leoni]
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Ritornando alla partenza del tread , circa le bottiglie biodegradabili o non biodegradabili il mio semplice pensiero e' portarsi una tanica , che la posso anche riempire e riusare (se non e' biodegradabile) e una borraccia anche quella non biodegradabile ;-D

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#93710 - 05/24/09 07:58 AM Re: SPOT [Re: Administrator]
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Se si vuole far ritornare il " viaggio" all'essenzialità dei primi esploratori, hai ragione, ma oggi siamo tutti un pò viziati e ci portiamo dietro quei "generi di conforto" che solo le grosse "regine del deserto" consentono: vino nella bottiglia della cocacola, grappa in quella dell'acqua....birre e soft drinks....alla fine l'acqua della tanica serve solo per cucinare e lavarsi...
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#93716 - 05/24/09 12:36 PM Re: SPOT [Re: Enrico Manfredini]
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Avevo inizialmente semplicemente segnalato un prodotto nuovo che mi sembrava in linea con la voglia di molti di noi (a questo punto probabilmente non tutti) di poter lasciare i nostri "campi" nel deserto così come li abbiamo trovati...o quantomeno il più possibile!

Mi sembrava quindi che delle bottiglie con queste caratteristiche avrebbero potuto aiutarci in tal senso. Tutto qui!!

Ho letto tutta una serie di disquisizioni sulla produzione di diossina....etc....e non posso non rispondere a questo scritto di Enrico che mi ha lasciato allibito!


Dò ragione a coloro che hanno attribuito (in altra sede) al caldo una delle possibili motivazioni a tante ed accese discussioni però mi domando quale possa essere la motivazione scatenante di:

Inizialmente inviato da: Enrico Manfredini
Mi sa che veramente che ci vuole una regolata : sento parlare di tracce che inquinano (vero a Namus e in Akakus è un peccato vedere le tracce piu che altro di moto che inquinano il paesaggio) di riportare a casa i rifiuti , peccato poi che in Italia lo smaltimento è quello che è è
le persone che scrivono tante belle finte cose poi sono i primi a mettere superturbine o intercooler all'auto o al camion con mezzi che fumano come locomotive a vapore e che inquinano veramente piu di qualche bottiglia di plastica.
Non facciamo i finti ecologisti la nostra condizione con i nostri 4200cc o camion con oltre 6000 ci impedisce di fatto di esserlo.Certo possiamo certo fare meno danni possibili ma non siamo certo tutti noi degli esempi .
Non basta vuotare la cassetta dei medicinali e portarli in Africa e dire di fare viaggi o azioni umanitarie.
Raccogliere denaro per un pozzo senza prima avere un preciso progetto non ha senso se non per chi l'organizza
Sono stanco e annoiato di queste ipocrisie
ps
Io non ho inverosimili quantità di bottiglie di plastica bevo solo birra ...................




Voglio ricordare ad Enrico, che:

a) cosa c'è di male a pensare che in alcuni luoghi l'inquinamento visivo è altrettanto brutto rispetto al resto

b) l'utilizzo di turbine e intercooler riducono la produzione di fumi e relativo inquinamento!
Ti posso però confessare che io non li ho montati per quello e però godo molto di più a guidare il mio camion ora che ha un centinaio di cavalli in più!
Per questo motivo allora, per non rischiare che un terzo mi giudichi ipocrita, dovrei lasciare in giro lattine e bottiglie di vetro?

c) è vero che non basta portare qualche medicinale per sentirsi candidabili per forza al Paradiso.....però neanche la totale indifferenza è sinonimo di lungimiranza. Un antinfiammatorio dato a una persona sofferente ci regala due sorrisi...uno a chi lo riceve e a noi che abbiamo visto quel sorriso. E' ipocrita tutto ciò?

d) ...il denaro per il pozzo!! Nessuno ti ha sollecitato di fare nulla....non hai partecipato alla nascita di questa iniziativa...nessuno si aspetta nulla da te in particolare! Spieghi cortesemente a tutti il perchè di questa dichiarazione???
Cosa è che ti ruga?
Abbiamo ben evidenziato che sappiamo da soli che non è il modo migliore di gestire la cosa senza un progetto ben preciso.....molti di noi ci stanno lavorando sopra e speriamo che ne esca qualcosa di buono e condivisibile da molti altri.

O invece pensi che chi la organizza possa in qualche modo averne un tornaconto....???

Enrico, capisco che tu sia stanco e annoiato....beviti una birretta fresca in più e magari vedrai le cose con meno astiosità!

