Furfante! il Tibet?! non mi diresti così se avessi letto il mio primo libro...(stacchetto pubblicitario) ce n'ho per tutti e per tutte le latitudini e longitudini. Altro che seghe mentali, rasento il paranoico...a parte gli scherzi, no, il problema è proprio qua, i problemi e l'ignoranza sono rispettivamente ovunque e diffusa; ho letto ierilaltro la recensione di un libro "il sorriso di Pol Pot" mi pare lasci poco alla fantasia no? ebbene parla di una delegazione di sinistra che visita il kampuchea negli anni del suddetto "statista" (e della sua utopia che a ben guardare peraltro - e dall'esterno ed in poltrona - altro non è che un'estremizzazione dell'uomo nuovo di Rousseau...evitiamo i commenti, sarebbero fuori tema) e riesce a non capire una beata mazza di quello che sta succedendo là. Ma non lo capisce non perchè vengano mimetizzati i casini ma perchè i delegati si rifiutano di credere a ciò che intuiscono. Entrano in gioco molte variabili, sempre.
Ma le variabili ci sono per definizione.
Secondo me il problema è che le facciamo entrare in gioco.

Conoscete uno bravo bravo da indicarmi?

Tosco