Talvolta e più di una volta mi sono chiesto se veramente per far politica (scusate, preciso: per avere cariche importanti in politica) si debba necessariamente essere dei minus habens. E non solo in Italia. L'Italia è un paese di 60 milioni di abitanti e la "scelta" quindi - per modo di dire visto che i politicanti assommano credo a qualcosa come 13.000 soggetti - è più limitata. Più grande è lo stato o, nel caso nordamericano, la federazione di stati e più vasta è la scelta. Quindi tra i grulli purtroppo capita di trovare i veramente grulli(passatemi la facezia, ma è amara). Perchè ci deve essere dietro qualcosa d'altro. Dopo la Corea il Vietnam (che era stato preannunciato dall'Indochine) poi il Libano la Somalia, l'Afghanistan e l'Iraq,(un inciso per ricordare che in Aghanistan i mujaheddin furono armati in ritardo contro l'Armata Rossa rischiando di vanificare anche quel piccolo capolavoro - se capolavoro una guerra di quella fatta la si può stimare- di tradizionale arte bellica) adesso la Libia. Non c'è che dire un bel carnet di stupidaggini strategiche sempre avallate dai discepoli del momento, semplicemente ammantandole di farneticazioni umanitarie che rendono ancor più odiose le menzogne e rendono sporco anche il fine umanitario vero, che risulta confuso, frammisto a questa melma. I francesi hanno già - l'ho scritto pochi giorni addietro e ribadisco l'invito a documentarVi su "Adieu djebels" - più volte commesso l'errore , proprio loro i GRANDI COLONIALISTI D'ALGERIA , di armare l'alleato sbagliato, nonostante gli allarmi e le indicazioni dei propri competenti sul campo.
In questi giorni cupissimi per il buon senso e per chi come noi conosce, ama e frequenta quei paesi - e non cari miei solo per andarci a far scampagnate o a lucrare con medicine scadute, rifiuti tossici, investimenti fasulli - in questi giorni frustranti passati a gridare "materialmente" il nostro sdegno, non ho la disponibilità ad apprezzare nemmeno alcune davvero dense testimonianze di Zecchini che sono apparse (indirettamente) sul sito. Non ho in questo momento la serenità per soffermarmi su aspetti tanto crudi filtrati in un modo aspro e poetico, li vedrei offuscati da tutt'altro pattume ideologico e politicamente corretto, quel pattume a cui alludevo più sopra, che finisce per nascondere e "deprezzare" anche ciò che ha valore.
Tutti facciamo politica, con ogni gesto della nostra esistenza, è pura ipocrisia in questo caso - perdonatemi - il dire che usciamo dai binari del forum. Questo forum si intitola al sahara.
Io credo che noi siamo il forum, senza ledere alcuna maestà nè rivendicare alcuna democrazia o correttezza. Credo che tutto ciò che riguarda il sahara ci riguardi. In Francia gli archeologi - alcuni - si radunano in associazioni di amoureux du sahara, piccole lobby che rivendicano un ruolo, capisco possa apparire fuori dalle corde e dalle ambizioni del sito ma la rivendicazione di un ruolo di conoscenza e di un punto di vista privilegiato - ripeto: rispetto a tali cialtroni che fanno il copia incolla di notizie false - non lo vedrei un'eresia.
Mi scuso per i due toni del post, quello iniziale un pò sardonico che poi si trasforma in un j'accuse ma davvero, come tutti Voi, non ne posso più di veder distruggere quello che anche noi nel nostro piccolo, e più di tanti "loro" abbiamo costruito, con le nostre brevi apparizioni in quei luoghi.
Tosco