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#93721 - 05/24/09 01:08 PM Re: SPOT [Re: ]
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"Questa risposta è la prova che le motivazioni che ci spingono a tenere Sahara.it ed il denaro accuratamente separati sono fondate.
Così pure il pubblicizzare progetti ed iniziative finalizzate a scopi benefici, ma che inevitabilmente ingenerano il sospetto che possano avere secondi fini "pubblicitari".
A nostro avviso la beneficienza più seria è quella che si fa anonimamente. Su questo argomento siamo invece arrivati a leggere accuse di "aver fatto poco".

Abbiamo comunque detto che lasceremo al "progetto pozzo" l'attuale spazio su Sahara.it sino a tutto Luglio e così sarà. Ma sarà l'ultima eccezione.

Adesso basta con le polemiche.
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#93725 - 05/24/09 01:21 PM Re: SPOT [Re: Staff di Sahara.it]
Luciano Offline
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#93726 - 05/24/09 01:25 PM Re: SPOT [Re: Staff di Sahara.it]
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...d'accordissimo nel dire basta alle polemiche...però ricordiamoci che questa iniziativa NON è nata dal sottoscritto, il quale ha semplicemente risposto affermativamente all'invito di fare da "cassiere"....

La scelta poi di sahara.it di tenersi fuori da queste iniziative credo che alla fine possa anche essere comprensibile.

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#93727 - 05/24/09 01:28 PM Re: SPOT [Re: ]
Staff di Sahara.it Offline


Collegio moderatori di Sahara.it

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L'affermazione "basta con le polemiche" non prevede un "però..."

BASTA CON LE POLEMICHE.
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#93730 - 05/24/09 01:56 PM Re: SPOT [Re: Staff di Sahara.it]
Enrico Manfredini Offline
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Assolutamente daccordo con Sahara.it
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#93740 - 05/24/09 02:36 PM Re: SPOT [Re: Enrico Manfredini]
Namaste Offline
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Non devo polemizzare!
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#93752 - 05/24/09 03:56 PM Re: SPOT [Re: Namaste]
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Tornando quindi al quesito iniziale: qualcuno mi saprebbe dire con questo tipo di bottiglia, una volta bruciata, cosa avviene del residuo?

Nel senso: se bruciamo le bottiglie di plastica alla fine rimane pur sempre un agglomerato più o meno grande di plastica bruciata (uso dei termini spiccioli) che se lasciato in giro "è brutto"!

Cosa potrebbe avvenire con questo materiale? Si brucia? Il residuo sarebbe anch'esso biodegradabile? Oppure il fatto che si brucia gli fa perdere questa caratteristica?

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#93771 - 05/24/09 05:53 PM Re: SPOT [Re: ]
l.a.leoni Offline
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no, queste bottiglie NON si devono bruciare: sono di una bioplastica (essenzialmente un polimero dell'amido di mais) che in condizioni standard di umidità e temperatura e batteri adeguati, quali si trovano negli impianti di biocompostaggio, dopo tre mesi circa si lega all'acqua e perde le caratteristiche di stabilità che lo rendono capace di fare da contenitore all'acqua da bere.
Molto probabilmente anche abbandonato nel deserto finirebbe per decomporsi: gli sbalzi termici inducono la formazione di un minimo di condensa sui corpi impermeabili, i raggi UV destabilizzano le catene polimeriche,che, stressate anche dagli sbalzi termici stessi, dopo un pò diventano fragili: intendiamoci, anche a bruciarle non si farebbe "peccato" perchè si rimetterebbe in circolo del CO2 a suo tempo catturato dalla pianta da cui è derivato l'amido etc etc...
Un difetto? Che non vanno bene per l'acqua gassata, per una certa fragilità meccanica, legata al ridotto spessore del materiale...volto a rendere più rapida la sua dissoluzione.
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#93777 - 05/24/09 06:53 PM Re: SPOT [Re: l.a.leoni]
Luciano Offline
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Ora che mi parli di ridotto spessore del materiale, comincio a nutrire seri dubbi sulla resistenza delle bottiglie agli inevitabili salti, sfregamenti, ecc.
Il rischio è che si producano su più di qualche bottiglia dei microfori.
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Luciano

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#93779 - 05/24/09 07:15 PM Re: SPOT [Re: Luciano]
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Doanda per Leoni che mi sembra molto ferrato in materia...
scusa l'ignoranza ma con il Biocompostaggio non si produce CO2 ugualmente o il CO viene "fissato" ?

Per il resto UV sono veramente potenti e ho trovato bottiglie di plastica tradizionale che stando un po sotto il sole diventano fragili e si sbriciolano, la sabbia poi fa il resto. Comunque non una buona ragione per abbandonarle.

Non penso che rimanga molto dopo che si brucia su un fuoco una bottiglia di plastica... a parte il fumo e la puzza.

