Ciao a tutti ho letto il 3d e mi trovo concorde con quasi tutto quello che scrive Glauco.
Dire che la Libia sia un paese sicuro e tranquillo mi sembra davvero una negazione della realtà. Ma mi sembra che su questo si sia tutti concordi.
Adesso, come prima e forse più di prima, la Libia non è uno stato di diritto, con la differenza che prima era controllato da una autorità centrale, ora non più.
Non c'è controllo del territorio fatto da autorità riconosciute, ed il fatto stesso che qualunque ragazzotto, con jeans e maglietta e un AK47, anche se sorridente e amichevole, ti possa fermare non è certo indice di gran sicurezza, o sbaglio ?
Chi é ? Chi rappresenta ? A chi risponde delle sue azioni ?
Che poi qualcuno lo attraversi senza problemi, e magari avendo pure esperienze quotidiane che gli lasciano delle buone impressioni, è un'altro paio di maniche.
La situazione contingente, come tutte le situazioni post belliche o post rivoluzionarie, la storia insegna, sono molto instabili e suscettibili di improvvisi mutamenti.
Credo sia questo il maggior pericolo; l'improvviso mutamento della situazione.
Intendiamoci, non mi sfiora neppure il pensiero di rimpiangere un dittatore e la sua dittatura, ma è evidente che un paese sotto dittatura sia un paese ipercontrollato, nel bene e nel male.
A me non dispiace per nulla che Parodi sia passato, buon per lui,
ma che sia stato un passo azzardato a me pare lampante.
Immagino, o spero, che però abbia preso preventivamente le sue brave informazioni e che abbia fatto le cose valutando e soppesando i relativi rischi, come d'altronde facciamo tutti noi in certi viaggi, ed abbia deciso che valeva la pena, per sua soggettiva valutazione, correrli.
Per contro detto tutto quanto sopra, purtroppo nella maggior parte dell'Africa, oggi come oggi, direi che chi non risica non rosica.
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Ciao e bonne route