Ero con Enrico e quindi ho vissuto le stesse situazioni. Non entro nel merito se la scorta così organizzata fosse necessaria o opportuna (se una notte fosse arrivato un gruppo di jihadisti avrebbero fatto fuori i militari in un amen e avrebbero avuto comodamente a disposizione un centinaio di turisti), dico solo che non sono disposto a viaggiare in questo modo per cui, per quanto mi riguarda, Algeria addio. Se poi la nostra "securitè" comporta di viaggiare al buio per ore e ore su quelle strade a 120 km./h, abbiammo concetti diversi sul significato di "securitè". Se anche in Francia ed in Germania giungono queste notizie non ci sarà più il problema di scortare i turisti.