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#93781 - 05/24/09 07:57 PM Re: SPOT [Re: Administrator]
Lone Land Offline


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LA differenza fra l'utilizzo di combustibili "fossili" o di origine "vegetale" sta nel fatto che nel secondo caso la CO2 che viene prodotta con la combustione è in pratica la "restituzione" di quella che il vegetale aveva assorbito per crescere e quindi il bilancio va in pareggio (da qui il termine di energia "rinnovabile").
Bruciando invece un combustibile fossile si restituisce all'ambiente una CO2 che era stata "fissata" milioni di anni fa e quindi il bilancio attuale va in positivo (aumento di CO2).

Questo vale per i combustibili. Dal punto di vista della combustione della bottiglia in oggetto per la CO2 il discorso è analogo.
La biodegradabilità invece consente la rapida trasformazione del materiale grazie alla capacità di alcuni batteri di metabolizzarla e trasformarla (cosa che con le normali plastiche è davvero difficile).

Comunque la CO2 prodotta dalla combustione di una bottiglia di plastica è probabilmente meno di quella causata da una accelerata per superare una duna...

Ripeto che sarebbe bello adoperare tali bottiglie "biologiche" tutti i giorni piuttosto che nel Sahara solamente...
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#93792 - 05/25/09 01:39 AM Re: SPOT [Re: Lone Land]
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Inizialmente inviato da: Lone Land
.....
La biodegradabilità invece consente la rapida trasformazione del materiale grazie alla capacità di alcuni batteri di metabolizzarla e trasformarla ...


tutto chiaro, il mio quesito e' nel processo di biodegradazione i batteri che fanno ?
Ad esempio nelle discariche sono gli stessi batteri che come sottoprodotto della loro "digestione" producono metano, CO2, e un sacco di altre cose... Qindi penso che o il carbonio lo ritrasforni in solido o da qualche parte se ne va ...

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#93795 - 05/25/09 08:30 AM Re: SPOT [Re: Lone Land]
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Inizialmente inviato da: Lone Land
LA differenza fra l'utilizzo di combustibili "fossili" o di origine "vegetale" sta nel fatto che nel secondo caso la CO2 che viene prodotta con la combustione è in pratica la "restituzione" di quella che il vegetale aveva assorbito per crescere e quindi il bilancio va in pareggio (da qui il termine di energia "rinnovabile").
Bruciando invece un combustibile fossile si restituisce all'ambiente una CO2 che era stata "fissata" milioni di anni fa e quindi il bilancio attuale va in positivo (aumento di CO2).

Questo vale per i combustibili. Dal punto di vista della combustione della bottiglia in oggetto per la CO2 il discorso è analogo.
La biodegradabilità invece consente la rapida trasformazione del materiale grazie alla capacità di alcuni batteri di metabolizzarla e trasformarla (cosa che con le normali plastiche è davvero difficile).

Comunque la CO2 prodotta dalla combustione di una bottiglia di plastica è probabilmente meno di quella causata da una accelerata per superare una duna...

Ripeto che sarebbe bello adoperare tali bottiglie "biologiche" tutti i giorni piuttosto che nel Sahara solamente...

Certamente sarebbe doveroso adoperarle....da parte dei produttori e distributori di acqua, noi utenti dovremmo avere un ruolo piu' attivo che non quello di "consumatori" nel quale ci hanno/ci siamo cacciati....ma e' un discorso che ci porterebbe lontano.

Non sono daccordo invece con il criterio di misurare ogni nostra azione in relazione ai supposti effetti che questa (crediamo e spesso erroneamente!) possa avere sull'ambiente. A maggior ragione quando ci si relaziona con "argomenti ecologisti"; non ha nessun senso misurare ad esempio la quantita' di co2 potenzialmente prodotta e cavarsela con il fatto che e' piu' o meno di altri quantitativi emessi da azioni meno significative inevitabili etc.

Ha poco senso anche considerare in equilibrio l'emissione di co2 se questa proviene da combustione di combustibili legnosi, o almeno e' necessario avere chiari i concetti scientifici che stanno alla base, poiche' ad esempio:

la quantita' di legno prelevabile da una foresta in climi temperati e' circa di 2-3 metri cubi per ogni ettaro di bosco per anno di crescita, quindi l'equivalente energetico ricavabile e' in grado di assicurare il riscaldamento di una piccola stanza all'interno di un appartamento (1 stanza....!)per quell'anno. Ogni altra ulteriore combustione per ricavare energia e' assolutamente fuori da qualsiasi equilibrio! Significa che per riscaldare modernamente un'appartamento servono almeno 4-5 ha di bosco (50.000 metri quadrati)
La quantita' di legname ricavabile dalle steppe desertiche annualmente penso possa stimarsi in circa 0,03 mc/ha/anno (piu' o meno 30 kg.)per cui probabilmente i legnetti che consumiamo per accendere il fuoco e bruciare le bottiglie....significa che per i puri "usi cucina" una famiglia africana (area subdesertica) deve poter contare su almeno 5-6 ettari di terreno cespugliato. Questo per poter rimanere in equilibrio...altrimenti deforesta e desertifica il territorio.

