Sono a Torino e sto un po' meglio. Purtroppo si trattava proprio del fuoco di Sant'Antonio, me lo hanno diagnosticato una coppia di medici tedeschi che avevo conosciuto ad Usuaia, incontrati nuovamente al campeggio dell'ACI vicino a Buenos Aires, . Una dottoressa argentina loro amica mi ha fornito le prime dosi di Aciclovir e mi ha fissato un appuntamento con un neurologo due giorni dopo. Ho dovuto prendere anche antibiotici perche' l'infezione era molto estesa. Per qualche giorno sono stata ospite dal cugino di Stefano che e' anche riuscito a trovare il vetro della Toyota, dormendo pero' nella mia cellula perche' il materasso dotato di 'memoria', ereditato con il mezzo, era l'unico che mi permettesse di dormire un po'. La notte del giorno della visita per prudenza ho bivaccato nel parcheggio della clinica. Mancavano 15 giorni alla data del volo per l'Italia che non ho anticipato anche per consiglio dei medici tedeschi secondo i quali non avrei avuto alcun vantaggio a tornare a casa in anticipo. Ho trascorso i giorni restanti al Club Alemano dove poi ho lasciato la Toyota. E' un centro sportivo molto bello con docce calde e ristorante dove ho potuto, con calma, preparare l'auto per la mia partenza. Ho dovuto trascorrere due giorni in centro citta' dormendo in un parcheggio a Puerto Madero perche' quando sono andata a prolungare il permesso per l'auto si sono accorti che alla dogana di ingresso a Villa Angostura avevano scritto cittadinanza argentina invece che italiana! Ho temuto di dover rimandare il volo invece hanno effettuato la correzione in 'solo' 2 giorni via e-mail con gli uffici doganali di Bariloce.
Quando sono partita non avevo piu' bolle ne' febbre per cui non ho avuto problemi durante il volo aereo.