No Marko, non ci siamo, lui non cantava col mandolino, era un laureato, veniva da padre pastore ma aveva fatto l'accademia militare ed era un ufficiale, non un soldato semplice che portava la 124 a fare il tagliando come dice un certo signor Gentile ex calciatore, lui è morto stamani chiedendo pare ad un ragazzo di vent'anni"perchè mi uccidi? cosa ti ho fatto?" e non implorando pietà. La democrazia, Rousseau la circoscriveva alla dimensione degli dei, e noi non lo siamo (lo so che molti inorridiscono al pensiero di una frase così ma il nostro angolo di visuale è diverso da quello di un nordafricano) ricorda Mattei statista più che imprenditore, morto ammazzato anche lui ed osteggiato anche in patria da tanti omini piccini piccini delle correnti (e delle mazzette) in cui si frastagliano i tanti partiti. Per carità, vediamoci e parliamo, è troppo grande questo argomento per banalizzarlo in poche o tante righe. C....! vieni a Sesto fiorentino il prossimo 8 nov. alle 21 presento il libro ed interviene anche un libico di altra idea ed un intellettuale "di sinistra" che condivide il rispetto - che è bipartisan - per un uomo che, solo contro tutti ha sostenuto un assedio impari per otto mesi.
Rispetto per le opinioni diverse ma rispetto anche per chi ha avuto le p...e di restare a combattere, altro che scappare in Venezuela...guardateVi piuttosto su you tube lo sguaiato " I came, I saw, he died !" con risata finale della Clinton. Quella è civiltà e democrazia? No, Marko preferisco il rispetto della mia professoressa.Spero anche Tu.
Quanto alle lettere, scusa ma quella è gente che è sul campo e conosce un pò meglio di me e Te l'animus e l'etica di quei luoghi. Quelle lettere non sono da commentare, sono da acquisire.
A presto, spero.
Tosco