Inizialmente inviato da: Stefano
Jamal, direttore di Arkno è rimasto ucciso negli scontri a Tripoli


Ecco che si comincia con la scomparsa di persone che conosciamo.

E’ dall’inizio che lo temevo.

Subito appena è scoppiata la rivolta (?) in Libia mi aspettavo questo momento. Avevo anche provato, nei primi giorni, a fare lo struzzo non comprando giornali perché non volevo leggere per non sapere ma in un mondo globalizzato come l’attuale non si può rimanere isolati dal resto.

E così ho sperato che anche la risoluzione dell’ONU (la 1973) che mi pareva istituisse la No Flying Zone potesse servire a calmare le acque e ad aprire colloqui tra le opposte forze libiche.

Poi sono cominciati i bombardamenti e i cannoneggiamenti delle forze occidentali. Per ultimo il bombardamento di Sebha che ha causato molti morti tra i civili. Adesso si parla di armare i cosiddetti “ribelli” in una escalation mortale che produrrà infiniti danni anche nei rapporti personali.

Eppure in quasi 20 anni di frequentazione con la Libia posso affermare che tante cose erano cambiate dal momento dell’apertura di quel paese al turismo e, sono convinto, anche noi con i nostri viaggi abbiamo contribuito a ciò.

Intendo con i rapporti personali, con il rispetto per altre tradizioni e religioni, con lo scambio continuo di idee e valori diversi ma con alla base sempre il rispetto dell’individuo.

Con una di queste guide ho sviluppato un rapporto che va al di là dell’amicizia, rapporto che si è cementato in decine e decine di viaggi al punto che lo chiamo “fratello” Troppe sere passate ad analizzare le nostre differenze e le nostre somiglianze con un bicchierino di te in mano e magari facendo della musica battendo semplicemente su di una tanica

Non mi interessa se è musulmano , cattolico protestante o testimone di qualunque religione oppure se è un seguage di Gheddafi o meno : mi ha aperto la sua casa e mi ha ospitato quando avevo bisogno, senza mai pretendere nulla in cambio e non potevo non offrire a lui e alla sua fimiglia la mia casa.
Sinceramente non so come avrei potuto ospitare tutti ma, in qualche modo, una soluzione l’avrei trovata.

Ecco sono questi i rapporti che ci legano con quelle genti, rapporti che hanno contribuito a smussare molti spigoli dovuti o voluti dalla posizione politica ufficiale e se urlare al mondo qual è la nostra verità a dispetto dell’ufficialità o delle apparenze, se urlare dicevo vuol dire scendere in politica ebbene scendiamoci ma non stiamo supini ad accettare un nuovo Afganistan a pochi passi da casa……
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Marco, iNeolitico superiore