Ciao a tutti.
In questi giorni, il Presidente del Burkina Faso B. Compaoré mediatore ufficiale per la crisi in Mali, è in visita in Francia.
Tra le tante cose, ovviamente ha parlato anche della questione maliana con il Presidente francese F. Hollande.
A questo link potete trovare la trascrizione, in francese, dell'intervista che Compaoré ha rilasciato a France 24 a proposito della crisi maliana.
In breve, Compaoré vuole tenere tutte le porte aperte.
Dice chiaramente che c'è un blocco a livello del Mali che impedisce l'evoluzione della situazione.
Il blocco riguarda soprattutto la forza militare CEDEAO chiamata ad aiutare l'esercito maliano ma solo con compiti secondari e che non si vuole installata a Bamako.
L'ONU (e Francia e USA) aspettano di vedere come si risolve la questione CEDEAO prima di tentare altre piste.
Compaoré vuole comunque sfruttare al massimo la disponibilità al dialogo espressa dall'MNLA (vedi il titolo di questo thread) ed anche da Ansar Dine (o Ansar Eddine, o An Sardine) prima di ricorrere alla violenza.
Compaoré resta comunque contrario all'applicazione della sharia ed anche all'indipendenza assoluta dell'Azawad, perché dice che nella realtà non sarebbe fattibile dato che una buona parte degli attuali abitanti della zona non ne sono interessati o addirittura contrari.
Compaoré smentisce la preparazione di azioni militari da parte di USA e Francia ma non ne nega la possibilità in futuro.

Io resto ancora dell'idea che alla fine sarà l'MNLA a vincere...

Ste