Ciao ragazzi,
solo per dirvi che alcuni giorni fa sono entrato in Libia, dal confine tunisino di Ras Adjir, sulla mia vecchia Harley Davidson, insieme ad un amico anche lui in moto.
Formalitā tunisine, circa mezzora, formalitā libiche, due minuti.
L'approccio č stato piuttosto particolare visto che subito un soldato libico ubriaco ci ha accolto chiedendoci del wisky. In realtā era l'unico in quelle condizioni, gli altri, pur privi di divise ordinarie e con un aspetto da classici ribelli, erano amichevoli e sorridenti. Un ragazzo ci ha timbrato il passaporto dopo aver sfo gliatodi sfuggita il passaporto dove c'era il visto-business che avevamo ottenuto senza problemi alla agenzia visti Yak, di roma.
Abbiamo girato tranquillamente per tre giorni sulla litoranea fino al confine con l'egitto. Nessuno ci ha mai detto dove andare o non andare.
Mille posti di blocco ma sempre con giovani militari fin troppo rilassati che pensavano piu a farsi fotografare con i kalasnikov che a controllarci il passaporto. Carnet de passage,manco sanno cos'č (l'avevamo comunque).
Ci hanno aiutato una volta che eravamo senza benzina fermando una macchina e facendola ciucciare fuori con un tubo all'autista, il quele era cmq contento di darcela (la benza č come l'acqua da noi, la regalano praticamente)! poi i militari ci hanno regalato una tanica piena che avevano sul blindato.
Tantissimi carriarmati distrutti, e specialmente nella zona di sirte e misurata , le cittā mostrano i segni delle vecchie battaglie, proiettili e buche delle bombe NATO un po' ovunque. Strade buone, anyway. Occhio che nei primi 100 km dopo il confine tunisino non ce benzina perchč costando dieci centesimi al litro, i tunisini entrano a farne incetta e la rivendono in patria.
Alberghi aperti, atmosfera normale, nessuna sensazione di pericolo.
All'uscita sul confine con l'egitto, anche qui pratiche inesistenti, mezzo minuto per far vedere il passaporto al militare libico, e poi via nel delirio burocratico egiziano (quello si, veramente assurdo).
Forse si struttureranno un po' in futuro, ma per ora č veramente una pacchia da questo punto di vista.

Ci tenevo a scrivere questa mail, perchč sulla libia si dicono un mucchio di imprecisioni, spesso anche dalla lettura di siti ufficiali italiani che sembrano avere il solo scopo di pararsi il culo. Tra l'altro ho letto anche che c'č chi dice che in libia c'č la guerra: stupidaggini, per lo meno a quanto ho visto io. Certo, ci sono armi in giro, ma allora non bisognerebbe neanche andare in Texas.
Resta valida la regola di non ascoltare chi parla per sentito dire ma consultare chi ci č stato, e non chi ha interesse a non farvi entrare (vedi ambasciate e simili).
Ci rientrerei domani senza nessuna ansia.
Saluti da Aswan (ad aspettare il dannato traghetto per wadi halfa)
Roberto Parodi


Edited by bomboliere (03/17/12 02:56 PM)
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