E qui, come vedete, vengono avanti i VERI problemi. Ma mi fermo qui, se a qualcuno interessa magari si puo' aggiungere qualcosa poi.
Alessandro

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#93799 - 05/25/09 09:47 AM Re: SPOT [Re: Molinari]
l.a.leoni Offline
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...direi che Molinari ha spiegato molto bene - e con dati precisi - il concetto da me grossolanamente espresso: ubi maior..... \:\)
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#93813 - 05/25/09 12:37 PM Re: SPOT [Re: l.a.leoni]
Molinari Offline
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Provo a riassumere un po':
- esistono materiali di imballaggio innovativi, biodegradabili che potrebbero anche mantenere questa loro caratteristica nell'ambiente desertico (Leoni). Queste bottiglie (segnalate da Eugenio) potrebbero costituire una valida alternativa alle bottiglie normali in plastica.

- le bottiglie e gli abbondanti residui di plastica degli imballi dei prodotti alimentari, dato che bruciano facilmente, vengono da molti di noi bruciati direttamente nei campi.

- qualcuno preferisce riportare a casa questi residui, del resto facilmente compattabil, qualcuno preferisce gettarli insieme ad altra spazzatura nelle discariche limitrofe ai centri abitati in Africa. Tutti concordano sul fatto che poi in questi luoghi gli stessi vengono malamente bruciati causando un inquinamento non piu' puntiforme ma generalizzato oltre che, spesso, dispersi dal vento negli ambiti circostanti con indubbi effetti deleteri.

- qualcuno (Manfredini) preferisce limitare il piu' possibile il portare bottiglie e imballi in plastica, cercando di consumare prodotti freschi locali - questa mi pare una considerazione valida meritevole di approfondimento.

Concludo che intendo sperimentare nel prossimo viaggio l'uso dei filtri potabilizzatori che mi consentirebbero di bere l'acqua locale. Il tutto ovviamente con molta parsimonia dato che bevo quasi esclusivamente vino.....(che mi porto in taniche che riporto SEMPRE vuote a casa)

Alessandro

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#93814 - 05/25/09 12:41 PM Re: SPOT [Re: l.a.leoni]
folletto Offline
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Ciao a tutti,

premesso che in un sistema chiuso come e' la terra non possiamo pensare che 6.000.000.000 di umani che consumano/producono come se nulla fosse non lascino tracce, quello che possiamo fare nel nostro piccolo e' cercare di ridurre il nostro impatto. se ciascuno facesse qualcosa invece di dire se brucio nel deserto non faccio danni, non troveremo una soluzione sicuramente ma contribuiremo a darla. partendo comunque dal pressupposto che oramai e' troppo tardi. la concentrazione di CO2 in atmosfera e' talmente alta che non ci sono dati nella storia della terra per stabilire cosa potra' succedere.

cominciare a comportarci bene nei confronti dell'ambiente deve diventare un imperativo: anche il materiale biodegradabile se lasciato in giro crea una sensazione di sporco. se andate in montagna e trovate una bella radura, poi scoprite che e' piena di croste di formaggio e bucce di banana, probabilmente cambierete radura, eppure formaggio e bucce sono biodegradabili.

la soluzione e' trasportare l'immondizia in posti dove siano in grado di smaltirla nel migliore dei modi (compostaggio, riciclo, termovalorizzazione). se non volete fare la fine del tuareg che perdeva pezzi come pollicino, prevedete una cassa!!!

forse non serve a risolvere i problemi, ma dare il buon esempio fa sempre bene alla coscienza
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Ariele

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#93815 - 05/25/09 12:41 PM Re: SPOT [Re: Administrator]
Molinari Offline
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tutto chiaro, il mio quesito e' nel processo di biodegradazione i batteri che fanno ?
Ad esempio nelle discariche sono gli stessi batteri che come sottoprodotto della loro "digestione" producono metano, CO2, e un sacco di altre cose... Qindi penso che o il carbonio lo ritrasforni in solido o da qualche parte se ne va ...


lo trasformano....in batteri....no?


Edited by Molinari (05/25/09 12:43 PM)

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Moderator:  Administrator, Lone Land, trilly