Al di là delle battute, ognuno di noi che conosce un pò la Libia, aveva capito che la situazione sul campo era tutt'altro che scontata, in quanto la popolazione libica, in maggioranza, è pro-Gheddafi, cioè pro-pagnotta; magari, sotto-sotto molti sono stufi delle prepotenze e delle angherie del regime, ma vuoi mettere la comodità dei sussidi, del pane gratis, della benzina a 10 cent di Euro, delle case gratis etc.

Chiaramente i ns governanti, che avranno tutti i difetti ma che cretini non sono, all'inizio si sono astenuti da ogni commento, poi hanno cercato di contrastare gli interventi armati suggeriti da altri (tra l'altro, se non si fosse trattato di invasione vera e propria, molto inefficaci),poi incalzati dall'opinione pubblica si sono sbilanciati (ma poco) a favore degli insorti.

Ora che sembrano prevalere i "lealisti" bisogna vedere le valutazioni che faranno i libici, ma mi pare che, con furbizia tutta italiana, ci siamo barcamenati in modo da non escludere una ripresa dei contatti commerciali.

Una considerazione di tecnica militare: ma davvero qualcuno ha pensato che pochi insorti a bordo di Pik-up raffazzonati potessero fermare sulle scoperte strade libiche un pur modestissimo apparato militare organizzato?

Non vorrei essere travisato, sono un sincero democratico ed auguro al popolo libico un futuro di libertà e benessere, ma sono anche obiettivo e ritengo che non sia questo il modo per arrivarci.

Silvano
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Silvano